7.5.11

Champions League partite di ritorno semifinali: Manchester United-Schalke 04

Lo United offre una prova di forza all'Old Trafford, non si contiene dopo la sicurezza dell'andata, ma affonda in tutta la sua potenza, affossando inevitabilmente lo Schalke. D'altronde, non è facile di questi tempi, uscire dallo stadio del Manchester imbattuti...


LA PARTITA



Impressionante la scenografia preparata dai tifosi dello United, che accompagnano i giocatori in campo. Giocano le riserve, turn-over scelto intelligentemente da Ferguson. La gara è subito aggressiva da parte dello Schalke, che crede nell'impresa, ma è comunque il Manchester che ha le occasioni migliori. Prima occasione per Berbatov, molto scatenato, che al 13' dribbla e mette in mezzo, ma Nani è anticipato di un soffio da Neuer, che se all'andata era stato superlativo, questa sera sarà protagonista in negativo dei tedeschi. Al 25' il vantaggio firmato Valencia: il pallone perso da Uchida viene verticalizzato immediatamente da Gibson, e l'esterno destro non fallisce dinnanzi a Neuer. Arriva anche il raddoppio pochi minuti dopo, proprio con Gibson: pallone al limite dell'area per lui che prova di prima intenzione di sinistro, la botta è potente ma centrale, e Neuer combina un pasticcio cercando di bloccare la sfera con presunzione, che invece gli sguscia via ed entra. Non c'è tempo per le chiacchere, reazione a sorpresa dello Schalke, che accorcia le distanze al 34' con Jurado: lo spagnolo calcia di destro al volo dopo un cross di Farfan e realizza una splendida rete sotto l'incrocio dei pali. E' 2-1. Un minuto dopo Valencia sfiora la doppietta, manda a bere il difensore e il portiere, ma il suo tiro è "parato" sulla linea dalla copertura di Howedes. Nella ripresa ci sono molto meno occasioni, la partita è più bloccata. Il tiro splendido di Anderson di esterno sinistro è tolto dall'incrocio da Neuer che si riscatta. Al 70' possiamo vedere un altro guizzo: Smalling insacca con un facile tap-in, ma la posizione è di outside. Nessun problema, perché al 72' arriva il 3-1 con Anderson, che calcia sul pallone dalla destra di Nani, viene rimpallato, ma poi si fionda ancora sulla palla e la insacca di sinistro. Subito dopo, al minuto 76, lo stesso Anderson si ripete: Nani imposta per Berbatov, il bulgaro deve solo appoggiare al centro per il compagno, che non fallisce il 4-1 a porta sguarnita. Da segnalare, infine, un grande tiro del subentrato Owen nel recupero, ma Neuer è ancora ottimo. Non c'è più nulla da fare, la gara finisce qui. Termina con il trionfo dei Red Devils, in finale a Wembley.



LE PAGELLE MANCHESTER UNITED



Van der Sar: 6 Non deve fare molto, incolpevole sul 2-1.

O'Shea: 6+ In difesa è ottimo, davanti da sempre il suo apporto e spinge.

Evans: 6,5 Muro al centro della difesa, dove i centravanti avversari non passano.

Smalling: 5,5 Buono dietro, ma davanti è un po' ingenuo e perde la palla del 2-1.

Da Silva: 6 Non eccelle e non sbaglia, compete sulla fascia. Evra (60'): 6 Difende con ordine e attacca con continuità.

Anderson: 7 Un gran tiro è tutto ciò che fa. Perché non fa molto, ma è pronto in occasione dei gol.

Scholes: 6 Come al solito: è solido, corre, pressa e recupera, poi in attacco. Fletcher (73'): ng.

Gibson: 6,5 Assist e gol un po' fortunoso per il centrocampista.

Nani: 7+ Grande voglia lì davanti, assist a Anderson, molte azioni pericolose. Sempre attivo.

Berbatov: 7 Anche lui scatenato, dribbla e s'inserisce, ma spesso a beneficio dei compagni, infatti è molto altruista in occasione del 4-1. Owen (77'): 6+ Sfiora un gran gol e parte sempre profondo.

Valencia: 7,5 Ottimo. Mette in crisi la difesa avversaria, sblocca l'incontro e serve l'assist al raddoppio di Gibson. Indispensabile per Ferguson questa sera.



LE PAGELLE SCHALKE 04



Neuer: 6- Il suo voto sarebbe peggiore, contando la grande papera su Gibson e l'indecisione sulla rete di Anderson. Ma si salva compiendo due (quasi) miracoli sullo stesso Anderson e Owen.

Escudero: 4,5 Non una volta che ferma Valencia, disastroso.

Metzelder: 5 Berbatov e compagni se lo bevono sempre, incapace di fronte agli avversari.

Howedes: 5,5 Anche lui non bene, ma si migliora con un salvataggio sulla linea dopo il 2-1. Huntelaar (70'): ng.

Uchida: 5 Molto impreciso, sbaglia tanti passaggi. Regala la palla per il gol di Valencia.

Draxler: 5 E' giovanissimo, neanche vent'anni, si rifarà. Non riesce a mettersi in luce.

Papadopoulus: 5- Praticamente naufragato. Il centrocampo avversario lo domina.

Baumjohann: 5 Anche lui mai in luce, non si fa mai vedere, poco incisivo. Edu (46'): 6 Cerca sempre di creare pericoli, tira un paio di volte, provoca il gol irregolare di Huntelaar.

Jurado: 6 Sufficienza strappata per il gran gol, ma pure lui impazzisce in mezzo.

Farfan: 5+ Inizia bene, poi si perde e no si vede più, fino a spengersi completamente. Matip (75'): ng.

Raul: 5,5 Si vede molto poco, cerca sempre il gol ma i risultati sono vani. Per la verità il problema è che la palla non gli arriva mai, poco supportato dai compagni.

Il programma e i risultati della 36a giornata di campionato

- Sabato (Saturday) 7/5/11
Ore 18.00
Palermo-Bari 2-1 (7' Bentivoglio, 39' Miccoli, 53' Bovo)
Ore 20.45
Roma-Milan 0-0
- Domenica (Sunday) 8/5/11
Ore 15.00
Bologna-Parma 0-0
Brescia-Catania 1-2 (27' Silvestre, 75' Bergessio, 90'+1 Diamanti)
Cagliari-Cesena 0-2 (54' Jimenez, 84' Malonga)
Inter-Fiorentina 3-1 (25' Pazzini, 28' Cambiasso, 74' Gilardino, 77' Coutinho)
Lecce-Napoli 2-1 (49' Corvia rig., 67' Mascara, 88' Chevanton)
Udinese-Lazio 2-1 (35' e 42' Di Natale, 76' Kozak)
Ore 20.45
Genoa-Sampdoria 2-1
- Lunedì (Monday) 9/5/11
Ore 20.45
Juventus-Chievo
Cliccate qui per conoscere l'andamento delle partite in tempo reale!

5.5.11

Champions League partite di ritorno semifinali: Barcellona-Real Madrid

Belle le immagini al Camp Nou questa sera, soprattutto quella in cui Abidal entra in campo per Puyol. Non manca lo spettacolo, partita dove il Real ha tenuto e non ha ceduto dopo lo svantaggio, ma ha avuto il merito di rialzarsi. Il pareggio serve solo alle statistiche, perchè la festa è blaugrana.

LA PARTITA

La partita inizia con la squadra di Mou determinata a recuperare lo svantaggio. L'unica cosa da segnalare nei primi 10 minuti però, è un'ammonizione per Carvalho per un fallo su Messi. il primo vero spunto arriva al 22', quando Busquets si eleva da calcio d'angolo, ma imprime poca forza e la sfera è bloccata da Casillas. Fino alla mezz'ora le avversarie si affrontano con cattiveria agonistica e grinta, ma senza creare occasioni. Poi, ci sono 5 minuti di attacco Barca senza tregua: praticamente dal 30' al 35' i catalani costruiscono almeno 4 o 5 opportunità. Due volte Messi dribbla e calcia a giro, ma una volta il portiere spagnolo blocca, l'altra respinge. Subito dopo, in un contropiede, Villa prova il destro a rientrare sul secondo palo, ma trova un ottimo Casillas. Non è finita: un minuto dopo Pedro tira a colpo sicuro, ma il boato del Camp Nou accompagna il pallone a fil di palo. Successivamente è sempre la Pulce a concludere, ma questa volta si supera l'estremo difensore della nazionale. Finisce a reti inviolate la prima frazione, con il Barcellona che spinge, perchè di fatto l'unica palla-gol dei blancos arriva con un cross basso di Ronaldo, su cui Valdes arriva un attimo prima di Higuaìn. La ripresa si apre, a parte un invasore di campo, con la rete giustamente annullata a lo stesso Higuaìn (fallo di Ronaldo su Mascherano). La gara si sblocca quindi al 54' con Pedro: palla improvvisa, imprevedibile quanto perfetta di Iniesta per l'inserimento di Pedro, che di piattone sinistro inganna Casillas sul primo palo. Gol bellissimo dell'1-0, esplode il Camp Nou. Il Real sembra in difficoltà. Le Merengues commettono solo falli, rischiando, non riescono a controbattere gli uomini di Guardiola, sono in bambola. Poi, il guizzo: l'improvviso lampo ospite permette a Di Maria di entrare in area, calcia col sinistro l'argentino: palo. Non è finita perchè lo stesso Di Maria raccoglie la respinta e la mette in mezzo per la scivolata vincente di Marcelo, che pareggia; 1-1. Il Real si rianima dopo l'errore difensivo catalano, ma non affonda. Finisce con l'entrata accolta con un boato dei tifosi di Abidal, finisce 1-1, in gloria per il Barca.

LE PAGELLE BARCELLONA

Valdes: 6 L'unico tiro in porta che subisce è quello del pari, su cui è incolpevole.
Puyol: 7 Come al solito sostanzioso e grintoso, chiude con interventi ottimi e diagonali perfette. Abidal (91'): ng Ovazione del Camp Nou al suo ingresso.
Piqué: 6,5 Da solo può reggere tutta la difesa, con forza e fisico. Non sbaglia ed è sempre preciso.
Mascherano: 6 In un ruolo non suo, è attento dietro e propositivo in avanti. un po' distratto nel pareggio, ma ci può stare.
Dani Alves: 6,5 Molto difensivo, per indicazione. Meno propositivo, aiuta i compagni di reparto.
Xavi: 6,5 Solito impeccabile ordine e fantasia. Sempre così, ormai il commento è scontato.
Busquets: 6,5 Solidissimo, non fa passare nessuno. Supporta Mascherano, nel nuovo ruolo.
Iniesta: 6,5 Illuminante, torna dall'infortunio e gioca comunque bene. Ottimo filtrante per Pedro. Villa: 5 Da esterno è praticamente nullo, ma il Barca non se ne accorto. Purtroppo. Keita (74'): 6 Contiene gli attacchi dietro a difesa del risultato.
Messi: 7,5 Un marziano sembra a volte, non fa assist o gol, ma ammattisce tutti quelli del Real.
Pedro: 7 Grande gol che assicura la finale ai blaugrana. Devastante insieme a Messi. Afellay (93'): ng.

LE PAGELLE REAL MADRID

Casillas: 7 Salva il Real in molte occasioni, evitando un brutto passivo. Sul gol non ha colpe.
Marcelo: 6 Parte male, perde gli uomini e la posizione. Nella ripresa mette in atto grande forza e intraprendenza, si sveglia e trascina la squadra, trovando anche il gol dell' 1-1.
Albiol: 5,5 Non sempre perfetto, a volte sbaglia, a volte azzecca.
Carvalho: 5 Solo nel primo tempo è disastroso. Non vede Messi, figuriamoci se lo ferma...
Arbeloa: 6 Un po' di fatica ad incidere davanti, ma in difesa si fa rispettare.
Kaka: 4,5 Risulta spesso fuori posizione, non azzecca la giocata e fluttua senza senso. Ozil (60'): 6 Riesce a macinare gioco e far salire la squadra, aprendo sulle fasce. A volte ignorato, da calma.
Xabi Alonso: 6+ In difesa un po' in affanno, però imposta bene, anche negli spazi stretti. Partecipa al gol con l'assist a Di Maria.
Diarra: 6,5 A volte irruento, ma da esempio. L'unico che capisce veramente come affrontare la gara, una gara che deve essere rimontata.
Di Maria: 6,5 Meno lucido del solito, ma ha dei lampi, come quello che porta al pareggio.
Higuaìn: 4 Non è in condizione, è lento e sempre inghiottito dagli avversari. Inconcludente e inconistente. Adebayor (55'): 5+ Forse un po' più mobile, ma alla fine commette solo falli.
C. Ronaldo: 5,5 Quando ha la palla è un pericolo, ma è troppo solo e si perde nel nulla.

4.5.11

Apple presenta i nuovi iMac, potenza dei quad-core.

Apple ha presentato ieri la nuova serie di iMac, ora tutti dotati di processori quad-core.
Sono 2 i modelli in vendita(con rispettive varianti):
  • iMac 21,5 pollici FULL HD:
-Versione Intel Core i5 2,5 GHz, scheda grafica AMD Radeon HD 6750M con 500Gb di disco fisso, al prezzo consigliato di €1.149;
-Versione Intel Core i5 2,7 GHz, scheda grafica AMD Radeon HD 6770M e 1TB di archivizione al prezzo consigliato di €1.449.
  • iMac 27 pollici FULL HD:
-Stesse caratteristiche dell'iMac 21,5 pollici 2°versione al prezzo di €1.649;
-Versione Intel Core i5 3,1 GHz, AMD Radeon HD 6970M con 1TB di hard disk; prezzo consigliato di €1.899.

Sempre secondo Apple la nuova generazione è del 70% più veloce e 3 volte superiori a parità grafica.
I prezzi mi appaiono abbastanza economici, sempre considerando la politica Apple.
Sono sempre rimasto affascinato da questi schermi grandissimi, e di certo, per i produttori di film o fotografi questo gioverà molto...

Commentate!

3.5.11

Matri vs Pazzini (4a puntata)

Siamo ormai alla penultima puntata mensile del nostro catalogo che parla della sfida indiretta tra due grandi centravanti, Matri, la cui tecnica non altissima ma buona viene rafforzata da un grande istinto per il gol, e Pazzini, bomber di pura razza che difficilmente sbaglia davanti al portiere, di testa o di piede. Ti sei perso o vuoi rivedere le ultime puntate? Ecco qua. Prima puntata: clicca qui; seconda puntata: clicca qui; terza puntata: clicca qui. Bene, possiamo andare avanti. Ci eravamo lasciati con le sfide in programma per juventini e nerazzurri: i bainconeri hanno affrontano la Fiorentina a Firenze, ma di questa gara non c'è molto da riportare, infatti ci sono state pochissime occasioni ed è finita 0-0, risultato che ha interrotto la striscia positiva della Juve di tre vittorie consecutive. Dall'altra parte per l'Inter è andata peggio, contro il Parma in Emilia-Romagna. Rete inviolata per Mirante, mentre ci hanno pensato Giovinco e Amauri, proprio due ex Juve, ha sbloccare il risultato e portarlo sul definitivo 2-0. Nella giornata successiva c'è il riscatto per gli uomini di Leo, che vincono 2-1 con la Lazio, in 10. Passano in svantaggio con il rigore di Zarate (espulso Julio Cesar), ma la punizione deliziosa di Sneijder e il gol su clamoroso scivolone di Biava di Eto'o trasformano il risultato che frutta 3 punti all'Inter. Per la Juve serata nera: termina 2-2 col Catania, ma grande rimorso: i due gol di Del Piero, di cui uno su rigore, non bastano perché a 9' dalla fine accorcia Gomez, poi in pieno recupero segna su calcio piazzato Lodi, su punizione che francamente non c'era. La Juve pensa di rifarsi una settimana dopo, il Lunedì sera, proprio contro la Lazio. I biancocelesti appaiono in dominio, ma l'espulsione di Ledesma spiana la strada alla Juve che trionfa all'87' con il gol di Pepe. Dalla sponda interista le cose vanno ancora meglio: vittoria incredibile 1-2 sul Cesena. La rete di Budan sembra decidere la gara, ma in campo c'è un grande Pazzini, a secco da 40 giorni, che pensa bene di rovinare la festa agli emiliani e al Milan, siglando due reti nel recupero: al 91' di piede al volo, al 94' con uno stacco impetuoso. E sono 8 gol in nerazzurro. La prossima giornata vedrà impegnate Juve e Inter in casa; i bianconeri ospiteranno il Chievo, gli altri la Fiorentina. Possiamo quindi tirare le somme. Matri peggiora la sua media, rimanendo a secco, per 7 gol in bianconero in 13 gare, mentre il Pazzo ne ha fatti uno in più, 8, ma in 15 gare. In totale, sommando le reti con Cagliari e Sampdoria, l'attaccante juventino è sempre a quota 18, mentre Pazzini fa un salto in avanti con la doppietta a 14 reti. Il miglior marcatore rimane Matri, ma Pazzini si è dimostrato più capace di segnare con l'Inter di quanto il rivale abbia fatto con la Juve. Per oggi è tutto, alla prossima e ultima puntata!

Il Milan campione?

  1. Milan 77 punti
  2. Inter 69 punti
  3. Napoli 68 punti
A tre giornate dalla fine il nostro campionato sembra finalmente essersi sciolto, dopo un lungo periodo molto equilibrato dove le squadre si susseguivano a pochi punti. Ora il Milan capolista è addirittura a +8 sull'Inter, che non dobbiamo dimenticarlo, ha fatto una rimonta impressionante, ma sembra comunque tagliato fuori. Comincio dicendovi che mancano soli tre turni, quindi a punteggio pieno l'Inter avrebbe ha disposizione 9 punti. Intanto però, i rossoneri dovrebbero perdere tutte le tre gare in programma: solo così l'Inter raggiungerebbe la vetta per un totale di 78 punti, contro i 77 del Milan, divenendo per la sesta stagione consecutiva Campione d'Italia. A quel punto la classifica sarebbe in questo modo.

  1. Inter 78 punti
  2. Milan 77 punti
Con il Napoli ormai tagliato fuori
Cosa che appare assai improbabile, ma come tutti sappiamo, nel calcio fino a quando rimane lo 0,01 % di possibilità, tutto può succedere. ma c'è un'altra caratteristica che dobbiamo prendere in considerazione e che potrebbe pesare a favore dei cugini milanisti: il Milan si ritroverebbe "virtualmente" a +9, dati gli scontri diretti in cui la squadra di Allegri si è imposta prima 0-1, e poi 3-0 contro l'Inter. Così ai nerazzurri non basterebbero recuperare gli 8 punti, ma addirittura 9. In parole povere: se si conclude a pari punti il Milan è Campione d'Italia per la regola dei punti negli scontri diretti. Apparirebbe così la situazione aggiornata:
  1. Milan 78 punti
  2. Inter 78 punti
Apriamo una parentesi. Il Napoli, come avrete letto, è già tagliato fuori dalla corsa scudetto matematicamente, perché anche riuscirebbe a fare 9 punti, sperando in tre k.o. del Milan, per gli scontri diretti anche in questo caso i rossoneri trionferebbero (Napoli-Milan 1-2, Milan-Napoli 3-0). Quindi eliminiamo il Napoli. Ora, il caso dei pari punti tra Inter e Milan apparirebbe solo se l'Inter le vincesse tutte e il Milan ottenesse un pareggio e due sconfitte. Quindi, tutto questo discorso per dirvi che se il Milan ottiene anche solo un punto nelle tre partite, è campione, indifferentemente dai risultati nerazzurri. Se invece l'Inter ottenesse 9 punti e il Milan 0 otterrebbe il tricolore la squadra di Leo. Appare complicato, ma se ci pensate bene non lo è. Per ultima cosa, ma non meno importante, terrei a farvi vedere il calendario, tanto per darvi un idea.

Giornata 36
Roma-Milan / Inter-Fiorentina

Giornata 37
Milan-Cagliari / Napoli-Inter

Giornata 38
Udinese-Milan / Inter-Catania

A voi i calcoli, spero di essere stato chiaro... Continuate a seguirci!!!

2.5.11

Osama Bin Laden è morto: è storia.

Osama Bin Laden è stato ucciso, secondo quanto riportato dal presidente degli U.S.A, ad Abbottabad, Pakistan.
Chiave del blitz che ha portato alla sua uccisione, un corriere, che abitava nei dintorni della sua dimora.
Dimora che era un palazzo di 3 piani, con nessun mezzo di comunicazione quale telefono o internet.
A quanto pare non è bastato.
Ricordate questo giorno, è entrato nella storia, tra 100 anni sarà nel libro di scuola che leggeranno i nostri figli.



Commentate...

1.5.11

Serie A 35a giornata: Cesena-Inter

Un'impresa da pazzi quella dell'Inter, che vince a Cesena nella maniera assolutamente più incredibile: con due reti nel recupero. Ora a Leo arriva un chiaro messaggio: sei ancora sicuro di preferire Milito a Pazzini?



LA PARTITA


Il Cesena inizia con grande foga, schiacciando per tutto il primo quarto d'ora un' Inter che fa molta fatica in difesa e davanti. La frittata rischia di farsi già al 4', quando Giaccherini lanciato a rete si fa ipnotizzare da Castellazzi in uscita bassa. Poi per tutto il primo tempo non ci sono altre clamorose opportunità, anche se piano piano gli ospiti provano a prendere il possesso territoriale, riuscendoci senza però portare a pericolose azioni offensive. Sicuramente i nerazzurri sono penalizzati dalla confusione che si crea in attacco tra Milito, Pandev e Eto'o. Finisce quindi un primo tempo deludente per la squadra di Leonardo, che deve sicuramente fare di più per togliere il tricolore ai cugini. Nella ripresa è sempre la stessa storia: l'Inter è impacciata e fatica a contenere la furia degli uomini di Ficcadenti, che passano meritatamente in vantaggio al 56' grazie a Budan: il cross di Giaccherini è mancato da Ranocchia e si trasforma in un assist perfetto per l'ex centravanti del Palermo, che non può sbagliare da due passi realizzando così il primo gol stagionale, dell'1-0. Sembra finita per l'Inter, anche perchè i milanesi non reagiscono e continuano a subire. Ma nelle file della panchina c'è un grande attaccante: Pazzini, ed arriva il suo momento per Pandev. L'ex Samp ha due occasioni per pareggiare di testa, ma entrambe le volte manca il bersaglio. Prove, perchè in pieno recupero il Pazzo realizza di piede al volo un gran gol, su cross da sinistra di un evanescente Eto'o, che spiana la strada alla rimonta interista. Siamo al 91', e al 94' arriva la seconda beffa di giornata per i bianconeri: il traversone dalla destra di Maicon è insaccato di testa sempre da lui, Pazzini, che fa doppietta e 14 in stagione, gelando il Manuzzi. Finisce 1-2, tutto nel recupero.


LE PAGELLE INTER


Castellazzi: 6,5 Salva subito su Giaccherini, poi fa ciò che deve, senza sbavature.

Nagatomo: 6 Gioca di amministrazione, senza ombre o luci.

Ranocchia: 5 Bucone sul gol, molta insicurezza. Periodo davvero flop.

Lucio: 5,5 Prova più davanti, dietro poco preciso. Dorme un po' sull'1-0.

Maicon: 6,5 Qualche corsettina delle sue le fa vedere. Assist al gol del 2-1.

Cambiasso: 6 A centrocampo soffre molto la velocità avversaria, poi cresce.

Zanetti: 6 Non una grande giornata, l'esperienza lo aiuta.

Pandev: 4,5 Costantemente in imbarazzo, davvero deleterio. Pazzini (59'): 8 Entra a partita chiusa, fa impazzire i tifosi: prima sfiora il pareggio con due stacchi impetuosi, poi realizza una doppietta nel recupero da vero centrvanti. Anche con i blucerchiati aveva segnato al Cesena oltre il 90'.

Thiago Motta: 5,5 Troppo impreciso, deludente. Mariga (64'): 6+ Buon impatto.

Eto'o: 5+ Davvero spento, non fa niente, sembra stanco. Si accende nel recupero con l'assist a Pazzini.

Milito: 4,5 Davvero nullo. Non tocca un pallone, come se non ci fosse.

Qualifiche del Gp d'Estoril

125 cc

Terol prepara la vittoria
Non è mai stato un maestro del giro da qualifica, ma quest’anno per Nico Terol tutto sembra più facile. Il vice-campione del mondo scatterà, dopo Losail, per la seconda volta dalla pole position domani in gara al Circuito di Estoril, spiccando il miglior tempo in 1’46″610 inavvicinabile per chiunque, con gli avversari rimasti a oltre mezzo secondo di svantaggio. Alla terza pole in carriera in 99 gare disputate, Terol ha sfruttato al meglio il turno di qualifiche ufficiali a disposizione su asfalto asciutto, girando il più possibile per settare la propria Aprilia RSA prima di dare l’assalto alla pole, messa in ghiaccio ancor prima del decisivo conto alla rovescia di fine sessione evitando il traffico dell’ora di punta.Imprendibile nei quattro turni di prove dove è sempre rimasto in testa, domani il leader del mondiale si ritroverà accanto in prima fila Sandro Cortese, l’unico pilota che è riuscito a batterlo nelle prove a Jerez, ma anche il suo compagno di squadra Hector Faubel che ha conseguito il quarto tempo. Tra i due si è inserito Miguel Oliveira, 16enne portoghese idolo di casa che dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere nei campionati monomarca e/o propedeutici della Penisola Iberica ha sfiorato la conquista del titolo spagnolo ed europeo lo scorso anno guadagnandosi, sempre con Andalucia Banca Civica ed il supporto di sponsor importanti (e dell’organizzatore), un posto nel mondiale con una competitiva Aprilia RSA.“Sorpresa” di Jerez, dove si era giocato il podio prima di una scivolata, Oliveira ha fatto meglio del più esperto compagno di squadra Alberto Moncayo 5° in classifica, ma comunque in grado di lasciarsi alle spalle le RSA di Johann Zarco (6°) e Jonas Folger (8°), ma anche Luis Salom buon settimo nonostante la recente operazione alla mano destra. Indietro Efren Vazquez, 9°, non benissimo l’altro “rookie” Maverick Vinales, 11° in griglia dopo aver duellato in questi anni con Oliveira nel CEV quasi sempre riuscendo ad avere la meglio. Per gli italiani c’è Simone Grotzkyj Giorgi confermatosi in 14° piazza con l’Aprilia RSA del World Wide Race (Phonica Racing), scivola oltre la 20° posizione Luigi Morciano (22°), Francesco Mauriello è 29° con Alessandro Tonucci caduto questa mattinata e fuori gioco per la gara (distacco del trochite omerale sinistro).A terra nel corso della sessione Taylor Mackenzie (brutto highside alla prima curva con la moto rimasta ferma in mezzo alla pista), l’ungherese neo-acquisto del team Caretta Peter Sebestyen, Kevin Hanus, Adrian Martin, Hiroki Ono (coinvolgendo nella disavventura anche Sergio Gadea) con Sarath Kumar, indiano del WTR Ten10 Racing, che ha centrato la prima qualificazione in gara della carriera: non per il tempo di questa sessione (oltre 8″ da Terol), ma per quanto mostrato nella mattinata riuscendo a contere lo svantaggio sotto il 107 %. La gara della 125cc, va ricordato, scatterà domani alle 15:30 italiane subito dopo la MotoGP.
Moto 2
2 pole stagionali per Bradl
Cadute a volontà per una qualifica ad ostacoli. Tutti ad evitare una “macchia” umida all’altezza della prima curva con Stefan Bradl il più attento e… veloce: sua la terza pole consecutiva ed in carriera, questa volta sul tracciato dove vinse lo scorso anno la sua prima gara in Moto2. Passato insieme al Kiefer Racing da Suter a KALEX, il giovane pilota tedesco figlio d’arte scatterà ancora una volta davanti a tutti e, nello specifico, a Thomas Luthi (Suter Interwetten, scivolato senza conseguenze a inizio sessione) e Julian Simon (Suter Aspar) che lo affiancheranno domani in prima fila.Aprirà la seconda invece Marc Marquez, che ha preceduto il sorprendente Dominique Aegerter (Suter Technomag CIP, caduto a fine sessione arrivando vicino al contatto con il connazionale Luthi) ed il nostro Michele Pirro, sesto e primo tra i piloti italiani in un turno particolarmente sfortunato per i nostri portabandiera coinvolto lui stesso in un contatto ravvicinato del terzo tipo con l’asfalto. Se Andrea Iannone ha incontrato il solito problema in qualifica (14° e costretto, come a Losail e Jerez, alla rimonta in gara) e Alex Baldolini ha centrato un buon 12° tempo con la Suter del Forward Racing (concluse secondo lo scorso anno sfiorando la vittoria), c’è Simone Corsi soltanto 17° davanti a Raffaele De Rosa 18° e a Mattia Pasini in difficoltà.A terra invece nei minuti iniziali della sessione Alex De Angelis (28°) e Claudio Corti (30°), imitati da unalista infinita di vere e proprie “vittime” delle insidie di Estoril: lo stesso Thomas Luthi, Pol Espargaro, Yonny Hernandez, Ricky Cardus, Ratthapark Wilairot, Tito Rabat, Kenan Sofuoglu, Dominique Aegerter, Anthony West (“piegando” la nuova IAMT RP2 schierata dalla MZ) ed il già citato Michele Pirro.Insomma, 1/3 dello schieramento di partenza a terra con la maggior parte dei protagonisti costretti domani ad una rimonta con la certificata incognita delle mutevoli condizioni climatiche.
Moto Gp

Lorenzo è alla 4 pole consecutiva ll'Estoril
Lorenzo conquista la pole all’ultimo giro. Il Campione del Mondo 2010 Jorge Lorenzo, nell’ultimo giro delle qualifiche ufficiali, beffa Marco Simoncelli e si aggiudica la pole position del Gran Premio di Portogallo in svolgimento sul circuito dell’Estoril.Terza piazzola della griglia di partenza per Dani Pedrosa davanti all’australiano, suo compagno di squadra, Casey Stoner, mentre l’altra Honda, quella di Dovizioso, è sesta. Nona piazza per la Ducati di Valentino Rossi, mentre solo tredicesimo il suo compagno di squadra Hayden.
Questa la griglia di partenza completa del Gran Premio di Portogallo.
  1. Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing YAMAHA 1’37.161 26 29 298.3
  2. Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini HONDA 1’37.294 18 22 0.133 0.133 305.3
  3. Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team HONDA 1’37.324 28 28 0.163 0.030 302.1
  4. Casey STONER AUS Repsol Honda Team HONDA 1’37.384 23 25 0.223 0.060 300.3
  5. Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing YAMAHA 1’37.866 24 29 0.705 0.482 307.3
  6. Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team HONDA 1’38.073 29 29 0.912 0.207 298.8
  7. Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 1’38.080 27 27 0.919 0.007 299.8
  8. Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 1’38.189 25 25 1.028 0.109 298.8
  9. Valentino ROSSI ITA Ducati Team DUCATI 1’38.271 24 29 1.110 0.082 301.4
  10. Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP DUCATI 1’38.363 26 27 1.202 0.092 292.4
  11. Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini HONDA 1’38.497 29 29 1.336 0.134 296.5
  12. Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing DUCATI 1’38.786 21 27 1.625 0.289 285.5
  13. Nicky HAYDEN USA Ducati Team DUCATI 1’38.922 24 28 1.761 0.136 306.0
  14. Loris CAPIROSSI ITA Pramac Racing Team DUCATI 1’38.934 18 25 1.773 0.012 305.3
  15. Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP SUZUKI 1’39.172 26 27 2.011 0.238 293.9
  16. Randy DE PUNIET FRA Pramac Racing Team DUCATI 1’39.378 23 24 2.217 0.206 295.9
  17. Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP HONDA 1’39.894 27 28 2.733 0.516 307.9