15.1.11

Il programma e i risultati della 20a giornata di campionato

Clicca sui risultati dei match per saperne di più.
-Sabato (Saturday) 15/1/11
Ore 18
Napoli-Fiorentina 0-0
Ore 20:45
Inter-Bologna 4-1
-Domenica (Sunday) 16/1/1
Ore 12:30
Cagliari-Palermo 3-1
Ore 15
Brescia-Parma 2-0
Catania-ChievoVerona 1-1
Cesena-Roma 0-1
Genoa-Udinese 2-4
Juventus-Bari 2-1
Lazio-Sampdoria 1-0
Ore 20:45
Lecce-Milan 1-1
Cliccate qui per seguire le partite in tempo reale!

14.1.11

Aggiornamenti? No grazie...

Leggendo la notizia ufficiale Sony Ericsson, si ha quest'impressione.
Ufficialmente infatti, SE dichiara che non ci saranno aggiornamenti futuri per i suoi terminali della serie x di Android(x10, x10 mini, x10 mini pro e x8). Notizia che dà un colpo duro, durissimo sia ai clienti, che si sono visti volare via dai 200 ai 500€, sia per SE che probabilmente vedrà calare la fiducia dei suoi clienti.
I terminali si fermano così ai "box" di Android 2.1, box che potrebbero cadere a pezzi...
Ma questa storia si ricollega a quella di iOS 4.3 beta 1, il quale non supporterà più l'iPhone 3G.
Scelta quest'ultima tuttavia obbligata e saggia da parte di Apple, che ha garantito sempre e fino all'ultimo la compatibilità dei suoi terminali.

COPPA ITALIA, OTTAVI DI FINALE: JUVENTUS-CATANIA

LA PARTITA
La Juventus interrompe la striscia negativa (2 pareggi e 2 sconfitte) ed ha anche convinto alla grande, grazie ad una strepitosa prestazione del capitano Del Piero. Si dimostra pienamente recuperato Buffon che fa 3-4 interventi superbi. Il Catania parte alla grande e mette in difficoltà la Juventus con le sue ripartenze, ma poi arriva la svolta della partita al 20' Toni si accascia a terra infortunato dopo aver subito un fallo. La Juventus rimane senza punte ed entra Aquilani. Quindi c'è un ruolo inedito per Del Piero (prima punta). La Juventus appare più lucida e non lascia più spazi al Catania, c'è un occasione per Aquilani (26'), ma poi arriva finalmente il gol. Serie di finte di Del Piero sulla fascia, mette dentro e Krasic insacca  (35'). Al 38' ancora occasionissima per la Juventus, ancora il capitano d'esterno destro lancia Marchisio che sbaglia a tu per tu con Campagnolo. Nella ripresa la storia non cambia, F.Melo tira dalla distanza e conquista un corner (49'). Pochi minuti dopo sempre da calcio d'angolo batte Del Piero, schizza Chiellini e dall'altra parte c'è lo spietato Pepe che batte Campagnolo con un diagonale potente all'angolino basso (54'). Poi la Juventus prosegue, anzi a Del Piero gli viene annullato un gol regolare (60'). Il gioco poi si sposta soprattutto a centrocampo e non ci sono molte occasioni fino a, 75' quando nel Catania entra Gomez. Il Catania si risveglia ed ha una serie di occasioni, con una gran parata di Buffon su Pesce (80'). Ma la partita finisce e la Juventus vince 2-0 meritatamente e vola ai quarti dove dovrà attendere la sua avversaria che sarà Lazio o Roma.
IL PAGELLONE JUVENTUS....

BUFFON 6,5 Il primo pericolo arriva da… Bonucci che lancia Martinho: Gigi è reattivo. La parata vera arriva su Pesce. Bentornato!
SORENSEN 6 Partita serena, senza affanni o sbavature.
BONUCCI 5,5 Gioca a testa alta, in bello stile, ma a volte eccede in disinvoltura. E se Martinho avesse segnato, Delneri lo avrebbe preso a pedate per un paio d’ore.
CHIELLINI 6 Per un guerriero come lui, una serata quasi noiosa.
GROSSO 5,5 Non dà mai l’idea della sicurezza.
GRYGERA 6 Il compitino lo fa sempre.
KRASIC 6,5 Gol bello per il movimento e importante perché rasserena la squadra. Vince senza forzare il duello con Marchese. Come spesso accade non gli fischiano qualche fallo a favore: colpa del tuffo di Bologna.
MARCHISIO 6,5 Mette Aquilani davanti al portiere, poi spreca l’assist di Del Piero. Vivo, incisivo e prezioso.
MELO 6,5 Amministra la pratica a centrocampo con saggezza. Quanto manca in campionato, quanto pesa quell’assurda reazione con il Parma.
PEPE 7 Aveva fatto il centravanti nelle giovanili della Roma, ieri a un certo punto è tornato alle origini. Come sempre generoso e determinato: il gol è un giusto premio.
TONI s. v. Una manciata di minuti e poi fuori per infortunio.
AQUILANI 5 Conferma di vivere una fase involutiva: lento, svagato, molle. E infatti inizialmente era in panchina.
IL MIGLIORE DEL PIERO 7 Regala a Krasic una palla da spingere in porta, poi fa il bis con Marchisio che spreca. Punta l’uomo, spesso lo salta e ci mette sempre cuore, gambe e intelligenza. Batte il corner del 2-0, segna ma in fuorigioco. Un fuoriclasse. (Motta s. v.)
All. DELNERI 6,5 E’ costretto a far sfoggio di fantasia: esce Toni e passa prima al 4-2-3-1 e poi al 4-3-3 con Pepe centravanti. Merita più fortuna.
IL PAGELLONE CATANIA....
CAMPAGNOLO 6 Prende due gol senza poter fare molto per evitarli. In tre occasioni viene graziato dai giocatori della Juve che si presentano davanti a lui.
AUGUSTYN 5 Del Piero lo invita a danzare e lui ci casca: abbocca a quattro finte consecutive. Butta via la chance per l’ 1-2.
SILVESTRE 5,5 Meno sicuro del solito. Si prende anche un’ammonizione per un duro fallo a metà campo su Del Piero.
SPOLLI 5,5 Si aspettava di duellare per aria con Toni. In effetti inizia bene e avrebbe anche un’occasione per segnare. Poi dalle sue parti spunta Pepe e perde sicurezza. Ammonito nel finale per un fallo su Krasic. (Strumbo s. v.)
MARCHESE 5 Con Krasic è sofferenza pura.
IL MIGLIORE SCIACCA 6 Nel primo tempo fa bene il frangiflutti davanti alla difesa. Nella ripresa cala e il Catania ne risente.
ANTENUCCI 5 Dovrebbe partire da destra per sbucare all’improvviso davanti a Buffon. Non accade mai perché non c’è la palla giusta e perché lui fatica a interpretare il ruolo.
DELVECCHIO 5,5 Chilometri, salti, botte, chiusure: il manuale del mediano lo conosce. Però si divora un gol nel finale.
MARTINHO 6 Sulla fascia sarebbe più insidioso, in mezzo riesce solo a tratti a far valere la sua velocità.
PESCE 6 Gioca poco, ma merita il voto perché il suo tiro ci fa riscoprire come para bene Buffon.
MASCARA 5,5 Gara di grande sacrificio, si fa tutta la fascia. Logico che poi non abbia guizzi in avanti.
GOMEZ 6 Sguscia rapido tra le gambe degli avversari: con lui e Maxi Lopez sarebbe stato un altro Catania.
RICCHIUTI 5,5 Centravanti di facciata, rincula per favorire gli inserimenti dei compagni. Ma il giochino non funziona.
All. GIAMPAOLO 5 Il piano-Ricchiuti non sortisce gli effetti sperati. La formazione la dice lunga sul valore che dava alla Coppa Italia.
SIETE DACCORDO CON LE PAGELLE??? COMMENTATE.....GRAZIE!!!!



La Serie A in 19 giornate

E' ormai finita la prima parte di stagione anche in Italia, e naturalmente ogni squadra, in tale tempo, ha stabilito un obbiettivo comune da raggiungere a fine stagione. I sogni sono permessi, ma è anche lecito rimanere con i piedi per terra. Nella prima metà del campionato italiano (Serie A) le squadre hanno avuto andamenti molto diversi l'une dalle altre. E' giunto quindi il momento di formulare il bilancio delle formazioni della competizione.

Bari: La squadra pugliese, dopo un inizio bomba con la Juve e un pareggio al San Paolo, è scomparsa. Attualmente occupa l'ultima posizione con soli 14 punti, una differenza reti molto negativa e là davanti c'è un grosso problema a metterla dentro. Non sembra proprio il Bari dell'anno scorso, che giocava bene, con personalità, che lottava forse per un posto in Europa. In questa stagione, visti i risultati, l'obbiettivo della squadra è la salvezza.

Bologna: La squadra emiliana ha iniziato la stagione con un allenatore, Franco Colomba, ma viene subito esonerato: al suo posto viene scelto Alberto Malesani. I rossoblu hanno avuto un problema societario e sono andati sull'orlo del fallimento. Ora alla guida c'è Massimo Zanetti, che succede Sergio Porcedda. La squadra ha avuto anche un punto di penalizzazione. Marco Di Vaio è l'attuale capocannoniere del club con 11 reti su 19 segnate. Il Bologna sta comunque avendo un buon andamento e può puntare a stare lì, a metà calassifica, data la decima posizione attuale e i 24 punti (a cui si deve aggiungere quello scalato). (Vedi P.S.)

Brescia: Questa neopromossa ha uno dei peggiori attacchi e difese del campionato con solo 15 reti segnate e ben 26 subite. Sta affrontando il campionato con personalità, molto competitiva in casa. Il suo miglior marcatore è Caracciolo, l'Airone, che di reti ne ha siglate 5. Attualmente la squadra lombarda occupa la penultima posizione, con 15 punti. La salvezza sarebbe un grande traguardo.

Cagliari: Ha iniziato il campionato sotto il tecnico Bisoli, lo sta giocando allenato da Donadoni. Il Cagliari è dodicesimo, con 23 punti. Alessandro Matri ha segnato 8 gol ed è il suo miglior marcatore. I rossoblu hanno incassato 18 gol e ne hanno fatti 21. Sta disputando una discreta stagione e, di questo passo, il Cagliari si può al massimo guadagnare un posto che sta tra la nona e quattordicesima posizione.

Catania: La squadra siciliana procede a passo incerto: molte sconfitte in casa. In questa si sente la mancanza di un maxi-bomber: Maxi Lopez è comunque il miglior marcatore catanese con solo 4 gol. Peggio della scorsa stagione sicuramente. Non rassicurante la differenza reti a -7, con 24 reti subite e solo 17 palle insaccate. Il Catania è addirittura sedicesimo con 21 punti. Stagione fin ora negativa rispetto alla precedente, in cui la società punta alla salvezza.

Cesena: La squadra allenata da Ficcadenti era partita in modo sublime, con un pareggio all'Olimpico di Roma all'esordio in Serie A dopo 20 anni e una vittoria al Manuzzi 2-0 contro il Milan. Poi s'è persa. Differenza reti negativa con 21 gol in passivo e solo 13 in attivo. Miglior marcatore: Bogdani a quota 4. Ora il Cesena è calato fino alla quart'ultima posizione, con 19 punti, ma deve recuperare una partita e cerca la salvezza.


Chievo: I veronesi stanno in tredicesima posizione con il Parma, fermo a 22. Non una stagione negativa, anzi, molta personalità dimostrata e in molte occasioni. Pellisier è protagonista con 6 centri, su un totale di 19 reti. La squadra di Stefano Pioli ha inoltre subito 21 gol, fatto che porta la differenza reti sui numeri negativi a -2. La salvezza, i giallloblu, se la dovrebbero guadagnare, ma tutto è possibile nel calcio...

Fiorentina: Il serbo Mihajlovic guida i viola al posto di Prandelli: non un inizio folgorante, con alti e bassi non da Fiore. La stagione procede più o meno così, senza svolte. Gilardino ha siglato 6 reti (migliore Fiorentina) su 20, in passivo i toscani ne hanno altrettanti. Stagione, come ho già detto, piena di alti e bassi; la formazione occupa la decima posizione con 23 punti. Obbiettivo? Per ora è difficile stabilirlo; a Firenze si deve recuperare Fiorentina-Inter.

Genoa: Come Fiorentina e Cagliari ha 23 punti, ma per scontri diretti la squadra genoana è undicesima. In estate molti acquisti, non tutti stanno soddisfacendo; il miglior marcatore era Toni con 3 gol, però ceduto alla Juve. Hanno segnato 2 gol Mesto e Rossi (anche Ranocchia ceduto all'Inter). Il Genoa occupa ha segnato pochissimi gol, 13, ma ha la miglior difesa del campionato con sole 13 reti subite. Può puntare all'Europa. Inoltre, deve recuperare ua partita.

Inter: La squadra nerazzura inizia la stagione sotto la guida di Rafa Benitez, tecnico spagnolo che sembra iniziare bene, ma piano piano l'ha trascinata giù in classifica. Nonostante la vittoria ai Mondiali per Club, l'allenatore viene esonerato: prende il suo posto Leonardo. L'inter è ora in settima posizione con 29 punti, ma con due partite da recuperare. Eto'o sta disputando una stagione straordinaria e ha segnato in campionato 9 gol. L'inter, in totale, ha segnato 25 reti subendone 16. Buona stagione che appare in risalita: da non dimenticare l'obbiettivo scudetto.

Juventus: Sotto il nuovo tecnico Luigi Del Neri, la Juve perde subito la prima di campionato con il Bari, poi pian piano riesce a scalare la classifica ottenendo 13 risultati utili consecutivi. Il suo miglior marcatore, Quagliarella, è infortunato ai legamenti del crociato del ginocchio destro: stagione finita per lui. La Juve è la squadra che aveva il miglior attacco fino a 2 giornate fa, ora lo è il Milan. Infatti ha siglato 33 gol, ma ne ha subiti ben 24, con la peggior difesa in casa. Occupa la sesta posizione a 31 punti a pari con il Palermo. L'obbiettivo principale è lo scudetto.


Lazio: La squadra di Reja parte non nel migliore dei modi, ma è subito riscatto: la Lazio, per alcune giornate di gloria, si è ritrovata in testa all classifica, sola. Sono bastate due sconfitte consecutive per far finire il sogno, ma l'idea scudetto è ancora presente in casa biancoceleste. Floccari e Hernanes hanno segnato 5 gol a testa su un totale di 25 reti fatte e un po'di meno subite: 18. La società si sta riscattando dopo la scorsa stagione deludente, ed occupa attualmente la terza posizione, con 34 punti.

Lecce: Probabilmente la neopromossa con più problemi in difesa, 36 reti subite per la peggior difesa del campionato, ma si trova comunque in terzultima posizione a quota 18. Di reti ne ha segnate anch'esse 18, di cui 4 Di Michele. Molto sicura in casa, ma in trasferta solo una vittoria proprio nell'ultima giornata contro la Lazio all'Olimpico. Si spera a rimanere in SerieA.

Milan:La squadra rossonera è partita con il razzo, un paio di passi falsi e poi dritti alla vetta. Il Milan è primo in classifica a +4 sul Napoli e, dalla diciannovesima giornata, è la formazione rossonera ad aver segnato più gol (34). Di reti, invece, ne ha subite molte di meno, solo 17. Il miglior marcatore, neanche a dirlo, è Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese l'ha messa dentro 10 volte. Di questo passo, i diavoletti sono i favoriti per lo scudetto.

Napoli: Inizio un po' incerto, e poi via, sempre dritti. Così si può riassumere la prima parte di stagione dei partenopei. Seconda posizione in campionato, si può dire che la squadra di Mazzari sta maturando: differenza reti a +10, con 30 fatte e 20 subite, quindi. La rivelazione è stata sicuramente Edinson Cavani, che solo in campionato ha segnato 13 gol e con Totò Di Natale è capocannoniere. Lo scudetto, come hanno ribadito i dirigenti, non è solo un sogno, dati i risultati e i 36 punti che portano gli azzurri a -4 dal Milan che ne ha 40.

Palermo: La squadra di Delio Rossi è partita con qualche problema a livello societario che ormai dovrebbe essere risolto. La classifica ha messo i siciliani in quinta posizione a parimerito con la Juve a 31. Una formazione fantastica, giovane e piena di rivelazioni per la squadra, probabilmente, più spettacolare della competizione. Molti gol segnati, 32, meno subiti, 22. Ilicic e Pastore, le principali scoperte, insieme hanno segnato 12 gol, cioè 6 a testa. Un Palermo così pensa alla Champions o almeno all'Europa, ma il campionato è ancora lungo e un pensierino al titolo...

Parma: I gialloblu stanno disputando una buona stagione, si sono guadagnati punti importanti in campi difficili ed ora occupano la tredicesima posizione a 22 punti, gli stessi del Chievo. Gli emiliani hanno preso 23 reti e ne hanno messe a segno 19. Negativa differenza reti. Il giocatore che ha segnato di più è Sebastian Giovinco a 4. Si punta alla salvezza, obbiettivo diverso dall'anno scorso, dove il Parma finito ottavo seperava nell'Europa.

Roma: Quasi la fotocopia dello scorso anno: inizio penoso, ripresa. Così ora la Roma occupa il quarto posto, con 32 punti. Anche per lei qualche problema societario ora risolto. I romani hanno un bomber che sta facendo la fortuna, Marco Borriello, che ha centrato le porte avversarie 9 volte. La Roma ha segnato 27 gol e ne ha subiti 24. Si può dire che nelle partite della Roma i gol non si facciano attendere. I giallorossi vogliono prendersi lo scudetto fallito nella scorsa stagione e ci riprovano.

Sampdoria: Inizio folgorante dei blucerchiati con un Cassano in formissima, ma un Pazzini un po' spento. Poi, la svolta. Cassano offende Garrone e non scende più in campo, quindi le partite della Samp sembrano smorte e prive di emozioni. Fortunatamente dopo il Pazzo si è svegliato, ed ora è il miglior marcatore della formazione ligure con 6 gol. Anche se, i sampdoriani hanno siglato solo 20 gol, e ne hanno subiti 17. Occupano la nona posizione e sperano nella Champions. Il Derby di Genova è da recuperare, dato che è stato rinviato per neve.

Udinese: La squadra friuliana è partita in modo disastroso: 4 sconfitte su 4, dopo cinque giornate solo un punto. Ora invece sta superando le aspettative: addirittura da ultima adesso occupa l'ottava posizione. Antonio Di Natale, capocannoniere della scorsa stagione, nonostante l'età si sta riconfermando: con Cavani ha segnato 13 gol. L'Udinese possiede questa macchina da gol e in totale ha segnato 27 reti, come ventisette sono i punti che contano in classifica i bianconeri, che, per finire, hanno incassato 25 centri. Chissà, forse, data la situazione, un pensierino all'Europa lo si può fare.

Ecco a voi il bilancio delle squadre della Serie A dopo la prima parte di stagione.

P.S. Bologna: E' arrivata la notizia che alla società sono stati tolti altri 2 punti, per il mancato pagamento di stipendio ai giocatori. Ora il Bologna ha quindi 22 punti ed è quindicesima.

Le sorprese della stagione 2010-2011

Questa stagione ormai a metà ha riservato per noi molte rivelazioni, sorprese, emozioni dal punto di vista calcistico. Ebbene, per chi vuole saperne di più, analizzeremo bene, pian piano, tutte le caratteristiche tecniche, fisiche, le qualità e quant'altro caratterizza le più grandi rivelazioni che la stagione in corso ci sta regalando. Ecco a voi i giovani più promettenti che in questa stagione stanno facendo grandi cose:

- Javier Pastore, 21 anni, argentino, centrocampista offensivo del Palermo, in cui si trova dal 2009.
Carriera: Cresciuto nelle giovanili del Talleres, esordisce nel 2007 in prima squadra dove colleziona 5 presenze appena. Un anno dopo viene ceduto all'Huracàn, dove gioca 31 partite segnando anche 8 gol. Nel 2009 diventa ufficialmente un giocatore del Palermo, dove gioca 37 match e mette a segno 3 gol, contro Bari, Genoa e Chievo. Nella stagione in corso ha già segnato 7 gol, uno nei preliminari di Europa League e 6 in campionato, collezionando altre 16 presenze.
Nazionale: La sua prima presenza nazionale è contro la Catalogna, dove segna anche un gol (partita non ufficiale). Esordisce in partite ufficiali con l'Argentina contro l'Albiceleste partendo dalla panchina. Gioca pure nei Mondiali in Sudafrica 2010, e raggiunge così le 6 presenze in nazionale ( 7 presenze e un gol se si conta l'amichevole con la Catalogna).
Altezza e Peso: Misura 187 cm e pesa 78 Kg.
Caratteristiche tecniche: Abile nei dribbling, rapido, buon tiro, qualità nei passaggi.
Soprannome: El Flaco (in italiano vuol dire"Il Magro")
Piede: Destro naturale, sinistro sufficente.

- Gareth Bale, 21 anni, gallese, terzino o esterno offensivo sinistro del Tottenham, dove milita dal 2007.
Carriera: Tra il 2005-2006 fa parte delle giovanili del Southampton, esordisce in prima squadra l'anno seguente collezionando 40 presenze e 5 gol. Nel Maggio 2007 si trasferisce al Tottenham, dove nella prima stagione gioca appena 8 partite e segna 2 gol. Nel 2008-2009 colleziona più presenze, 16, ma non mette a segno reti. L'anno successivo gioca 23 partite segnando 3 gol. In questa stagione in 20 gare sigla 7 reti.
Nazionale: Esordisce con la nazionale gallese under 21 a 16 anni, collezionando 4 presenze. Lo stesso mese esordisce con il Galles dei grandi collezionando 27 presenze e 3 gol. E' il giocatore più giovane ad esordire e segnare nella nazionale maggiore gallese.
Altezza e Peso: Misura 183 cm e pesa 74 Kg.
Caratteristiche tecniche: Nonostante sia terzino, ha una confidenza speciale con il gol e con gli assist, ha un sinistro potentissimo e preciso, è abile nei calci piazzati.
Piede: Mancino naturale e potente.

- Mario Balotelli, 20 anni, italiano, punta centrale del Manchester City dove gioca da quest'anno.
Carriera: Dal 2001 al 2005 è cresciuto nel Lumezzane, dove ha esordito in prima squadra nel 2005-2006 con 2 presenze. L'ultimo l'anno alle giovanili l'ha trascorso nell'Inter, nel 2006-2007. Ha esordito nell'Inter l'anno seguente collezionando 11 presenze e segnando 3 gol. Nel 2008-2009 gioca il doppio delle partite mettendo a segno 8 reti. L'anno scorso giocò 26 match con 9 gol.
Nazionale: Esordisce a 18 anni nella nazionale italiana under 21, dove in seguito metterà a segno 6 gol su 16 partite. Il Maggio 2010 esordisce in nazionale (maggiore); in questa fino ad ora è stato convocato 2 volte. Nell'Agosto 2010 si è trasferito al Manchester City, in questa stagione su 9 presenze ha battuto l'estremo difensore 5 volte.
Altezza e Peso: Misura 189 cm e pesa 88 Kg.
Caratteristiche tecniche: Ha classe e qualità, è resistente. E' duttile, è abile nel gioco aereo e nei calci piazzati. Ha fantasia e imprevedibilità.
Soprannome: Super Mario, date le sue grandi doti.
Piede: Destro naturale, buon mancino.
Titoli: 3 Campionati italiani, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana, 1 Campions League.


- Alexandre Pato, 21 anni, brasiliano, attaccante del Milan, dove gioca dal 2008.
Carriera: E' cresciuto nelle giovanili dell'Internacional, fino al 2006, quando ha esordito in prima squadra. Nel 2006-2007 ha giocato 10 partite segnando 6 gol. L'estate 2007 si è trasferito al Milan, ma per legge ha cominciato a giocare a Gennaio del 2008. In quella metà di stagione collezionò 18 presenze segnando 9 gol. L'anno seguente gioca 36 match e la insacca 15 volte. L'anno scorso ha collezionato 23 presenze segnando 12 gol. Quest'anno è fermo a quota 8 su 10 presenze.
Nazionale: Nella nazionale brasiliana under 20, ha collezionato 12 presenze e 8 gol. Alle Olimpiadi di Pechino 2008 ha giocato 6 partite e ha segnato 2 gol. Dal 2008 gioca nella nazionale maggiore dove, su 11 presenze, ha siglato 4 reti.
Altezza e Peso: Misura 179 cm e pesa 71 Kg.
Caratteristiche tecniche: Tiro preciso e potente, ha gran fisico e personalità, tecnico, ha buon controllo di palla, è veloce e va spesso in uno contro uno. Mediocre nel colpo di testa.
Soprannome: Il Papero
Piede: Destro o sinistro, per lui non c'è differenza.


Adesso andiamo ad analizzare i nostri campioni più grandicelli.


- Milos Krasic, 26 anni, serbo, esterno offensivo destro della Juventus, in cui gioca da quest'anno.
Carriera: Ha giocato nelle giovanili del Rudar Kosovska Mitrovica, poi, nel 1999, si trasferisce al Vojvodina, dove rimane fino al 2004. Gioca 77 partite segnando 7 gol. A quel punto diventa giocatore del CSKA Mosca, dove gioca 150 match mettendo a segno 26 gol. Rimane fino al 2010, anno in cui diventa ala della Juventus. In questa stagione, ha già segnato 5 gol in 15 partite di campionato.
Nazionale: Ha giocato nella nazionale under21 e in quella maggiore, dove ha collezionato 39 presenze e 3 reti. Ha partecipato ai Mondiali in Sudafrica 2010.
Altezza e Peso: Misura 185 cm e pesa 70 Kg.
Caratteristiche tecniche: Molto propositivo in fase offensiva, meno in difesa. Ha una velocità e accelerazione super, ha precisione nei cross ed è piuttosto tecnico. Bravo nell'uno contro uno.
Soprannome: La Furia Serba, data la sua grande velocità.
Piede: Quasi solo destro, naturale, il sinistro è poco usato.

- Josip Ilicic, 23 anni, sloveno, centrocampista centrale o offensivo del Palermo, che l'ha comprato a inizio stagione.
Carriera: Fino al 2006 è stato al servizio delle giovanili del Triglav, da quel momento al 2007 ha giocato con i giovani del Britof. Poi, nel 2008, è stato venduto al Bonifica Koper, in cui è stato centrocampista per 2 anni, collezionando 24 presenze e 3 gol. Nell'estate 2010 passa al Maribor, dove gioca giusto 11 partite e segna 4 gol, per poi passare al Palermo pochi mesi dopo. Fino ad ora, nella stagione in corso, ha giocato 18 partite segnando ben 7 gol.
Nazionale: Nella nazionale slovena under 21 ha giocato giusto 5 partite, per poi esordire in quella maggiore nel 2010 partecipanando a 6 partite senza segnare reti.
Altezza e Peso: Misura 190 cm e pesa 73 Kg.
Caratteristiche tecniche: Bravo nel tiro, nel dribbling e sa fare la rifinitura. Potente fisicamente, ha personalità e si muove sciolto e naturale nel campo.
Soprannome: In Slovenia lui è Jojo.
Piede: Mancino naturale, col destro se la cava.

- Hernanes, 25 anni, brasiliano, da quest'anno gioca come centrocampista per la Lazio.
Carriera: Gioca per un anno nelle giovanili dell'Unibol, squadra della sua città, poi, nel 2001, c'è l'interessamento da parte del San Paolo, dove si trasferisce. Nel 2005 esordisce in prima squadra, dove gioca 18 match segnando 3 gol. L'anno seguente va in prestito al Santo Andrè, in cui gioca 22 partite e mette in rete 6 volte. Nel 2007 torna al San Paolo dove rimane fino al 2010, collezionando 99 presenze ma segnando solo 15 reti. Da qui passa alla Lazio, dove in 18 gare ha segnato 5 volte.
Nazionale: Nel 2008 partecipa alle Olimpiadi con il Brasile; in questo torneo gioca 7 partite, segna un gol. Con la Selecion, gioca, a parte le Olimpiadi, 2 partite, esordendo nel Marzo 2008 contro la Svezia.
Altezza e Peso: Misura 180 cm e pesa 76 Kg.
Caratteristiche tecniche: Molto tecnico, sa fare il regista ed ha buona fisicità. Non è molto rapido, ma ottiene moltissimo dal pressing. Il tiro è la sua specialità, bravo pure nell'ultimo passaggio. Sa calciare con entrambi i piedi i calci piazzati.
Soprannome: Il Profeta, in italiano. Nella lingua originale "O Profeta".
Piede: E' ambidestro, con destro naturale e un sinistro preciso.

- Edinson Cavani, 23 anni, uruguagliano, attacante del Napoli da questa stagione.
Carriera: Le giovanili del Danubio lo hanno ospitato dal 2000 al 2006. Nel 2005 ha esordito in prima squadra, dove ha giocato ogni tanto fino al 2007. In questi 2 anni ha giocato 25 partite, insaccando i suoi primi 9 palloni. Poi passa la Palermo, dove rimane a giocare sino al 2010. Lavoro importante, con 109 presenze e 34 gol. Da inizio stagione viene dato in prestito al Napoli, dove sta letteralmente esplodendo: 13 gol in sole 19 partite di Campionato.
Nazionale: Nella stagione 2006-2007 gioca per la nazionale uruguagliana under 21, segnando 10 gol in sole 14 gare. Dal 2008 fa parte della nazionale maggiore, con 24 partite giocate e 8 reti. Ha inoltre partecipato al Mondiale in Sudafrica 2010 con l'Uruguay.
Altezza e Peso: Misura 184 cm e pesa 74 Kg.
Caratteristiche tecniche: E' rapido, agile, dotato di tecnica. Il suo repertorio è composto da colpo di testa, freddezza, tiro da fuori e senso del gol. Non male nel dribbling, sa battere punizioni a giro con entrambi i piedi.
Soprannome: Da piccolo lo chiamavano El Botijia, ora è El Matador.
Piede: Destro di natura, ma non si fa problemi con il sinistro.

Allora? Cosa pensate? Faranno strada e carriera questi aspiranti giovani? Commentate, e suggeriteci qulache nuova rivelazione!

13.1.11

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Coppa Italia ottavi di finale: Inter-Genoa

LA PARTITA

Benvenuti al Meazza in San Siro, si gioca Inter-Genoa per gli ottavi di Coppa Italia. Una sfida ricca di gol, dove la squadra di Leonardo trionfa ancora, per la terza volta consecutiva nell'era dell'ex milanista (3 vittorie su 3). Be', a questo punto la cosa si fa più seria, perchè sembra proprio che la formazione nerazzurra abbia finalmente trovato il tecnico giusto per il dopo Mourinho. L'Inter vince 3 a 2, e si qualifica ai quarti di finale. La partita ha subito un buon ritmo, con l'Inter che fa il gioco e la squadra ligure che però offre tenacia e grinta. Al 15', però, si sblocca la partita: Muntari dalla sinistra mette il pallone al vertice dell'area piccola per Eto'o, che aggancia perfettamente e con una magia passa in serpentina tra Moretti e Criscito, battendo successivamente con un tocco Scarpi. Dopo 4', è ancora il camerunense a sfiorare il raddoppio con un piatto destro che il portiere genoano respinge. Il Genoa non sta più in campo e si limita a difendere i continui attacchi dell'Inter. Il tiro di Muntari esce di poco a lato, ma al 43' ecco la rete del 2-0: Maicon dalla destra scarica un cross basso per il solito Eto'o che anticipa con movimento fulmineo Moretti e insacca. La prima frazione termina 2-0 per i nerazzurri.
Il secondo tempo comincia con un cambio nel Genoa (Mesto per Jelenic), che sembra più acceso e convinto; al 51', il giovane Boakye impegna Castellazzi, poi, al 54', il fatto che potrebbe essere la svolta: Rudolf s'invola in area di rigore, ma Ranocchia lo spinge e commette fallo da rigore da dietro. L'albitro Pierpaoli concede il rigore, ma commette un grave errore: ammonisce il difensore interista, quando sarebbe lecito il rosso. Dal dischetto va Kharja, che spiazza Castellazzi e firma il 2-1. Al 57' esce l'ammonito Muntari al posto di Biabiany. Due minuti dopo il calcio d'angolo battuto ancora da Maicon diventa l'assist perfetto per la testata in corsa di Mariga, che la mette nel sette. Grave qui l'errore di Kucka, che perde il kenyano. Al 62' escono Kharja e Rudolf al posto di Palacio e Sculli. La partita rimane sul 3-1 e Leonardo effettua 2 cambi: Eto'o per Obi e Maicon al posto di Rivas. Il quarto uomo segnala 3 minuti di recupero, e al primo di questi sul calcio di punizione di Veloso Materazzi si dimentica Giuseppe Sculli che batte Castellazzi di testa per il definitivo 3-2. Non c'è più tempo e Pierpaoli fischia la fine del match. Buona prova dell'Inter che approda ai quarti e sfiderà la vincente tra Napoli e Bologna. Il Genoa torna a casa a testa alta, provandoci fino all'ultimo.

LE PAGELLE INTER

Castellazzi: 6,5 Non fa miracoli, ma 3 buone parate che consentono all'Inter di passare il turno. Si può definire indecisione la non-uscita in caso del gol di Sculli. Anche se lì, la maggior colpa è di Materazzi.
Maicon: 7+ Due assist, uno ad Eto'o e uno da corner per Mariga che valgono due gol. Prestazione fantastica. Sulla fascia, Criscito non lo tiene. Rivas (89'): ng
Ranocchia: 6 Gioca bene, con tempismo, fisicità. Anticipa con sicurezza ma commette l'errore che poteva cambiare la partita: fallo da rigore su Rudolf che valeva rosso. Esordio positivo.
Materazzi: 6 Come Ranocchia gioca con personalità anticipando ogni palla. Nel gioco aereo fa battaglia, ma è consapevole di essere il colpevole numero 1 sul gol di Sculli perdendolo.
Santon: 6,5 Non fa magie, ma corre con quantità sulla corsia sinistra, dimostra che vuole riscattarsi, vuole far bene il suo lavoro. Il suo modo di giocare è importante, potrebbe essere l'uomo-sorpresa.
Zanetti: 6 Il capitano è sempre disponibile, duttile e importante. Come al solito non commette errori ed è nel vivo del gioco. In ogni squadra può fare l'uomo in più.
Cambiasso: 7+ Un vero leader. Fa l'allenatore in campo, aiuta gli inesperti, sa sempre cosa fare. A centrocampo erge un muro dove i giocatori genoani non possono fare altro che sbatter contro. Partita grandiosa, solidissimo.
Mariga: 6,5 Non è la sua giornata migliore, un po' impacciato nei movimenti. E' però protagonista di uno stacco impetuoso in area di rigore che porta al 3-1.
Muntari: 6,5 E' sveglio in mezzo al campo, offre a Samuel Eto'o l'assist che il camerunense trasforma in gol. Uscendo dal campo, però, commette un brutto gesto nei confronti di Barese. Biabiany (58'): 6 Entra al posto dell'ammonito Muntari e prova a tenere su la squadra con tentativi vani.
Pandev: 5,5 Il peggiore dell'Inter. Con il sinistro prova a fare le veci di Snejder: ma tra aperture e invenzioni combina davvero poco di buono.
Eto'o: 8 Eto'o o E.T.? Ci viene questa domanda. Una magia da campione assoluto in occasione del primo gol, nel secondo trasforma una mitragliata di Maicon dalla destra. Un mostro in area di rigore: 21 gol in 25 partite ufficiali tra Campionato, Champions League e Coppa Italia. Il migliore dei nerazzurri. Obi (70'): 6 Lotta e cerca di strappare fuori qualcosa. In quei 20 minuti di gioco fa la sua partita senza cose eccezionali.
All. Leonardo: 7 Con lui l'Inter è come l'anno scorso. La voglia di vincere c'è sempre, più forte di ogni cosa. Tre vittorie su tre. E' riuscito a trasformare alcune mummie o fantasmi in macchine perfette. Il suo gioco coinvolge ogni singolo giocatore.

LE PAGELLE GENOA

Scarpi: 5,5 Ne prende 3, colpevole un poco sul primo gol (uscita da palombaro) ma ottimo l'intervento poco dopo su Eto'o. Sulla zuccata di Mariga può solo ammirare.
Rafinha: 5,5 Soffre Santon ed Eto'o, non combina niente anche per colpa di Jelenic che non lo aiuta mai, ne in fase difensiva, ne in quella offensiva.
Dainelli: 6 Uno dei pochi a genoani ad avere la testa e non cadere nel panico. In fase difensiva bene, in attacco ci prova.
Moretti: 5 Un vero impiccio in area di rigore: si fa saltare da Eto'o con facilità estrema sull'1-0, perde il tempo ancora sul camerunense sul raddoppio. Guarda e s'impappina. Non ha scioltezza in mezzo al campo.
Criscito: 6,5 Come Moretti gurda ad occhi spalancati Eto'o che va a rete, poi però si rifà con uno splendido lancio per Rudolf che porta al rigore. In fase offensiva spinge molto. Soffre leggermente Maicon in difesa.
Jelenic: 5,5 Non una bella prestazione per lui. Non aiuta per nulla Rafinha e non c'è storia con Santon. Non lo tiene, viene sempre saltato e non supera. Mesto (46'): 6 Meglio di Jelenic sulla destra. Spinge più e da più qualità al gioco genoano.
Kucka: 6 Il neo acquisto sloveno gioca di forza, è tosto e sostanzioso. L'errore che commette porta al gol del 3-1. Infatti, si perde Mariga.
Veloso: 6,5 Non gioca con la qualità di altre volte, ma da le ultime speranze di pareggio ai rossoblu con la punizione-cross che il subentrato Sculli colpisce e insacca.
Kharja: 6,5 Nel primo tempo il migliore, contiene sì e no Maicon sulla sinistra. Nel secondo firma il suo gol su calcio di rigore. Poi esce per motivazioni tattiche. Palacio (63'): 6 Bravo perchè prova a spingere o a inventare. Quando può, ci prova sempre.
Rudolf: 6- In questa gara sembra spento, fa molto poco. Eppure si guadagna qualcosa di più grazie alla caduta su fallo da rigore di Andrea Ranocchia. Null'altro. Sculli (62'): 6,5 Gioca meno ma meglio di Rudolf. E al 91' ha pure il tempo di insaccare di testa la sfera su assist da calcio di punizione di Veloso.
Boakye: 5,5 Il giovane attaccante prova a farsi spazio in area di rigore, senza troppi risultati. Solo un bel tiro nella ripresa che impegna Castellazzi.
All. Ballardini: 6 La formazione che schiera all'inizio non è da anti-inter. Poi, con i cambi azzeccati, come Mesto, riesce a dar più qualità alla sua formazione. Ma è troppo tardi.

Allora? Pensate che l'Inter abbia meritato la vittoria? Cosa ne pensate? Largo ai commenti...

12.1.11

COPPA ITALIA OTTAVI DI FINALE: PALERMO-CHIEVO

LA PARTITA
Palermo che approda ai quarti anche se un po a fatica vista l'assenza di Javier Pastore (in tribuna perchè a riposo), ma viene rimpiazzato molto bene da Kasami che gioca una grandissima partita. Il Chievo parte bene con un tiro di Moscardelli bloccato facilmente in due tempi da Sirigu. Al 19' l'esordiente Kurtic conclude di testa poco sopra la traversa. Due minuti dopo lo sloveno Ilicic fallisce da posizione laterale. Al 25' Moscardelli tira da lontanissimo e il portiere palermitano Sirigu non ha problemi. Poi Bovo tira da distanza ravvicinata, ma il centrocampista clivense Bentivoglio salva sulla linea. I padroni di casa continuano il loro assalto e su sponda di testa di Kasami, interviene Miccoli che tira,  ma Squizzi sventa il pericolo. Il primo tempo termina, quindi, sul risultato di 0-0. Nel secondo tempo però c'è la svolta, il Palermo si sveglia e colpisce tre legni in 15' minuti (Miccoli,Kasami,Bovo) , con i rosanero anche molto sfortunati. Al 77' Migliaccio conclude dalla distanza Kasami anticipando il portiere segna, ma è in fuorigioco e la rete viene annullato. Il Palermo continua l'assedio fino a quando il capitano Miccoli si conquista un rigore e lo trasforma facendo tutto da solo (80'). A questo punto i rosanero si limitano a difendere il risultato, e l'arbitro fischia la fine: 1-0 per il Palermo che si scontrerà nei quarti contro la vincente tra Napoli e Bologna.
IL PAGELLONE PALERMO......

Sirigu 7: il Chievo gioca di rimessa ma riesce a crear pericoli alla porta rosanero, abile a regalarsi un grande pomeriggio di parate e sollievo. Per Granoche e Moscardelli nessuna pietà.
Cassani 6,5: si vede poco per mezzora, poi il Palermo inizia a produrre gioco sul versante destro e il terzino azzurro diventa protagonista. Belle iniziative, gran personalità e tanta corsa. La solita garanzia per Rossi (dall’86′ Munoz sv).
Bovo 6,5: oltre a guidare sapientemente la difesa (e il nuovo compagno Andjelkovic, all’esordio), si prende il lusso di cercare in più di un’occasione la via del gol. Lo fermano Bentivoglio sulla linea nel primo tempo e il palo nella ripresa. Sfortunato, ma bravo.
Andjelkovic 6: esperienza e cervello per eseguire i propri compiti senza strafare. Il neoacquisto sloveno dimostra buon senso di posizione e qualità aeree. Come primo esame, giusto promuoverlo.
Garcia 6: il terzino argentino, fin qui mai utilizzato da Rossi in campionato, gioca una buona partita d’iniziativa e proposizione. Corre molto e dà una mano, non sempre trovando la giocata risolutiva. Si fa male nella ripresa, probabile distorsione della caviglia (dal 66′ Darmian 6,5: interviene sempre bene e tiene a bada Moscardelli. Ottimo spezzone di partita).
Nocerino 6: leader della squadra e soldatino prezioso a metà campo. Corre come un pazzo ma non è supportato dai piedi del fantasista. Qualche errore, ma un senso del sacrificio sempre apprezzabile.
Liverani 6: talento da oscar, ritmi da ospizio. Ma Fabio è sempre stato questo, persino nei migliori momenti, figuriamoci ora a quasi 35 anni. Le sue enormi qualità in fase d’impostazione risultano assai preziose.
Kurtic 6: altro ragazzino appena sbarcato dalla Slovenia e gettato in campo per il debutto ufficiale. Un po’ timidino all’inizio, in crescita col passare dei minuti. La stoffa ed il talento sembrano esserci (dal 64′ Migliaccio 6: si piazza in mezzo e fa il suo solito ‘sporco’ lavoro. Senza infamia né lode).
Ilicic 6,5: non va a ritmi sensazionali, preferendo gestirsi. Qualità fuori dal comune e giocate talvolta geniali, stavolta non supportate dalla concretezza. Ma di certo, vedendolo giocare, Zamparini si fregherà le mani in continuazione.
Kasami 6: giocatorino un po’ così, visibile a sprazzi. Fin qui un fantasma nella stagione rosanero, prova a far la voce grossa in Coppa Italia. Assente nel primo tempo, più vivo nei secondi 45′ quando fallisce un gol fatto a due metri dalla porta e coglie un palo.
Miccoli 7: professionalità e voglia di giocare, grinta e irresistibile desiderio di schiaffarla dentro. Ce la fa, dopo svariati tentativi, battendo Squizzi dagli undici metri e realizzando un rigore da lui stesso procurato. Sempre e comunque decisivo.
All. Rossi 6,5: l’organico del Palermo è tanta roba e Delio si prende il lusso di sfogliare la margherita. Fuori Pastore e altri protagonisti, dentro qualche big e anche molte seconde linee. Il mix basta per battere il Chievo e accedere ai quarti di finale. D’altronde il tecnico romagnolo è stato chiaro: questa Coppa Italia conta, e bisogna provare a vincerla…
IL PAGELLONE CHIEVO...
Squizzi 6: sostituisce Sorrentino e non lo fa rimpiangere. Non deve compier miracoli, ma ogni palla vagante in area è roba sua.
Sardo 5: parte con personalità, aggredendo la fascia di sua competenza. Poi d’improvviso si spegne, lasciando spazio e campo al dirimpettaio Garcia. Nella ripresa, quando l’argentino esce, resta schiacchiato dietro (dal 91′ Djengoue).
Andreolli 5: svolge un lavoro ordinario nel primo tempo, salvo poi calare di concentrazione nella ripresa. Clamoroso l’errore che consente a Miccoli di centrare la traversa al 47′, proibitivo il confronto diretto sul piano della rapidità col Romario del Salento. Pomeriggio da dimenticare.
Morero 6: l’uomo guida del reparto dovrebbe essere Andreolli, ma è invece il 28enne argentino a far la parte del leone. Ne prende molte di testa e di piede. Discreta prestazione.
Jokic 6: è fra i più incisivi del Chievo in fase offensiva. Avanza molto e con pericolosità, andando un paio di volte al tiro. Dietro è un’altra storia: soffre, come gli altri del resto. Ma vedendo all’opera il suo vice Rincon, sarebbe stato meglio evitare la sostituzione (dal 77′ Rincon 4: entra e fa disastri. Prima atterra Miccoli regalando il rigore del successo e della qualificazione al Palermo. Poi, nella sua unica sortita offensiva, sfodera un sinistro inguardabile. Ci si chiede cosa abbia spinto Pioli a spedirlo in campo).
Marcolini 5: combattente puro di centrocampo, una garanzia. Con la testa un po’ tra le nuvole. Il capitano del Chievo per l’occasione non gioca una grande gara, rivelandosi impalpabile in mediana. Calcia malissimo una punizione dalla trequarti nel finale.
Guana 6: lavora più in fase d’interdizione che d’impostazione, svolgendo complessivamente un lavoro accettabile.
Memushaj 6: bene nel primo tempo, quando va ad inserirsi con costanza in avanti aggiungendo una valida opzione offensiva nello scacchiere di Di Carlo. Via via si stanca e nella ripresa si vede meno.
Bentivoglio 5,5: ha classe e qualità, ma anche la discontinuità dei talenti incompiuti. Dal suo piede nascono un paio di pallegol clivensi, ma Simone in mezzo al campo lotta poco e con scarso ardore (dall’81′ Kirilov sv).
Moscardelli 5,5: combina qualcosa di buono, andando due volte al tiro ad inizio gara e fornendo un paio d’assist invitanti ai compagni. Ma anche lui, come Bentivoglio, si accende a sprazzi e nel finale sparisce.
Granoche 6: si carica il reparto offensivo sulle spalle e prova a lottare con l’intera retroguardia rosanero. Sfiora due volte il gol.
All. Pioli 5: prepara una squadra volitiva, rovinando tutto al 77′ col folle e insensato cambio Jokic-Rincon. La svolta in negativo per il suo Chievo, affossato dai pasticci del neoentrato. Pazienza, la Coppa Italia era evidentemente un obiettivo secondario. Ora occhi e testa al campionato, per centrare al più presto una salvezza tranquilla.

SIETE D'ACCORDO?? COMMENTATE...GRAZIE.

Pallone d'oro 2010

Chi ha vinto il Pallone d'oro 2010? Beh, per scoprirlo si deve prima sapere chi era candidato. Ecco qua la lista: Xabi Alonso (Spagna, Real M.) - Daniel Alves (Brasile, Barcellona) -Iker Casillas (Spagna, Real M.) - Cristiano Ronaldo (Portogallo, Real M.) - Didier Drogba (Costa d'Avorio, Chelsea) - Samuel Eto'o (Camerun, Inter) - Cesc Fabregas (Spagna, Arsenal) - Diego Forlan (Uruguay, Atletico M.) - Gyan Asamoah (Ghana, Sunderland) - Andres Iniesta (Spagna, Barcellona) - Julio Cesar (Brasile, Inter) - Miroslav Klose (Germania, Bayern Monaco) - Philipp Lahm (Germania, Bayern Monaco) - Maicon (Brasile, Inter) - Lionel Messi (Argentina, Barcellona) - Thomas Mueller (Germania, Bayern Monaco) - Mesut Ozil (Germania, Real M.) - Carles Puyol (Spagna, Barcellona) - Arjen Robben (Olanda, Bayern Monaco) - Bastian Schweinsteiger (Germania, Bayern Monaco) - Wesley Sneijder (Olanda, Inter) - David Villa (Spagna, Barcellona) - Xavi Hernandèz (Spagna, Barcellona). Non si scherza eh? La cosa che potrebbe saltarvi più nell'occhio è il fatto dell'assenza del Principe Milito, il giocatore che l'anno scorso con l'Inter è stato decisivo in tutta la triplete segnando in finale di Coppa Italia, nell'ultima di campionto e una doppietta in finale di Champions League. Sono comunque i nomi riportati sopra i candidati; nemmeno uno italiano.

Quest'oggi, abbiamo scoperto che contro tutti i pronostici Lionel Messi si è riconfermato giocatore più forte del mondo vincendo sia il pallone d'oro che il Fifa World Player che da quest'anno si sono unificati. Sembrava dovesse vincere Xavi Hernandèz o Andres Iniesta  e contro tutti i pronostici invece Lionel Messi ha vinto il Pallone d'Oro riconfermandosi campione, con  Andres Iniesta secondo e Xavi Hernandèz terzo.

Anche tra gli allenatori ci sono delle sorprese, infatti sembrava l'allenatore che ha portato la Spagna alla vittoria del Mondiale in Sud Africa Vicente del Bosque a dover vincere tra gli allenatori, invece è arrivato solo secondo alle spalle a sorpresa di Josè Mourinho e davanti a Josep Guardiola (allenatore Barcellona). Josè Mourinho quindi vince a sorpresa anche se vista la stagione fatto con l' Inter se lo è meritato.

11.1.11

19° turno: Rimonte e vittorie esterne!

Mihajlovic abbraccia il connnazionale Ljajic
E' rimonta! Fiorentina-Brescia 3-2   

Al Brescia non sono bastati 2 goal di vantaggio alla fine del primo tempo per battere la Fiorentina, che con rabbia ha reagito e nei minuti finali ipotecato la vittoria dell'incontro. I viola tirano un sospiro di sollievo essendo ora leggermente fuori dalla zona salvezza con 23 punti, mentre le rondinelle restano penultime a quota 15. Inizio a pannaggio dei padroni di casa che hanno anche un'occasione con Gilardino sventata da Sereni, il quale a causa di un pestone sulla mano del compagno italo-svizzero Berardi giocherà la partita con la mano fasciata. Al 30' il Brescia trova il goal: il greco Kone vede Diamanti decentrato, lo serve e il toscano esegue un tiro incredibile, imprendibile per il malcapitato Boruc. Il Brescia trova coraggio e segna col cileno Cordova, che sorprende il portiere avversario con una punizione radente di destro. Il "Franchi" inizia a fischiare pesantemente e la squadra reagisce. Zoboli salva sulla linea un colpo di testa di Gilardinio (49'). La Fiorentina crea gioco, ma non riesce a concretizzare le occasioni che le capitano e il ct serbo Mihajlovic decide di operare alcuni cambi. La svolta arrriva al minuto 72 con il goal di Gilardino di testa, che non andava segno da ben due mesi; comunque i bresciani non mollano e anzi sfiorano il goal più volte. Nel finale concludono la rimonta viola l'argentino Santana che ribadisce in rete una ribattuta di Sereni (86') e il subentrato Adem Ljajic (88'). La Fiorentina vince 3-2 in rimonta e coglie quindi un risultato importantissimo.

Zarate, protagonista in negativo del match
Colpaccio del Lecce all'Olimpico. Lazio-Lecce 1-2
Un Lecce intraprendente supera meritatamente una Lazio spenta e si rialza in classifica, mentre per i laziali questo stop potrebbe essere fatale nella corsa scudetto. Il match è subito interessante e i salentini ottengono 6 angoli che però non riescono a sfruttare. Una conclusione potente del giovane Bertolacci viene parata facilmente da Muslera, Zarate commette una simulazione clamorosa "tuffandosi" a terra, Mauri tira alto sopra la traversa da posizione favorevole, poi al 39' il brasiliano Jeda tira dalla distanza, colpisce il palo, la palla centra la schiena di Muslera e carambola in porta. La Lazio è in palla e cerca il pareggio, ma il primo tempo finisce 1-0 per gli ospiti. Al 47' Ledesma crossa in mezzo, Mauri stoppa e in sospetto fuorigioco firma il pari in semirovesciata superando Rosati. L'argentino Zarate, dopo una combinazione con Mauri, tira, ma Rosati respinge miracolosamente. Al 72' Zarate colpisce l'incrocio dei pali direttamente da calcio d'angolo, il Lecce recupera palla e parte in contropiede velocissimo con l'uruguagio Grossmuller  che spiazza di piatto il connazionale Muslera. La Lazio ci prova, ma è ancora il Lecce che in contropiede (83') manca il colpo del k.o. col difensore Biava che salva due volte sulla linea e un colpo di testa di Munari che viene respinto dalla traversa. La partita termina 2-1 per il Lecce, con una Lazio poco concreta.
  
Il Parma si affloscia sotto i colpi dei sardi. Parma-Cagliari 1-2
Il Parma che veniva dalla vittoriosa trasferta di Torino, si presenta demotivata e soccombe sotto la doppietta del ritrovato Robert Acquafresca. Iniziano bene i padroni di casa del Parma: Sebastian Giovinco mette in difficoltà sia Pisano che Canini sulla fascia e al 9' confeziona un ottimo cross per Candreva che per poco non c'arriva. Immediata la reazione cagliaritana: lancio per il trequartista Cossu che manda a lato di piatto da buona posizione. Il Parma attacca di più, ma i rossoblù si difendono bene. Al 22' Acquafresca sfrutta una respinta corta della difesa e fulmina Mirante con un sinistro da biliardo. Passa poco più di 10 minuti e Acquafresca raddoppia con un diagonale. Il Parma reagisce al doppio svantaggio con Zaccardo che da distanza ravvicinata tira bene, ma Agazzi compie un vero e proprio miracolo. Il primo tempo si chiude dunque sul punteggio di 2-0 per gli ospiti. Nel secondo tempo la musica sembra inizialmente non variare: Mirante respinge una violenta punizione del capitano rossoblu Conti e Astori grazia il "Tardini" non centrando lo specchio della porta di testa. E invece al 54' Giovinco elude la difesa dei centrali e batte Agazzi da fuori area dimezzando lo svantaggio. Al 59' Canini devia in angolo il tiro del parmense Gobbi. Poco dopo Giovinco lancia in profondità per Crespo, ma il portiere esce bene e l'argentino non può far altro che tirargli addosso. Al 24' Lucarelli stende Matri in area: sarebbe rigore, ma l'arbitro lascia correre.  Al 75' su cross di Agostini, ancora Alessandro Lucarelli trattiene Matri, ma il Cagliari si vede negare anche quest'altro rigore. Pure il Parma ha però da recriminare un rigore per l'atterramento di Palladino. Finale infiammato con un gran destro di Nenè parato da Mirante, mentre la conclusione di Raffaele Palladino viene respinta sulla linea da Astori, poi Matri spreca una chance per il 3-1. Ma al Cagliari va bene così e questa vittoria in trasferta è molto importante per gli uomini di Donadoni, mentre il Parma di Marino, pare difetti di concentrazione e solo nel secondo tempo è stato capace di pungere.

"I like Ice Cream"


Come recitava uno spot del nexus s(I like Gingerbread) forse sul prossimo copione sarà questa la sua denominazione, della presunta versione 2.4 di Android per smartphone.
L'annuncio ci sarà forse soltanto nel Google I/O a maggio.
Propio a ridosso dell'estate...
Commentate...

SERIE A 19 GIORNATA:SAMPDORIA-ROMA

LA PARTITA
Clamoroso allo stadio Luigi Ferraris di Genova alle 12,30. La Roma veniva dal rimontone con il Catania ( da 1-2 a 4-2 ), la Samp invece dalla pesantissima sconfitta in casa con il Palermo (0-3), quindi da due situazioni completamente opposte. La Sampdoria parte subito all'attacco e fallisce diverse occasioni, ma al 18' la Roma si porta in vantaggio con Vucinic. La Roma continua ad attaccare ed ha diverse occasioni, la più clamorosa con Menez. Ma si va all'intervallo. Nel secondo tempo la Roma gioca bene ma un clamoroso errore di Juan e causa un rigore con espulsione di J.Sergio. Entra Doni in porta al posto di MenezPozzi spiazza Doni e c'è il pareggio della Sampdoria (59'). La Sampdoria a questo punto prende coraggio ma non concretizza. Ma all' 84' ancora clamoroso errore di Juan che consegna la palla a Guberti ed insacca sotto le gambe di Doni. La Roma a questo punto ci prova in tutti i modi ma nemmeno l'entrata di Totti non serve e vince la Samp 2-1.
IL PAGELLONE ROMA...

J.Sergio 5,5; Non ha colpe sull'intervento che gli è costata l'espulsione, per il resto fa buona guardia.
Cassetti 6, Sfonda bene nel primo tempo ma nel secondo ha pensato più a difendere.
Mexes 6,5 (1' s.t.  Juan 1), Philippe gioca bene, senza sbavature ma Juan è un disastro prima causa l'espulsione di J.Sergio e fa rimanere la squadra in 10, poi fa l'assist decisivo a Guberti.
Burdisso 6, Tutto perfetto come Mexes, nessuna sbavatura.
Riise 6; Come Cassetti.
Greco 5,5 (45' s.t. Totti  s.v.), Si vede poco, forse perchè ha giocato 2 partite a distanza di 4 giorni.
Brighi 4,5, Sottotono rispetto al suo solito
Perrotta 6, Nel p.t gioca bene, ma nel s.t. cala di brutto.
Menez 6,5 (Doni 12' s.t.  5), Menez è il migliore nel p.t., Doni non ha colpe nei 2 gol subiti
Borriello 5, Non tocca palloni.
Vucinic 6,5. Si sta riprendendo e dopo il gol decisivo con il Catania ha riavuto la fiducia del Mister, ripagandolo con il gol dell'1-0.
 All. Ranieri 5 Niente da fare, se non entrava Juan era un' altra partita. 

VI SONO PIACIUTE LE PAGELLE??? COMMENTATE....GRAZIE.....!!!!