27.1.12

Maxi Lopez è ufficialmente un giocatore del Milan. Era ora!

Ora è ufficiale: Maxi Lopez al Milan
E' stata una giornata lunghissima per la dirigenza milanista, divisa tra gli ultimi disperati tentativi di portare a Milano Carlos Tevez e la conferma dell'arrivo dell'italo-argentino Maxi Lopez dal Catania.
Ma iniziamo dalla mattinata di questo venerdì 27 gennaio. L'agente del centravanti dei Citizens, Kia Joorabchian, ha aperto, sulle pagine dell'Equipe, ad un possibile futuro al Paris Saint-Germain per il proprio assistito, mentre i giornali inglesi attaccano duramente il calciatore accusandolo di essere un mercenario. Intanto il Milan recapita al Manchester City la solita offerta con il prestito fino a giugno e il diritto di riscatto per i diavoli, ma nel frattempo Maxi Lopez, accompagnato dai suoi agenti, si reca nella sede rossonera in Via Turati per un incontro con la dirigenza. Adriano Galliani ribadisce la volontà di aspettare fino alle 18.30 una risposta dall'Inghilterra per poi, eventualmente, ufficializzare l'acquisto dell'ariete etneo.
Alle 2 del pomeriggio è ancora il procuratore di Tevez a parlare: L'Apache resterà al City fino al termine della stagione. Galliani però non si rassegna e tratta direttamente con lo sceicco Al Mubarak per diverse ore al telefono.
Il Milan mantiene comunque la parola data e alle 19 deposita in Lega il contratto di Maxi Lopez che diventa finalmente rossonero. Per l'ormai ex rossoazzurro si avvera un sogno. "Sono veramente felice dopo tutto quello che è successo è arrivato il premio di arrivare in questa grande squadra. Saluto tutti i tifosi di questo grande club e spero di ripagare l'affetto con tutti i miei sforzi", così il catanese ai microfoni di Milan Channel.
Maximiliano Gaston Lopez arriva in prestito con diritto di riscatto e firma un contratto fino al 2015.
Secondo Adriano Galliani Tevez non è arrivato al Milan soltanto per "pochi dettagli", con il City i rapporti "restano buoni e poi tra quattro mesi c'è ancora mercato". Quindi per l'attaccante del City ci sono ancora degli spiragli, ma, probabilmente, se ne riparlerà in estate.

26.1.12

Coppa Italia 2011/2012, quarti di finale: Napoli-Inter

Terzo quarto di finale di questa edizione della Coppa Italia, la vincente sfiderà il Siena di Sannino in semifinale. E' un altro big-match dopo quello tra Juve e Roma, che si svolge al San Paolo di Napoli tra Napoli appunto e Inter. I nerazzurri vengono da 8 vittorie ufficiali consecutive, di cui 7 in campionato e una proprio in Coppa contro il Genoa. Ma i partenopei vogliono tornare a mettere in bacheca una coppa che manca dai tempi di Maradona. Il primo tempo non è memorabile per spettacolo, ma soprattutto per la squadra di Ranieri, che appare opaca e fatica ad esprimere il proprio gioco, con Sneijder che è molto nervoso e viene graziato più volte dall'arbitro. Il Napoli ci prova al 15' con Maggio, che servito da un lancio profondo calcia al volo ma Castellazzi si supera deviando con la punta delle dita in calcio d'angolo. L'unico brivido dell'Inter nel primo tempo è un colpo di testa di Samuel facilmente addomesticato da De Santics. Alla mezz'ora quello che vi ho accennato prima: Sneijder entra in maniera terrificante sulla tibia di Gargano, rischiando di causargli dei danni non banali, ma l'olandese non viene espulso, all'insegna dei quarti con questi tipi di episodi (Lamela in Juve-Roma e Grossi in Chievo-Siena). Gargano che poco prima si era messo in mostra con un calcio di punizione di poco a lato. A fine primo tempo la più ghiotta palla-gol per gli azzurri: Hamsik cerca a rimorchio Totò Aronica, che tutto solo calcia con il destro invece che con il mancino (il suo piede preferito), infatti la conclusione è centrale ma comunque insidiosa. Nella ripresa Ranieri azzecca il cambio Alvarez dentro per Obi. Si mette comunque male per l'Inter, che dopo 5 minuti concede un calcio di rigore al Napoli: Thiago Motta perde palla, poi nel tentativo di recuperare falcia nettamente Cavani: penalty. Dal dischetto proprio El Matador, che sceglie l'angolo giusto e segna l'1-0. Se Motta dovrebbe andare via al P.S.G, sicuramente non sarebbe una gran partita d'addio. Poco dopo recrimina la squadra interista: lancio per Milito, che viene atterrato da Maggio ma per l'arbitro non è rigore. In realtà, ci poteva stare la massima punizione. Comincia a salire l'Inter, che cerca con maggiore insistenza il pari: punizione pericolosa di Wesley Sneijder, ma è attento De Santics a ribattere il destro. Passa poco ed è ancora l'ex fantasista del Real Madrid ad impensierire i tifosi partenopei, gran botta da fuori che accarezza il palo. Grande palla-gol per Ricky Alvarez, che manca il primo centro in Coppa Italia: servito ancora da un magistrale Sneijder, l'argentino colpisce male di sinistro servendo praticamente un passaggio al portiere napoletano. Ci prova dall'altra parte l'ex Goran Pandev, che appena entrato al posto di Lavezzi prova a sorprendere Castellazzi al volo su assist di Cavani, palla alta. All'80' occasione Napoli con Walter Gargano: il centrocampista uruguaiano recupera palla e va in dribbling, ma poi se l'allunga troppo e non riesce a tirare a tu per tu. Un minuto dopo siamo dall'altra parte con ancora Sneijder che con il destro tira, palla che esce di niente. A pochi minuti dalla fine è Morgan De Santics a rendersi protagonista: cross pericolosissimo di Maicon, il portiere intercetta salvando un gol, arriva Zarate a botta sicura ma si supera ancora l'estremo difensore, che poi blocca nuovamente sul tentativo finale di Esteban Cambiasso. Dall'altra parte Dzemaili dalla distanza, palla di poco alta. Partita densa di emozioni nel finale, al 91' traversone di Maicon, diventa quasi un tiro con il portiere che sembra sorpreso ma riesce a salvare in calcio d'angolo. L'Inter si scopre moltissimo nel finale e allora il Napoli punge in contropiede: ripartenza degli uomini di Mazzarri in netta superiorità numerica, Cavani punta Ranocchia al limite dell'area, lo salta, El Matador salta anche Castellazzi e con il destro realizza la doppietta a porta vuota. Finisce 2-0, passa il Napoli con la doppietta di Edinson Cavani, affronterà il Siena nelle sfide d'andata e ritorno delle semifinali. Per l'Inter stop dopo una lunga corsa.

Coppa Italia 2011/2012, quarti di finale: Chievo-Siena

Una sfida che pare abbastanza insolita come quarto di Coppa Italia, il secondo di questa edizione. Infatti si sfidano al Bentegodi di Verona due squadre che solitamente non raggiungono questi livelli, stiamo parlando di Chievo e Siena, che sono comunque due buone formazioni. I padroni di casa non hanno mai disputato le semifinali nella loro storia, mentre gli ospiti non avevano mai nemmeno raggiunto i quarti. Vedremo chi riuscirà a sfatare questo tabù. Il primo tempo non è altamente emozionante, ma presenta comunque qualche occasione. In generale, è il Chievo che fa la partita, tiene palla cercando di affondare con delle fiammate improvvise, mentre il Siena appare più bloccato in difesa a cercare di contenere le avanzate dei padroni di casa. Subito però, la prima conclusione dei veronesi con Uribe, che servito da Hetemaj impegna Farelli che se la cava anche con l'aiuto del palo, addirittura il terzo portiere senese dopo l'infortunio di Brkic e il turn-over attuato con Pegolo. Il match scorre tranquillo e con un basso ritmo, non ci sono tiri degni di nota a parte quelli di Frey e Moscardelli che terminano molto alti. Lo spettacolo torna solo nel finale, con Uribe che servito da un cross basso di Vacek anticipa in scivolata ma non trova il pallone per un soffio. I senesi si fanno vedere solo con Reginaldo, blocca senza difficoltà Puggioni. Nel finale altri due tentativi, uno per parte: Dramé e Gonzalez non riescono a trovare il giusto impatto con la sfera. Nella ripresa il Siena mette dentro Destro, ed è questa la mossa decisiva per la squadra di Sannino: al 54' calcio d'angolo sul quale Gazzi prolunga sul secondo palo, stacca l'ex centravanti di Inter e Genoa, che trova l'incornata giusta e segna lo 0-1. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere con Uribe, che di testa cerca un gran gol ma non lo trova per poco. Poco dopo un episodio discusso: Grossi reagisce non benissimo dopo un fallo, Doveri non ci pensa due volte ed estrae il cartellino rosso (può apparire esagerato, ma era comunque una reazione volontaria). Quindi Siena in vantaggio ma sotto di un uomo. Prova ad approfittarne Vacek, che tenta dalla distanza ma non inquadra di poco lo specchio della porta. La clamorosa palla-gol è però per il Siena, che ha con Rossi l'opportunità dello 0-2: il giocatore senese se ne va in dribbling in area di rigore, cerca la botta a colpo sicuro ma è strepitoso Puggioni a deviarla quel tanto che basta in corner. Siamo all'84', e qui si registra l'ultima emozione di questo incontro. Finisce 0-1 per il Siena, che compie l'impresa e accede alle semifinali di Coppa Italia! Sfiderà la vincente di Napoli-Inter.

Coppa Italia 2011/2012, quarti di finale: Juventus-Roma

E' questo big match il primo quarto di finale di questa Coppa Italia, che si gioca allo Juventus Stadium di Torino tra Juve e Roma. La vincente affronterà in semifinale la vincente di Milan-Lazio. In entrambe le squadre, ma soprattutto nella Juve, c'è un po' di turn-over. Ma passiamo all'incontro: come al solito la Roma inizia il suo stressante possesso palla, che è molto bello, solo che a volte l'efficacia vien meno. In questi ultimi tempi l'efficacia vien meno soprattutto in difesa, e non è un caso il fatto che al 6' i bianconeri si portino in vantaggio: Barzagli lancia profondo rasoterra per Borriello che viene incontro, finta dell'attaccante ex per favorire l'inserimento sulla sinistra di Giaccherini che, dimenticato completamente dalla difesa, si presenta davanti a Stekelemburg e lo trafigge in diagonale. Secondo gol consecutivo dopo quello all'Atalanta in campionato, terzo complessivo con la maglia juventina per l'ex Cesena che è era andato a segno anche negli ottavi contro il Bologna. La Roma quindi deve subito cominciare in salita, e a volte va in difficoltà dietro con la velocità e i dribbling di Marcelo Estigarribia, che mette in crisi Rodrigo Taddei. L'unico spunto pericoloso per la formazione di Luis Enrique è un pallone buono in area per Pjanic sul quale Storari si dimostra non-arrugginito ed esce sventando il pericolo. I giallorossi non riescono a bucare una Juve compatta, che magari tiene poco palla ma quando riparte è pericolosa: alla mezz'ora è quindi inevitabile il raddoppio. Del Piero aspetta l'inserimento di Borriello e lo serve, la palla viene intercettata da Kjear ma ritorna al capitano bianconero che decide di inventare uno dei suoi capolavori: destro a giro dal limite dell'area che sbatte sulla parte bassa della traversa ed entra all'incrocio, con il portiere olandese che può solo ammirare. Un 2-0 forse troppo pesante per una Roma un po' in bambola. Continuano i contropiedi della squadra di casa che arriva in area avversaria con una facilità disarmante, con il solito Estigarribia che sciupa una clamorosa palla-gol in area di rigore. L'ultima fiammata del primo tempo è per gli ospiti, con la conclusione su punizione di Pjanic, ma il bosniaco non inquadra di poco lo specchio della porta. Nella ripresa subito una fiammata di Estigarribia, poi la Roma riprende il possesso palla, anche se in maniera sterile e non pericolosa. Esce un invisibile Bojan per Borini nella Roma ed entra anche Matri per Borriello nella Juve, che viene comunque applaudito dai suoi nuovi tifosi. Tra l'altro il giovane centravanti della squadra capitolina ha subito l'occasione per accorciare, ma da buona posizione la manda alta (anche se forse era stato segnalato fuorigioco). Al 68' si può praticamente dire che il match è finito: sul nascere di una ripartenza romanista, Erik Lamela scalcia nel ventre Chiellini a palla lontana. E' inevitabile il cartellino rosso per il talento argentino. Standing Ovation per Del Piero, che esce per Quagliarella. Da qui alla fine è un incubo totale per la Roma, che va in confusione assoluta e non riesce a contenere le continua palle-gol avversarie. Subito l'ex centravanti di Udinese e Napoli, appena entrato, poteva segnare: Matri dalla sinistra la mette per Quagliarella, che era in fuorigioco non segnalato e colpisce una clamorosa traversa da due passi in scivolata. Poco dopo Estigarribia viene servito al limite dell'area in velocità, il paraguaiano prova il tiro di mancino, potente ma che esce di pochissimo sul palo opposto. Altra occasione per Matri, che riceve la palla di Quagliarella dalla destra, anticipa Stekelemburg ma il tiro è debole e Simon Kjear salva sulla linea. La gara si conclude con il punto esclamativo, inevitabile dopo l'assedio degli ultimi minuti: Quagliarella lanciato in profondità tutto solo, si accentra e la mette per Matri a rimorchio, ma nel tentativo di anticiparlo Kjear entra in scivolata e beffa il suo estremo difensore con uno sfortunato autogol. Termina quindi 3-0 per la Juve, che passa nettamente e meritatamente: incontrerà la vincente di Milan-Lazio.

25.1.12

Megaupload e Megavideo chiusi: facciamo il punto

Il 19 gennaio 2012 è stato chiuso uno dei domini più famosi del mondo: Megaupload.com.
Questo dominio includeva 3 siti: Megaupload, Megaupload e Megaporn.
E tutto ciò ad opera dell' FBI, che, insieme ad autorità di altri paesi hanno oscurato i siti a livello mondiale, con accuse abbastanza gravi.
La probabile reazione di molti utenti, onesti e non



















Si parla (per un totale di 50 anni di pena) di cospirazione a scopo di racket, cospirazione a scopo di copyright, cospirazione a scopo di riciclaggio di denaro sporco ed infine violazione criminale del copyright.
Ad oggi la lista degli imputati non è molto lunga, ma come detto prima potrebbero beccarsi anche 50 anni di carcere, anche se personalmente credo che ne prenderanno di meno; colui invece che al 99% starà per mezzo secolo dietro alle spalle è "il capo", Kim Dotcom.
Poco dopo il blocco dei suoi siti è spuntata una nuova versione del famoso sito di file hosting, nella quale si leggeva che i dati erano stati spostati su un IP (da loro indicato ma che non metteremo), ma si è pensato subito che riconducesse ad un altro sito di cloud, e poco dopo si chiuse anche questo.

Dopo questo episodio altri siti hanno chiuso i battenti, come per esempio Dropbox, Filesonic, Fileserve, Uploaded.
O quasi, visto che Filesonic e Dropbox hanno LIMITATO il caricamento dei dati sulla propia piattaforma e permesso il solo recupero dei propi documenti.
Il problema maggiore bensì non è quello degli abbonati da rimborsare (sono già iniziate le operazioni di rimborso da parte di Paypal), ma quello riguardo ai bonus, di cui il sottoscritto non sapeva neanche l'esistenza.
Ebbene, i bonus sono dei "jolly" che sono direttamente proporzionali al numero di download effettuati: più scarichi meglio è.

E su questo, appunto, nulla si può fare.
Tant' è che gli altri siti di file sharing stanno addirittura cambiando server dall' America verso l' Oriente (Russia), ed infatti sono sotto la lente dalla giustizia americana.
Da qui nasce un ulteriore problema: la sicurezza dei clienti; già banche come la SanPaolo hanno iniziato la pratica dei cosidetti "codici temporanei": un escamotage che salverà migliaia di utenti italiani.

Ma parliamo adesso dei  suoi effetti, oltre al blocco parziale di altri siti.
L' industria musicale italiana. Festeggia.
E se i ladri fossero loro?














E con lei quelle di cinema e di videogiochi di tutto il mondo, perché la pirateria ha rovinato quei 3 settori.
Non dico certo che la pirateria si è fermata (un esempio su tutti è eMule, peer to peer), ma di certo la rallenterà, sempre che gli amministratori dei siti hosting (tipo Megavideo) non siano stupidi a tal punto da essere arrestati.
Parlando di cifre in musica, si afferma che nel 2011 i file musicali circolanti illegalmente erano oltre 800mila, cifra considerevole facendo qualche semplice calcolo.
Ma sorge spontanea una domanda: la FIMI era veramente"onesta"?
A voi i commenti, oltre alla notizia in generale.
Commentate!

24.1.12

Serie A 2011/2012, 19a giornata: Atalanta-Juventus

E' questo il match che conclude il girone d'andata di questa Serie A di Atalanta e Juve. I padroni di casa (si gioca a Bergamo, stadio Atleti Azzurri d'Italia) si ritrovano con un buon bilancio: 20 punti in classifica, 26 effettivi se si contano i 6 di penalizzazione. I bianconeri vogliono il titolo di Campioni d'Inverno, infatti vincendo lo avrebbero matematicamente. L'incontro è subito a favore della Juventus, che nel primo quarto d'ora attacca incessantemente e con grande quantità. Costruisce numerose occasioni: subito buona azione con Pepe che dalla destra la mette rasoterra per Matri, che manca clamorosamente l'impatto giusto con la sfera e la spara alle stelle da buonissima posizione. Poco dopo un abbastanza spento Marchisio recupera palla, riparte lanciando Pepe libero sulla destra dell'area, ma il suo diagonale è lievemente sporco e finisce sul fondo di poco. L'unica occasione di questi primi minuti per i bergamaschi è per Bonaventura, che lascia partire una conclusione al volo schiacciata che è preda in due tempi di Buffon. Il monologo juventino continua e c'è una grande occasione: schema molto complesso da calcio di punizione, alla fine Matri fa la sponda per Barzagli, che tira col sinistro e trova il mezzo miracolo in allungo di Consigli, che con l'aiuto del palo la mette in calcio d'angolo. Passa poco e Vucinic, servito in maniera un po' casuale sulla sinistra, calcia di prepotenza e trova ancora un ottimo portiere a negargli il gol in corner. Altra punizione, semi-rovesciata di Paolo De Ceglie che termina di poco a lato. Allora la Juve abbassa un po' il ritmo e ritrova l'opportunità ancora con De Ceglie, che di testa la mette alta da posizione favorevole. Ma la conclusione più pericolosa è di Arturo Vidal, che recupera palla e scarica un destro dalla distanza che inganna il portiere e s'infrange sulla traversa. Nel finale di prima frazione l'Atalanta si rifà vedere in contropiede: servito Maxi Moralez, che dal limite dell'area crossa per l'inserimento di German Denis, che al volo di destro cerca una coordinazione impossibile con la palla che esce pericolosamente sulla destra. Sarebbe stato un gran gol. Nella ripresa dentro Emanuele Giaccherini per Claudio Marchisio, che oltre a non essere in serata deve fare i conti con un infortunio. L'ex Cesena da molta vivacità al reparto offensivo, salta l'uomo spesso ed è sicuramente un'arma veloce per gli uomini di Antonio Conte. Subito se ne va sulla sinistra in dribbling, palla dietro per Matri che si smarca benissimo ma col sinistro in girata non inquadra lo specchio. Per la Juve l'ansia di non sbloccarla cresce, ma come al solito ci pensano i grandi campioni a rimediare: Pirlo, che nelle ultime partite aveva leggermente deluso, si guarda intorno ed inventa all'improvviso un lancio millimetrico per Stephan Lichtsteiner, che si inginocchia e di testa in tuffo batte Consigli da due passi. Lancio a tagliare il campo di livello altissimo quello di Andrea Pirlo al 54'. L'Atalanta non riesce a reagire, e allora la Juve addomestica senza troppi problemi il risultato. La squadra di Conte va anche più volte vicina al vantaggio: un'occasione la ha Luca Marrone, subentrato a Pepe, che si cimenta in uno splendido uno-due con Alessandro Matri ed in area cerca di piazzarla col sinistro, ma l'estremo difensore avversario devia in corner. La più ghiotta palla-gol è proprio per l'ex centravanti del Cagliari: scivola Ferri, Matri riesce a recuperare palla, se ne va verso la porta di Consigli e al limite dell'area (posizione lievemente defilata sulla sinistra) cerca di beffarlo con un pallonetto, ma il tiro dell'attaccante sembra finire dentro ed invece finisce a lato di centimetri. Alla fine, però, arriva il meritato raddoppio bianconero: Marrone inventa uno splendido assist centrale per l'inserimento di Giaccherini, che al volo di destro incrocia e non da scampo, 2-0. Per lui primo centro in campionato con la maglia della Juve e quest'anno, aveva già segnato in Coppa Italia (per Lichtsteiner era il secondo gol dopo quello all'esordio con il Parma). A nulla servono i forcing finali dei padroni di casa, da segnalare una conclusione pericolosa di Marilungo e un clamoroso svarione difensivo di Leonardo Bonucci, che rischiava di mandare in porta un avversario. Finisce 0-2, meritato, per la Juve che si laurea Campione d'Inverno.

23.1.12

E' quasi fatta: Maxi Lopez finalmente al Milan (se non arriva Tevez)

Forse è la volta buona, Maxi Lopez potrebbe andare al Milan
Adriano Galliani e di conseguenza il Milan ancora non hanno deciso, continuano imperterriti ad aspettare sempre l'argentino Tevez, ma nel frattempo si tutelano bloccando il connazionale Maxi Lopez.
Il Milan ha infatti trovato l'accordo con il Catania per l'attaccante, ma il tutto è vincolato al mancato arrivo di Carlos Tevez dal Manchester City.
Se arrivasse l'Apache insomma potrebbe non farsene niente.
Eppure gli etnei pur di assecondare la volontà di Lopez non l'hanno ceduto né agli inglesi del Fulham né in Turchia, club che di certo non offrivano noccioline per il forte centravanti italo-argentino.
I rossoneri pagheranno, sempre che Maxi arrivi a Milano, un prestito oneroso (si stima 550.000 €) e un diritto di riscatto fissato probabilmente a 8 mln.
Nel giro di qualche giorno sapremo come finirà, intanto Maxi Lopez spera di veder realizzare il suo sogno, ormai a due passi... indietro da parte di Tevez!

22.1.12

Costa Concordia dal satellite: spettacolo rovinoso...

Forse è tardi per farci un articolo, ma certo quello del naufragio di questo gigante del mare, la Costa Concordia, mi stava troppo a cuore, visto anche che ho fatto 3 crociere con quella compagnia.
Ma, dopo questa premessa andiamo al nocciolo della questione: le foto.
Spettacolari, certo, ma solo fino ad un certo punto, pensando a cosa è successo.
Già da questa possiamo vedere che la nave è praticamente inclinata orizzontalmente, mentre lo squarcio è alla nostra destra.
















La seconda, invece, ci mostra il relitto più vicino, e ci possiamo rendere conto ancora di più di quanto la nave sia vicina alla costa e quanto l' isola è piccola.







Certo le operazioni di salvataggio e di recupero carburante sono(e saranno) condizionate da queste difficoltà.
La tecnologia,  a quanto pare, aiuta solo in parte, ma è essenziale per dopo il disastro: strano.