30.9.11

Champions League, fase a gironi: Milan-Viktoria Plzen

Il Milan, dopo il colpaccio della prima giornata al Camp Nou, sfida il Viktoria Plzen, reduce dal pareggio interno con il BATE Borisov. E' un incontro che sulla carta è nettamente a favore dei padroni di casa, che inoltre ritrovano Ibrahimovic, in campo dal primo minuto.

LA PARTITA

Dopo soli pochi minuti il Viktoria va vicinissimo al vantaggio: sul cross dalla sinistra colpo di testa splendido in tuffo di un centravanti, ma Abbiati si supera in calcio d'angolo. Risposta con Antonio Cassano, che servito in area calcia a botta sicura ma con i piedi si salva Cech. Subito dopo ancora Fantantonio ci riprova senza risultato. Gli ospiti interpretano bene il match, ripartono in contropiede sfruttando la velocità dei giocatori (curiosità: tutti cechi o slovacchi) e tentano di impensierire il portiere rossonero con dei tiri dalla distanza, ma spesso senza inquadrare lo specchio della porta. Nonostante questa necessaria piccola sofferenza, il Milan trova il modo di costruire due buone palle-gol nel primo tempo, entrambe per Ibra. La prima: traversone dalla destra di Abate che attraversa tutta l'area, buca il difensore e allora c'è lo svedese sul secondo palo, che conclude al volo ma Cech interviene miracolosamente in corner. Verso l'intervallo è ancora il centravanti ex Ajax, Juve, Inter e Barça a cercare la rete dopo un dribbling, ma è ancora ottimo Cech nella risposta. Ad inizio ripresa sono ancora i Campioni d'Italia ad attaccare, con Emanuelson che spara alto da buona posizione. Ma l'episodio che sblocca la gara arriva al 53': Ibra si procura un calcio di rigore attraverso una giocata che costa il fallo di mano al difensore, poi proprio Zlatan Ibrahimovic si presenta dal dischetto ed è come al solito infallibile. L'1-0 scaccia via la paura del Milan, che cerca di chiudere l'incontro con Cassano, che tira sopra la traversa prima, e al 66' fa 2-0: ancora strepitoso servizio in profondità di Ibrahimovic per l'ex fantasista di Roma e Sampdoria, che con un delizioso pallonetto scavalca l'estremo difensore e la mette dentro. Buon incontro della formazione schierata da Massimiliano Allegri, che seppur contro un avversario di bassa caratura si è saputa distinguere bene in campo. Finisce 2-0, i tifosi tornano a gioire dopo i passi falsi e tornano come al solito ad acclamare Ibra, che torna e lo fa nel migliore dei modi, come suo solito.

29.9.11

Champions League, fase a gironi: risultati giornata 2

Ecco a voi tutti i risultati della seconda giornata della fase a gironi della Uefa Champions League.

- Bayern Monaco-Manchester City 2-0 (38' e 45'+1 Gomez)
- Napoli-Villareal 2-0 (14' Hamsik, 17' Cavani rig.)
- Trabzonspor-Lille 1-1 (31' Sow (L), 75' Colman rig.)
- CSKA Mosca-Inter 2-3 (6' Lucio (I), 23' Pazzini (I), 45'+3 Dzagoev (C), 77' Vagner Love (C), 79' Zarate)
- Manchester-United-Basilea 3-3 (16' e 17' Welbeck (M), 58' F. Frei (B), 60' e 76' rig. A. Frei, 90' Ashley Young)
- Otelul Galati-Benfica 0-1 (41' Cesar)
- Lione-Dinamo Zagabria 2-0 (23' Gomis, 42' Koné)
- Real Madrid-Ajax 3-0 (25' Ronaldo, 41' Kakà, 49' Benzema)
- Valencia-Chelsea 1-1 (56' Lampard (C), 87' Soldado rig.)
- Bayer Leverkusen-Genk 2-0 (30' Bender, 90' Ballack)
- Arsenal-Olympiakos 2-1 (8' Oxlade-Chamberlain (A), 20' André Santos (A), 27' Torrijos)
- Marsiglia-Borussia Dortmund 3-0 (20' e 69' rig. Ayew, 62' Remy)
- Zenit-Porto 3-1 (10' Rodriguez (P), 20' e 63' Shirokov, 72' Danny)
- Shakhtar Donetsk-APOEL Nicosia 1-1 (61' Trickovski (A), 64' Jadson)
- BATE Borisov-Barcellona 0-5 (19' Volodko aut., 22' Pedro, 38' e 56' Messi, 90' Villa)
- Milan-Viktoria Plzen 2-0 (53' Ibrahimovic rig., 66' Cassano)

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Il Bayern vola sulle spalle di SuperMario Gomez, che segna la doppietta che stende un nullo Manchester City sin dal primo tempo per il 2-0 finale. Anche il Napoli sorride e lo fa in neanche 20 minuti, in casa contro il Villareal: Hamsik apre le marcature, poi Matador Cavani chiude poco dopo su calcio di rigore per fallo sul Pocho Lavezzi. Stesso risultato, 2-0, anche se agli ospiti viene negato un calcio di rigore. E' una giornata di Champions perfetta per le italiane, vince anche l'Inter nella trasferta di Mosca contro il CSKA: primi due gol firmati da Lucio e Pazzini, poi nel finale di primo tempo Dzagoev accorcia le distanze su punizione. Nella ripresa Vagner Love trova il pari, ma subito dopo Zarate inventa la rete del 2-3 finale. E' 1-1 tra Trabzonspor e Lille, con gli ospiti che passano con il gol di Sow e vengono raggiunti dal rigore di Colman. Rocambolesco 3-3 tra Manchester United e Basilea; i Red Devils vanno sul raddoppio con la doppietta del giovane Welbeck, ma nella ripresa il gol di Fabian Frei e la doppietta (il secondo su rigore) di Alexander Frei ribaltano il risultato. L'incredibile impresa sembra riuscita ma nel finale il colpo di testa di Ashley Young pareggia. Al Benfica basta un gol di Bruno Cesar per battere esternamente l'Otelul Galati 0-1. Vita facile per il Lione contro la Dinamo Zagabria, 2-0 firmato da Gomis e Koné nel primo tempo. Solito show del Real Madrid ai danni del malridotto Ajax, 3-0: apre le marcature l'azione colletiva fantastica finalizzata da Cristiano Ronaldo, poi il sinistro di Kakà raddoppia ed infine Karim Benzema chiude il discorso ad inizio ripresa. Il Chelsea va avanti in casa del Valencia grazie a Lampard, ma nel finale il solito Soldado fa 1-1 su penalty. Riscatto del Leverkusen contro il Genk, trionfo 2-0 grazie a Bender e Ballack. Tutto in mezz'ora tra Arsenal e Olympiakos, con Chamberlain e Andrè Santos per l'Arsenal, prima del tentativo di Torrijos che fa 2-1. Super Marsiglia contro il Borussia Dortmund: la doppietta di Ayew con in mezzo il timbro di Remy ed è 3-0. E' un grande Zenit contro il Porto, che passa in vantaggio grazie a Rodriguez, ma la straordinaria doppietta di Shirokov e Danny per il 3-1. L'APOEL sogna la fuga in classifica del proprio girone in casa dello Shakhtar, ma la rete di Trickovski viene pareggiata da Jadson. Travolgente Barcellona in casa del BATE, apre l'autogol di Volodko. Raddoppia Pedrito e la doppietta della Pulce Messi fa poker, infine allo scadere David Villa completa la "manita", 0-5. Il Milan chiude la bella giornata delle italiane in questo turno, 2-0: Ibrahimovic torna conquistandosi il rigore che lui stesso trasforma dal dischetto, poi proprio lo svedese serve l'assist per il pallonetto di Fantantonio Cassano.

28.9.11

Champions League, fase a gironi: Napoli-Villareal

Dopo il bel pareggio di Manchester il Napoli vuole confermarsi in casa contro il Villareal, che ha già perso la prima partita in casa contro un inarrestabile Bayern di Monaco. Ce la fa ed è in campo Pepito Rossi, a rischio nelle ore prima dell'inizio e che nell'Estate è stato desiderio dei partenopei in fatto di mercato.

LA PARTITA

L'incontro è subito a favore degli azzurri, che ammutoliscono gli avversari, imbambolati dai 78.000 spettatori del San Paolo. Napoli molto aggressivo che al 14' passa già in vantaggio, facendo esplodere lo stadio: traversone dalla destra per Marek Hamsik lasciato tutto solo dalla difesa, lo slovacco ha tutto il tempo di lasciar rimbalzare la sfera, prendere la mira ed infilare il pallone con un diagonale mancino all'angolino. Neanche il tempo di riprendersi per il Villareal che subito dopo clamoroso errore di Senna che lancia Lavezzi, El Pocho entra in area ma viene steso da Rodriguez: è calcio di rigore. Al 17' è Matador Cavani a raddoppiare per il Napoli, spiazzando con un rasoterra preciso Diego Lopez. A questo punto gli ospiti abbozzano una reazione, ma senza troppa convinzione. L'occasione più ghiotta la ha Nilmar: il centravanti brasiliano potrebbe sfruttare un errore in disimpegno di Cavani, ma è frettoloso e calcia sul fondo, sciupando una buona opportunità. I partenopei giocano con sicurezza forti del doppio vantaggio e dell'uomo in più che come al solito è il pubblico, ma non da una buonissima impressione in difesa, tant'è che Mazzarri sceglie di passare a 4 arretrando Dossena. Nella ripresa il Villareal è migliore, ci prova lasciando anche degli spazi dietro che però i padroni di casa non riescono a usare, sbagliano più volte le ripartenze con Cavani e Zuniga. Due buone punizioni per gli spagnoli non portano a nulla di fatto, mentre il più in forma è Pepito Rossi, che inventa belle giocate facendo infiammare i tifosi napoletani, che lo vorrebbero già a Gennaio a far compagnia ai tre tenori lì davanti. Proprio Rossi è protagonista di due episodi dubbi. L'italo-americano salta con un sombrero il difensore, ma l'arbitro annulla l'azione (con il centravanti che si sarebbe trovato a tu per tu con De Santics) per presunto stop di mano: dai replay sembra invece che il controllo fosse avvenuto con la spalla. Nel secondo è invece più netto l'errore arbitrale; ancora Giuseppe Rossi in area viene falciato da dietro da Juan Camilo Zuniga, ma invece che assegnare il penalty il direttore di gara fa continuare il gioco, negando così al Sottomarino Giallo il tiro dal dischetto e la possibilità concreta di riaprire il match a pochi minuti dal recupero. Alla fine però, finisce 2-0, tutto in 17 minuti di spettacolo e follia: Napoli secondo con 4 punti in classifica (dietro al Bayern a 6), mentre per il Villareal ancora 0 punti, e seconda sconfitta per 2-0.

27.9.11

Mondiali ELITE Uomini: Cavendish mondiale, conclusioni sull'Italia

E' stato Mark Cavendish a regolare la volata, trovando un varco impossibile, a 200 metri dal traguardo.
L'inglese, insieme alla nazionale inglese, è stato fantastico per tutta la gara.
Il treno della squadra ha tirato insieme alla Germania per tutta la gara, levandosi di scena nelle fasi finali.
Invece per l'Italia si è nascosta per tutta la gara nel gruppo per uscire allo scoperto nelle fasi finali, o quasi, per la paura non sono avanzati troppo e si sono limitati ad accostarsi alla squadra Australiana ma nell'ultima rotonda si sono scomposti non riuscendo più a ricreare i vagoni.
Per quanto riguarda la volata finale Cavendish si è ritrovato solo e solo con un varco finale ha lanciato la volata e come al solito è rimasto imbattuto.
Per la classifica:
1° Cavendish
2° Goss
3° Graipel
4° Cancellara.

Cancellara è arrivato quarto al fotofinish ma ha fatto la volata a mani alzate, e probabilmente è stato battuto per pochi millesimi.















Per quanto riguarda la nazionale Italiana maschile, possiamo dire che nelle prove a cronometro siamo stati deludenti; neanche Pinotti è riuscito a risollevare la situazione.
Nelle prove in linea invece abbiamo sempre avuto paura della situazione non riuscendo ad esprimerci al
massimo ed arrivando nel gruppo.
Solo sesto Fortin negli Under 23.
 Commentate!

Mondiali ciclismo ELITE Donne: Trionfo dell'Italia e conclusioni

E' stata un'Italia fantastica quella nella giornata di 24 settembre.
Vince Giorgia Bronzini, grazie al treno dell'Italia che è rimasto sempre compatto e nelle fasi finali regolato dalla Monia Baccaille, fondamentale.
La Bronzini conferma il suo successo precedente in Australia: "Siamo state superbe, e ci credevamo tutte, dopo che la Baccaille e Cantele hanno allungato il gruppo, sono uscita in volata a meno di 80m".
Quarto oro mondiale per l'Italia femminile, nel 2007, 2009, 2011 ed il 2011.
Per quanto riguarda la classifica, 1° la Bronzini, 2° la Marianne Vos e 3° Teutenberg.
Le altre italiane sono rimaste nel gruppo o comunque nella coda.













Ma cosa possiamo dire di questa nazionale italiana?
Per quanto riguarda la crono, l'Italia si sa, non è forte, ed il nostro miglior risultato è stato un quinto posto nelle donne Juniores.
Per le altre categorie invece risultati "scarsi".

Per le prove in linea invece, grande soddisfazione, coronata dalla vittoria nelle ELITE.
Le altre categorie sono sempre state comunque positive per noi.
Commentate allora!

Champions League, fase a gironi: CSKA Mosca-Inter

Dopo la sconfitta interna con il Trabzonspor per 0-1, ora c'è la trasferta di Mosca contro il CSKA per provare a rialzarzi, altrimenti le speranze di qualificazione crollerebbero sin dal principio per la nuova Inter di Ranieri, che comunque è ancora all'inizio. I padroni di casa vengono dal 2-2 in casa del Lille.

LA PARTITA

Inizio folgorante della squadra ospite, che al 5' è già in vantaggio: calcio d'angolo con Gabulov che esce malissimo, ne approfitta Lucio che a porta vuota appoggia in rete. Il vantaggio interista con il secondo gol consecutivo, dopo quello in Serie A con il Bologna, del difensore brasiliano. Così l'Inter comincia ad impossessarsi del pallino del gioco, dominando il CSKA che appare bloccato. Al 10' palla-gol del raddoppio con Obi, che di testa su cross di Pazzini trova il riscatto del portiere avversario. Poco tempo passa quando Milito fa una bella girata, ma è troppo centrale e para Gabulov. Al 23' inevitabile lo 0-2 nerazzurro: splendido Yuto Nagatomo sulla destra, il giapponese di fa beffe del difensore con un tunnel e la mette perfetta per Giampaolo Pazzini, che realizza il primo gol in Champions League a porta spalancata. Il "Pazzo" aveva comunque già firmato una doppietta nei play-off l'anno prima con la maglia della Sampdoria ai danni del Werder Brema (poi inutile perché la Samp non passò), ma farlo con l'Inter e nella fase a gironi ha sicuramente un altro sapore. Sembra già finire l'incontro, ma è ora che la squadra di casa si sveglia e comincia a giocare. Alla mezz'ora Dzagoev, uno dei più incisivi nei russi, calcia al volo su sponda di Doumbia, ma Julio Cesar risponde magnificamente in calcio d'angolo. Sulla seguente battuta, proprio Doumbia stacca di testa e trova il palo esterno a salvare l'Inter. Ci prova Vagner Love, centravanti curioso dai capelli blu, ma la sfera si spegne a lato. Negli ultimi secondi del primo tempo il CSKA si guadagna un buon calcio di punizione dal limite dell'area; se ne occupa Dzagoev, che al 45'+3 scavalca la barriera e batte un disattento e mal posizionato estremo difensore della Seleçao. La prima frazione termina quindi sul risultato di 1-2, con i padroni di casa che riaprono il match. Subito insidioso il CSKA Mosca nella ripresa, attacco continuo con alla fine Mamaev che da buona posizione tira a lato di poco. Entra Mauro Zarate al posto di Pazzini, che risente di un problemino, e subito l'argentino si rende pericoloso con una serpentina in mezzo a due e la conclusione che trova Gabulov a mettere in corner. Dall'altra parte Dzagoev, che al 62' prova a impensierire Julio Cesar, e Oliseh, con le sue ripartenze veloci, mettono in difficoltà la difesa. Ancora Zarate protagonista, ma rientrando sul destro spara debolmente e centrale, blocca senza problemi Gabulov, che era stato protagonista anche di un intervento in mischia, poi sulla respinta El Principe non riesce nel tap-in e infine Lucio viene murato. Alla fine, il CSKA pareggia meritatamente. Al 76' uno dei migliori, Vagner Love, si libera di Lucio in area e scarica in rete un destro preciso sul primo palo e potente. Passa sì e no un minuto e l'Inter si riporta incredibilmente avanti: è proprio Vagner Love, l'autore del pari, a perdere il pallone che Cambiasso crossa perfettamente per Zarate, il fantasista ex Lazio fa una giocata di alto livello e col destro la mette all'angolino con Gabulov che osserva sbigottito e inerme. E' 2-3, e sarà questo il risultato finale: la rete improvvisa dell'Inter annienta le speranze del CSKA Mosca, che ci prova solo con Doumbia che non riesce nella deviazione vincente da un passo. Seconda vittoria su 2 per i nerazzurri nell'era-Ranieri, che sembra almeno in parte rimesso a posto le cose.

Serie A 2011-2012, 5a giornata: Catania-Juventus

Dopo il pareggio casalingo con il Bologna, la Juventus vuole rifarsi e continuare la striscia positiva in vetta alla classifica, in casa di un Catania che è reduce dalla brutta avventura di Marassi, con sconfitta 3-0 contro il Genoa.

LA PARTITA

E' subito un buonissimo Catania che con grande personalità opprime in maniera impressionante i portatori di palla della Juve, per poi ripartire in contropiede con la velocità di Gomez, scelto nel tridente d'attacco assieme a Catellani e Bergessio dal mister Montella. In particolare Pirlo non riesce a ragionare, e dopo un inizio abbastanza convincente i bianconeri cominciano a perdere i colpi. Krasic è schierato subito titolare nel 4-2-3-1 di Conte, come esterno destro, a sinistra l'esordiente Elia e Vidal dietro alla punta Matri; il serbo sbaglia quasi ogni stop o appoggio, non favorito da Lichtsteiner che appare bloccato. Dall'altra parte Eljero Elia appare bloccato, anche se ogni tanto sfodera la sua rapidità. I palloni in avanti non arrivano, e allora è il Catania a provarci, con Gomez che mette in crisi l'intera retroguardia juventina sgusciando via. La prima vera occasione è al 22' ed è anche il vantaggio locale: splendido ancora Alejandro Gomez, che sfida Grosso e la mette rasoterra sul primo palo per un altro argentino, Gonzalo Bergessio, che anticipa un distratto Chiellini e ne approfitta depositando con un bella torsione di sinistro la sfera alle spalle dell'incolpevole Buffon. E' 1-0, ma ancora si intravedono i fantasmi di Chiellini, ancora lontanissimo dalla forma migliore. Il primo tempo continua così, senza particolari palle-gol e con una Juve non convincente di fronte ad un Catania in grande spolvero. Nella ripresa passano sì e no due minuti che il Catania ha la clamorosa opportunità del raddoppio: Gomez semina il panico sulla destra, pallone appoggiato per Delvecchio, che svirgola la palla d'esterno a tu per tu con il portiere e la manda addirittura in fallo laterale. Gol mangiato, gol subito, perché al 49' la Juventus trova il pari: Simone Pepe (subentrato ad Elia) si dimostra ancora indispensabile e guida alla riscossa gli ospiti con la sua grinta, parte sulla fascia e appoggia per Krasic, che conclude in porta, trova la paperaccia di Mariano Andujar e segna il primo gol in questa stagione. Pareggio proprio di uno dei peggiori in campo. Il Catania non accusa il colpo e subito dopo può riportarsi avanti: calcio di punizione sul secondo palo per Bergessio, che si divora la doppietta e il 2-1 calciando alto da pochi metri. A questo punto esce fuori la Juve, che attacca e vuole la rimonta, anche se il Catania non ci sta e sfrutta le ripartenze cercando di pungere. Prima Marchisio ha sul destro l'occasione del 2-1: uno-due del giovane azzurro con Matri, ma la conclusione è roba da dimenticare, con la sfera che va alta sulla traversa. Il problema ora per i siciliani è Milos Krasic, che rinvigorito dal gol parte a modo suo constringendo non poche volte gli avversari al fallo. Proprio il serbo è protagonista di un contropiede veloce sulla fascia, ne salta due, entra in area ma non lucido calcia malamente in porta invece che allargare per Matri solissimo davanti all'estremo difensore, che invece non commette un altro errore e blocca con sicurezza. Il Catania ci prova con Lodi, che dopo un'azione rapida dei compagni trova l'imbucata centrale ma Buffon esce in anticipo. Palla-gol anche per Gomez, che questa volta parte invece da sinistra, si accentra e poi tira alto sul primo palo. E' nei minuti finali che la Juve rimpiange amaramente le due clamorose occasioni che sto per raccontarvi: sempre Krasic si libera dei difensori sulla destra, crossa bene per Del Piero in area, ma il capitano si dimostra non specialista nei colpi di testa e spreca incredibilmente il gol-partita. Alex era entrato al posto di un inesistente Matri, che però, se dobbiamo dirlo, avrebbe facilmente segnato da una simile posizione. Dall'altra parte è Giorgio Chiellini a rischiare la frittata più grossa, in area sbaglia un controllo regalanda la sfera a David Suazo, ma in quell'attimo da brivido il portiere della Nazionale non perde il controllo e ruba in uscita il tempo al centravanti. E' Arturo Vidal a divorarsi la rete del 2-1 per la Juve, a un minuto dal recupero: Del Piero e Pepe combina magnificamente sulla sinistra, il capitano va sul fondo e mette in mezzo un gran pallone, la difesa libera male e allora arriva Vidal in corsa, che a botta sicura spara in tribuna. Disperazione per Conte in panchina, fatto sta che al penultimo dei 5 minuti di recupero la Juventus ha rischiato anche di perderla. Contropiede micidiale dei catanesi, Catellani si invola in area ma colpisce malissimo il pallone, lo cicca e allora i difensori lo recuperano e ripartono. Niente da fare, finisce 1-1, parità che permette alla Juve di rimanere in testa alla classifica con 8 punti, con l'Udinese.

Gp Monza F1

Ancora vittoria Vettel, che vince anche a Monza con largo anticipo su Button, arrivo in volata per Alonso, terzo, che riesce a mantenersi davanti a Hamilton. La gara inizia con una buonissima partenza di Aolonso che alla prima curva è già in testa, nella prima curva un incidente fa entrare la safety-car, che rientra alla fine del terzo giro, Alonso co le gomme fredde riesce a mantenere Vettel dietro solo fino al quinto giro, nello stesso giro Webber tampona Massa ed è costretto al ritiro. Fra il 7° giro e il 17° dove Schumacher rientra ai box dopo che Hamilton lo aveva superato. Al 36° giro Alonso viene superato anche da Button e finisce in terza posizione, davanti a Hamilton. Grande rimonta di Hamilton che però non riesce a sopravanzare Alonso. Il podio è così composto: 1°Vettel, 2°Button e 3° Alonso. Da notare il 6° posto di Massa e il 9° di Bruno Senna.

26.9.11

Serie A 2011-2012, 5a giornata: Milan-Cesena

Solo due punti per il Milan di Allegri Campione d'Italia in queste prime tre giornate di campionato, numeri che non sorridono neanche all'avversaria, il Cesena, che di punti non ne ha collezionati nemmeno uno, ed è ultimo a quota 0. La voglia di riscatto è nell'aria.

LA PARTITA

Solo 5 minuti, ecco il tempo che impiega il Milan per passare in vantaggio: Clarence Seedorf pennella da posizione impossibile una traiettoria complicatissima che scavalca Ravaglia (che sfiora soltanto), sbatte sulla traversa ed entra. Tiro o cross? Da subito si penserebbe ad un traversone sbagliato, ma l'olandese specifica a fine primo tempo che si trattava di una conclusione. Comunque non importa, tanto la palla è dentro. La risposta del Cesena non si fa attendere, con Adrian Mutu che cerca di bissare il gol alla Lazio con un colpo di testa prima e con un destro debole poi, ma niente da fare. Sarebbe stato il gol del mese il colpo di tacco in corsa e al volo di Comotto, che inventa un pallonetto che sfiora il palo alla destra di Abbiati. Al 19' proprio il portiere rossonero si rifà dall'errore contro l'Udinese, bello l'anticipo in extremis su Martinez, che avrebbe facilmente insaccato il pari su cross dalla destra. Il Cesena comunque c'è, ma piano piano il "Diavolo" esce fuori grazie alla regia di Mark Van Bommel, e sfiora il raddoppio con un rasoterra potente da fuori di Emanuelson. Replica di Yepes che per poco non trova la porta, poi Abate la mette al centro dopo un azione di forza e Cassano non trova di pochissimo la sfera per la deviazione vincente. Dopo l'intervallo Giampaolo prova a rimodellare la formazione ospite, schierando uomini più offensivi. E' comunque la formazione rossonera a rendersi pericolosa con El Shaarawi, che cerca di segnare per la seconda volta in Serie A dopo la rete all'Udinese, ma trova Ravaglia ad opporsi. Ribaltamento di fronte con Eder che viene falciato brutalmente da Yepes: il colombiano si becca un giallo che sapeva di quasi-rosso. L'incontro continua così, con i padroni di casa che fanno la partita e gli ospiti che provano a ripartire con il solo Eder, che è rapido e mette in crisi la retroguardia avversaria, ma nulla di fatto. E' meravigliosa la giocata del Piccolo Faraone El Shaarawi, che fa un velo che permette a Seedorf di avventarsi sul pallone, ma il centrocampista manca la doppietta con un tiro alto. Ci prova Fantantonio che trova l'estremo difensore a salvare in corner. Finisce quindi la sfida 1-0 per il Milan, che torna alla vittoria (la prima in campionato in questa stagione) e manda un messaggio a Juventus e Napoli: le milanesi ci sono, conferma la vittoria dell'Inter sul Bologna.

Champions League, fase a gironi: Manchester City-Napoli

E' una serata splendida quella di Manchester, tra City, che sta andando benissimo in campionato, e Napoli. I partenopei tornano dopo una lunga attesa nell'Europa dei grandi, e davanti c'è la squadra di Mancini, che sceglie il trio Nasri-Silva-Aguero dietro a Dzeko. Saranno invece i tre tenori, Hamsik, Lavezzi e Cavani a far tremare gli avversari.

LA PARTITA

Inizia un po' timidamente la squadra di Walter Mazzarri, soffre i frequenti inserimenti di David Silva e le giocate di un ottimo Kun Aguero, che fra l'altro è il genero di Maradona (vecchi ricordi del Napoli...). Si rendono pericolosi i Citizens, che anche se esprimono un dominio piuttosto sterile vanno vicino al gol con Edin Dzeko, ma il destro del centravanti bosniaco accarezza il palo con De Santics che forse sfiora. La risposta del Napoli è affidata al Pocho Lavezzi, che si libera di un disattento Kompany e scarica contro la traversa un destro esterno meraviglioso, facendo disperare tutti i tifosi partenopei giunti in Inghilterra. A questo punto prova a prendere coraggio il Napoli, ma non accade niente di eccessivamente ecclatante fino al 34', quando è il Manchester a colpire una traversa e fare 1-1 nel conto dei legni: contropiede con Aguero che si porta a spasso la difesa, poi appoggia dietro per Yaya Touré, che però becca di prima intenzione il montante a salvare il portiere azzurro. Nella ripresa è un buon Napoli che prende coraggio e dopo pochi minuti ha la clamorosa opportunità per portarsi in vantaggio: Zuniga è protagonista di uno spunto considerevole sulla sinistra, cross sul secondo palo per Marek Hamsik; lo slovacco impatta di piattone al volo la sfera, che supera Hart ma trova uno straordinario Kompany a salvare sulla linea. Il City prende un po' di paura e comincia a costruire meno, mentre la formazione schierata da Mazzarri acquisisce sempre più coraggio. Esce Lavezzi e entra Dzemaili, ma anche gli altri due del famoso tridente napoletano lasceranno nel finale il posto a Pandev e Santana. Poco dopo proprio Dzemaili va in percussione e allarga per Hamsik, che davanti al portiere calcia a botta sicura ma trova l'intervento prodigioso del difensore che salva Hart in calcio d'angolo. Al 68' invece, arriva l'incredibile e inaspettato vantaggio ospite: contropiede micidiale con Maggio che va veloce, magnifico servizio sulla corsa di Matador Cavani, che come al solito è letale e trova la porta segnando il gol dello 0-1. Non è rabbiosa la reazione dei padroni di casa, che sono subito intimoriti dalle urla dei tifosi partenopei, in delirio. Ci pensa però Sergio Aguero a far capire che mancano ancora venti minuti, prende il secondo legno della propria squadra, il terzo in totale, steccando l'incrocio dei pali al volo su cross dalla sinistra. Ci pensa invece Aleksandar Kolarov a spegnere del tutto l'euforia italiana, meravigliosa pennellata su calcio di punizione, sul primo palo con De Santics battuto e immobile. Siamo al 74', e da adesso ogni tentativo del Manchester City di ribaltare l'incontro saranno sventati da un Napoli ordinato e propositivo. Finisce quindi 1-1, con la squadra allenata da Mazzarri che merita questo punto, che non era cosa facile.

25.9.11

Flash news mondiali ciclismo vince cavendish

Flash news gara in linea elite
Primo cavendish
Secondo goss
Terzo graipel e quarto Cancellara al fotofinish
Italiani nel gruppo, forse nei primi 10

Serie A 2011-2012, 5a giornata: Bologna-Inter

Ecco il primo impegno di Ranieri sulla panchina nerazzurra, davanti c'è il Bologna, reduce da due sconfitte e il pareggio di Torino. Anche l'Inter ha un solo punto, dopo le sconfitte di Palermo e Novara e il pari in mezzo con la Roma. Bologna-Inter è questo e molto altro.

LA PARTITA

Inizia meglio l'Inter, che costruisce la prima occasione clamorosa dopo pochi minuti, con Walter Samuel: calcio di punizione, palla liberata male dai difensori e che capita sui piedi del difensore, che tutto solo conclude addosso a Gillet. La risposta emiliana non si fa attendere, con Di Vaio: l'ex centravanti della Juventus si invola in area di rigore ma, ignorando Ramirez al centro, calcia in porta con la palla che sorvola di un soffio l'incrocio dei pali. E' una partita che continua a sfornare emozioni, perché subito dopo è Forlan a far tremare il palo con una gran conclusione da lontano, il legno salva Gillet. Abbastanza divertente il match, con opportunità da una parte e dall'altra, Coutinho e Ramirez faticano mentre Forlan e Diamanti sembrano in forma. E' proprio il giovane brasiliano Coutinho ad andare vicino al secondo gol in Italia con un tiro che sfiora l'angolino. Al 39' si sblocca la partita a favore della squadra di Ranieri. E' Giampaolo Pazzini a riscattare le panchine precedenti: Diego Forlan fa uina gran cosa permettendo il contropiede per Cambiasso, che fa la sponda al centravanti ex Samp, che a sua volta inventa un gran tiro sul primo palo, toccato dal portiere ma che si accomoda dentro la porta. Nella ripresa è subito Inter, con Esteban Cambiasso che stecca la traversa e va vicino al raddoppio. Girandola di cambi che sfavorisce la squadra di Bisoli, che toglie Di Vaio per un nullo Acquafresca. Splendida punizione di Gaston Ramirez, si esalta Julio Cesar. Dal seguente corner ne esce un calcio di rigore a favore del Bologna, per trattenuta di Samuel su Portanova. Dal dischetto si presenta Diamanti: il portiere brasiliano tocca la conclusione del fantasista mancino, ma la palla termina la sua corsa in fondo alla rete: 1-1. Come nella partita di Torino contro la Juve il Bologna perde Gillet, costretto alla sostituzione per un tocco duro. Entra Diego Alberto Milito, che 5 minuti dopo dal suo ingresso in campo si procura un altro rigore, questa volta a favore dell'Inter: Cambiasso verticalizza, Pazzini fa il velo e Morleo travolge l'ex Genoa: espulsione per il difensore. Il penalty è realizzato perfettamente proprio dal Principe, che porta a 3 il bottino personale in campionato, il secondo gol su rigore dopo quello della doppietta al Palermo. Quello fu inutile, ma questo costa i tre punti, dato che a questo punto il Bologna, sotto di un gol e di un uomo, si arrende all'inevitabile sconfitta. Prima la squadra di Bisoli aveva espresso buon gioco, per un tratto quasi sottomettendo gli ospiti, ma ci si accorge che la gara è finita anche all'87', quando Lucio svetta su una punizione di Muntari e la mette di testa per l'1-3 finale. Finisce qui, esordio con vittoria per Claudio Ranieri che porta a 4 i punti nerazzurri.

Il programma e i risultati della 5a giornata della Serie A 2011/2012

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- Sabato (Saturday) 24/9/11
Ore 18.00
Bologna-Inter 1-3 (39' Pazzini (I), 66' Diamanti rig. (B), 81' Milito rig., 87' Lucio)
Ore 20.45
Milan-Cesena 1-0 (5' Seedorf)
Napoli-Fiorentina 0-0
- Domenica (Sunday) 25/9/11
Ore 12.30
Chievo-Genoa 2-1 (48' Palacio (G), 74' Pellisier, 90'+3 Moscardelli)
Ore 15.00
Atalanta-Novara 2-1 (34' Schelotto (A), 59' Cigarini (A), 89' Porcari)
Cagliari-Udinese 0-0
Catania-Juventus 1-1 (22' Bergessio (C), 49' Krasic)
Lazio-Palermo 0-0
Siena-Lecce 3-0 (6' Destro, 53' e 70' Calaiò)
Ore 20.45
Parma-Roma 0-1 (50' Osvaldo)

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Inizia bene la nuova Inter di Claudio Ranieri, vince a Bologna 1-3: apre le marcature Pazzini, finalmente titolare, pareggia Diamanti su rigore ma sarà un altro rigore a concedere la vittoria ai nerazzurri, trasformato e procurato dal Principe Milito. Chiude Lucio di testa. Si riprende anche l'altra milanese, il Milan, che batte con una prova buona ma non eccezionale il Cesena 1-0, decide il tiro-cross di Clarence Seedorf dopo pochi minuti. Non ci sono invece reti a Napoli, tra partenopei e Fiorentina, ma ci sono molte emozioni, comunque 0-0. Nell'anticipo delle 12.30 il Chievo batte in rimonta 2-1 il Genoa: vantaggio rossoblu firmato da Palacio (quarto gol in quattro gare), poi pareggio di Pellisier che poco prima aveva sbagliato un calcio di rigore, infine vantaggio di Moscardelli a pochi secondi dalla fine. Nel pomeriggio una grande Atalanta vince per la terza volta di fila, contro il Novara 2-1: Schelotto e l'eurogol di Cigarini prima di Porcari su indecisione di Consigli. L'Atalanta sarebbe da sola in vetta alla classifica con 10 punti (a +2 su Udinese e Juve) senza la penalizzazione. Già, proprio l'Udinese non vuole mollare la vetta sul campo del Cagliarie pareggia 0-0. La Juve fa 1-1 a Catania; padroni di casa in vantaggio con Bergessio, poi la papera di Andujar aiuta Milos Krasic a segnare il pari ad inizio ripresa. Tra Lazio e Palermo è un altro 0-0, Siena-Lecce è già uno scontro salvezza vinto dai toscani 3-0, super Calaiò che mette il doppio timbro dopo il centro di Destro. Il colpo di testa di Pablo Daniel Osvaldo con un Mirante in leggero ritardo regala la prima vittoria alla Roma di Luis Enrique, in casa del Parma.