21.1.12

Premier League: giornata 22

Ecco il programma delle partite della ventiduesima giornata di Premier League (Inghilterra).

- Norwich-Chelsea 0-0
- Everton-Blackburn 1-1 (24' Cahill (E), 72' Goodwillie)
- Fulham-Newcastle 5-2 (43' Guthrie (N), 52' Murphy rig. (F), 59', 65' e 89' Dempsey, 68' Zamora rig. (F), 85' Ben Arfa)
- Queens Park R.-Wigan 3-1 (33' Helguson rig. (Q), 45' Buzsaky (Q), 66' Rodallega (W), 81' Smith)
- Stoke City-West Bromwich 1-2 (35' Morrison (W), 86' Jerome (S), 90' Dorrans)
- Sunderland-Swansea 2-0 (14' Sessegnon, 85' Gardner)
- Wolverhampton-Aston Villa 2-3 (11' Bent rig. (A), 21' Kightly (W), 31' Edwards (W), 51' e 85' Keane)
- Bolton-Liverpool 3-1 (4' Davies (B), 29' Reo-Coker (B), 37' Bellamy (L), 50' Steinsson)
- Manchester City-Tottenham 3-2 (56' Nasri (M), 59' Lescott (M), 60' Defoe (T), 65' Bale (T), 90'+5 Balotelli rig.)
- Arsenal-Manchester United 1-2 (45' Valencia (M), 71' Van Persie (A), 81' Welbeck)

Si ferma nuovamente il Chelsea, dopo le due vittorie consecutive 0-0 in casa del Norwich. E' 1-1 tra Everton e Blackburn, con Goodwillie che risponde a Cahill. Il Fulham abbatte 5-2 il Newcastle: tripletta di Dempsey, Zamora su rigore e Murphy su rigore per i vincitori. Il Q.P.R. vince 3-1 contro il Wigan, al quale non basta il momentaneo 2-1 segnato da Hugo Rodallega. Il West Brom supera in trasferta lo Stoke, 1-2 con la rete nel finale di Dorrans decisiva. Il Sunderland batte 2-0 i gallesi dello Swansea. L'Aston Villa espugna 2-3 il campo del Wolverhampton: la doppietta dell'irlandese Robbie Keane per la rimonta finale. Il Bolton vince contro un Liverpool in crisi 3-1: ai Reds non serve Bellamy. Il City continua a correre anche contro il Tottenham, che dopo aver pareggiato con Defoe e Bale le reti di Nasri e Lescott, subisce il rigore di Mario Balotelli al 90'; finisce quindi 3-2. Lo United risponde con un 1-2 sul campo dell'Arsenal: apre Valencia, pareggia Robin Van Persie ma nei minuti finali è Welbeck a segnare riportando in corsa i Red Devils.

Liga: giornata 20

Ecco il programma delle partite della ventesima giornata della Liga (Spagna).

- Espanyol-Granada 3-0 (26' Baena, 45' Verdu rig., 80' Fonte)
- Racing Santander-Getafe 1-2 (14' Stuani (R), 26' Gavilan, 83' Miku)
- Real Sociedad-Atletico Madrid 0-4 (3' rig., 83' e 90' Falcao, 47' Adrian)
- Real Betis-Siviglia 1-1 (26' Etxebarria (R), 41' Negredo)
- Osasuna-Valencia 1-1 (84' Soldado (V), 90' Lolo)
- Rayo-Maiorca 0-1 (57' Ramis)
- Malaga-Barcellona 1-4 (33', 51' e 82' Messi, 48' Sanchez (B), 85' Rondon)
- Levante-Saragozza 0-0
- Real Madrid-Athletic Bilbao 4-1 (13' Llorente (A), 25' Marcelo, 47' rig. e 67' rig. Ronaldo, 86' Callejon)
- Villareal-Sporting Gijon 3-0 (57' Ruben, 59' Valero, 90' Soriano)

L'Espanyol batte 3-0 il Granada: Baena, Verdu dal dischetto e Fonte a segno. Il Getafe rimonta il Racing Santander in trasferta: i padroni di casa passano in vantaggio con Stuani, gli ospiti ribaltano con Gavilan e Miku. Devastante Atletico Madrid in casa della Real Sociedad: 0-4 con tripletta di Radamel Falcao Garcia. Il Real Betis ed il Siviglia pareggiano 1-1, come Osasuna e Valencia; nel primo caso avanti i padroni di casa, nel secondo gli ospiti. Il Maiorca espugna il campo del Rayo, 0-1, segna Ramis. Il Barcellona abbatte 1-4 il Malaga, che segna la rete della bandiera dopo la tripletta di Messi e il centro di Alexis Sanchez. Reti inviolate, 0-0 tra Levante e Saragozza; il Real Madrid si riscatta e risponde contro l'Athletic Bilbao, vince 4-1: i baschi avanti con Llorente, poi il pari di Marcelo, la doppietta di C.R.7 dal dischetto e Callejon. Chiude lo scontro salvezza Villareal-Sporting Gijon, con i padroni di casa che si riscattano e vincono 3-0.

Il programma e i risultati della 19a giornata di Serie A 2011/2012

Ecco a voi il programma e i risultati della 19a giornata di Serie A.

- Sabato 21/1/12
Ore 18.00
Roma-Cesena 5-1 (1' e 8' Totti, 8' Borini (R), 59' Eder (C), 62' Juan, 70' Pjanic)
Ore 20.45
Atalanta-Juventus 0-2 (54' Lichtsteiner, 81' Giaccherini)
- Domenica 22/1/12
Ore 12.30
Bologna-Parma 0-0
Ore 15.00
Cagliari-Fiorentina 0-0
Lecce-Chievo 2-2 (3' e 24' Paloschi (C), 30' Esposito, 90'+3 Di Michele)
Novara-Milan 0-3 (57' e 90' Ibrahimovic, 74' Robinho)
Palermo-Genoa 5-3 (13' e 59' rig. Palacio (G), 26' Budan (P), 37' Silvestre (P), 42' Mantovani (P), 75' Miccoli (P), 84' Migliaccio (P), 89' Jankovic)
Siena-Napoli 1-1 (67' Calaio' (S), 86' Pandev)
Udinese-Catania 2-1 (20' Armero (U), 53' Di Natale (U), 90'+5 Lodi rig.)
Ore 20.45
Inter-Lazio 2-1 (30' Rocchi (L), 44' Milito, 63' Pazzini)

Cliccate sui risultati evidenziati delle partite per la cronaca.

Nel primo anticipo del Sabato la Roma travolge un malridotto Cesena 5-1: apre Totti dopo soli 35 secondi, destro sul quale Antonioli non è impeccabile. Raddoppia proprio il capitano (gol n.211 e giocatore ad aver segnato piu' gol con la stessa maglia in Serie A) viziato da fuorigioco. Neanche un minuto dopo 3-0 di Borini, poi nella ripresa accorcia Eder; subito arriva il 4-1 di Juan ed infine il sigillo di Pjanic. La Juventus si laurea Campione d'Inverno vincendo 0-2 a Bergamo in casa dell'Atalanta: segnano Lichtsteiner e Giaccherini nella ripresa. All'ora di pranzo 0-0 nel derby emiliano tra Bologna e Parma; stesso risultato tra Cagliari e Fiorentina. Il Chievo in casa del Lecce passa sullo 0-2 con la doppietta di Paloschi, ma Esposito e Di Michele nel recupero agganciano il risultato sul 2-2. Il Milan si sbarazza del Novara in trasferta, doppietta di Ibra con in mezzo il centro di Robinho seppur irregolare per mano di Nocerino: 0-3 tutto nella ripresa. Diluvio di gol al Barbera tra Palermo e Genoa: gli ospiti aprono con Palacio, pareggio con Budan. A segno due difensori, Silvestre e Mantovani, per il 3-1 casalingo in rimonta. Nel secondo tempo sempre Palacio su rigore accorcia per il Genoa, ma nell'ultimo quarto d'ora Miccoli e Migliaccio fissano il risultato sul 5-2. Alla fine 5-3 della bandiera di Jankovic. Il Napoli non vince piu' neanche con il Siena, che passa addirittura in casa con Calaio' che non esulta. Il pareggio ospite arriva nel finale con il colpo di testa di Pandev, dopo un rigore fallito da Cavani. L'Udinese batte il Catania 2-1: a segno Armero e Di Natale, in pieno recupero accorcia Lodi dal dischetto. Polemiche per l'Inter, che nel posticipo batte 2-1 la Lazio: apre Rocchi che in precedenza aveva colpito un palo, ma prima Milito e poi Pazzini sigillano i 3 punti nerazzurri. La rete del Pazzo era in fuorigioco e nel finale manca un rigore abbastanza netto agli ospiti, queste le recriminazioni.

19.1.12

Copa del Rey: Barça con il calcio, Real con i calci

E' l'andata dei quarti di finale della Copa del Rey (Coppa del Re in italiano), cioè la coppa di lega spagnola. Ed è inoltre il quarto "clasico" di Spagna di questa stagione, dopo i due in Supercoppa Spagnola e quello in campionato c'è questo. Naturalmente stiamo parlando del Real di Josè Mourinho e del Barcellona di Josep Guardiola. Si gioca al Bernabeu di Madrid, in casa per la formazione in maglia bianca, che andrà a giocarsi il ritorno al Camp Nou di Barcellona. L'incontro finisce 1-2 per il Barcellona: dopo soli 10 minuti lancio di Benzema per Cristiano Ronaldo sulla sinistra, C.R.7 entra in area di rigore e scarica un potente mancino, Pinto non è perfetto, infatti la sfera gli passa sotto le gambe ed arriva l'1-0 delle Merengues. Il Barça comunque si dimostra di un altro mondo, colpisce un palo con Alexis Sanchez: gran colpo di testa del cileno su cross di Cesc Fabregas, palla che sbatte sul palo interno ma non entra. Altra grande palla-gol per Andres Iniesta, che si fa ipnotizzare da Iker Casillas. Ad inizio ripresa arriva subito il pari; corner, tuffo del dimenticato Puyol e pallone all'angolino. Subito dopo il Barça continua ad attaccare ma colpisce la traversa con Iniesta. Anche il Real si fa rivedere e colpisce il palo esterno con il colpo di testa di Karim Benzema. I blaugrana continuano il dominio e segnano addirittura l'1-2 ad un quarto d'ora dal termine: è un altro difensore, dopo Puyol, a regalare la vittoria; stiamo parlando di Abidal, che servito in area da Lionel Messi anticipa il tocco con il sinistro e segna un gol strappalacrime. Secondo gol in 178 partite per il terzino sinistro, che ha battuto un tumore e ha appena rinnovato il contratto. L'incontro finisce con il possesso senza problemi degli ospiti e i falli brutali ed indecorosi dei padroni di casa. Quindi, se il Real Madrid vuole passare, dovrà andare a cercare l'impresa al ritorno fuori casa. Vi starete chiedendo come mai nel titolo ho scritto "... il Real con i calci". Durante tutta la partita i giocatori di Mou hanno bersagliato Messi con falli continui. Il bello è che è questo il gioco chiesto dall'ex allenatore dell'Inter, che alla fine è scorretto. Inoltre è da segnalare l'ennesima schifezza di Pepe: dopo essere stato ammonito, l'arbitro lo grazia e non gli da il secondo giallo, evitando di accorgersi del difensore portoghese che cammina senza problemi con i tacchetti sulla mano di Messi, a terra dopo l'ennesimo fallo subito. Dopo le tante accuse a Pepe per fatti simili, c'è da segnalare anche una scorrettezza nei confronti di Fabregas: lo spagnolo allarga il braccio sfiorandolo appena sul corpo mentre il difensore si tuffa a terra con le mani in faccia. Dopo l'ennesima frustrazione per l'ennesima sconfitta il Real ha cominciato a fermare il Barcellona con i falli, cosa che non è pulitissima. Soprattutto considerando che quando giochi con i catalani fai sempre catenaccio, hai dei grandi giocatori ma perdi comunque. Mourinho è stato ampiamente criticato per il comportamento (al di fuori della prestazione), dei suoi giocatori, che poiché non riescono a bloccare la Pulce con le buone, lo fanno con le cattive, quasi a volere intimorire il giocatore Pallone d'Oro, che in effetti ieri non si è espresso al massimo delle sue capacità. Un ultimo dato che pesa al Real Madrid: i Blancos non sono al livello del Barça e, per il momento, non lo saranno. Infatti in questa stagione sono passati in vantaggio due volte contro i rivali, entrambe le volte al Bernabeu, ma poi hanno sempre perso in rimonta. E se la squadra di Guardiola non fa regali, non ci sarebbero stati nemmeno quei due gol: in campionato la rete di Benzema è nata da una follia in rinvio di Victor Valdez. Mentre qui è stato Pinto a fare una papera. E' la prima volta che il Real perde in questa stagione dopo un gol di Ronaldo.

Krasic, mistero bianconero


Milos Krasic dopo la tripletta al Cagliari

Sì, era proprio lui. Milos Krasic dei tempi d'oro nella Juventus, ad inizio stagione 2010/2011. All'epoca il serbo veniva considerato l'erede di Pavel Nedved, tanto che i tifosi bianconeri decisero di affidargli il soprannome di "Furia Serba" (in ricordo di Nedved, il cui soprannome era "Furia Ceca"). I capelli biondi e la quantità di gol che Krasic realizzava facevano sognare i seguaci juventini. Questa è l'immagine della partita d'andata del campionato 2010/2011 tra Juventus e Cagliari. I padroni di casa si imposero con uno schiacciante 4-2. Devastante fu Milos, che segnò una tripletta da eroe. Poi l'esterno destro cominciò a ripetersi sempre più frequentemente, fino a segnare la rete al 94' alla Lazio, un altro simbolo della sua avventura a Torino. Ma poi...


Milos Krasic si dispera dopo aver fallito il gol al Cagliari

Ma poi l'ex giocatore del CSKA Mosca ha cominciato a risentire della stanchezza: infatti era in azione da un anno di fila senza fare le vacanze, dato che in Russia si gioca anche l'Estate. Prestazioni sempre meno brillanti e problemi di orientamento nella lingua italiana ancora presenti: nonostante sia passato molto tempo, le lezioni d'italiano imposte dalla società juventina non hanno portato a grandissimi miglioramenti. A fine stagione Krasic non era più il treno della fascia destra che percorreva chilometri e chilometri, anzi. Poi è arrivata l'Estate, è arrivato Conte e finalmente il serbo si è riposato. Ma, a quanto pare, non era questo il problema. All'inizio del campionato il nuovo tecnico juventino lo schiera spesso titolare nel suo 4-2-4 (solo tempo dopo la formazione della Juve si afferma sul 4-3-3), ma Milos non riesce a rispondere con prestazioni adeguate: il gioco di Antonio Conte non prevede infatti continue sgroppate sulla fascia, come invece era abituato con Del Neri. Questo lo penalizza un po', mentre emergono i problemi di comprensione con l'allenatore. Ormai la stanchezza non è più un alibi. Krasic finisce per essere relegato in panchina e alla fine in tribuna. Cosa è successo? Questa è la domanda più frequente che tutti si chiedono, soprattutto i tifosi, che lo vorrebbero come quello di inizio stagione dell'anno scorso. Ogni tanto viene messo in campo dalla panchina, ma quando entra non si vede nulla di buono: il nazionale serbo fatica, a volte sembra gli scotti il pallone ed è decisamente un pesce fuor d'acqua, come si può constatare dal fatto che sembri completamente fuori dagli schemi che attuano i compagni. Nell'ultimo match in ordine di tempo della squadra prima in classifica, in casa contro il Cagliari, Krasic entra nei minuti finali. Questo è un fatto quasi simbolico, poiché la scorsa stagione l'apice Milos lo aveva raggiunto proprio in questa partita, nella tripletta che ho citato sopra. Al 92' Borriello recupera palla e lo serve in area di rigore, ma Krasic lascia partire un sinistro davvero improbabile e debolissimo che si perde sul fondo senza impensierire minimamente Agazzi. Andrea Agnelli in tribuna scatta in piedi e maledice qualcuno, tutto lo stadio rumoreggia per il clamoroso errore e il protagonista dell'azione si dispera, consapevole di aver commesso una sciocchezza imperdonabile. L'ex Furia Serba ha sprecato la sua carta per rientrare nel cuore dei tifosi (che comunque applaudono al suo ingresso), per sbloccarsi e per ridare fiducia a sé stesso e a gli altri, invece così è sempre più ai margini, sempre più giù e con meno fiducia. Chissà se adesso il mercato si aprirà ulteriormente per lui...
Già, la Furia Serba, che di Nedved ha soltanto i capelli.

18.1.12

Calciomercato 18/1/12: Colpi di mercato a non finire!

Alexander Merkel torna al Milan
E' stata una giornata veramente effervescente sul fronte del calciomercato con molti colpi (almeno numericamente). Ma cominciamo immediatamente il riepilogo delle trattative conclusesi oggi, per poi ricapitolarle tutte con una griglia.
Iniziamo dal Milan che si è mosso con un blitz per riportare in Lombardia il tedesco nato in Kazakistan Alexander Merkel. Dopo i tantissimi infortuni accorsi ai centrocampisti rossoneri è stato richiamato dal Genoa il giovane jolly di centrocampo già tanto apprezzato dal tecnico Allegri nella passata stagione. L'altro acquisto milanista dovrebbe colmare il vuoto sulla fascia sinistra dovuto alle prestazioni poco convincenti dei vari Antonini, Zambrotta e soprattutto Taiwo alternatisi nel ruolo. Si tratta di Djamel Mesbah, esterno franco-algerino in scadenza di contratto con il Lecce, a cui vanno la metà del cartellino del giovanissimo attaccante Speziale e il
Per Mesbah si avvera un sogno
pagamento dello stipendio del centrocampista infortunato di proprietà del Milan Strasser.
L'Atalanta ha preso in prestito il difensore della Lazio Guglielmo Stendardo, mentre sempre parlando di difensori, il Bologna si assicura la comproprietà dello juventino Sorensen.
Il Cesena, invece, ufficializza il prestito del centrocampista ceco del Granada Pudil, nel frattempo la Fiorentina pensa in prospettiva e prenota per giugno il difensore egiziano Hegazy, così come il Genoa che compra il giovane peruviano Andy Polo e la Juve che preleva dal Bologna l'attaccante francese Saphir Taider. A Genova ritorna pure, seppur in prestito dalla Lazio, l'attaccante Sculli. Rossoblu veramente molto attivi che mandano Riccardo Meggiorini in Serie B, alla capolista Torino. L'altra sponda torinese, quella bianconera, cede anche la seconda metà del cartellino dello spagnolo
Yago al Tottentham, invece Pinsoglio va al Vicenza e Fausto Rossi fa il percorso inverso.
Il Palermo puntella il centrocampo con l'acquisto del barese Massimo Donati. I gialloblu del Parma rinforzano la difesa col terzino brasiliano dell'Inter Jonathan (prestito con diritto di riscatto) e il centrocampo con il giovanissimo Lorenzo Crisetig, sempre dall'Inter, ma stavolta in comproprietà. Nella stessa trattativa i nerazzurri si aggiudicano la seconda metà del cartellino del nigeriano Obi. L'altro parmense Zé Eduardo va in prestito all'Empoli.
La Roma decide di affidare il suo pupillo Gianluca Caprari al Pescara di Zeman. La punta diventa in comproprietà tra le due società. L'Udinese annuncia il passaggio in prestito del centrocampista Thierry Doubai ai francesi del Sochaux.

Di seguito, la tabella completa delle trattative portate a termine dalle società di Serie A:


Squadra
Acquisti Cessioni
Atalanta
Guglielmo Stendardo (d, Lazio), Mario Chessa (a, Pavia)
Renato Facheris (p, Civitanovese), Matteo Ardemagni (a, Modena), Leonardo Pettinari (c, Varese)
Bologna
Frederik Sorensen (d, Juventus), Matteo Rubin (d, Torino) Massimo Coda (a, Siracusa), Riccardo Pasi (a, Chiasso), Saphir Taider (a, Juventus)
Cagliari
Daniele Dessena (c, Sampdoria), Nicolas Bovi (c, Reggiana) Salvatore Burrai (c, Latina), Daniele Magliocchetti (d, Reggiana), Davide Biondini (c, Genoa), Paolo Dametto (d, Prato)
Catania
- Marco Guerriera (c, Milazzo), Fabio Sciacca (c, Grosseto), Keko (c, Grosseto), Pablo Ledesma (c, Boca Juniors)
Cesena
Vangelis Moras (d, Swansea City), Daniel Pudil (c, Granada) Cèsar Meza Colli (a, Alaves), Roope Riski (a, Honefoss), Luca Ricci (d, Spezia), Aldo Junior Simoncini (p, Valenzana)
Chievo
- -
Fiorentina
Ahmed Hegazy (d, Ismaily)
Alberto Gilardino (a, Genoa), Santiago Silva (a, Boca Juniors), Marco Augusto Romizi (c, Bari)
Genoa
Alberto Gilardino (a, Fiorentina), Davide Biondini (c, Cagliari), Cesare Bovo (d, Palermo), Giuseppe Sculli (a, Lazio), Andy Polo (a, Universitario) Sebastian Ribas (a, Sp. Lisbona), Andrea Caracciolo (a, Novara), Johad Ferretti (d, Novara), Michele Musico (a, Virtus Entella), Alessio Carrozzino (d, Virtus Entella), Guido Bennati (c, Verona), Emiliano Viviano (p, Palermo), Robert Stillo (p, Paganese), Riccardo Meggiorini (a, Torino), Jean Carlos Chera (c, Flamengo), Alexander Merkel (c, Milan), Danijel Aleksic (a, Saint-Etienne)
Inter
Juan Jesus (d, Internacional), Obi (c, Parma) Luca Caldirola (d, Brescia), Jonathan (d, Parma), Lorenzo Crisetig (c, Parma)
Juventus
Marco Borriello (a, Roma), Nicolò Curti (d, Perugia), Saphir Taider (a, Bologna), Fausto Rossi (c, Vicenza) Filippo Boniperti (c, Carpi), Frederik Sorensen (d, Bologna), Yago Falqué (c, Tottentham), Carlo Pinsoglio (p, Vicenza)
Lazio
Emiliano Alfaro (a, Liverpool Montevideo) Giuseppe Capua (d, Siracusa), Giuseppe Sculli (a, Genoa), Guglielmo Stendardo (d, Atalanta)
Lecce
David Speziale (a, Milan) Matteo Legittimo (d, Lecce), Djamel Mesbah (d, Milan)
Milan
Alexander Merkel (c, Genoa), Djamel Mesbah (d, Lecce)
Pierre Aubameyang (a, Saint-Etienne), Carlo Alberto Calvetti (c, Verona), David Speziale (a, Lecce)
Napoli
Eduardo Vargas (a, Universidad de Chile) Leandro Rinaudo (d, Novara), Gennaro Signorelli (a, Aversa), Giuseppe Mascara (a, Novara), Giuseppe Iuliano (c, Pro Patria), Daniele Donnarumma (d, Carpi)
Novara
Andrea Caracciolo (a, Genoa), Johad Ferretti (d, Genoa), Leandro Rinaudo (d, Napoli), Daniel Jensen (c, Svincolato), Giuseppe Mascara (a, Napoli) Carlos Labrin (d, Palermo), Luigi Giorgi (c, Siena)
Palermo
Agon Mehmeti (a, Mjalby), Franco Vazquez (a, Belgrano), Emiliano Viviano (p, Genoa), Carlos Labrin (d, Novara), Massimo Donati (c, Bari) Rubinho (p, svincolato), Daniel Ceppelletti (d, Juve Stabia), Cesare Bovo (d, Genoa)
Parma
David Lofquist (c, Mjalby), Mattia Sprocati (a, Pavia), Michele Bentoglio (a, Sarnico), Jonathan (d, Inter), Lorenzo Crisetig (c, Parma) Obiora Nwankwo (c, Gubbio), Francesco Finocchio (c, Fondi), Nicolò Bonuzzi (a, Carpi), Zé Eduardo (c, Empoli), Obi (c, Inter)
Roma
Nicolas Lopez (a, Nacional) Marco Borriello (a, Juventus), Emiliano Massimo (c, Avellino), Gianluca Caprari (a, Pescara)
Siena
Luigi Giorgi (c, Novara) Gennaro Troianiello (c, Sassuolo), Salvatore Mastronunzio (a, Gubbio), Marco Vitale (c, Martina), Mihail Ivanov (p, Piacenza)
Udinese
Gelson Fernandes (c, Saint-Etienne), Jean-Alain Fanchone (d, Svincolato), Bryan Carrasco (c, Audax Italiano) Emanuele Belardi (p, Udinese), Matias Campos Toro (a, Granada), Thierry Doubai (c, Sochaux)

Le batterie con autonomia maggiore sono imminenti

Prendendo spunto dalle dichiarazioni della Samsung riguardo le batterie ("Da quando ti svegli a quando vai a letto, non vogliamo più che ti senta in ansia per la durata della batteria"), si evince che si sta cercando in tutti i modi di aumentare la capacità delle batterie al Litio, o addirittura di crearne di nuovi tipi (alle celle di idrogeno, già presentate dalla Sony 2 anni fa).
Ed Apple sta mettendo già il bastone prima delle ruote, brevettando 2 invenzioni, riguardo all' idrogeno, per i suoi prodotti mobile.
Almeno loro non si scaricano...

















Ovviamente credo che questa tecnologia possa essere sfruttata anche- e sopratutto- per i Notebook e Netbook, i quali hanno autonomie irrisorie pur sapendo che comunque svolgono con più potenza le operazioni dei telefoni.
Motorola intanto cerca di far da sé e, con il Razr Maxx ha raggiunto i 3300 mAh.

Calciomercato Juve: le uscite

Si parla molto del calciomercato juventino in entrata, da Guarin, Behrami, Palombo a Caceres e Nainggolan. Ma non bisogna sottovalutare le cessioni, che in casa bianconera da anni sono piuttosto faticose. I giocatori fuori dal progetto di Conte, infatti, non vengono utilizzati ma costituiscono un problema sia a livello di immagine della società sia a livello finanziario, dato che l'ingaggio viene comunque pagato. Naturalmente stiamo parlando di Amauri (in prima posizione dopo il rifiuto al trasferimento al Marsiglia che ha fatto arrabbiare la Juve questa estate), Grosso, Toni e Iaquinta. I primi tre sono in scadenza di contratto a Giugno, ma Vincenzo Iaquinta è invece legato al club di Torino fino al 2013. Inoltre Beppe Marotta cercherà di ricavare anche qualche spicciolo dalla cessione verso altre squadre, evitando preferibilmente di arrivare alla scadenza di contratto, poiché dopo i soldi alla Juve non li da di certo nessuno. E' invece arrivata l'ufficialità della vendita in prestito del giovane danese Frederik Sorensen, di ruolo terzino in entrambe le fasce e centrale di difesa, al Bologna. In effetti il giocatore ha già svolto il primo allenamento in prima squadra. La sorpresa, invece, è la notizia della imminente separazione dall'italo-brasiliano Amauri. Il centravanti ex Palermo sembra finalmente aver scelto una destinazione gradita, dopo essersi messo in testa che con la Juve non giocherà mai. La squadra in questione è la Fiorentina in crisi di Delio Rossi. Il trasferimento è già a un buonissimo punto, e l'ufficialità dovrebbe arrivare nelle prossime ore.

Casi Vidal e De Santics: accuse e risposte

In questi giorni sono comparsi sul famosissimo sito You Tube due video che riguardavano il portiere del Napoli, Morgan De Santics, ed il centrocampista rigorista della Juventus, Arturo Vidal. Questi due video hanno causato non poche domande e accuse rivolte ai giocatori in questione. Ma vi spieghiamo meglio. Cominciamo con il primo caso. Nella partita del 3 Dicembre 2011, al San Paolo, il Napoli vinse 4-2 sul Lecce. Dopo i tre gol partenopei con Lavezzi, Cavani e Dzemaili, nella ripresa aveva accorciato Muriel. Poi era arrivata la doppietta del Matador ed infine il gol della bandiera di Corvia nell'ultimo di recupero. E' proprio sul 4-1 del secondo centro di Edinson Cavani che arriva il fatto. Mentre lo stadio esplode per la chiusura definitiva del match, delle telecamere inquadrano De Santics, che dalla porta invece di andare ad esultare con i compagni o al massimo sembrare felice, scuote la testa tutto arrabbiato, come se avesse voluto che il gol non fosse arrivato. Intanto dietro la porta Cristiano Lucarelli dice "7-8 minuti..." come a voler indicare all'estremo difensore azzurro quanto poco tempo mancasse alla fine. I più scettici e accusatori prendono al volo l'occasione per creare questa conclusione: probabilmente ci poteva essere una combine che (sempre ipotesi) prevedeva una somma di gol pari oppure una vittoria con un certo numero di gol oppure ancora un risultato esatto. Infatti, sul 4-1 in gol sono 5, che è un numero dispari. Nei primi due casi, si prende in considerazione un altro fatto: nell'ultima azione Daniele Corvia realizza di spalla il 4-2. Qualcuno dice che dopo la rete di Cavani questo gol sarebbe dovuta arrivare per rimettere la somma di gol ad un numero pari (6) oppure per rimettere i gol di scarto a 2. In un periodo come questo per il processo sulle scommesse, ogni minimo sospetto ci porta a trarre conclusioni affrettate e magari sconclusionate. Infatti queste ipotesi non sono affatto fondate e la risposta del portiere in questione è stata sicura. Morgan dice che poiché venivano da 3 pareggi consecutivi (0-0 contro la Lazio, 1-1 con l'Atalanta e 3-3 con la Juve) e le occasioni per chiudere definitivamente la gara erano già state sprecate in precedenza, quella reazione un po' strana era liberatoria. E la frase di Lucarelli che diceva che mancava poco non si sarebbe riferita al fatto che la scommessa era saltata a pochi minuti dal termine, ma semplicemente che dato che rimaneva poco tempo non c'era più motivo di preoccuparsi con 3 reti di scarto. Ma non è finita, perché dopo questo caso ne compare un altro a distanza di pochi giorni. Quest'ultimo si riferisce alla partita del 4 Dicembre 2011 (praticamente il giorno dopo) allo Juventus Stadium tra Juve e Cesena. Finisce 2-0 con i gol di Marchisio e Vidal su penalty. Il gol in questione è il secondo, realizzato dal cileno su rigore. A 8 minuti dal termine l'esordiente Doveri concede un calcio di rigore un po' generoso ai bianconeri per fallo del portiere Antonioli su Giaccherini. L'estremo difensore cesenate viene espulso per chiara occasione da gol. Ma dato che il tecnico degli ospiti Arrigoni aveva finito i cambi, non può far entrare il portiere di riserva; perciò il difensore Rodriguez si infila la maglia da portiere e i guantoni, e si presenta in mezzo ai pali. Qui il fatto: dai replay sembra che l'improvvisato portiere prima della battuta faccia un cenno con la testa indicando la sua destra, come per indicare al rigorista Vidal che si sarebbe buttato in quella direzione. Cosa che poi accade, con Rodriguez che si tuffa goffamente ed il "Guerriero" bianconero che la mette dall'altra parte. Qui, le cose da constatare però, sono tante: si deve capire se il gesto di Rodriguez sia semplicemente un movimento spontaneo o casuale, si deve capire se Vidal abbia veramente visto quel gesto o se era rivolto a lui. Inoltre, alcuni esperti chiariscono la situazione scagionando completamente il mediano: indicare una parte della porta consiste in un giochetto psicologico attuato da alcuni portieri per confondere il battitore. Se era questo il caso, non avrebbe avuto risultato. Altre ipotesi: poiché Rodriguez non è un portiere e non aveva mai parato un rigore in carriera, magari il gesto era rivolto ad un compagno di squadra per un consiglio su dove tuffarsi. Inoltre, la risposta seccata della società juventina non si è fatta attendere, definendo il video un tentativo subdolo e maldestro di ledere l'immagine della società e del giocatore in questione. Anche le autorità cesenate hanno smentito ogni possibile accordo. Infine, a chiarire l'ingarbugliata situazione ci ha pensato l'ex Bayer Leverkusen: dichiara infatti di non conoscere Rodriguez, che non lo aveva mai visto o parlato in precedenza. Vi riportiamo anche dei commenti dei tifosi bianconeri sull'articolo in questione del sito online del quotidiano sportivo Tuttosport: non ci sarebbe stato motivo di chiedere accordo, anche perché non ce ne vuole per battere un portiere che non è nemmeno di ruolo, a pochi minuti dal termine, in una partita assolutamente dominata e che già si stava vincendo 1-0.

17.1.12

Serie A 2011/2012, 18a giornata: Milan-Inter

Si tratta del 276esimo derby di Milano; partita molto importante per il proseguo del campionato nella lotta scudetto, dato che vincendo l'Inter si porterebbe a -6 dalla capolista Juventus e a -5 dal Milan, che vincendo volerebbe al primo posto solitario a +2 sui bianconeri, escludendo quasi definitivamente i nerazzurri dalla volata. Il derby è subito emozionante, con i rossoneri che cercano di esprimere il loro gioco e di fare la partita, ma la prima palla-gol è per i cugini interisti, che possono recriminare: al 5' calcio di punizione di Maicon, di testa va Thiago Motta che batte Abbiati ma il guardalinee decide di considerare la rete irregolare. In verità in fuorigioco sono altri due giocatori, ma non il centrocampista italo-brasiliano che parte da dietro. Risponde il Milan, che al 10' spreca una grande occasione con Pato: la sfera capita sui piedi del brasiliano, che da buonissima posizione sciupa calciando in maniera sbilanciata e a lato. Il Milan continua il suo dominio territoriale è una decina di minuti dopo ha un'altra opportunità: Kevin Prince Boateng manda alto il pallone dopo che Emanuelson lo aveva trovato in area di rigore direttamente da corner. Partita con un alto ritmo, molto combattuta ma con poche occasioni da gol. La prima palla-gol per l'Inter arriva solo al 39', con Yuto Nagatomo che sprinta sulla sinistra e crossa sul secondo palo dove c'è Ricky Alvarez, ma il giovane argentino non riesce a battere Abbiati da due passi con il mancino, anche grazie alla parata del portiere azzurro. L'ultimo sussulto del primo tempo è al 45' ed è dei Campioni d'Italia: Alexandre Pato dribbla sulla destra, entra in area e appoggia al limite dell'area per Mark Van Bommel, che arriva in corsa e scarica una sassata sulla traversa; sulla respinta un altro olandese, Emanuelson, tenta l'acrobazia ma Julio Cesar si supera in calcio d'angolo. Nella ripresa attaccano ancora i milanisti ma l'Inter sfrutta la sua unica occasione del secondo tempo per portarsi in vantaggio: al 54' Javier Zanetti se ne va sulla destra, cambia gioco, Abate buca, arriva quindi il Principe Milito che entra in area di rigore e la incrocia sul secondo palo battendo un incolpevole Abbiati. Il Milan subisce il colpo ed al 61' il destro a giro di Nagatomo sfiora il palo con l'impercettibile tocco dell'estremo difensore. Poco dopo è Zlatan Ibrahimovic ad illuminarsi, pallone messo in mezzo con il portiere della Seleçao che smanaccia salvando la sua porta. Al 72' il mancino di Nagatomo è facilmente bloccato dal portiere. Subito dopo grande azione di Ibra, palla per Nocerino, l'ex centrocampista del Palermo la mette per Pato, ma il centravanti ventiduenne non inquadra la porta ciccando la sfera. All'83' Clarence Seedorf mette paura a Ranieri, grande sventolata dalla distanza sulla quale Julio Cesar si supera. La vera e strepitosa palla-gol arriva a Robinho, ma il giocatore subentrato a Pato dimostra le sue solite difficoltà a buttarla dentro: uno-due con il giovane El Sharaawi (che ha dato una scossa molto positiva alla prestazione della formazioni di Massimiliano Allegri), poi tiro anticipato con la punta del piede con l'ennesima respinta del portiere. Sul proseguo dell'azione mischia risolta da El Sharaawi, il Piccolo Faraone la mette per Ibra, sponda di testa e Robinho manca la sfera a colpo sicuro. Comunque, il rammarico viene limitato dal fuorigioco del fuoriclasse svedese al momento del cross. Finisce quindi 1-0 per l'Inter, che si rilancia in campionato. Per la squadra milanese un mezzo passo falso, considerando l'1-1 del pomeriggio tra Juve e Cagliari.

15.1.12

Serie A 2011/2012, 18a giornata: Catania-Roma

L'anticipo del Sabato sera della 18esima giornata di Serie A si gioca allo stadio Massimino di Catania, tra Catania e Roma. L'allenatore Vincenzo Montella dei padroni di casa ritrova come avversaria la Roma, lui che è stato un bomber molto prolifico con la maglia giallorossa e, nel finale della scorsa stagione, allenatore della squadra della Capitale.
Primo tempo piuttosto scoppiettante tra le due squadre, che giocano a viso aperto e costruiscono buone palle-gol. Dopo un inizio un po' difficile per i siciliani, costretti a subire l'attacco dei romani, la formazione di casa comincia a giocare meglio, impedendo parzialmente il possesso di palla avversario con un pressing molto alto e asfissiante. La Roma, d'altro canto, non riesce ad esprimersi nel bel gioco che aveva caratterizzato le ultime partite, e al 25', meritatamente, passa in vantaggio il Catania: calcio di punizione dalla destra di Francesco Lodi, come al solito perfetta questa volta per la testa di Nicola Legrottaglie, incornata vincente dell'ex difensore della Juventus ed 1-0. Il Catania allora continua a cercare la rete, ma il pallone in profondità per Bergessio è impreciso e l'attaccante sudamericano non riesce a puntare la porta difesa da Stekelemburg. Poi, però, la prestazione fino ad allora perfetta dei catanesi viene rovinata da una distrazione fatale: calcio d'angolo di Totti, lasciato liberissimo da pochi metri Daniele De Rossi, altro colpo di testa vincente e gol dell'1-1. Siamo alla mezz'ora. Da quel momento, però, fino alla fine del primo tempo è solo Catania: Gonzalo Bergessio viene anticipato sul più bello dal recupero strepitoso di Simon Kjear. I rosazzurri sono devastanti nei contropiedi, i giallorossi non riescono a contenere la velocità di Gomez e i passaggi di Barrientos, che è uno dei migliori della sua squadra. Clamorosa occasione ancora: Gomez lancia proprio Barrientos, che parte in posizione regolare, arrivato in area di rigore invece di calciare da posizione decentrata vede l'inserimento di Bergessio al centro, lo serve ma il centravanti argentino manca la sfera di millimetri in scivolata. Prima del termine della prima frazione altra opportunità targata Gomez: il fantasista argentino fa venire il voltastomaco alla difesa con una serie di finte, poi lascia partire un destro a giro che scavalca tutti ma finisce di un soffio a lato. Si gioca sotto un diluvio, e nella ripresa Tagliavento testa il terreno per vedere se è il caso di giocare il secondo tempo, che alla fine parte. Ma la seconda frazione è solo l'ombra della prima, dove non ci sono palle-gol e si fatica moltissimo in mezzo al campo. La partita non presenta particolari emozioni e dopo una serie di interruzioni, a circa 25' dalla fine, l'arbitro Tagliavento decide di interrompere il match. Dopo una decina di minuti la situazione non migliora e arriva la notizia che i minuti finali della gara si disputeranno in un'altra data da definire, poiché il campo è impraticabile. Le date possibili sono l'8 e il 15 Febbraio. Si riprenderà dall'1-1.