12.2.11

Il programma e i risultati della 25a giornata di campionato

Cliccate sui risultati delle partite per cronaca e pagelle (quelli evidenziati)

- Sabato (Saturday) 12/2/11
Ore 18.00
Milan-Parma 4-0 (8' Seedorf, 17' Cassano, 62' e 65' Robinho)
Ore 20.45
Roma-Napoli 0-2 (50' rig. e 83' Cavani)
- Domenica (Sunday) 13/2/11
Ore 12.30
Palermo-Fiorentina 2-4 (7' Pastore, 36' Gilardino, 48' Nocerino, 70' Camporese, 78' Bovo(A), 88' Montolivo)
Ore 15.00
Bari-Genoa 0-0
Brescia-Lazio 0-2 (17' Gonzales, 58' Kozak)
Cagliari-Chievo 4-1 (19' Conti, 29' Canini, 43' e 71' Nene, 84' Théréau
Catania-Lecce 3-2 (45' Silvestre, 56' Jeda, 61' Munari, 80' e 85' Lodi)
Cesena-Udinese 0-3 (41' e 75' Di Natale, 70' Inler)
Sampdoria-Bologna 3-1 (8' Palombo, 11' Gastaldello, 15' Maccarone, 65' Paponi)
Ore 20.45
Juventus-Inter 1-0
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Derby d'Italia 2010-2011

Si sta avvicinando il momento tanto atteso, forse il più atteso dalla maggior parte degli italiani che, come noi, sono appassionati di calcio, ma soprattutto da juventini e interisti: Domenica sera 13 Febbraio alle 20.45, andrà in onda su Sky Sport Juventus-Inter. All'Olimpico si va verso il "tutto esaurito", o meglio è già "tutto esaurito", con i 28 mila posti circa di cui dispone lo stadio Olimpico di Torino tutti pieni di gente che va a guardare una delle sfide più emozionanti, o probabilmente la sfida più emozionante della stagione calcistica italiana. Questa gara sarà l'ultima all'Olimpico, dato che nella stagione seguente i bianconeri disporranno del nuovo stadio ora in costruzione. All'andata la partita al Meazza terminò 0-0, ma fu indiscussamente un match carico di spettacolo e emozioni. Ora, al ritorno, ci aspettiamo ancora una gara bellissima, ma soprattutto, questa volta, non dovranno mancare i gol. Perchè le due big hanno messo a segno, insieme, 84 reti nel corso del campionato e lì davanti possono contare di vere e proprie macchine da gol. Iniziando dall'Inter, con Eto'o, un mostro fino ad ora, poi Pazzini, che ha già firmato 3 reti in 3 partite, ma anche Cambiasso, Stankovic e Thiago Motta, che sono centrocampisti, sono stati molte volte marcatori importanti per i nerazzurri. Non dimentichiamoci Sneijder, che al rientro ha subito segnato al Bari, e poi si è ripetuto con un gran gol alla Roma e una marcatura in Nazionale olandese. Insomma pure lui è in ottima forma. Neanche i padroni di casa scherzano: Matri sta dimostrando di valere la maglia bianconera ed è carico, Del Piero è riposato ed è nuovamente pronto a illuminare la scena, Toni è tornato con un gol e ha zittito chi diceva che era finito, Chiellini è una garanzia anche a sinistra, con Bonucci e Barzagli che sono vere piovre al centro, Aquilani si sta riprendendo, Marchisio è valorizzato dal nuovo modulo di Del Neri e gioca da fenomeno, Krasic è carico dopo la fascia di capitano della Serbia che gli è stata assegnata. Non mancherà lo spettacolo, la cosa è certa. I precedenti dicono chiaro: la Juve ha vinto la maggior parte degli scontri diretti a Torino, con ben 53 trionfi, 14 pari e solo 10 vittorie dell'Inter. Ma nel calcio tutto è possibile e Leo vuole salire alla rincorsa della sua ex squadra. Tanti intrecci in questa grande sfida, che è tutta da godere.
Come finira?... Ce lo dira solo il campo...

11.2.11

La Salernitana viene acquistata dagli americani. Joseph Calà, nuovo presidente.

Joseph Calà, il nuovo presidente granata
Come nel famoso "sbarco a Salerno" dei soldati americani nella seconda guerra mondiale, settant'anni dopo un imprenditore italo-americano Joseph Calà, occupato nel settore delle costruzioni di alberghi di lusso e casinò sottomarini e galleggianti, sbarca a Salerno acquistando la Salernitana e più precisamente le quote dell'ormai ex-presidente Lombardi. Il progetto del siciliano è semplice: arrivare in Serie A in tre anni, sviluppare il merchandising e quotare la Salernitana in borsa, proprio come un'azienda. Inoltre ha dichiarato " Il calcio manca di trasparenza, ogni tre mesi pubblicheremo on-line i blianci della società". Poi aggiunge "avremo una Tv in onda 24 ore su 24 e una web radio, investiremo sul vivaio e in generale sui giovani". Sicuramente belle parole, ma ora i tifosi attendono i fatti. In questa stagione i granata militano in Prima Divisione e il motivo è riscontrabile esattamente nelle ristrettezze economiche degli ultimi anni, i continui cambi di tecnico e di giocatori, nonchè di dirigenti.

L'Italia comincia a crescere. Germania-Italia 1-1

Giuseppe Rossi ha segnato il goal del pari
Un meritato pareggio, i giornali italiani lo definiscono così e anche noi di Calcioedintorni la pensiamo così. La nazionale italiana se l'è cavata discretamente contro un avversario più forte come i tedeschi e ha trovato in extremis il definitivo 1-1 con l'italo-americano Giuseppe Rossi all'81' dopo l'iniziale vantaggio del solito Miroslav Klose (59 reti con la maglia teutonica). Ricordiamo che in campo ieri sera, oltre a 22 campioni, c'erano anche 7 titoli mondiali (3 la Germania, 4 noi).

Germania                            1  
16’ Klose
Italia                               1
80’ G.Rossi
Neuer
Lahm **
Mertesacker
Badstuber ***
Aogo
Khedira
Schweinsteiger
T.Muller *
Ozil
Podolski
Klose ****
Buffon
Cassani ***
Ranocchia
Bonucci
Chiellini ******
Montolivo
Thiago Motta ****
De Rossi
Mauri *****
Cassano *
Pazzini **
* 46’ Gotze
** 64’ J.Boateng
*** 64’ Hummels
**** 75’ Grosskreutz
* 46’ G.Rossi
** 46’ Borriello
*** 54’ Maggio
**** 64’ Aquilani
***** 74’ Giovinco
****** 78’ Criscito

Le squadre partono al massimo e la partita è molto equilibrata. L'Italia tenta di sfondare per vie centrali, mentre i tedeschi si affidano soprattutto alle corse di Lahm e Muller sulla fascia destra. All'16' la Germania passa in vantaggio: Muller passa ad Ozil, il quale serve di tacco ancora Muller che (indisturbato!) entra in area e appoggia verso Klose che anticipa Bonucci, Buffon la tocca, ma non basta. 1-0 per i tedeschi. Da segnalare però la dormita colossale della difesa, con Ranocchia che si perde Muller e Bonucci che si fa anticipare dallo svelto Miroslav. Ancora Klose due minuti dopo rischia di concedere il bis su lancio di Ozil, ma è Buffon a salvare sulla mancata attuazione del fuorigioco da parte della difesa. Ora l'Italia si dimostra un pò sotto shock dopo aver giocato bene nei primi dieci minuti. La Germania fa girare il pallone tranquillamente senza cercare di affondare il colpo. Gli azzurri si svegliano al 37' quando una bomba centrale di De Rossi viene respinta dal portiere Neuer. Al 43' episodio dubbio in area tedesca: Cassano triangola con Pazzini e poi Mertesacker lo spinge per terra, il rigore non c'è, perchè anche un semplice contrasto con il centrale metterebbe a terra chiunque. Al 45' la nazionale parte in contropiede, Cassano smista verso Cassani che tira a botta sicura e Aogo, in scivolata, la tocca di mani. Il rigore ci starebbe, ma il primo tempo termina qui sull'1-0 per i padroni di casa. Nell'intervallo si scaldano Borriello e Giuseppe Rossi che sostituiranno rispettivamente gli ex-blucerchiati Pazzini e Cassano. Nella Germania esce uno spento Muller ede entra Gotze. Poi Cassani va K.O. per aver disteso troppo le gambe, entra il napoletano Maggio. Al 63' finisce la partita (la prima in azzurro) di Thiago Motta, entra lo juventino Aquilani. La Germania, invece, cambia metà difesa. Tre minuti dopo Aquilani lancia Borriello (in posizione regolarissima) che conclude con un sinistro angolatissimo respinto con i pugni da Neuer. La nazionale tedesca sembra stanca e i nostri, più freschi e pimpanti, li chiudono nella loro metà campo. Prandelli varia nacora l'assetto della squadra: fa esordire Giovinco al posto di Mauri e Criscito al posto di un ottimo Chiellini. All'80' l'Italia trova il meritato e sudato pareggio: Domenico Criscito lancia in verticale Giuseppe Rossi che prima conclude centrale addosso a Neuer, poi è lesto a recuperare la ribattuta e questa volta non sbaglia (per lui 5 goal in 19 partite in nazionale). L'Italia trova nel finale il meritato pareggio sull'1-1, con gli azzurri che a un certo punto credono anche nella vittoria, ma sono i tedeschi ad avere le migliori occasioni. All'83 Khedira ci prova in diagonale e qui è bravo il portierone Buffon a dire di no col piedone e a salvare il risultato. A due minuti dal termine si fa vedere anche Grosskerutz che si accentra dalla sinistra e spara a lato. Il recupero si conclude con un nulla di fatto e l'Italia porta a casa da Dortmund un buon pareggio, conseguenza di una buona prestazione contro una squadra più forte. La strada è ancora lunga, ma questa prova porta del sano ottimismo nell'ambiente, in quanto un passo falso in questa gara sarebbe stato letale per il cammino verso l'Europeo 2012.
IL PAGELLONE DELL'ITALIA
Gianluigi BUFFON 6: non è un fulmine sul goal di Klose, ma mette le cose in pari con quella parata di piede sul sinistro di Khedira nel finale. Una cosa è certa. Il capitano c’è. 
Mattia CASSANI 6: Chiude bene su Podolski, al punto da farsi anche male per impedirgli di calciare al meglio. Ma spinge un po’ troppo poco rispetto alle sue abitudini. Dire che sia una bocciatura, comunque, sarebbe severo. Dal 53’ Christian MAGGIO 5,5: entra lui e la Germania inizia a pungere a sinistra. Del tutto trascurabile, comunque, la sua fase di spinta. 
Andrea RANOCCHIA 5,5: sarebbe da sufficienza piena (o qualcosa in più) per tutto quello che dimostra in una partita di grande serenità. Ma ha sulla coscienza la dormita che contribuisce al goal pesante di Klose. Leonardo BONUCCI 6,5: per una serata lascia da parte i fronzoli che ne stanno rallentando la crescita e sfodera una prestazione essenziale. Quello che ci voleva. 
Giorgio CHIELLINI 7: il migliore degli azzurri per due semplici motivi. Affronta le due sfide più difficili con Lahm e Muller (oltre a Gotze, annullato nella ripresa). Ed è anche il più costante, martellando in propulsione sulla corsia mancina. Che sia davvero un gran terzino? Al 77’ Domenico CRISCITO 6,5: siamo generosissimi. Ma per uno che entra e serve l’assist per il pareggio di Giuseppe Rossi, lo strappo alla regola si può fare. 
Riccardo MONTOLIVO 6: gira un po’ a vuoto, però lotta ad armi pari con un asso come Schweinsteiger. Una prestazione incoraggiante in un periodo difficile. 
Thiago MOTTA 5,5: parte bene, dando l’impressione di tenere in mano le redini del gioco. Ma dopo il goal di Klose va in barca, inizia a entrare duro dando l’impressione di essere andato fuori giri. E, alla fine, chiude con la lingua di fuori. Al 63’ Alberto AQUILANI 6+: quando entra e lancia Borriello in porta con un’apertura di 40 metri, fa capire a tutti che, forse, sarebbe il caso di lanciarlo titolare in pianta stabile anche in questa Italia. 
Daniele DE ROSSI 6,5: con Thiago Motta davanti alla difesa, non può che sacrificarsi nel ruolo che meno ama, per poi tornare al centro quando entra Aquilani. In ogni caso, dimostra maturità e spirito di sacrificio. Le qualità, poi, sono quelle di sempre. Il migliore della mediana. 
Stefano MAURI 5: vivace in avvio, quando con Cassano rappresenta il meglio dell’Italia. Ma nella ripresa è un fantasma. Il cambio poteva anche essere anticipato. Al 73’ Sebastian GIOVINCO 6: entra nel convulso finale e dà quel tocco di vivacità in più al posto di un Mauri ormai inabissatosi. Un buon inizio. Antonio CASSANO 6+: gioca un tempo soltanto, come preventivato da Prandelli. E quando si accende lui, si accende l’Italia. Va ancora un po’ troppo a strappi, ma lotta. La domanda è: potrà davvero fare qualcosa in più? Al 46’ Giuseppe ROSSI 7: tra l’Italia del primo e quella del secondo tempo c’è una differenza sostanziale, la maggiore presenza della seconda punta (Cassano o Rossi) in area. Rossi c’è e lo dimostra insaccando il quarto goal in Nazionale. In rampa di lancio. 
Giampaolo PAZZINI 5: si vede poco, pochissimo. Le colpe non sono soltanto sue, ma anche di un modulo che lo lascia troppo isolato in avanti. Impossibile, però, dargli la sufficienza. Al 46’ Marco BORRIELLO 6+: se Pazzini esce malconcio dalla lotta con i granatieri Mertesacker e Badstuber, il centravanti della Roma chiude il bilancio in attivo (anche perché Loew nella ripresa rivoluziona la difesa). Tanta sostanza e un sinistro che non diventa gol solo per colpa di Neuer.
CT, Cesare PRANDELLI 6+: la formazione non è azzeccatissima e lo si vede perché gli azzurri sono un po’ troppo fumosi al momento del dunque. Ma nella bagarre del secondo tempo azzecca le mosse. E dimostra che il progetto c’è, partendo dallo spirito della squadra. La strada è quella giusta.

Nokia and Microsoft announce partnership




Nokia cambia faccia, e lo fa con Microsoft, più precisamente con Windows Phone 7.
Purtroppo il sogno Androiano è svanito, ma resta comunque un gran bel passo in avanti. Ufficializzandolo, Nokia conferma di portar WP7 per gli smartphone di fascia medio-alta, mentre delegherà al vecchio Symbian gli altri telefoni, oltre ovviamente alla serie 40 di Nokia.
E Meego? Morto in partenza. Ma potrebbe comunque essere rimandato ai soli tablet. Maggiori informazioni si avranno comunque solamente al MWC di Barcellona, tra pochi giorni.
Ma a quanto pare Nokia non è stata ben accolta in casa Wall Street, la quale gli fa perdere ben il 10%. Ma state tranquilli, Nokia si potrà risollevare pienamente, anche se il pargolo Microsoft deve ancora crescere, con tutte le gioie e i dolori del caso...

9.2.11

Il futuro di Nokia l'11 febbraio...

Ebbene si, dopo aver letto il comunicato stampa che riassume in sintesi la difficile situazione della casa Finlandese, si legge che Nokia stessa venerdì 11 febbraio presenterà i suoi piani per il futuro.
Cosa certa è l'introduzione di un nuovo sistema operativo, il quale potrebbe essere WP7 o Android, dopo che Nokia ne ha elogiato.
Da dire anche però che lo stesso Android fu "criticato" da lei stessa. Nokia sembra ormai cosciente che Symbian è vecchio, cosa tra l'altro che si diceva da quando è uscito il 5800, primo telefono touch di Nokia. E sembra anche cosciente che la sua superiorità, la sua leadership, è basata sul target medio medio-basso.
Sicuramente non verranno presentati nuovi telefoni.
Spero vivamente che Nokia si riprenda da questo abisso(gelido peraltro).
E voi? Usate Nokia? Che ne pensate?
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Nazionale Under 21: Italia-Inghilterra 1-0

In attesa dell'amichevole commemorativa della vittoria nel Mondiale 2006 in Germania, che la nazionale italiana giocherà appunto contro i tedeschi a Dortmund, i "piccoli" dell'Under 21 trionfano in amichevole contro l'Inghilterra, al Castellani di Empoli. Segnale positivo, perché probabilmente questi giocatori giocheranno in futuro con la nazionale maggiore. Ma andiamo al dunque: i nostri giovani vincono per 1-0, decisivo all'88' il rigore del sampdoriano Federico Macheda. La battuta dal dischetto l'ha invece procurata il primavera juventino Niccolò Giannetti. Non era neanche facile per gli azzurrini di Ciro Ferrara, dato che gli inglesi erano la maggior parte dell'88-'89, mentre le date di nascita dei vincitori superano l'anno '90. Entrambe le squadre presentano molti assenti, ma i 22 scesi in campo sono all'altezza, eccome. L'Italia ha le palle-gol migliori, anche se l'Inghilterra fa più il gioco, ma è meno conclusiva e finalizzativa. La prima occasione la sciupa Soriano, l'empolese che oggi compie 20 anni, che spara alto un bel pallone servitogli in area da D'Alessandro. Gli inglesi cercano il gioco aereo con Vaughan soprattutto, e il gioco si sposta sulla sinistra con le scorrivande di Delfounesco, senza però arrivare a conclusioni alcune. L'unico tiro nello specchio è azzurro: lo effettua Misuraca, che dai 20 metri trova un varco centrale e calcia, ma è attento Fielding in corner. L'inevitabile 0-0 è il risultato della prima frazione di gioco. Non succede praticamente nulla, nulla. Almeno fino ad un quarto d'ora dalla fine, perchè nella prima mezz'ora gli unici fatti da segnalare sono i cambi di ambedue i tecnici. E' Macheda ad accendere la scena, ma conclude sull'esterno della rete. Poi l'Inghilterra trova il modo di farsi pericolosa con Sinclair: ma Pinsoglio, giovane portiere del Viareggio (Juve), all'esordio in Under 21 si supera due volte. La partita sembra calarsi al 90' sullo 0-0, gli azzurrini sono stanchi, ma all'ultimo disperato tentativo, Biraghi pesca Giannetti in area, sul filo del fuorigioco; il centravanti è steso da un maldestro e frettoloso Mee, che cercava un recupero in extremis, e l'arbitro comanda il calcio di rigore. Rosso per Mee, ma gli inglesi sono più preoccupati da Chico Macheda, che batte Fielding per il decisivo 1-0. I britannici non riescono a pareggiare nei 5 minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Trionfano gli italiani, grazie a Macheda, promettente e giovane centravanti della Samp. Si attende la risposta dei grandi...

Festeggia il Sud. Napoli-Cesena 2-0, Lecce-Palermo 2-4

Buon Napoli spazza via il Cesena. Napoli-Cesena 2-0
Cavani ci mette sempre lo zampino
Il Napoli batte il Cesena al "San Paolo" con un chiaro 2-0 e si avvicina alla capolista Milan, sempre  meno lontana. Ora i partenopei sono a -3 rispetto ai rossoneri, mentre il Cesena è intricato nelle zone basse della classifica. I padroni di casa partono subito bene e già al 3' Maggio si fa una sgroppata sulla fascia, crossa in mezzo, il corto Lavezzi non c'arriva, ma sopraggiunge Zuniga di gran carriera che conclude a lato. Dieci minuti dopo segna il Napoli con un traversone di Maggio per Cavani, il quale batte facilmente il portiere romagnolo Antonioli. Al 23' il Cesena andrebbe in goal con Jimenez, ma la rete viene giustamente annullata per un evidente fuorigioco. Ora i bianconeri paiono avere più fiducia nei propri mezzi e chiudono il Napoli nella propria area per una decina di minuti cercando invano il pari. Poi nel finale gli azzurri riprendono in mano il pallino del gioco e sulla sventola ravvicinata di Zuniga (36') Antonioli si salva in corner. Il primo tempo termina sull'1-0 per il Napoli, ma il Cesena, seppur troppo sciupone, tenta di tenergli testa. Nel secondo tempo i napoletani sono subito molto incisivi e al 48' Maggio colpisce di testa con la palla che supera la linea di porta, nonostante il salvataggio di Antonioli, ma l'arbitro non convalida la rete. Si rimane, dunque, sul risultato di 1-0 per i campani. Per più di 20 minuti non accade nulla e c'è da segnalare solo l'esordio (74') del catanese Mascara al San Paolo sostituendo un volenteroso Hamsik. Cinque minuti dopo mischia in area del Cesena con Aronica che fallisce la grande chance per il 2-0. All'82' palla in mezzo, Santacroce si dimentica del neo-entrato Budan, che però manda altissimo di testa. Nel primo dei cinque minuti di recupero Cavani ispira Mascara, che va sul fondo e serve "il Principito" Sosa che infila Antonioli siglando il suo primo goal nel Napoli a pochi secondi dal suo ingresso in campo. I cesenati non hanno il tempo di reagire e gli uomini di Mazzarri vincono per 2-0 con una prestazione non grandiosa, ma soprattutto meticolosa in fase difensiva. Ora il sogno pare realizzarsi. Secondo posto a -3 dal Milan non è poi molto per le speranze di una città intera e di tutti i suoi tifosi, ovunque essi siano.
Caterva di goal al "Via del Mare", ma è  il Palermo a trionfare. Lecce-Palermo 2-4
Ilicic, con la sua entrata il Palermo rimonta in 5' minuti 3 reti
E' un bravo Palermo, quello che ha vinto Domenica allo stadio "Via del Mare", ma la difesa è ancora troppo ballerina, anche se la posizione in graduatoria impone, almeno di pensare, alla zona Champions. Il Lecce gioca bene e continua a segnare molto, ma  anche qui il problema è la difesa: esagerata la quantità di reti subita dal povero Rosati. La partita è inizialmente molto equilibrata e non ci sono opportunità nè da una parte, nè dall'altra. Al 15' si sveglia il Lecce con Giacomazzi, ma Sirigu è strepitoso, poi la palla carambola su Jeda e finisce fuori. Due minuti dopo cross teso in area di Olivera, ci arriva di testa Giacomazzi, che segna l'1-0 per i salentini. In questa fase Palermo molto pasticcione, mai pericoloso dalle parti di Rosati. Al 42' traversone in mezzo di Tomovic, stacco imperioso di Giacomazzi con il pallone che prima si stampa sul palo e poi sulla faccia di Sirigu. Appena un minuto dopo Cassani crossa basso per Nocerino che sfiora il pallone, ma la sfera termina fuori di un niente. In pieno recupero punizione di Miccoli con il capitano che la mette nel sette. Tiro imparabile, niente da fare. Il primo tempo si chiude sull'1-1, ma si capisce a naso che la ripresa sarà ancora più entusiasmante e con i rosanero che cambieranno marcia. Delio Rossi sostituisce Miccoli e fa entrare Hernandez, ritornato da un lungo infortunio. Al 50' serie di rimpalli in area, alla fine Jeda tira una cannonata e il Lecce ritorna in vantaggio per 2-1. Entra anche Ilicic, per dare una scossa ai palermitani. Al 57' proprio Ilicic lancia Pastore che fulmina di interno Rosati per il pareggio dei siciliani. Tre minuti dopo Migliaccio spizzica di testa un rinvio di Sirigu e Hernandez davanti a Rosati non sbaglia per il vantaggio del Palermo. Al 62' Ilicic scambia con Pastore, per poi battere Rosati siglando il poker. In appena cinque minuti i siciliani hanno segnato tre reti portando il risultato a proprio favore sul 4-2. Il Lecce assedia l'area rosanero, senza però effettuare nessun tiro insidioso. All'85' è ancora il Palermo a sfiorare il quinto goal con il difensore Munoz che al volo di piatto spedisce di poco alto. I palermitani resistono fino al 92' e portano a casa una vittoria meritata, frutto dei tanti e troppi errori dei giallorossi, che comunque nel primo tempo avevano giocato molto bene.

8.2.11

Serie A 24 giornata: Cagliari-Juventus

                                                                          LA PARTITA
Toni fa 100 in serie a
La Juve pone fine alla crisi nella seconda sfida del mese di Febbraio, in Sardegna contro il Cagliari, reduce da una grande prova e vittoria a Marassi con la Samp. I bianconeri vincono per 3-1, giocando bene ma trovandosi in difficoltà eccesiva all'inizio del secondo tempo. Alla seconda pesenza in bianconero, Matri firma la doppietta, alla sua ex squadra, che vale i tre punti, poi chiude il discorso il rientrante Toni. Acquafresca pareggia i conti a inizio secondo tempo con un piattone, ma non basta e il Cagliari crolla, anche sotto le proteste di Cellino. Ma seguiamo passo passo la gara. Le due squadre sembrano giocare alla pari, ma è la Juve che fa gioco. La prima conclusione è di Naingollan che spara un tiro da lontano facile per Buffon. Poi, la prima vera palla-gol: Marchisio offre un pallone straordinario che inganna la difesa a Matri, che però frettolosamente tira addosso ad Agazzi. Prove generali, perchè al 20' lo stesso Matri raccoglie un suggerimento di Krasic con velo di Marchisio e dal limite dell'area si gira subito e sacrica in rete un potentissimo detro sul primo palo. Agazzi poteva forse intervenire, ma è solo un' indecisione. Juve sull'1-0, che potrebbe diventare 2-0 poco dopo; il calcio piazzato da fuori area libera Bonucci, Agazzi non trattiene la sfera che arriva al difensore, che di testa la butta verso la porta, interviene Chiellini ma il gol è giustamente annullato: sul passaggio di Bonucci era in outside, ma anche alla battuta della punzione. Da ricordre due folli uscite dell'estremo dfensore bianconero, che non hanno però portato a pericoli. La seconda frazione il Cagliari è molto motivato e attacca, mettendo in affanno gli ospiti, che subiscono il pari dopo 6 minuti di stentata difesa: Cossu dalla sinistra mette uno splendido pallone per l'inserimento di Robert Acuquafresca sul secondo palo, che tutto solo insacca di destro. La Juve accusa il colpo e subisce le sfuriate avversarie, rischia l'1-2, con il destro a sorpresa di Conti alto di nulla con Buffon battuto. Entra Del Piero per Martinez, ma la musica è la stessa. Matri sfiora la rete con un gran colpo di testa su assist di Del Piero, ma la palla esce di poco. Poi, la svolta: entra Nene da una parte e Toni dall'altra. La Juve sembra rinvigorita, Toni fa salire la squadra e aiuta molto la fase offensiva, con il modulo 4-3-1-2, scelto da Del Neri per trovare la via del gol. Ed è così che arriva il nuovo vantaggio juventino... Matri! Ancora l'ex allarga bene per Chiellini che rimette dentro, arriva ancora Matri che al volo di destro batte un incolpevole Agazzi. E' il 2-1, poi il match continua alla pari. A sette dalla fine Nene insacca di testa su un cross da punizione, ma l'arbitro annulla (scelta giusta), per fallo di Canini su Toni. Passa solo un minuto, che dall'altra parte Toni firma il 3-1: gran cross per lui, che dai 16 metri riesce a dare una frustata impetuosa quanto incredibile al pallone, che colpisce il palo ed entra al set. Super gol, che da la sicurezza e finisce 1-3 per la Juve, che torna a trionfare dopo 3 sconfitte.

LE PAGELLE JUVE

Buffon: 5,5 Incolpevole sul gol, ma due uscite nel primo tempo sono da film horror. Probabilmente deve ancora abituarsi al ritmo partta.
Sorensen: 6 Sicuramente non elegante, ma efficace. Soffre molto un super Cossu, ma almeno, ha 18 anni, s'impegna e fa il possibile.
Barzagli: 6,5 Ancora un grande Barzagli dopo due presenze. L'ex Campione del Mondo difende molto bene ed è proprio una piovra.
Bonucci: 6 Molto efficace ed elegante come al solito, solo che Del Neri s'infuria come un pazzo vedendo i suoi giochetti in chiusura.
Chiellini: 6+ Non è una rivelazione, ma un ritorno al passato, il Chiellini a sinistra da terzino. Sbaglia la diagonale nel gol cagliaritano, ma si rifà con il triangolo con Matri per il 2-1.
Krasic: 6 Non brillante con ad inizio stagione, ma ogni tanto pensa a qualche scorribanda sulla fascia. In crescita. Sissoko (64'): ng
Aquilani: 6+ Sta tornando a volare il Principino, ma ancora manca un bel po'. Si è subito visto che il nuovo modulo lo valorizza.
Melo: 6+ Da molto contributo in difesa, non male neppure se si tratta di impostare o in attacco.
Marchisio: 6,5 Gioca bene, e inoltre nel primo tempo è protagonsta di molte buone incursioni. Il 4-3-3 lo valorizza, perfetto nei contropiedi. Toni (71'): 7 Torna, e torna decisivo. Gli basta un quarto d'ora per firmare un euro-gol che porta il segno del suo 100esimo in A. Straordinario sempre.
Matri: 8 La Juve ha trovato la punta giusta, che risolve subito la partita contro la sua ex con una doppietta senza esultare. Strepitoso in attacco, fa molto lavoro ed è il migliore in campo.
Martinez: 5 Non fa nulla, proprio nulla. E' sempre spento, e inoltre non gioca nel suo ruolo. Del Piero (54'): 6,5 Il capitano è sempre di esempio. Prima gioca con continuità, poi fa da uomo assist, fa tutto. Nei minuti finali ha l'umiltà di farsi difensore e proteggere valorosamente i tre punti.
All. Del Neri: 6,5 Vince la sua Juve, meritatamente. Alla fine è tutto vero: se gli arbitri fanno il loro dovere e lui ha a disposizione le punte si vince. E Domenica sera c'è l'Inter...

7.2.11

Le convocazioni di Prandelli per l'amichevole con la Germania

L'italo-brasiliano Thiago Motta
Ecco le convocazioni del ct Prandelli per la gara amichevole che l'Italia giocherà mercoledì 9 a Dortmund contro la Germania (stadio "Signal Iduna Park", ore 20.30).
Gli Azzurri si sono radunati oggi alle ore 12.30 presso il centro tecnico federale di Coverciano e nel pomeriggio, alle ore 15.30, hanno sostenuto il primo allenamento. Martedì seduta di lavoro al mattino e nel pomeriggio partenza per la Germania.

Portieri: Buffon (Juventus), Sirigu (Palermo), Viviano (Bologna);
Difensori: Astori (Cagliari), Bonucci (Juventus), Cassani (Palermo), Criscito (Genoa), Chiellini (Juventus), Maggio (Napoli), Ranocchia (Inter);
Centrocampisti: Aquilani (Juventus), De Rossi (Roma), Giovinco (Parma), Mauri (Lazio), Montolivo (Fiorentina), T.Motta (Inter), Nocerino (Palermo), Palombo (Sampdoria);
Attaccanti: Borriello (Roma), Cassano (Milan), Matri (Juventus), Pazzini (Inter), Rossi (Villarreal).

SERIE A 24GIORNATA: INTER-ROMA 5-3

                                                                                       LA PARTITA
J.Cesar ha fatto miracoli nel primo tempo.
Grande prova di forza dell'Inter contro la Roma che si avvicina sempre di più alla vetta della classifica dove ora c'è il Milan (è a -5 se vince la partita che deve recuperare va a -2 superando il Napoli). Si vede subito che c'è poco da fare per la Roma infatti Sneijder al 3' porta già in vantaggio l'Inter con un tiro sotto l'incrocio dei pali. Però la Roma nonostante abbia subito il gol attacca a tutto campo e prima J.Cesar compie un miracolo prima su Menez e poi su Borriello. Poi finalmente i giallorossi trovano il pareggio con un gol praticamente a porta sguarnita di Simplicio (5 in campionato) al 13'. La Roma continua a spingere e J.Cesar compie una serie di miracoli, però nel miglior momento dei giallorossi l'Inter trova il gol al 35' con un diagonale di Eto'o (J.Sergio è apparso un pò indeciso). Si va all'intervallo. Nella ripresa partita più equilibrata ma in un'azione nata da un lancio lungo Pazzini viene atterrato da Burdisso (fallo da ultimo uomo) che viene espulso e c'è il rigore per l'Inter che al 63' viene trasformato da Eto'o. Poi esce Sneijder ed entra T.Motta. Lo stesso italo-brasiliano festeggia al meglio la convocazione di Prandelli in nazionale segnando un gol di testa al 71' (assist di Eto'o). La Roma sembra arrendersi vista la sostituzione di Menez per Loria, ma trova il gol al 75' con un calcio di punizione di De Rossi deviato da Vucinic che ha spiazzato J.Cesar. Ma i giallorossi trovano addirittura il 3 gol con Loria in una mischia. Quindi l'Inter ha sofferto nonostante la superiorità numerica e la partita si chiude solo al 90' quando i neroazzurri vanno a segno con un bel diagonale di Cambiasso.
IL PAGELLONE INTER...
Julio Cesar 7: Incolpevole su un paio di gol romanisti, prodigioso nel triplo intervento su Menez-Borriello.
Maicon 6,5: In ritardo al momento della rete di Simplicio, puntualissimo sulla fascia e in altre situazioni difensive.
Ranocchia 6: Qualche intervento impreciso e sprazzi di insicurezza. I margini di miglioramento sono visibili.
Ivan Cordoba 6: Esegue onestamente il suo compito difensivo.
Javier Zanetti 7: Sicurezza in difesa e sprint nelle ripartenze. Il solito, sorprendente, capitano.
Kharja 6: Diversi interventi scomposti nel primo tempo, si raddrizza nella ripresa
Thiago Motta 7: Quantità e qualità in ogni parte del campo, gol compreso.
Cambiasso 7: Segna e fa segnare. Gol, assist e tanta quantità in mezzo al campo.
Sneijder 7,5: Timbra il cartellino dopo appena 3 minuti con un eurogol per poi continuare a tartassare Julio Sergio con pericolose bombe senza tregua. Ispira, prosegue, conclude. E' tornato il numero 10. Dal 30' s.t. Nagatomo 6: Spinge con grinta e qualità, da buon terzino.
Pazzini 6,5: Tanta corsa, un'occasionissima sventata da Julio Sergio ma anche un rigore procurato. Prezioso il Pazzo. Dal 25' s.t. Milito 5,5: quella palla sparata alta a due passi dalla porta grida vendetta.
Eto'o 8: E' un fulmine, crea pericoli dal centro e dalle fasce. Tra le altre cose, segna due gol: uno su azione, l'altro su rigore.
All.Leonardo 6,5: La sua Inter gioca a viso aperto: rischia, soffre ma sa far male con micidiale puntualità. La rincorsa si costruisce anche con entusiasmo e grinta, ingredienti che stasera si leggevano chiaramente negli occhi dei suoi giocatori.
IL PAGELLONE ROMA...
Julio Sergio 4,5: Il primo gol di Eto'o è figlio di una papera imperdonabile. Impreciso e insicuro in troppe occasioni, miracoloso in qualcun'altra.
Cassetti 6: Contiene la pressione nerazzurra soprattutto nel primo tempo, la stessa frazione in cui serve l'assist per Simplicio.
Juan 5: Tanti interventi disordinati e vistose difficoltà a tenere a bada quella peste di Eto'o.
Burdisso 4: Fa un favore ai suoi ex compagni. Rigore ed espulsione, peccato.
Riise 5,5: Maicon è un brutto cliente ma il norvegese non si lascia intimidire e spinge sulla fascia. Ne risente la fase difensiva dove il roscio è spesso assente ingiustificato.
Simplicio 6: Segna il gol del momentaneo pareggio e si spende negli arrembaggi giallorossi. Dal 25' s.t. Greco 5,5: cerca di portare il suo contributo alla causa 
De Rossi 5,5: Ci prova (senza successo) da difensore aggiunto e da ispiratore delle manovre d'attacco. Dalla sua punizione nasce la deviazione vincente di Vucinic.
Perrotta 6: Ha tanto, troppo lavoro da fare in fase difensiva contro i colossi nerazzurri. Sacrifica la fase della costruzione ma recupera palloni preziosi. Dal 22' s.t. Taddei 5: Fatica in ogni parte del campo, lascia andare Eto'o al momento della quinta rete nerazzurra.
Menez 6: Nel primo tempo impensierisce i nerazzurri con passaggi, corsa e un tiro velenoso. Nella ripresa viene sacrificato per ristabilire gli equilibri difensivi post-espulsione. Dal 19' s.t. Loria 6: Torna in campo dopo mesi di naftalina e spiazza tutti col gol della speranza. A volte ritornano.
Borriello 6: Nel primo tempo dialoga bene con Vucinic e Menez, nella ripresa fa a sportellate, spesso solitarie, con la difesa nerazzurra. Non molla mai.
Vucinic 6,5: Tante idee, spesso non concretizzate ma anche incursioni pericolose ed un bel gol, quello del momentaneo 2-4.
All.Ranieri 6: I suoi scendono in campo senza timore e con grande voglia di giocarsela. All'appello manca la compattezza difensiva e qualche schema d'attacco, ma il calcio spettacolo (inusuale negli ultimi tempi) è anche questo. Alla Roma il merito di aver reso il match equilibrato fino alla fine.

Motorola Xoom disponibile a 799,99$.

Il tablet di Motorla con Android Honeycomb, è in vendita da Best Buy, sarà disponibile al prezzo di 799,99$ in America.
Al cambio in Italia verrebbe-calcolatrice alla mano- 549€ circa.
Un prezzo in linea con glia altri concorrenti quindi, specialmente con gli Smartphone top di gamma, anche se ricordiamo sono comunque dispositivi diversi.
Ma, vista la politica dei prezzi vista qui in Italia, il prezzo-pazzo potrebbe schizzare alla stele, secondo noi anche a 700€, se non di più.
Intanto vi rimandiamo allo spot, che a nostro avviso ci pare portare a comprare un oggetto di cui non abbiamo bisogno: "The tablet to create a beter world" non ci pare adato.
E voi, cosa ne pensate di tutto ciò?
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6.2.11

Il Giappone di Zaccheroni vince la Coppa D'Asia 2011

Zaccheroni, nel suo palmares anche uno scudetto col Milan
Il tecnico romagnolo Alberto Zaccheroni ha portato al trionfo nella Coppa d'Asia 2011 il Giappone. Per l'allenatore è una bella rivincita, dopo le ultime sfortunate esperienze sulla panchina di club italiani. La coppa si è disputata in Qatar, che tral'altro ha recentemente ottenuto anche l'organizzazione dei Mondiali di calcio del 2022 ed è stata subito di alto livello, e possibile prologo alla prima vittoria di una nazionale asiatica nella Coppa del Mondo. 16 le squadre partecipanti al torneo: nel girone A i padroni di casa del Qatar, Kuwait, Cina e Uzbekistan, nel girone B Arabia Saudita, Giappone, Giordania e Siria, nel gruppo C Corea del Sud, India, Australia e Bahrein, infine nel gruppo D Iraq, Corea del Nord, Emirati Arabi Uniti e Iran. Le sorprese non sono mancate con l'eliminazione inaspettata dell'Arabia Saudita, che era nel lotto delle favorite, e anche della disciplinata Corea del Nord. Ai quarti si sono quindi qualificate le formazioni di Uzbekistan, Qatar, Giappone, Giordania, Australia, Corea del Sud, Iran (unica squadra a punteggio pieno con 9 punti) e Iraq. Questi i risultati: Uzbekistan-Giordania 2-1, Australia-Iraq 1-0, Giappone-Qatar 3-2 e Iran-Corea del Sud 0-1. In semifinale un'Australia davvero in palla umilia l'Uzbekistan con il sorprendente risultato di 6-0 e accede in finale con i favori del pronostico. I nipponici faticano di più contro i coreani, di cui hanno ragione solo ai tiri dal dischetto, dopo che i tempi supplementari si erano conclusi sul 2-2. La finale si disputa il 29 gennaio a Doha sotto gli occhi di 37.000 spettatori e l'Australia fa la partita per gran parte della gara. Holman e Kewell sfiorano il vantaggio, ma la risposta dei "Samurai" non si fa certo attendere e su cross di Nagatomo il centravanti Okazaki manda a lato di testa. E' ancora Kewell, però, al 71', ad avere sui piedi la più grande occasione del match, ma il numero 10 si fa ipnotizzare da Kawashima. I supplementari diventano inevitabili e l'Australia continua a macinare gioco e sia Emerton che McKay hanno ottime chance, ma il Giappone si salva. Al 98' Zaccheroni si inventa il cambio vincente e fa entrare Tadanari Lee al posto di Maeda. Dieci minuti dopo l'incontenibile Nagatomo effettua un cross in mezzo e il venticinquenne Lee con una girata mancina batte l'australiano Schwarzer firmando il definitivo 1-0. Per la squadra del Sol Levante è il quarto successo in Coppa d'Asia, la quarta vittoria nellle ultime sei edizioni e succede all'Iraq nell'albo d'oro. Insomma il Zac dove va, vince, e quando il capitale umano non c'è, se lo crea da sè, rischiando, ma ottenendo grandi risultati. Terzo posto alla Corea del Sud, che sconfigge gli uzbeki per 3-2. Il capocannoniere del torneo è stato il coreano Koo Ja-Cheol con 5 reti. Prossima edizione in Australia nel 2015, con i Socceroos che potranno riscattarsi della sconfitta, forse immeritata, subita.

La Juve dei centravanti

Una dimostrazione quella che ieri sera, Sabato 5 Febbraio 2011, la Juve ha imposto a Cagliari. La partità della verità, della svolta, superata brillantemente dai bianconeri, che hanno sconfitto i padroni di casa per 1-3. Una partita che sa di dimostrazione, e vi spiegherò perchè. I torinesi hanno fatto capire che il gioco c'è, l'unico bisogno sono... le punte. Sì, perchè la Juve è (era) caduta in crisi per questo: Quagliarella stava facendo un signor campionato, ma sfortuna delle sfortune, subisce un infortunio al ginocchio che lo terrà ai box quasi tutta la stagione; questa è stata in un certo senso la svolta, tra i continui infortuni di Iaquinta e Amauri (ora in prestito al Parma), la Juve non ha più avuto una vera punta a disposizione. Ha convocato il giovane Giannetti, ma probabilmente non è ancora da Serie A. E si è subito capito che Del Piero, che è seconda punta e ha 36 anni, non può fare tutto lui, dato che quando Martinez ha giocato da punta non si è arrivati a un fine. Rimaneva l'ipotesi Toni, ma pure lui è crollato dopo neanche due gare. Il conto? Quagliarella, Iaquinta e Toni out, Amauri venduto, Martinez e Pepe non sono punte e non possono farlo, Giannetti è ancora inesperto e al fianco di Del Piero, unico attaccante juventino a non cadere nella trappola infortuni, serve un vero goleador; c'è anche da ricordare che Alex non può giocare ogni partita data l'età e servirebbe un sostituto pure a lui. Qui si spiega la crisi Juve in zona gol, insieme a sfortuna, errori arbitrali e gioco meno convincente. La Juve ha quindi ingaggiato Alessandro Matri, attaccante di 26 anni ex Cagliari. La risposta arriva subito: il giocatore può dimostrare le sue doti di bomber proprio contro la sua squadra, il suo Cagliari. Ed ecco che il grande goleador non tradisce: al 9', su assist strepitoso di Marchisio lui spara addosso ad Agazzi, ma è l'ultimo gesto d'amore verso la squadra sarda. Al 20' infatti, lascia partire un bolide dal lmite dell'area sul primo palo, che batte un Agazzi anche un po' indeciso. Nel secondo tempo, sull'1-1 ottenuto dai cagliaritani con Acquafresca, al 30' Matri inventa un gran passaggio per Chiellini sulla sinistra, il difensore, terzino in occasione, rimette dentro un bel cross ancora per Ale che al volo di destro la infila all'angolino. Doppietta senza esultare, e i suoi primi due gol in bianconero. Al 38' Nene segna ma con irregolarità, perciò rete annullata giustamente; un minuto dopo Del Piero riparte in contropiede e mette un pallone fantastico al limite dell'area: Toni da una frustata impressionante al pallone di testa dai 16 metri e la mette nel sette. Davvero incredibile. Finisce 3-1, ed è questa la dimostrazione: con due veri bomber, Toni e Matri, la Juve vince e convince. Perciò, la risoluzione di Del Neri: datemi una punta, o due, fatta come si deve e vedrete come vinceremo. E adesso che Matri si dimostra all'altezza del Pazzo, e Toni che azzittisce tutti gli scettici sul suo conto con un gol alla Maresca, come finirà? L'Inter, Milan e compagnia si dovranno finalmente preoccupare di una Juve che cerca il rilancio?...