23.6.12

Europei 2012, quarti di finale: Germania-Grecia

E' stato definito il "Derby dell'Euro"; almeno per oggi, però, i due Paesi si dimenticheranno gli aspetti politici e penseranno solo a giocare a calcio: se passiamo, noi azzurri li incontreremo in semifinale, o Grecia o Germania.

TABELLINO

Stadio: PGE Arena Gdansk di Danzica.
Germania: 4-2-3-1. Neuer; J. Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Schweinsteiger, Khedira; Reus (80' Gotze), Ozil, Schurrle (67' Muller); Klose (80' Gomez). All. Low.
Grecia: 4-3-3. Sifakis; Torosidis, Papastathopoulos, K. Papadopoulos, Tzavellas (46' Fotakis); Makos (72' Liberopoulos), Katsouranis, Maniatis; Ninis (46' Gekas), Salpingidis, Samaras. All. Santos.
Arbitro: Damir Skomina (Slovenia).
Cartellini: ammoniti Samaras (Gr) al 14', Papastathopoulos (Gr) al 75'.
Recupero: pt 3', st 2'.

PARTITA

Inizia forte, come previsto, la Germania; subito pallone messo in mezzo per Klose (preferito a SuperMario Gomez), che però non riesce a controllare la palla, che viene appunto spazzata via dalla difesa greca. Al 4' ancora i tedeschi in avanti: gran botta di Khedira, il portiere avversario respinge non benissimo, arriva Klose che la ribadisce in rete ma era in posizione di fuorigioco (giusta la segnalazione). Dopo queste due occasioni iniziali, le palle-gol cominciano a mancare; è sempre la Germania che fa la partita tenendo spesso il possesso della sfera e portando avanti azioni offensive, anche se gli unici due tentativi pericolosi sono due conclusioni sul fondo di Khedira e Reus (schierato al posto di Thomas Muller). Dall'altra parte la Grecia aspetta e ci prova con un tiro da fuori area di Makos, blocca il portiere tedesco Manuel Neuer. La Germania attacca ma fatica a trovare spazi, quando riesce finalmente a costruire una valida opportunità al 23': gran passaggio filtrante di Marco Reus per Ozil, che davanti a Sifakis gli calcia addosso, l'estremo difensore para in calcio d'angolo. Passa un minuto, altro tiro di Reus, diventa quasi un assist per Klose, che non arriva nel tap-in. Ennesimo tentativo in mezz'ora di Reus, poco dopo, ma anche questa volta pecca di precisione l'ala del Borussia Dortmund. Al 32' si rifà vedere in avanti la Grecia, conclusione di Makos ancora una volta bloccata dal portiere Neuer; subito dopo la risposta dei teutonici sta nel diagonale tentato da Schurrle (anche lui in campo al posto di Podolski), palla a lato. Al 36' ancora la squadra di Low, con Mesut Ozil che dopo diversi bei dribbling serve Khedira, tiro sul quale è bravo Sifakis a respingere in qualche modo. Finalmente, però, al 39', arriva il vantaggio tedesco: il capitano della Nazionale e del Bayern Monaco, Philipp Lahm, è un terzino, qui si dimostra gran centravanti controllando col petto e scaricando un ottimo destro ad uscire dalla distanza, pallone che entra sul secondo palo con l'estremo difensore Sifakis che non ci arriva. L'assist è stato, come al solito, di Ozil. Nei minuti terminali del primo tempo la Germania cerca il raddoppio con Shurrle, che in entrambi i casi non inquadra la porta per poco. La ripresa sarà molto più emozionante: si capisce subito dopo 10 minuti, quando al 55' arriva l'incredibile e clamoroso pareggio della Grecia, alla prima vera palla-gol. Makos recupera palla a centrocampo e lancia lungo per Salpingidis, che corre sulla destra e serve l'assist al centro per l'accorrente Samaras, scivolata vincente e gol dell'1-1 greco. Davvero inaspettato il pari della squadra di Fernando Santos, che dopo l'esultanza avrà un quarto d'ora da incubo. La Germania, seppur rintontita dalla rete subita, riesce subito a riportarsi in vantaggio, al 61': splendido cross dalla destra di Jerome Boateng, Klose non ci arriva, la prende eccome invece Sami Khedira, bolide sotto la traversa e 2-1 per gli uomini di Low. La reazione degli ellenici di Santos sta solo in un tiro di Gekas deviato in corner. I tedeschi hanno imparato la lezione e continuano a riversarsi in avanti, trovando poco dopo l'inevitabile raddoppio: al 68' punizione di Ozil (altro assist), traversone calcolato male da Sifakis, che esce incredibilmente a vuoto, non sbaglia di testa, a porta spalancata, Miroslav Klose, che ora è a -4 dal fenomeno Gerd Muller come marcature in Nazionale. La Germania fa 3-1, non c'è più storia. Pochi secondi dopo contropiede tedesco, con Klose che calcia ancora in area, strepitoso Sifakis che si riscatta chiudendo in corner. Ci prova pure Thomas Muller, destro potente deviato da un difensore in angolo. E' però scatenata la squadra di Low, la Grecia è scomparsa dal campo (solo un tiro di rabbia, da 40 metri e altissimo sulla traversa, di Liberopoulos); così, al 74', il tris diventa poker. Scatta più veloce di tutti Miro Klose, tiro parato dal portiere ellenico, arriva Reus che insacca la palla a porta sguarnita. Dopo il 4-1, il match è praticamente finito, ma le occasioni non mancano ancora; i greci insidiano solo con un tiro a giro, largo e sul fondo, di Samaras. I tedeschi, davvero un grande Europeo per loro, vanno alla conclusione due volte con Ozil, ma ribatte sempre Sifakis. La formazione di Santos non si arrende, e dopo un tiro di Fortounis, riesce ad accorciare le distanze: curioso il fatto che gli unici due rigori assegnati in Euro 2012 fino ad ora siano tutti a favore della Grecia. Il penalty è decretato per un fallo di mano di Boateng. In quel caso Karagounis sbagliò dagli 11 metri (all'inaugurazione contro la Polonia), qui sigla il 4-2 finale all'89', dal dischetto, Salpingidis. Passa la Germania, potrebbe essere l'avversaria dell'Italia se gli azzurri passassero contro gli inglesi.

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