19.3.11

Il Giappone trema, e fa tremare.

Il recente terremoto del Giappone, che ha investito le coste orientali, non avrebbe creato molti problemi alle case produttrici che vi producono(di tutto, tra cui prodotti informatici). E invece, dopo essere stata fregata dal maremoto, deve fare i conti con se stessa. E a farli, i conti, li stanno facendo anche Acer, Mitsubishi, Sony, Sharp, Casio, Nikon, Canon e molte altre case produttrici, che ne usufruiscono indirettamente(e citiamo una certa Apple, la quale ha i suoi stabilimenti manifatturieri propio in Cina(anche lei rovinata dal disastro nucleare in questo caso), nei stabilimenti della Foxconn. Oltre alla quasi totale mancanza di energia(senza la quale non ci sarebbero le immagini che vediamo), vi è anche il problema del trasporto, e quindi di conseguente distribuzione, dei prodotti. Un bel rompicapo un pò per tutti insomma; e se invece la Apple fosse avvantaggiata? Questa teoria(la quale dice "danni quasi inestistenti") è di Gene Munster, analista.
Francamente non credo, certo è che la Cina non è il Giappone e quindi subirebbe sol gli effetti nucleari.
E voi? Che dite? Il commercio informatico ne risentirà fortemente o solo in parte?
Commentate mi raccomando!

18.3.11

Sorteggi quarti di finale Champions League

Venerdì mattina a Nyon, città svizzera, più precisamente a mezzogiorno, si svolgeva il sorteggio delle squadre rimaste in ballo per aggiudicarsi la coppa per i quarti di finale. Queste squadre sono le seguenti: Real Madrid, Barcellona, Inter, Shakhtar Donetsk, Tottenham, Schalke 04, Manchester United e Chelsea. Ebbene, come già saprete ed avrete potuto constatare, l'unica italiana rimasta in grado di salvare l'onore del nostro calcio è l'Inter, non meno che Campione d'Italia, d'Europa e del Mondo; bella quanto importante, infatti, l'impresa dei nerazzurri a Monaco di Baviera all'Allienz Arena. Ecco a voi il sorteggio dei quarti di finale.

ANDATA

Inter-Schalke 04; Real Madrid-Tottenham (5 Aprile); Chelsea-Manchester United; Barcellona-Shakhtar Donetsk (6 Aprile).

RITORNO

Schalke 04-Inter; Tottenham-Real Madrid (13 Aprile); Manchester United-Chelsea; Shakhtar Donetsk-Barcellona (12 Aprile).

Possiamo dire che l'Inter è stato piuttosto fortunato, il Barcellona avrà la vita facile e sarà invece un bello scontro sia tra Real e Tottenham e sia tra Manchester e Chelsea, che è anche derby d'Inghilterra. Infine, sono stati sorteggiati anche le semifinali.

SEMIFINALI

La vincente tra Inter e Schalke 04 affronterà la vincente tra Chelsea e Manchester United.
La vincente tra Real Madrid e Tottenham affronterà la vincente tra Barcellona e Shakhtar Donetsk.

X8 con Android 2.3 è realtà!

I "soliti noti" di XDA, gruppo di sviluppatori di ROM per dispositivi Android, sono riusciti a mettere nel processore dell'Xperia X8, famoso smartphone per essere già vecchio, in quanto fermo alla 2.1.
Ovviamente i lavori sono ancora da ultimarsi nei campi fotografici e l'audio, ma il team ha già fatto un'ottimo lavoro rendendo la release software ben usabile, ovviamente a rischio e pericolo dell'utente. Qui il link per il forum da cui potrete ricavare il software, e per chi è appena arrivato nel mondo Android dico anche che per installarla ci vogliono i permessi di root, ben noti ai "developers", che peraltro annullano la garanzia.

E voi? Che dite? Obiezioni, suggerimenti e pensieri sono i benvenuti in questo blog, che esige il rispetto delle regole e del buon senso.
Commentate!

17.3.11

Champions League Ottavi di finale: Real Madrid-Lione

                                            LA PARTITA
Marcelo di gran lunga il migliore in campo
Il Real Madrid sfata il tabù:erano 6 anni che le merengues venivano eliminate agli ottavi di finale (cosa grave per il club che ha vinto più Champions League nella storia).Si può dire che è stato tutto facile per la squadra di Mourinho infatti il Lione non ha mai fatto un vero tiro in porta.Occasionissima già al 2' minuto passaggio di Marcelo per Ozil e Llorise respinge,poi Marcelo prova un diagonale e il portiere londinese mette in corner. Gran parata ancora per Llorise che riesce a trattenere un colpo di testa di C.Ronaldo su cross da calcio di punizione di X.Alonso (17').Al 21' si fa vivo il Lione che ci prova con un diagonale di Cissokho, Casilias mette in angolo. Risponde il Real, al 26' Ronaldo si accentra da destra e la piazza sotto la traversa,ma Llorise c'è. Al 36' finalmente le merengues si portano in vantaggio: C.Ronaldo la passa a Marcelo che fa fuori due difensori londinesi,tira,Llorise para ma non è abbastanza perchè il pallone finisce dentro lo stesso.Non è finita: 41' Marcelo per Benzema che prova a piazzarla ma ancora un miracolo di Llorise.Nel secondo tempo il Real parte subito forte: 51' Benzema per Ozil che tira e sfiora la traversa. 63': Ronaldo per Benzema che viene falciato sarebbe rigore ma l'arbitro nega. 65': Finalmente le merengues chiudono il match,clamoroso errore dei due centrali londinesi che si fermano e si inserisce Benzema che mette dentro la palla. Non è finita:c'è posto anche per il terzo gol al 75' assist di Ozil di testa per Di Maria che batte Llorise con il cucchiaio.Non ci sono più occasioni da raccontare e la partita finisce 3-0 per le merengues che cosi accedono ai quarti di finale.
IL PAGELLONE REAL MADRID...

CASILLAS 5.5 - Disattento su un paio di conclusioni, ordinaria amministrazione il resto.
SERGIO RAMOS 6.5 - Sempre concentrato quando c'è da sbrogliare matasse insidiose specie nel primo tempo, esce di poco vincitore dal duello con Cissokho.
PEPE 6 - Non impeccabile, concede troppo alle incursioni dei francesi finché il Real non sigilla il risultato. E nel finale, rischia il rosso per doppia ammonizione, sul 3-0...
CARVALHO 6 - Più sicuro di Pepe, ma non è ai suoi livelli migliori.
MARCELO 7.5 - Al Bernabèu si urla il nome di Roberto Carlos. Questa sera, Marcelo sembra il pelato laterale mancino ancora amato dalle parti di Madrid: un gol allucinante di tecnica raffinatissima, una marea di palloni decisivi recuperati e proiezione offensiva costante senza rischiare mai dalla sua parte. In una parola, perfetto.
KHEDIRA 6 - Il più spento del centrocampo di Mourinho, impreciso quando i giocolieri offensivi gli chiedono l'assist vincente.
XABI ALONSO 6.5 - Un distributore di qualità. Non sbaglia un passaggio, è il faro del gioco merengue.
DI MARIA 7 - Fatica in partenza, poi da buon diesel esce alla distanza. Il treno argentino carbura nella ripresa e diventa uno spauracchio, fino al gol gemma che gli vale la standing ovation.
OZIL 7 - Vale il prezzo del biglietto. Incursioni sempre pericolose, tanti tentativi verso la porta di Lloris e invenzioni incantevoli come quella che Ronaldo spara su Lloris al 27'. Uno spettacolo.
C. RONALDO 6.5 - Gioca a mezzo servizio, ma doveva esserci per forza. Un paio di fiammate da far spavento, assist a Marcelo e qualche giocata semplice semplice: un Cristiano al 50% può bastare, almeno questa sera.
BENZEMA 7 - Una forza della natura. E' un demonio in avanti, svaria sul fronte offensivo alla ricerca del gol dell'ex che trova nella ripresa da vero killer dell'area di rigore, i suoi movimenti aprono le porte ai prestigiatori domati da Mourinho.
LASSANA DIARRA S.V.
ADEBAYOR 5 - Ha 20 minuti di tempo per dare convinzioni a Mourinho con la partita ormai già chiusa, il Real gioca quasi per lui ma il togolese marcisce in fuorigioco perenne, sbaglia appoggi e non conclude mai. L'unico deludente di un Madrid sontuoso.
GRANERO S.V.
IL PAGELLONE LIONE...

LLORIS 6 - Qualche responsabilità sul primo gol dove poteva superarsi, ma in tante altre occasioni fa gli straordinari.
REVEILLERE 4.5 -Imbarazzante la superiorità di Marcelo sulla sua corsìa, non chiude mai né tantomeno spinge.
CRIS 5 - Deconcentrato e in affanno, i buchi centrali dove il Real penetra in carrozza sono colpa anche sua.
LOVREN 5 - Come il compagno di reparto, anche se fino all'1-0 del Madrid tiene meglio con grinta e caparbietà. Poi, naufraga totalmente. Disattento negli ultimi due goal.
CISSOKHO 6 - Le prova tutte contro Sergio Ramos, soffre Di Marìa ma trova il tempo di farsi vedere con puntualità in fase di spinta, e non aveva due signori facilissimi da controllare davanti a sè...
TOULALAN 5 - Rallenta sempre il ritmo, con Kallstrom è la sciagura del Lione.
KALLSTROM 5 - In avvio sembra proposito, poi scompare tra gli allucinanti ritmi del Real.
GOURCUFF 4.5 - Disastroso, ci si aspettava molto di più. Nei primi minuti qualche lampo, fino alle due punizioni calciate in maniera orribile. Da quel momento, errori a catena e una leggerezza da far paura. I veri campioni sono altri.
BRIAND 4.5 - Come Gourcuff, ma dal Yohann era lecito aspettarsi qualche giocata. Lui invece gioca tutto il primo tempo, ma è come se non lo facesse: ectoplasma.
DELGADO 6 - Meno idee dell'andata, poche quelle valide e messe in partica. La sua fantasia resta per troppo tempo a riposo, ma prova in tutti i modi a dare vivacità finchè non si spegne la luce.
LISANDRO LOPEZ 6.5 - Inesauribile dal primo all'ultimo minuto, tra cross, conclusioni e recuperi si batte con orgoglio per provare l'impresa al Bernabèu. Non gli riesce, ma merita di essere considerato come il migliore di un deludente Olympique Lione.
GOMIS 5.5 - Due conclusioni quando tutto è pregiudicato e poco più, non incide.
PIED 5 - Ruvido e fuori dai ritmi, vittima sacrificale del Real dei titani.
PJANIC S.V. - Miralem ha già zittito il Bernabèu, perché non metterlo prima? Puel sbaglia, visti i nomi che agivano sulla trequarti francese...
AZIONI PRINCIPALI

Su Youtube la partita di basket!

Esatto, come avete potuto intuire, stiamo iniziando ad usare il nostro canale Youtube.
Il video si riferisce alla partita del Deruta basket del 15 gennaio 2011. Di seguito gli highlights:



Allora, che ne pensate? Certo, siamo alle prime armi ma le vostre opinioni sono importanti!
Commentate in numerosi, ed alla prossima!

Champions League partite di ritorno ottavi di finale: Manchester Utd-Marsiglia

Il Manchester di Ser Alex Ferguson accede come lo scorso anno agli ottavi di finale della Uefa Champions League, battendo per 2-1 il Marsiglia. L'andata in Francia era terminata 0-0, questa volta i Red Devils si sono scatenati con il Chicharito Hernandez, che ha firmato una doppietta, prima dell'autorete di Brown che serve solo ad accorciare le distanze. Seconda inglese ai quarti dopo il Tottenham di Bale che ha eliminato il Milan.

LA PARTITA

Al 5' i Red Devils passano subito in vantaggio: grande azione di Rooney sulla sinistra, il bomber inglese mette un bel cross su cui non arriva Mandanda, ma Hernandez sì, e il messicano non può sbagliare a porta vuota per l'1-0. Il Manchester crede di aver quindi la vita facile, ma non è così ed è Van der Sar a salvare su Taiwo. Al 36' occasione d'oro per il Marsiglia: il traversone di Taiwo perfetto al centro dell'area che smarca Diawara, il giocatore fa però tutto ciò che può per mandarla fuori e ci riesce, infatti la butta fuori da un metro di testa. Trema l'Old Trafford. La squadra di Deschamps poi prova con il destro alto di Remy, ma il primo tempo finisce sull'1-0 con lo United che soffre più del dovuto. Nella ripresa il Manchester riesce meglio a dominare e difendere il vantaggio, ma il Marsiglia è comunque pericoloso con i palloni sventagliati in mezzo da Remy e Taiwo ma i centravanti francesi non arrivano. Al 55' il Chicharito prova a mettere il naso davanti, ma spreca l'occasione inciampando sul pallone. Ancora i francesi pericolosi con Henize, che sfrutta male un'opportunità di testa. Nonostante l'attacco continuo degli ospiti, è il Manchester a raddoppiare, con il solito Hernandez che sfrutta l'assist di Giggs e la butta dentro al 75'. A questo punto il Marsiglia sembra essere k.o. ma riapre la partita con l'autorete di Brown al 83', che colpisce malamente di testa un pallone messo in mezzo da un corner. Poco dopo un tiro di Rooney viene respinto da Mandanda. Vince il Manchester 2-1, anche soffrendo.

LE PAGELLE MANCHESTER UNITED

Van der Sar: 6+ Sempre attento nelle conclusioni avversarie, come è suo solito.
Evra: 7 Partita perfetta, interventi duri quanto precisi e regolari, guida la squadra alla vittoria.
Smalling: 6 Qualche errore, ma dovuto all'inesperienza della giovinezza.
Brown: 5,5 Decente gara, solo che infila la testa dove non deve e ne causa l'autorete.
O'Shea: 6 Si fa male verso la fine del primo tempo. Rafael (36'): 6 Fa bene il suo lavoro senza far rimpiangere l'infortunato O'Shea. Fabio da Silva (70'): ng
Giggs: 7 Eterno, assist a Hernandez per il secondo gol, grande visione di gioco e test alta. Un vero leader, anche a questa età.
Scholes: 6,5 Bravo a suggerire palloni all'attacco, a centrocampo erge un muro.
Carrick: 6,5 Prestazione completa, tra attacco e difesa.
Nani: 6 Non ha i lampi come è suo solito, non trova mai lo spunto, ma gioca benino. Valencia (62'): 6,5 Corre come un matto sulla fascia, lancia profondo in occasione del raddoppio.
Chicharito: 7,5 Un cecchino infallibile che permette allo United di passare il turno. Grande prova, e se gioca così può davvero diventare uno dei migliori centravanti in vista del futuro.
Rooney: 6,5 Serve su un piatto d'argento il gol dell'1-0 al messicano, gioca bene ed ha pure l'opportunità per il 3-1 a pochi minuti dal termine.

LE PAGELLE MARSIGLIA

Mandanda: 6 Incolpevole sui gol, fa ciò che può senza distrazioni.
Taiwo: 6 Sovrasta Nani, viene sovrastato da Valencia, mette cross molto interessanti in mezzo.
Heinze: 5+ Troppi errori, uno di questi decisivo in occasione del primo gol.
Diawara: 5 Il peggiore dei francesi, sbaglia un gol praticamente già fatto nel primo tempo, perde troppe volte gli attaccanti di Ferguson.
Fanni: 6+ Una piovra in difesa, ottimo e sempre.
Cheyrou: 5,5 Tira a volte in porta, ma non pericolosamente, non ha la forma fisica giusta.
Mbia: 6 Non inventa grandi passaggi, ma si vede che ci mette l'impegno. Jordan Ayew (80'): ng
Gonzales: 7 Batte il corner che porta all'autogol, guida la sua squadra d'esperienza.
Andrè Ayew: 6 Buone le sue partenze, solo che gli avversari che incontra non sono facili.
Gignac: 5 Gioca 70 minuti ma sbaglia due gol facili. Imperdonabile. Valbuena (69'): 6 Fa la sua parte nei venti minuti di gioco.
Remy: 6,5 Mette paura alla difesa inglese, devia il pallone che porta alla goffa autorete di Brown.

AZIONI PRINCIPALI


Champions League Ottavi di finale: Chelsea-Copenaghen

                                                           LA PARTITA
Cole è il migliore dei suoi.
Per il Chelsea di Ancelotti è tutto facile ed infatti dopo aver vinto in casa del Copenaghen 2-0 all'andata con doppietta di Anelka allo Stamfrod Bridge se la cava con un bel 0-0.Chelsea subito in avanti Cole per Lampard che calcia sull'esterno della rete (2'). Al 10' tiro da fuori di Anelka ma para il portiere del Copenaghen.Ancora Chelsea al 17' colpo di tacco di Drogba e Zhikov sbaglia davanti alla porta in modo clamoroso.Non è finita,al 20' Zhikov per Anelka che d'esterno fa compiere un miracolo al portiere del Copenaghen. Il Copenaghen reagisce e al 26' stava per rimettere in discussione la qualificazione, N'Doye batte una punizione prendendo palo pieno. I blues reagiscono subito e al 32' Drogba fa un grande assist a Zhikov che mette fuori clamorosamente.Nel secondo tempo il Chelsea ci riprova e al 47' Bosinwa cross per Drogba che di destro clacia sul fondo.Al 50' dal corner cross di Lampard, Drogba fa la sponda e Mikel di testa sfiora la traversa. I blues allentano un pò la pressione e verso la fine della partita entrano Torres e Essien. Quest'ultimo al 92' poteva segnare il gol-vittoria ma calcia a lato di pochissimo.
IL PAGELLONE CHELSEA....
Cech 5,5: Non deve compiere nessuna parata. Ma l’errore sulla punizione di N’Doye poteva avere gravi conseguenze. Deve ringraziare l’incrocio.
Bosingwa 6: Nel primo tempo spinge con continuità aiutando Anelka. Poi si adegua al ritmo della gara
Ivanovic 6,5: Tiene bene un indiavolato N’Doye, e si rende pericoloso in avanti sui calci da fermo
Terry 6: Il capitano gioca una gara solida e senza sbavature davanti al ct inglese Capello
Cole 6,5: Nel primo tempo assieme a Zhirkov è imprendibile. Bene anche nella ripresa anche se i compagni lo assistono poco
Ramires 5: Corre tantissimo, ma spesso a vuoto. Recupera molti palloni, ma poi non sa cosa farsene
Lampard 5,5: Gara sottotono del faro del centrocampo. Non trova mai il modo di velocizzare l’azione
Obi Mikel 6: Bravo a limitare Gronkjaer. dall’82° Essien sv: Pochi minuti per fargli ritrovare la gamba
Zhirkov 6: Ottimo primo tempo, in cui si segnala come il più pericoloso dei suoi. Nella ripresa cala vistosamente. dal 74° Malouda 5,5: Il suo ingresso non cambia nulla.
Anelka 6: Tantissimo movimento in avanti, dove svaria su tutto il fronte. Ma spreca troppo sotto porta quando dimostra scarsa lucidità. dal 66° Torres 5: Ancora a secco, nonostante i compagni giochino per lui. Sta diventando un problema
Drogba 4: Mai uno spunto dei suoi. Si fa sovrastare fisicamente dai centrali danesi e quando ha spazio tira debolmente. Ancelotti deve recuperarlo se spera di arrivare a Wembley.



IL PAGELLONE COPENAGHEN...
Wiland 6,5: Impegnato sopratutto nei primi minuti risponde sempre presente. Poi si limita a sbrogliare qualche situazione in area, sempre con grande freddezza.
Wendt 6,5: Soffre Zhirkov nel primo tempo, ma alla fine gli prende le misure e il russo scompare
Zanka Jorgensen7: Annulla Drogba e non è poco
Antonsson 6,5: Attento e concentrato per tutta la gara, sia contro Anelka che contro Torres. Non concede nulla
Bengtsson 6,5: Ottima prestazione dell’esterno danese che tiene a bada Bosingwa e Anelka. dal 60° Zohore 6: Prova a dare verve all’attacco, ma sbaglia molto in fase di appoggio. A 17 anni certi errori si possono perdonare
Bolanos 6,5: Il centroamericano non teme i più quotati avversari e si batte come un leone dall’88° Kristiensen sv: Pochi minuti per tentare l’assalto finale.
Claudemir 6: Dovrebbe essere la stella dei danesi, ma questa sera bada più a coprire che inventare
Kvist 6,5: L’uomo più creative del centrocampo. Da lui partono le migliori azioni del Copenaghen
Vingaard 6: Gioca una partita attenta, soprattutto in fase difensiva. Incide poco invece in fase di costruzione. dal 74° Santin 6: Prezioso nell'assalto finale, anche se non trova il gol.
Gronkjaer 5,5: Non trova quasi mai la posizione. Di fronte all’ex pubblico si nasconde. Unica nota stonata dei danesi
N'Doye 6,5: L’incrocio dei pali gli nega la gioia del gol. Si batte senza sosta contro i centrali inglesi.



AZIONI PRINCIPALI

Aspirante informatico? Ti aiutiamo noi! Puntata n.0:L'installazione.

Ottimo, iniziamo questa avventura per farvi orientare tra tutto quello che vi circonda.
Sei appena arrivato a casa, con il tuo bel pacco contenente un computer che saprai già scoppierà di fili e "parolacce" integrate. Apri. Caos.
  • Distinguiamo tra computer fisso e portatile, il primo è il più complicato di tutti, per via delle sue "periferiche"(tastiera, mouse ecc.), il secondo no.
Ecco come si presenterà un computer fisso dopo "l'installazione":


Ed ecco invece cosa succede con il portatile:

Quindi, il portatile per ordine e pulizia vince.
Ritorniamo al fisso:
Una volta che avete tutte le periferiche sotto i vostri occhi, iniziate ad attaccarle alle varie porte poste dietro al computer, ma con ordine, e quindi prima mouse e tastiera...e anche casse. Accendete il computer (il primo avvio), e non sarà difficile uscire dalla schermata di benvenuto.
Se ci riuscite (e qui non vi posso aiutare molto), beh, potete incominciare di nuovo ad attaccare le periferiche, e quindi giù con stampanti, modem, scanner, schermi e chi più ne ha più ne metta.
Ma andiamo al portatile:
Avete l'alimentatore? Attaccatelo, ed il gioco è fatto. Lo accenderete, certo, e avrete da fare anche voi con la fatidica schermata di benvenuto, ma almeno non dovrete installare altra roba, anche se il trackpad (quel "coso" che hanno tutti i portatili sotto la tastiera) mi va "stretto"...
In attesa della nuova puntata, potete imbestialirvi con il vostro computer bello e pronto, o forse no: seguiteci! E commentate!

Google festeggia i 150 anni d'Italia a modo...ben noto!


Prima di tutto, scusatemi per la mia lunga assenza, causata da febbre, influenza generale, ma eccomi di nuovo qua!
Come dicevo, Google, attraverso la sua home page, festeggia l'Italia, con un'immagine, un doodle, significativo.
Io l'Italia la festeggio anche così, e voi?
Ah, vi invito anche a visitare la nuova sezione per aspiranti informatici, non mancate a venire!

16.3.11

Ottavi di Finale Champions League:Bayern Monaco-Inter

                                                           LA PARTITA
Pandev esulta dopo aver realizzato il gol qualificazione
L'Inter passa ai quarti di finale in modo pazzesco con una vittoria all' Allianz Arena in casa del Bayern Monaco. Partita è stata devo dire con molti alti e bassi per i neroazzurri che però nonostante tutto alla fine sono riusciti a portarsi a casa la qualificazione. L'Inter parte subito a tutta velocità infatti al 3' minuto passa in vantaggio con un diagonale di Eto'o sotto le gambe di Kraft (Pandev assist-man). Ma il Bayern reagisce subito e al 20' infatti c'è il pareggio dei bavaresi: tiro da fuori di Robben, J.Cesar non trattiene e sulla ribattuta mette dentro Mario Gomez un pò come era successo all'andata. Bayern che insiste, al 25' Gustavo per Gomez che salta Lucio e calcia: questa volta buona parata di J.Cesar. Al 30' i bavaresi si portano addirittura in vantaggio: Robben sulla fascia fa fuori Cambiasso, poi da la palla in profondità per Thomas Muller che batte J.Cesar.Ancora che Bayern: al 34' Schweinsteiger passaggio in verticale per Ribery a tu per tu con J.Cesar fa compiere un gran miracolo al portiere neroazzurro. Continua l'assedio del Bayern: al 39' cross di Ribery, Gomez in spaccata ci prova ma J.Cesar sembra aver fermato il pallone ma invece non è cosi, infatti il pallone rotola e si ferma sulla linea di porta e Ranocchia prova a mettere fuori colpendo Muller (palla che finisce sul palo). Al 42' Ribery per Robben che davanti a J.Cesar calcia sull'esterno della rete. Nella ripresa sembra la stessa storia, al 60' cross di Robben, Gomez al volo fa volare J.Cesar. Ma al 62' Eto'o all'indietro per Sneijder che con una gran botta all'angolino basso trova il pareggi neroazzurro che ridà speranza per la qualificazione. Inizia l'assedio dell'Inter che reagisce con orgoglio e pur non giocando benissimo all'87' Eto'o fa tutto da solo si libera di due avversari la da a Pandev che la piazza sotto la traversa per il 3-2 che da la qualificazione all'Inter. La partita finisce e l'Inter si qualifica, grande rammarico per il Bayern perchè non è servito dominare il primo tempo e parte del secondo. Visto l'andamento della partita i bavaresi hanno giocato sicuramente meglio dell'Inter che si è qualificata con orgoglio e determinazione anche non giocando benissimo.
IL PAGELLONE INTER...

JULIO CESAR 6 Ok, la papera è di quelle da matita blu. Ma solo un grande portiere sa reagire così: tre miracoli pazzeschi lo riportano alla sufficienza. Certo, se l’Inter fosse uscita…
MAICON 5 Ribery lo salta più di una volta in scioltezza. Timido oltre l’inverosimile
LUCIO 6,5 Non è al meglio, ma si salva con grinta e mestiere. Quasi eroico
RANOCCHIA 5,5 Quando lo prendono in velocità fa la figura del pollo. In una giornata storta ci mette però la pezza sul palo di Muller
CHIVU 5 Robben se lo mangia. Lui cerca di arrabattarsi, poi per fortuna Van Gaal leva l’olandese e gli dà una mano
NAGATOMO dall’87’ s.v.
STANKOVIC 5,5 Non sfrutta a dovere un assist al bacio di Sneijder, a inizio ripresa lascia per un fastidio muscolare
COUTINHO dal 50’ 5 Buttato nella mischia a sorpresa: troppo leggero per gare come queste
CAMBIASSO 6,5 Fa diga come può. Dopo il 2-1 sembra al punto di affogare, poi si rialza alla grande
THIAGO MOTTA 5,5 Vaga in balia della tempesta nel primo tempo, migliora con il passare dei minuti
SNEIJDER 7,5 Per un genio come lui lo schema difensivo del Bayern è una manna: segna e inventa. Vince ai punti la sfida tutta olandese con Robben
PANDEV 7 Il gol decisivo e l’assist per Eto’o. Le statistiche sono tutte con lui. In mezzo ci inserisce anche qualche errore marchiano, ma almeno stasera va perdonato
KHARJA dal 90’ s.v.
ETO’O 8 Segna quando nelle orecchie dei difensori del Bayern c’è ancora la musichetta della Champions. Due suoi appoggi valgono i gol di Sneijder e Pandev. In Europa ce ne sono pochi come lui. Capito Ibra?

ALL. LEONARDO 6,5 Diciamolo: al Milan non lo ricordavano così fortunato. Butta nella mischia Coutinho e non è certo una grande idea. Ma alla fine vince e allora viva il comandante. Pure se sbaglia

IL PAGELLONE BAYERN MONACO....

KRAFT 6 Trafitto tre volte dalle saette nerazzurre, ma ci può fare poco
LAHM 6 Quando parte in attacco sembra un’ala aggiunta. Ma in difesa…
VAN BUYTEN 6 Il colosso belga ha il passo da lumaca, ma è granitico come una statua. Il Bayern va a picco quando esce lui
BADSTUBER dal 70’ 5 Ma che ci fa in nazionale uno così? Fa addirittura rimpiangere Van Buyten
BRENO 4,5 Sicuri faccia il difensore? Palla al piede non demerita, ma sul gol di Pandev fa il bell’addormentato. Ed Eto’o non è una principessa…
KROOS dall’89’ s.v.
PRANIJC 6 Spinge che è una meraviglia. Peccato che un terzino debba anche difendere…
SCHWEINSTEIGER 6,5 Uno dei pochi bavaresi a cercare di arginare, oltre ad attaccare. Piedi buoni e grinta. Centrocampista completo
LUIZ GUSTAVO 5,5 A San Siro aveva impressionato, ma stasera soffre e fatica a trovare la posizione
ROBBEN 7 Devastante nel primo tempo, dove fa il bello e il cattivo tempo. Si defila nella ripresa. Quando esce, il Bayern inizia ad aver paura
ALTINTOP dal 68’ 5,5 Non è Robben, ma con un po’ più di qualità avrebbe potuto far male all’Inter
MULLER 6,5 Zanzara fastidiosa. Non è una punta, non è un centrocampista. Sarà per questo che è difficile da prendere. Illude il Bayern con il gol del 2-1
RIBERY 7 Si mangia Maicon e inventa a iosa palloni per i compagni. Eccede nei ghirigori in un paio di ripartenze che potevano essere letali
GOMEZ 6,5 Julio Cesar gli fa subito un altro regalo, che lui scarta con l’avidità del bomber di razza. Ma Natale è passato da un pezzo e il portiere prende la sua rivincita risorgendo con almeno due parate mostruose su di lui. In fondo siamo vicini a Pasqua ormai. Spreca un contropiede che avrebbe chiuso il match nel finale

ALL. VAN GAAL 5 Il suo Bayern sa giocare a calcio, ma se si suicida qualche colpa l’avrà pure lui no? Togliere Robben, se non è per un problema fisico dell’olandese, è pura follia

AZIONI PRINCIPALI

14.3.11

Serie A: la 29a giornata

Nella 29a giornata di Serie A ci sono diversi fatti da registrare, piuttosto importanti. Iniziamo dal derby dell'Olimpico, dove la Roma ha trionfato 2-0 grazie alla doppietta del capitano, Totti, entrambi le reti su calcio piazzato. Questi due gol portano ai giallorossi la quinta vittoria consecutiva nel derby, dopo molte contestazioni. La prima rete infatti, sa di truffa: Totti scarica violentemente in rete la punizione di seconda, con la sfera che passa tra le gambe del colpevole Muslera. Ma attenzione: dai replay si vede chiaramente che il portiere uruguagliano è stato disturbato dai laser verdi dei tifosi romanisti, che gli hanno colpito gli occhi per molti secondi prima della battuta della punizione. La stessa cosa che l'estremo difensore biancoceleste ha detto dopo la gara a Lotito, lamentandosi dell'accaduto. Sono stati presi dei provvedimenti, con la società giallorossa che è stata multata per una somma totale di 35.000 euro. Nessun provvedimento invece, sulla gara, che non verrà annullata o rigiocata, ne data alla Lazio a tavolino. Ci sono altri episodi da segnalare. Nel finale di gara, Totti e Simplicio impiegano troppo tempo per battere la punizione, fatto che innervosisce Radu, che si avvicina all'ex Palermo e gli da una testata senza troppi complimenti. Senza troppi complimenti anche l'arbitro, che estrae il rosso al terzino. In pieno recupero, lo steso Simplicio viene atterrato in area, è rigore, poi trasformato da Totti, con le ampie proteste dei difensori e del capitano Ledesma. Ecco, il centrocampista spende qualche parolina di troppo al direttore di gara, che lo caccia negli spoiatogli mostrandogli il cartellino rosso diretto. Dopo questi due fatti, il giudice sportivo ha preso le sue decisioni che peseranno eccome sul prossimo impegno della Lazio, con il Cesena, perché ha ritenuto lecito dare tre giornate di squalifica a Radu per la testata "alla Zidane", mentre solo due, per modo di dire, sono i match che Ledesma dovrà assistere in tribuna. Non giudicato volontario invece, il gesto di Matuzalem nei confronti di Totti nel derby. Il giocatore laziale ha colpito con una tacchettata il volto del capitano romano, finito a terra, ma come si vede anche dai replay, tutto sembra involontario e non ci sono stati provvedimenti. Passiamo ad altro: sono ancora tre le giornate di squalifica che dovrà scontare l'attaccante del Milan, Zlatan Ibrahimovic, per la manata volontaria nei confronti di Marco Rossi, difensore del Bari, nell'ultima partita giocata proprio con i pugliesi a San Siro, finita con lo stupore di molti in parità, 1-1. Lo svedese ha colpito l'avversario da dietro, l'arbitro se ne è accorto e lo ha espulso senza esitazione, poi il giorno seguente è arrivato il numero delle giornate di squalifica. La società rossonera comunque, come quella laziale in precedenza, ha deciso di fare ricorso alla decisione disciplinare attuata sull'ex Barcellona. Sempre nella gara di San Siro, giuste le decisioni arbitrali nelle due occaisoni che hanno portato il direttore di gara ad annullare le reti di Robinho e lo stesso Ibra, il primo per fuorigioco, il secondo per fallo di mano. La Fiorentina vince sul campo del Chievo 0-1, decisiva la punizione del peruviano Vargas, alla prima da titolare dopo il ritorno, anche il Bologna e il Catania vincono rispettivamente con Lecce e Sampdoria, con le reti di Ramirez e Llama. L'Udinese espugna il Sant'Elia, battendo la squadra di Donadoni per 0-4, gol di Benatia, Sanchez e la doppietta di Totò Di Natale. Nel posticipo serale della Domenica, il Napoli batte in rimonta il Parma per 1-3, con Hamsik, Lavezzi e Maggio che hanno ribaltato la rete di Palladino. Attenzione qui, perchè il direttore di gara erra assegnando il gol del momentaneo pari allo slovacco, che nell'attimo del passaggio del Pocho Lavezzi si trovava oltre la linea del fuorigioco attuato dai difensori. Inoltre, nel secondo tempo si è potuto assistere all'ennesima espulsione di giornata, quella di Galloppa, per un semplice fallo da gamba alta (gioco pericoloso), in cui il giallo andava più che bene. Non è finita: oltretutto, il giudice sportivo ha ritenuto giusto squalificare il centrocampista del Parma per tre giornate, fatto che anche io considero ineccepibile, e che ha scatenato l'ira del presidente che farà quasi certamente ricorso. Negli anticipi del Venerdì e Sabato sera, Inter e Juve pareggiano a Brescia e Cesena, entrambe rimontate. L'Inter subisce il pareggio di Caracciolo dopo il gol di Eto'o, nel finale giusta l'assegnazione del rigore al Brescia con espulsione di Cordoba, poi sbagliato dall'Airone. In Cesena-Juve, fa bene Bergonzi ad assegnare il rigore ai padroni di casa, ma interpreta male la situazione ammonendo Buffon e non espellendolo. Poco dopo, un po' pallido il giallo mostrato a Motta che ne determina il rosso. Nella partita tra Genoa e Palermo, vincono i grifoni 1-0 con Floro Flores, per i siciliani quinta sconfitta consecutiva in campionato, e digiuno in fatto di gol da quattro partite, ultima rete segnata nel 2-4 casalingo con la Fiorentina. Per Serse Cosmi, seconda sconfitta in due gare dopo l'esonero di Delio Rossi; reclama comunque Zamparini e non ha tutti i torti, perché la rete decisiva dell'ex Udinese sarebbe stata da annullare, viziata da il tocco di mano di Marco Rossi e dal fuorigioco di Palacio, non segnalati dalla terna arbitrale. Sicuramente questo fatto ha pesato sull'andamento negativo della gara.

La nazionale giapponese conferma le amichevoli di Marzo

L'italianissimo Zaccheroni, ct del Giappone
La nazionale giapponese giocherà le amichevoli previste nel mese di marzo, anche per dimostrare che il Paese si riprenderà dalla terribile tragedia di questi giorni. Il calcio non si fermerà nel "Sol Levante" devastato da terremoti e tsunami e che ora è minacciato anche dalle centrali nucleari: nonostante le gare di campionato non siano state disputate, si svolgeranno regolarmente le amichevoli della nazionale nipponica con il Montenegro prevista per il 25 marzo a Shizuoka e contro la Nuova Zelanda, quattro giorni dopo nella capitale Tokyo. Ha ribadito questo concetto anche il segretario della federcalcio Tashima. "Disputare queste partite significa veramente tanto per noi, più che mai in questo momento particolare. Mancano due settimane alle partite e abbiamo bisogno di mandare un messaggio al mondo intero. Il calcio deve aiutare il Paese a rimettersi in piedi: ma non solo il football, penso infatti che tutto lo sport debba spingere il Giappone a risollevarsi da questa situazione".

13.3.11

Italia-Francia 22-21 (Rugby)

L'azzurro Mirco Bergamasco
L'Italia trova la sua prima vittoria in questo 6 Nazioni, contro la Francia, avversaria contro cui aveva vinto una sola volta nella storia. Si può quindi parlare di vittoria storica, che garantisce agli azzurri i suoi primi 2 punti che fanno evitare il "cucchiaio di legno". Si inizia con il calcio piazzato di Mirco Bergamasco, poi la Francia mette a segno una meta, sbaglia il calcio ma centra i pali poco dopo. Un altro buon calcio dell'Italia e il primo tempo finisce 6-8 per la Francia, che colpisce anche un palo dai 30/40 metri. Nel secondo tempo l'Italia è molto determinata e costruisce moltre azioni, però sono i transalpini a realizzare un calcio e una meta arrivando a 18, dopo l'ennesimo calcio da posizione facilissima. L'Italia si sveglia completamente e realizza una splendida azione che porta alla meta di Masi, poi Bergamasco, che aveva fallito due calci consecutivi, la mette tra i pali per il 18 a 13 dei galletti. Poco dopo, altro calcio vincente di Bergamasco che realizza il sedicesimo punto azzurro. Intanto però, la Francia non sta a guardare e alla prima opportunità centra i pali mettendo ancora 5 punti di distanza. L'Italia si riprende ancora e con tutta la quantità possibile lotta e realizza due calci, portandosi finalmente in vantaggio per 22 a 21. Da quel momento la Francia si avvicina sempre più alla zona punti, ma alla fine non riesce a realizzare mete e l'Italia vince incredibilmente 22 a 21. Esplode il Flaminio, due punti meritati in vista della sfida con la Scozia.

Roma vince il derby 2-0

E sono 5 i derby consecutivi vinti dalla Roma sulla Lazio. Stavolta è il capitano romanista Francesco Totti a decidere la partita con una doppietta su due calci piazzati (prima una punizione poi un rigore).
La partita comincia su un buon ritmo e subito la Roma pericolosa con un bellissimo destro da fuori che si stampa sulla traversa, poi la partita si addormenta e non ci sono più occasioni fino al quarantesimo, quando una buona azione romanista mette Juan davanti alla porta che viene fermato in extremis da una scivolata di Ledesma. Così finisce il primo tempo, con una buona Roma ma una brutta partita in generale. Ma la Lazio nel secondo tempo si sveglia e fa la partita, forse scossa dalla notizia della vittoria dell'Udinese sua diretta avversaria per la Champions. La migliore occasione laziale arriva al quindicesimo del secondo tempo con un colpo di testa di Floccari di poco fuori. Poi al venticinquesimo arriva il gol di Totti su un calcio di punizione mal parato dal colpevole Muslera che però era stato disturbato anche dai laser. Dopo il gol romanista la partita si innervosisce con l'espulsione di Radu per una testata a Simplicio. E subito dopo al 92° arriva il secondo gol della Roma con un rigore di Totti ed espulsione di Ledesma per protesta. Così la Roma si riprende dopo la sconfitta di Donetsk. Con Montella 10 punti in 4 partite in campionato e ora la Roma può sognare la Champions.

LA STORIA DEL MONDIALE PER CLUB - Terza puntata-

Se hai perso la prima puntata della rubrica, leggila qui.
Se hai perso la seconda puntata della rubrica, leggila qui.
Il Santos campione nel 62'
Continua la nostra rubrica mensile sulla storia del Mondiale per Club con l'edizione del 1962. E' giunta l'ora di Pelè, il fuoriclasse brasiliano e probabilmente il più grande calciatore di tutti i tempi. Edson Arantes do Nascimiento (questo il suo nome all'anagrafe) recita un ruolo da assoluto protagonista in questa finale tra il "suo" Santos e i perdenti della precedente edzione, il grande Benfica di Eusebio. L'andata, disputata il 19 settembre al Maracanà, termina 3-2 per i padroni di casa carioca in vantaggio con l'appena 22enne Pelè che sfrutta la meglio un rimpallo in area, poi il momentaneo pareggio di Santana con una bell'azione in velocità. E' l'attaccante Coutinho a replicare al pari del Benfica riportando in vantaggio il "Peixe", cioè "il pesce", simbolo del club verdeoro, in quanto Santos è una città di mare. Pelè chiude definitivamente i conti all'85' siglando il 3-1, ma il Benfica non si rassegna e due minuti dopo accorcia le distanze con il solito Santana.
Il campionissimo Pelè in azione
Il ritorno si disputa quasi un mese dopo a Lisbona (Stadio Da Luz). Il Benfica è convinto di poter imporre il proprio gioco, ma sale subito in cattedra Pelè che porta i brasiliani sul 2-0. La prima rete arriva con una puntuale deviazione su cross di Pepe, mentre nel secondo "O Rei" scarta cinque giocatori per poi piazzare la sfera nel sette. Dopodichè anche Coutinho ci mette lo zampino e realizza il 3-0. Poi sono ancora Pelè e Pepe a portare gli ospiti sul risultato rocambolesco di 5-0. Inutili nel finale i goal segnati da Eusebio e Santana. Vince il Santos meritatamente per 5-2 con le incredibili prestazioni di Pelè e i portoghesi del Benfica rimangono per la seconda volta consecutiva a bocca asciutta. Una partita spettacolare e una vittoria anche della cosiddetta "Accademia brasiliana" sui colonizzatori continentali. Alla prossima puntata con l'avvento del Milan.
Guarda qui il video dell'andata della finale.
Guarda qui il video del ritorno della finale.
TO BE CONTINUED...

Tre big, tre piccole, tre pari

Siamo ormai arrivati alla 29a giornata di Serie A, ed è proprio in questa fase che si è verificata una grande coincidenza. Gli anticipi sono stati giocati da Inter, il Venerdì sera, la Juventus, il Sabato sera, e il Milan, nell'anticipo di mezzogiorno di Domenica. Tre grandi squadre, che si ritrovavano ad affrontare tre piccole squadre lottanti per la salvezza; Brescia-Inter, Cesena-Juventus e Milan-Bari, addirittura la capolista contro la fondolista. Andiamo con ordine: tutte le squadre hanno pareggiato, anche il Milan, clamorosamente. L'Inter passa in vantaggio a Brescia con Eto'o, poi crea occasioni, colpisce pure un palo con Sneijder ma non raddoppia. A 5' dalla fine c'è il pari di Caracciolo, e l'Airone fallisce inoltre un rigore nel recupero, espulsione di Cordoba, per il definitivo 1-1. Ieri sera la Juve va a Cesena, si porta in vantaggio per 0-2 nel giro di un quarto d'ora, con la doppietta di Matri al 19' e al 35'. Sei minuti dopo Buffon viene graziato in occasione del calcio di rigore (ammonito e non espulso) poi trasformato da Jimenez. Espulso invece è Motta, doppio giallo un minuto dopo. La partita è quindi condizionata e nel secondo tempo il Cesena attacca ed attacca, trovando il pari con Parolo a 10 dalla fine. Termina 2-2. Il risultato più clamoroso però, arriva nella sfida tra Milan e Bari. Il Bari passa addirittura in vantaggio con Rudolf al 39', nel secondo tempo due gol annullati (giustamente) a Robinho e Ibra, espulso pure lo svedese, ma all'82' pareggia Cassano. Si salva il Milan da una sconfitta inaspettata. Insomma, tre big giocano i tre anticipi, contro tre piccole che lottano per la salvezza, finisce con tre pareggi e in ogni gara viene espulso almeno un giocatore. Pazzesco il calcio, che ne pensate? Poi vedete voi se questa è una vera coincidenza!!! Se ne trovate altre, commentate...!!!

Serie A 29a giornata: Cesena-Juventus

La Juve mette fine alla lunga serie di sconfitte consecutive, 3, smuovendo la classifica di un solo punto comunque. Ed è un punto che non sa di guadagno, ma di spreco, dato che la Juve era passata in vantaggio per 0-2, ma la difficoltà che i difensori bianconeri, ormai si sa, trovano nel fermare i lanci lunghi, ha riaperto la gara, pareggiata dal Cesena, infine, nel secondo tempo, a 10' dal fischio finale. Pareggio amaro per gli ospiti, dolce per gli emiliani.
LA PARTITA

Nel primo tempo, la Juve gioca nettamente meglio, sul piano della grinta e della lucidità, davanti la coppia Del Piero-Matri funziona alla grande, non come Toni-Matri, coppia che faticava a stare su. E' proprio la grande forma del capitano che porta al vantaggio: contropiede per la Juve, Del Piero salta come birilli i difensori a centrocampo e parte diritto verso l'area, vede il movimento di Matri a tagliare sulla destra, lo serve molto bene con l'esterno destro, e a questo punto l'ex Cagliari calcia di prima da posizione molto defilata, ma ne vien fuori un diagonale perfetto che trafigge Antonioli all'angolino. Siamo al 19', 1-0 per la squadra di Del Neri. Nei minuti successivi, i bianconeri avrebero almeno due occasioni per raddoppiare: un'altra magia di Del Piero con il tacco libera al limite dell'area Pepe, che però cicca il pallone rimbalzante. Poco dopo il cross di Motta dalla destra trova Bonucci, che però incorna con poco slancio ed equilibrio mandando la sfera alta. Ma la palla-gol più clamorosa della partita la ha Giaccherini: solito lancio in profondità per la sua velocità, il centravanti colpisce di destro a botta sicura, ma il palo interno gli nega la gioia del gol, ma potrebbe rifarsi un secondo dopo, con il rimpallo che finisce sui suoi piedi, ma da mezzo metro, a porta vuota, la spara addirittura in fallo laterale. E allora, "gol mangiato, gol subito", la Juve trova il raddoppio che porta il marchio di Matri: Krasic serve la palla al centravanti, che fa un controllo da "brasiliano", se la porta avanti infilandosi tra i difensori, non calci e l'allarga sulla destra per il solissimo Del Piero; anche lui tira a colpo sicuro, ma la sfera colpisce l'incrocio e piomba al centro dell'area, dove Matri è molto reattivo a arpionarsi di testa per il 2-0 al 35'. Poi però, nei 5 minuti finali del pt, gli episodi che condizionano la gara. Al 41', Parolo entra in area dopo un bel dribbling, salta Buffon che lo atterra: è rigore e sarebbe rosso, ma l'arbitro Bergonzi estrae dal taschino il giallo, forse perchè Parolo si è spostato il pallone verso l'esterno e c'era Traorè. Giallo o rosso, Jimenez non fallisce dal dischetto e realizza l'1-2. Un minuto dopo, fallo di Motta al limite dell'area, è doppio giallo (un po' pallido) e Juventus in 10. La seconda frazione invece, è caratterizzata dal Cesena che sfrutta il vantaggio numerico per pareggiare, e dalla Juve che ogni tanto costruisce qualche azione offensiva, con il solo Matri isolato in avanti. Buffon salva i bianconeri almeno in tre occasioni dal pari, prima con una grande parata su un gran tiro da fuori di Colucci, poi con un altro intervento su il tiro deviato di Malonga. Ma un'altra palla-gol incredibile per gli emiliani è quando Buffon para una conclusione al limite, sulla respinta arriva Giacherini, che non calcia (!!!), ma rientra sul sinistro, finisce giù su un contrasto con Chiellini, la sfera arriva sui piedi di Bogdani che tira, deviazione e la tiene Buffon. Non protesta Giaccherini per il contatto, e dai replay si vede che Chiellni toglie la palla dai suoi piedi con un grande intervento, forse prende l'attaccante, ma fa bene Bergonzi. Reclama invece, Pepe, sull'azione successiva, infatti un suo tiro dal limite è ribattuto dal difensore, forse con una mano. Alla fine, all'80', c'è il pareggio. Punizone in area, Iaquinta allontana con scarsa lucidità, il pallone arriva a Parolo, che deve solo appoggiare di destro all'angolino sul secondo palo. Finisce 2-2, anche con l'ultima opportunità bianconera, che la sciupa con il colpo di testa di Iaquinta bloccato sulla linea da Antonioli.

LE PAGELLE JUVENTUS

Buffon: 6,5 Dovrebbe essere stato espulso nel primo tempo in occasione del rigore, si fa perdonare nella ripresa con ottime parate. Incolpevole sul gol di Parolo.
Motta: 5 Gioca abbastanza bene, soprattutto in avanti, fino all'espulsione. Il primo giallo è un'ingenuità, il secondo è una mezza invenzione di Bergonzi.
Bonucci: 5,5 Male, troppo male per lui. Lascia praterie immense ai centravanti.
Chiellini: 5+ Non una partita da lui, soprattutto in occasione del rigore...
Traorè: 6 Migliore in difesa, attento in retroguardia, in avanti buono.
Krasic: 6 Gioca solo un tempo, dove offre dinamicità e si conquista un bel numero di falli. Grygera (46'): 5,5 Lento e impacciato contro gli esterni del Cesena, in avanti evanescente.
Marchisio: 6 Soffre molto, perde diversi palloni, ma disputa una buona gara nel secondo tempo, soprattutto in difesa.
Aquilani: 6 Dopo che la Juve rimane in 10, lui prende in mano le redini del centrocampo.
Pepe: 6,5 Ci mette fisicità e mentalità. Uno dei pochi a giocare con grinta, forza, intelligenza.
Matri: 7,5 Straordinario. Segna una doppietta da vero centravanti, il primo con una grande girata, il secondo con una grande reattività. Moltissimo movimento, nel secondo tempo impiega da solo tutta la difesa. Iaquinta (76'): 5 Non dovrebbe essere valutato, perchè gioca poco, ma è decisivo... offre l'assist a Parolo per il gol...
Del Piero: 7,5 Molta classe, assist e giocate da campione. Quando esce, si spegne la luce e la Juve si perde. Martinez (67'): 4,5 Non fa nulla, causa la punzione che porta al pari, perde un numero indefinito di palle.
All. Del Neri: 5 La panchina trema, ora un po' meno. Ma rimane l'amaro in bocca. La sua squadra gioca abbastanza bene, ma... toglie l'ottimo Del Piero per il dileterio Martinez, schiera Motta al posto di Sorensen, toglie Matri per Iaquinta... Insomma, male.