29.1.11

COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE: JUVENTUS-SAMPDORIA

LA PARTITA
La Roma vola sempre più in alto e va alle semifinali dove incontrerà l'Inter di Leonardo. I giallorossi battono una Juventus al contrario sempre più in crisi senza nemmeno fare molta fatica. Nel primo tempo partita noiosa con una mezza palla-gol per Burdisso ma la sciupa. Nel secondo tempo entrano gli "assi" Krasic nella Juventus e Borriello nella Roma. La Juventus sembrava essere partita bene, ma nel miglior momento dei bianconeri arriva il gran gol di Vucinic al 65' (è scivolato Storari) con un tiro dalla destra.A questo punto i bianconeri iniziano ad attaccare con più insistenza ma senza creare pericoli alla Roma, anche se all'88' ci sarebbe un rigore per i bianconeri perchè Del Piero è atterrato da Mexes. Però la Roma trova il gol che chiude il match al 91' con Rodrigo Taddei che con una mezza rovesciata batte Storari.La partita finisce con i fischi dei tifosi bianconeri ai danni dei giocatori juventini.
IL PAGELLONE JUVENTUS......

Storari 5: Qualche responsabilità sulla prima rete, miracoloso sul colpo di testa di Mexes, non può nulla davanti alla magia di Taddei.
Grygera 5,5: Ordinato in difesa, soffre le incursioni di Menez.
Bonucci 5,5: Una buona gara di copertura macchiata dal sonno nel finale quando lascia spazio e inventiva a Taddei.
Chiellini 7: Grinta da vendere, si fionda su tutti i palloni, rincorre Borriello e si affaccia in attacco.
Motta 5: Lascia un'autostrada a Vucinic per il primo gol romanista. Qualche incursione sulla fascia, ma senza incidere. Dal 72' Grosso 5: Anche lui si dimentica di Taddei che ringrazia con una rovesciata.
Martinez 6: Corsa e determinazione tra centrocampo e attacco.
Melo 6: Non si fa espellere, ed è già una notizia. Nel primo tempo esibisce recuperi e ripartenze. Nella ripresa prova a spingere con i suoi, senza risultati.
Sissoko 5,5: Grinta e caparbia ma anche qualche errore in fase di costruzione.
Pepe 5,5: La corsa c'è sempre, la finalizzazione un po' meno. Esce per infortunio. Dal 61' Iaquinta 5,5: Fa a sportellate con la difesa giallorossa, senza grande successo.
Amauri 5: Impalpabile è l'aggettivo che più si addice ai suoi 45 minuti. Dal 46'Krasic 6,5: Gli bastano 30 secondi per dire presente. Gli scatti in velocità e i cross sono interessanti, a volte pericolosi, ma non bastano.
Del Piero 6,5: Capitano coraggioso, sempre e comunque. Nel primo tempo guida l'attacco dei suoi, sforna un tiro pericoloso e suggerimenti invitanti. Nella ripresa spinge ancora e reclama un rigore su Mexes.
Delneri 5: La formazione scesa in campo mostra carattere a fasi alterne, perde troppi palloni e addormenta la gara senza vincerla. Buona la grinta nella ripresa, insufficiente la qualità del gioco per riacciuffare la gara.
IL PAGELLONE ROMA......
Julio Sergio 6: Nel primo tempo una bella parata su Del Piero, nella ripresa qualche uscita e nulla più.
Cassetti 6,5: Attento e ordinato, non commette sbavature.
Mexes 7: Sontuoso, regala un'altra prestazione d'alto livello: chiude ogni accesso ai bianconeri, risolve diverse situazioni difficili e sfiora il gol con un gran colpo di testa. Rischia su Del Piero.
Burdisso 6: Grinta e determinazione difensiva, alternata a qualche fallo di troppo.
Riise 6,5: Chiude su Iaquinta e su Krasic, mette il turbo sulla fascia.
Brighi 6: Un breve scampolo di match giocato a buoni livelli, poi l'infortunio. Dal 40' Taddei 7: Collante tra centrocampo e attacco, chiude la gara con una rovesciata di pura qualità. E' lo 0-2 della vittoria.
De Rossi 7: Recupera, porta palla e riparte: fa tutto e lo fa bene. Compresi i due lanci-assist.
Simplicio 6: Buone iniziative a metà campo, si affaccia più volte in zona offensiva ma non punge.
Perrotta 6,5: Prestazione d'alto livello giocata da mediano, sbaglia pochissimo.
Menez 6: I suoi dribbling impensieriscono la difesa bianconera e la sua intesa con Vucinic dischiude buone occasioni. Infortunato, rimane sotto la doccia. Dal 46'Borriello 6: Aiuta la difesa e fa salire la squadra, serve anche buoni suggerimenti per i colleghi in attacco.
Vucinic 7: Comincia con un po' di nervosismo ma poi fa fiorire l'intesa con Menez. Nella ripresa sfodera una magia da manuale e porta in vantaggio i giallorossi.
Ranieri 6,5: Tre volte a Torino da quando è stato esonerato, nessuna sconfitta. Il testaccino vince ancora, propone una squadra attenta, vivace e astuta. Ora è semifinale.

SIETE D'ACCORDO CON LE PAGELLE?? COMMENTATE....

Honeycomb nel dettaglio il 2 Febbraio.


Google ha mandato gli inviti inerenti ad un focus su Android Honeycomb, il nuovo nato per i tablet Android.
Lo stesso giorno sarà possibile assistere all'evento in diretta alle 18:00.
Lasciandovi l'immagine dell'invito, ci chiediamo se sarà possibile approfittarne per avere nuove notizie...

28.1.11

Coppa Italia, Quarti di finale: Palermo-Parma 5-4 dcr

Palermo in semifinale!
Il Palermo batte 5-4 ai tiri dal dischetto il Parma, dopo una partita molto divertente ma terminata 0-0 ai tempi regolamentari e supplementari, e conquista le semifinali di Coppa Italia. Il Palermo schiera la sua miglior formazione, invece il Parma fa molto turn-over e tiene inizialmente in panchina degli abituali titolari come Crespo e Giovinco. Gli ospiti ducali partono bene, ma non creano occasioni, mentre i padroni di casa punzecchiano in contropiede. Al 9' Balzaretti crossa in mezzo e Pavarini anticipa di pugno Ilicic, appena un minuto dopo è ancora il Palermo a rendersi pericoloso con il tiro di prima di Miccoli su cross basso di Cassani. Palladino spara alto sopra la traversa da buona posizione (16'), successivamente Pastore ispira Ilicic, che tira con grande impeto, ma Pavarini devia in corner (18'). Ora il pallino del gioco è in mano ai rosanero, che però non trovano il goal. Al 27' capitan Miccoli viene lanciato davanti alla porta, ma il leccese tira addosso a un difensore. Poi il Parma riprende coraggio e nel finale della prima frazione attacca senza timore, ma le manovre sono inconsistenti e solo Palladino (tiro alto su passaggio in profondità di Bojinov) fa venire i brividi al "Barbera". Nel secondo tempo il Palermo si dimostra rinvigorito e crea molto. Al minuto 50 Pavarini respinge una pericolosa punizione di Miccoli e Migliaccio stacca troppo alto di testa. Al 57' Bojinov conclude di poco a lato da ottima  posizione. Solo due giri di lancette dopo Pastore e Iicic si inventano un azione stupenda, poi lo sloveno sbaglia un rigore in movimento. Il Parma rischia al 62' quando Pavarini non trattiene un traversone di Pastore e nessun giocatore rosanero riesce ad approfittarne. Al 70' il difensore palermitano Munoz interviene male in scivolata su Giovinco (entrato da poco) che si ritrova solo davanti a Sirigu che ci mette una pezza. Il Parma con gli innesti di Giovinco e Crespo inizialmente cambia marcia, ma poi l'incisività scompare. E' ancora il Palermo ad avere clamorose chance: al 73' l'argentino Pastore salta un paio di avversari e scarica un tiro da fuori area, il portiere parmigiano Pavarini neutralizza in due tempi. Nei minuti seguenti una punizione di Bovo termina di poco alto, all'83' Ilicic innesca Pastore che tira da distanza ravvicinata, ma il solito Pavarini compie un miracolo. Solo cinquanta secondi dopo è ancora l'argentino ad ubriacare con dei dribbling la difesa del Parma, ma la sua conclusione tocca soltanto la rete esterna. All'85' Paci tenta la rovesciata su corner e Siirigu si salva di piede. In pieno recupero Pastore recupera un gran pallone in area avversaria e serve Kasami, che, però, temporeggia troppo e riesce solamente a provare una innocua conclusione quasi dalla linea di fondo. Si va quindi ai tempi supplementari sul risultato di 0-0. Il Palermo spinto dall'entusiasmo del pubblico crede di più alla vittoria e il Parma si chiude nella propria metà campo. Al 108' il diciassettenne Martinez (subentrato a Miccoli) tenta un'azione personale e il pallone termina di poco a lato. E' il 111' quando ancora Pavarini si distende e para una punizione tesa del difensore Cesare Bovo. Un minuto dopo Migliaccio tira bene, ma fuori bersaglio. Ultimi attacchi dei rosanero, ma il solito Pastore, lanciato da Nocerino, sciupa l'ultima possibilità di vittoria. Finisce quindi 0-0 a la "Favorita" e si va ai tiri dal dischetto.

La lotteria dei rigori (quando l'importante è buttarla dentro)

 Parma
Palermo
Crespo parato
Cassani parato
Palladino goal
Bovo goal
Modesto goal
Balzaretti goal
Candreva goal
Nocerino goal
Giovinco goal
Pastore goal
Valiani fuori
Martinez goal

Vince il Palermo 5-4 ai rigori

Il pagellone Palermo
-Sirigu 6,5: fa ottima guardia per tutta la partita e neutralizza un rigore, facendosi però beffare da Giovinco sotto il busto.
-Cassani 6: gioca una partita diligente, ma il meglio lo da nel primo tempo. Sbaglia il rigore, ma i palermitani vincono lo stesso.
-Munoz 6: è meglio di testa che di piede, comunque una prova di maturità calcistica (con qualche errore).
-Bovo 7: in difesa è insuperabile e il suo contributo in fase offensiva è eccezionale. Vice-tiratore scelto di punizioni e corner.
-Balzaretti 7: spinge tantissimo e non si concede mai pause. Eccellente anche in difesa.
-Migliaccio 6,5: ci mette tutta la grinta che ha e sradica palloni dai piedi avversari. Pericolo pubblico di testa.
-Bacinovic 6: è un regista moderno, più veloce rispetto a Liverani, ma deve ancora crescere.
-Nocerino 6: è un giocatore tutta sostanza e fa da custode alla linea mediana. Meno lucido del solito.
-Ilicic 6,5: devastante nel dribbling, emerga la sua tecnica sopraffina. Spreca tutte le occasioni da rete e ci si domanda come possa aver realizzato 7 goal in campionato se sbaglia i tiri più elementari.
** Kasami 5: gioca a nascondino e sparisce dai radar di Pastore. Ci aspettimao di più da uno bravo come lui.
-Pastore 7: fulcro del gioco rosanero, quando parte non lo riacciuffa nessuno. Troppi erroracci davanti a Pavarini.
-Miccoli 6: si propone sempre, ma non appare in serata dimenticando di essere tra i migliori tiratori d'Italia.
* Martinez 10: per 50 minuti è un fiasco, poi realizza un rigore che lo fa entrare nella leggenda. E' lui ad offrirsi liberamente di calciarlo e a spiazzare il portiere con un tiro straordinario.
-All.Rossi 6: non è grandiosa l'idea di sotituire Miccoli e Ilicic e di lasciare a Pastore tutte le responsabilità in attacco. I fatti però gli danno ragione.

Il pagellone Parma
-Pavarini 7,5: una saracinesca assoluta, le para tutte, tranne il rigore a Martinez. Però, che caratteraccio!
-Zaccardo 6,5: si comporta egregiamente, soprattutto perchè deve difendere su certi giocatori... Utile anche con le sue infinite sorse sulla destra.
-A.Lucarelli 5,5: il suo compito non è facile e a volte lascia passare Pastore. Avrà il telepass?
-Paci 5,5: il solito mastino, a volte esagera e commette troppi falli.
-Modesto 6: il neo-acquisto dei gialloblu rivela di avere (minimo) un paio di polmoni. Segna anche il suo rigore.
-Galloppa 5: ok, è la sua prima partita dal 1' minuto dopo l'infortunio e la forma è quella che è, ma non fa un granchè.
*** Valiani ng: gioca pochi minuti e tira alle stelle il rigore decisivo della gara.
-Morrone 5: non molto convincente in fase di impostazione e tantomeno in interdizione.
-Candreva 6: alterna ottimi spunti a brutti errori. Va spesso in fuorigioco e alla fine è un pò stanco. Da rivedere.
Palladino 6,5: forse nel tridente è quello che tocca meno palle, ma è lui a crearsi le occasioni più nitide, purtroppo non concretizzate.
Bojinov 5,5: in effetti non si dà un gran da fare e la miglior chance la butta via, non ne ha altre, anche per la pochezza offensiva dei compagni.
** Crespo 5,5: sostituisce uno spento Bojinov, ma non fa molto in più. Ogni tanto con esperienza si cerca dei rigori, ma fallisce proprio quello alla resa dei conti.
Marques 5: parte come un lampo nei primi 20', poi si spegne la luce ed è black-out.
* Giovinco 6,5: la sua comparsa in campo pare poter cambiare le sorti del match, ma non è così e dopo qualche bella partenza si infrange contro il muro della difesa del Palermo. Beffa Sirigu su rigore.

27.1.11

Coppa Italia Quarti di finale: Napoli-Inter

LA PARTITA

I nerazzurri approdano ai quarti di coppa solo dopo i calci di rigore. Nei tempi regolamentari il risultato è rimasto invariato sullo 0-0, che ha resistito anche nei supplementari. Ai penalty la squadra azzurra si è dovuta arrendere all'errore del Pocho Lavezzi, che ha sancito la vittoria dell' Inter per 4-5. Bel match, in cui non sono mancate le occasioni; a vederlo è però lecito dire che forse il Napoli avrebbe meritato più il passaggio del turno. Nei primi 10' poco accade, ma lo squillo non si fa attendere: al 12' Lavezzi riparte in contropiede, la da sulla sinistra a Dossena che mette uno splendido pallone su cui arriva Cavani che infila. L'esultanza dell'uruguagliano viene però placata dalla bandierina del guardalinee; chiamata molto dubbia. La partita comincia ad accendersi. Il Napoli riparte pericolosamente e costruisce azioni degne di essere ammirate, sostenuto anche di cori dei tifosi. Alla mezz'ora l'Inter mette il nasino fuori e comincia a far gioco, così che poco dopo Maicon vola sulla destra e crossa per un liberissimo Cambiasso: l'argentino spara a botta sicura un missile spaventoso da due metri, ma De Santics viene aiutato da lassù e spinge la sfera sulla traversa; solo così si può definire la parata dell'azzurro. Entrambe le formazioni danno spettacolo con però occasioni molto scarse. Il secondo tempo inizia con le avversarie che rallentano il ritmo. Vince l'equilibrio e la stanchezza si fa sentire, ma nei minuti finali il Napoli si sveglia: clamorosa la palla-gol per Hamsik che finta bene sul difensore e sul tiro trova un eccezionale Castellazzi e sulla stessa respinta è Ranocchia a deviare la palla quasi sulla linea, poi altri due colpi di testa di Pazienza e uno del capitano Cannavaro. L'Inter tiene fino ai supplementari. In questi la musica è identica: i padroni di casa fanno gioco e gli altri fanno molta fatica a ripartire. Soltanto che i giocatori di Leonardo resistono e si va ai rigori. La sfida si conclude con la vittoria per 5-4 degli ospiti che trionfano, forse, non meritatamente.

LE PAGELLE NAPOLI

De Santics: 7 Nonostante non arrivino molte conclusioni, il portiere si fa sempre trovare attento. Il miracolo giornaliero lo fa su Cambiasso. Strepitoso.
Campagnaro: 7- Anche lui è in forma. Corre sempre, da fastidio a Chivu e crea problemi lì davanti.
Cannavaro: 6 Bravo pure lui, solo nel primo tempo sembra disattento. Nel secondo prende le misure e ferma, quando ce n'è bisogno, Pandev.
Aronica: 6 Attento in difesa, propositivo anche in fase offensiva, dove prova a farsi spazio per aiutare la manovra d'attacco.
Maggio: 6,5 Come al solito ottimo in avanti, crea non pochi problemi alla retroguardia interista con frequenti incursioni.
Pazienza: 6- E' concentrato ma non sempre basta. Pressa meno del dovuto, pericoloso solo in occasione di un paio di stacchi. Yedba (97'):ng
Gargano: 7 Perfetto come racchettapalle, non lascia passare una mosca. Quando va ad impostare se la cava sapendo che non è il suo compito.
Dossena: 5,5 All'inizio spinge molto e trova anche l'assist per il non-gol di Cavani, poi si perde e soffre moltissimo Maicon. Zuniga (70'): 6 Gioca meglio del sostituito, ma da comunque poca qualità alla fase offensiva.
Hamsik: 6,5 Gioca con personalità e dimostra qualità. Solo che spreca le maggiori occasioni napoletane sparando addosso a Castellazzi e trovando Ranocchia sulla traiettoria impressa dal suo stacco.
Lavezzi: 5+ Il Pocho gioca un po'spento, nella prima frazione è troppo egoista, nella seconda è più coinvolgente ma di poco. Si macchia di un grave errore: il suo tiro dal dischetto è alto e l'Inter si aggiudica la vittoria.
Cavani: 7 Segna in fuorigioco dubbio, è acceso e vitale, manda in confusione la difesa. Solo che oggi è poco servito e può dimostrare limitatamente le sue qualità.
All. Mazzarri: 6,5 La sua squadra è fuori dalla coppa, ma giocando bene e con più fortuna avrebbe meritato il trionfo. Mette in campo una formazione di titolari che funziona sempre.

LE PAGELLE INTER

Castellazzi: 7 E' incredibile come De Santics. Compie un miracolo su Hamsik e è attentissimo in molte circostanze.
Maicon: 6,5 All'inizio perde il pallone che poi viene trasformato da Cavani (annullato). Però si riprende e vince il duello con Dossena. Serve la palla a Cambiasso per l'unica occasione nerazzurra.
Cordoba: 5+ Poco sicuro, non perfetto. Soffre Lavezzi e El Matador, ma viene salvato dai costanti aiuti dei compagni. Lucio (83'): 6 Quando entra è assedio partenopeo, si destreggia bene e ferma l'attacco anche con interventi sporchi, ma utili.
Ranocchia: 6+ Un po' in affanno per inesperienza, ma è abile a fermare gli assalti, anche salvando il colpo di testa di Hamsik quasi sulla riga.
Chivu: 5,5 In mezzo a Campagnaro e Maggio è un calvario, ma in alcune occasioni è molto bravo a chiudere.
Zanetti: 6,5 Gioca bene come sempre, quest'oggi è fondamentale perchè mantiene la forma pure nei supplementari, approfittando della stanchezza altrui.
Cambiasso: 6 Cala un po' dopo la clamorosa palla-gol salvata da De Santics, in mezzo recupera meno palle perchè è l'unico a farlo.
Thiago Motta: 5,5 Prestazione negativa, non aiuta Cambiasso in fase di recupero, ma non incide neanche in attacco.
Stankovic: 6,5 Altra grande partita per lui, che da il via alle azioni offensive ed è sempre veloce. Purtroppo si fa male e deve uscire. Mariga (62'): 5 Non fa nulla. Questo il commento della sua partita.
Eto'o: 5+ Penalizzato dalla posizione di seconda punta e da Pandev. Parte largo per accentrarsi, ma quando serve Pandev i risultati sono pochi.
Pandev: 5,5 Almeno ci mette la volontà, tutto qui. Non riesce a brillare come l'anno scorso, non ha assorbito "la cura Leonardo".
All. Leonardo: 6 Il tecnico passa il turno con un po' di fortuna. Deve risolvere alcuni problemi offensivi ma almeno questa è la sua prima partita senza subire gol.

CALCI DI RIGORE: NAPOLI

Cavani: GOL
Hamsik: GOL
Lavezzi: FUORI
Zuniga: GOL
Yebda: GOL

CALCI DI RIGORE: INTER

Eto'o: GOL
Cambiasso: GOL
Pandev: GOL
Thiago Motta: GOL
Chivu: GOL

COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE: SAMPDORIA-MILAN

LA PARTITA
Il Milan passa il turno ed incontrerà il Palermo in semifinale battendo la Sampdoria a Marassi secondo me  un pò troppo di misura, però l'importante è che abbia passato il turno. La gara si dècide nei primi 25' perchè il Milan approfitta di una brutta Sampdoria e passa in vantaggio con Pato al 16' su assist di T.Silva di testa, e raddoppia al 22' ancora con Pato questa volta l'assist è di Emmanuelson (nuovo arrivato). Solo a questo punto la Sampdoria reagisce, ma è un pò tardi. Nella ripresa bella gara con la Sampdoria incitata dal pubblico attacca a pieno oraganico e trova il gol con un colpo di testa di Guberti al 59'. Continua l'assedio ma i blucerchiati non trovano il pareggio e passa il Milan vincendo 2-1.
IL PAGELLONE MILAN...

Roma 6: non è chiamato a grandi interventi e vive una serata tutto sommato tranquilla. L’unica insidia è Macheda, fermato due volte dai guantoni dell’ex Monaco. Sul gol di Guberti nessuna responsabilità.
Oddo 6: capitano per l’occasione, il 34enne Massimo non delude e sfodera una prestazione d’esperienza. Diligente dietro, presente davanti.
Papastathopoulos 5,5: splendido e fondamentale il suo intervento alla disperata su Maccarone nel primo tempo. Unica gemma di una gara non brillante. Il greco è ancora incerto e poco reattivo.
Yepes 6,5: se Sokratis deve ancora carburare, il nonnetto colombiano è una garanzia. Ha spirito, esperienza e personalità, gioca con astuzia e gestisce con autorità il reparto. Nemmeno fosse Nesta.
Antonini 6: solito soldatino affidabile. Fa il suo dovere sul versante mancino coprendo e spingendo. Buona partita (dall’80′ Jankulovski sv).
Merkel 6: di nuovo titolare, di nuovo positivo. Il tedesco non ha paura di confrontarsi con compagni di eccellente valore e fa il suo. Gli manca freddezza davanti alla porta: clamoroso il gol divorato al 5′ della ripresa a tu per tu con Da Costa.
Van Bommel 6: acquistato ieri, subito dentro per sopperire alle incredibili e numerose assenze della mediana rossonera. L’olandese è una garanzia. Si piazza là in mezzo e svolge il suo sporco lavoro. Essenziale.
Thiago Silva 6: riproposto centrocampista come col Cesena, il brasiliano non convince del tutto. Fa il suo, senza brillare. Sufficienza meritata per l’assist a Pato in occasione dell’1-0.
Robinho 6,5: se fosse un pelino più concreto sarebbe da Pallone d’Oro. Altra gara convincente del brasiliano, sempre tonico e aggressivo. Mina vagante e insidia costante per qualsiasi difesa (dal 78′Cassano sv: si becca i fischi di Marassi e lui, per tutta risposta, sfiora il gol del 3-1).
Pato 7,5: dopo un paio di settimane difficili, il Papero torna a volare. La panchina di domenica col Cesena non l’ha gradita, e sul campo ecco la miglior risposta. Due gol, bellissimi e decisivi. Se Allegri ritrova anche lui, allora è dura per tutti. Sia in campionato che in coppa (dall’86′ Ibrahimovic sv).
Emanuelson 6: ce lo aspettavamo terzino ma Allegri stupisce i più schierando il neoacquisto olandese nel tridente offensivo. Ottima l’intesa con Robinho, positive gestione del campo e sicurezza. Può fare di più, ma come inizio non c’è male.
All.: Allegri 7: ha ricevuto quanto richiesto dalla società ed ora ha un organico spaventosamente completo e qualitativo. Si diverte a intercambiare gli uomini senza abbassare il livello tecnico generale. Semifinale centrata, ora avanti il prossimo.
IL PAGELLONE SAMPDORIA...
Da Costa 6,5: molto sicuro e attento, buona presenza e personalità. Splendida l’uscita bassa sul solitario Merkel ad inizio ripresa. Sarebbe stato il 3-0 rossonero.
Zauri 5: nelle battute iniziali il Milan attacca soprattutto sul suo binario, e lui soffre parecchio. Si proietta spesso in fase offensiva nella ripresa, ma i suoi cross risultano imprecisi.
Volta 5: si trova davanti un mostro sacro dopo l’altro e va in bambola. Clamoroso il suo errore in occasione del 2-0, quando tenta una goffa progressione salvo perder palla sulla trequarti offensiva. Da Emanuelson a Pato e raddoppio rossonero.
Accardi 5,5: fa meglio del suo compagno di reparto, soprattutto in fase d’impostazione dell’azione. Paga l’umiliazione subita da Pato sul secondo gol. Un tunnel del genere fa male al morale.
Ziegler 6: non è esplosivo come sempre. Riprende fiato e affonda a sprazzi, riuscendo comunque a coprire con discrezione la fascia di competenza.
Mannini 6: tanto fumo e poco arrosto. Da elogiare una presenza costante e fisica sull’out destro offensivo (dal 72′ Koman sv).
Palombo 6: non ha piedi da regista né da rifinitore, ma tanto fisico e buona volontà. Lotta come sempre, senza mai tirare indietro la gamba.
Poli 5: gironzola in mediana facendo molta confusione e combinando poco. Anch’egli paga un po’ di stanchezza e Di Carlo lo fa uscire per primo (dal 65′ Tissone 6: ci mette impegno e sostanza, manca la necessaria qualità).
Guberti 6,5: giocatore sempre a metà, a tratti pericolosissimo ma anche goffo e pasticcione. Ci mette tanta voglia ed è l’ultimo ad arrendersi. Segna l’1-2 della speranza e nel finale si produce in lisci e altri errori grossolani. Da Mai dire gol dei vecchi tempi.
Maccarone 6,5: dalla panchina del Palermo al campo di Genova in pochissime ore. Di Carlo ha fiducia in lui e lo getta subito nella mischia. Big Mac lotta, sgomita e non molla mai. Suo l’assist d’oro per il gol di Guberti. In caso di possibile partenza di Pazzini, la Samp avrà comunque un sostituto all’altezza.
Macheda 6,5: è giovane e ancora manca di continuità all’interno della partita. I suoi sono strappi di vigore e qualità: sfiora il gol due volte nel primo tempo e ci riprova con rabbia nella ripresa. Ha notevoli mezzi e un pizzico di genialità, ma deve crescere.
All.: Di Carlo 6: spera nel colpaccio e mette in campo l’undici pressoché titolare, dando subito fiducia al neoarrivato Maccarone. La Samp non gioca benissimo e soffre in difesa, ma ha tanto orgoglio. Peccato per il risultato, ora testa al campionato. Sperando che Garrone non faccia altri danni in corso d’opera…

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26.1.11

PSP2 punta sul dual-core. Mossa azzardata?


La PSP2 è ormai sempre più vicina, l'annuncio ufficiale si dà per certo tra pochi giorni, probabilmente al WMC di Barcellona.
Ma quello che più interessa è "dentro" questa console. Il processore che dovrebbe far spingere questa console sarebbe infatti un ARM Cortex A9, un processore dual-core Doppio, cioè a 4 core.
L'immagine poi confermerebbe la somiglianza con il PSP Phone.
Presenti poi accelerometro, GPS, giroscopio, 2 fotocamere, schermo multi-touch(quindi capacitivo) OLED da 5 pollici da 960x544 pixel. Ed ancora 512 mb di RAM, wi-fi, bluetooth, 3G, 16 GB di memoria interna(flash) ed ovviamente memoria espandibile.
La mia domanda è: servirà tutta questa potenza su una di quelle che dovrebbe essere definita come "console portatile"(e quindi niente di più)?
A voi le risposte, a voi i commenti...

25.1.11

SERIE A 21 GIORNATA: UDINESE-INTER

LA PARTITA
L'Udinese continua la sua marcia battendo l'Inter! Per l'Inter è la prima sconfitta dell' "era" Leonardo ed ha evidenziato diversi problemi difensivi e in attacco (assenze pesantissime di Samuel e Milito). Le cose sembrano mettersi bene per l'Inter che anche giocando male passa in vantaggio al 16' con un gran gol di Stankovic. Ma l'Udinese non accusa il colpo anzi, attacca più costantemente ed infatti arriva al 21' il pareggio con un gol pazzesco di Zapata che dal limite mette la palla sotto la traversa, ma i friulani non si accontentano e poco dopo Di Natale segna un gran gol su calcio di punizione dal limite al 25' e il risultato si ribalta (99esimo gol in maglia bianconera). L'Inter non da segni di reazione e intanto si va all'intervallo. Nella ripresa la storia non cambia e i neroazzurri rischiano più volte di subire gol e se poi non li hanno presi è grazie ai miracoli di Castellazzi. Al 69' i friulani chiudono il match con un gol di Domizzi in spaccata che beffa Castellazzi. Non sono sufficienti le entrate di Biabiany e Santon perchè finisce 3-1 per l'Udinese che la prossima partita sarà impegnato Domenica sera nel posticipo in casa della Juventus. Di Natale arriverà a quota 100?
IL PAGELLONE INTER.....
Castellazzi 5.5 Luci e ombre per l'estremo difensore dell'Inter. Un primo tempo da dimenticare, nella ripresa evita la goleada dell'Udinese con una serie di parate decisive
Zanetti 5.5 A dimostrazione della giornata storta non brilla neanche capitan Zanetti
Cordoba 6 Impreciso in alcuni disimpegni. Se la difesa viaggia a media di due gol subiti a partita è anche a causa delle sue prestazioni non proprio brillanti
Lucio 6 E'l'unico che tiene in piedi la difesa. Ma senza Samuel soffre parecchio
Maicon 6 Qualche buona discesa sulla fascia, ma si deve limitare perchè Armero gli crea diversi problemi
Chivu 5.5 Spinge poco sulla fascia sinistra e Sanchez è una spina nel fianco. Esce zoppicando
Santon s.v. Entra al posto di Chivu infortunato
Stankovic 7 Il migliore dei suoi. Segna e sfiora altri gol in almeno due occasioni. Nel finale si innervosisce
Biabiany 5 Entra per recuperare la partita, ma non riesce a recuperare neanche i palloni che gli vengono serviti. In grossa difficoltà
Cambiasso 5.5 Non riesce a limitare le giocate di Asamoah
Motta 5.5 Non imita le prestazioni delle gare precedenti, un pò spento sopratttutto nella fase offensiva
Pandev 5 E' il fantasma del Pandev dell'annno scorso. Mai pericoloso sotto porta e sempre fuori dal vivo del gioco
Eto'o 5.5 Non è la sua giornata migliore. Molto movimento, ma poca incisività

Allenatore Leonardo 5.5 Perde la sua prima partita e lo fa in modo assoluto. Tranne il primo quarto d'ora la sua squadra non è mai sembrata in grado di poter vincere questa gara. Se vuole pensare ancora allo scudetto deve ripartire subito contro il Palermo dove dovrà fare a meno di Chivu, Stankovic e Cordoba diffidati.


SIETE D'ACCORDO CON LE PAGELLE?? COMMENTATE!!!!

24.1.11

21° Turno: Sorprese e conferme!

Il Milan tiene tutti dietro. Milan-Cesena 2-0
Ancora una grande prova per Ibra
Nella serata domenicale è andato in scena alla "Scala del calcio" una grande partita, vinta dal Milan sul Cesena col risultato di 2-0. I rossoneri tengono così tutti dietro in campionato e anzi distanziano due grandi pretendenti come Inter e Juventus, per il Cesena la salvezza è sempre possibile. Il Milan è afflitto da molti infortuni e i romagnoli partono meglio nei primi venti minuti di gioco e prima Malonga (3') e poi il diagonale di Schelotto (16') impegnano Abbiati. Poi Nesta si fa male alla spalla e viene sostituito dal greco Papasthatopoulos.  Il Milan si rende pericoloso solo verso il 30' quando Robinho non ha fortuna e tira a lato dopo una serie di dribbling ubriacanti, dopodichè, dopo un fallo non concesso al Cesena, si crea un gran corridoio per Cassano che passa ad Ibra su cui Antonioli compie una prodezza, recupera il pallone Robinho, ma il tiro è di poco alto. Sul contropiede seguente è ancora Schelotto a mettere panico nella difesa dei diavoli. Il Milan ci crede: al 32' la difesa salva su Thiago Silva e Antonini spreca a lato da buona posizione, dieci minuti dopo Antonioli risponde su un colpo di testa di Ibrahimovic, servito dall'ispiratissimo Robinho, che prima si era divorato un'ottima opportunità. E' il prologo al vantaggio (45'): ancora un lancio per  Ibrahimovic e il difensore del Cesena Pellegrino anticipandolo commette un autogoal. Nel secondo tempo i bianconeri non reagiscono al colpo e il Milan continua a spingere. Al 54' Ibrahimovic passa indietro ad Ambrosini che tira alto da fuori area; due minuti dopo lo svedese ci riprova, stavolta su punizione, ma conclude di poco alto sopra la traversa. Il Milan non si scoraggia  e, anzi, continua a macinare gioco. Robinho fallisce tre buone chance, la più clamorosa quando dribbla il portiere avversario Antonioli e colpisce in pieno il palo esterno. Nei minuti di recupero Ibrahimovic sigla il raddoppio con un destro al volo precisissimo. Il Milan porta, dunque, meritatamente a casa i tre punti battendo 2-0 un Cesena pericoloso solo nella prima frazione di gioco e poi scomparso dal campo nel secondo.

Super Lavezzi fa grande il Napoli. Bari-Napoli 0-2
Lavezzi protagonista al San Nicola
Il Napoli vince 2-0 a Bari e alimenta così i propri sogni di Champions e, perchè no, di scudetto. Per il Bari la salvezza appare sempre più lontana, ma non è ancora impossibile. I partenopei partono subito bene e il portiere belga Gillet  neutralizza una scorrazzata di Maggio sulla destra (11'). Poi inizia il Lavezzi-show: al 31' una sua conclusione viene deviata in angolo, poco dopo prova una percussione personale, poi scarica dietro per Gargano, ma sul tiro Gillet è attento e sventa la minaccia. Poi l'uruguagio Cavani batte una precisa punizione servendo Lavezzi che infila il portiere avversario di rapina (38'). Il primo tempo termina, quindi, col Napoli in vantaggio al San Nicola. Il Bari si dimostra la solita squadra ordinata, ma assolutamente sterile in fase offensiva. Da segnalare due episodi dubbi: uno nell'are napoletana, un altro in quella barese, ma l'arbitro Mazzoleni sorvola. Nel secondo tempo la musica non cambia e il Napoli continua a premere il Bari nella propria metà campo. Al 55' Lavezzi batte una punizione e il pallone finisce di poco a lato. Circa cinque minuti dopo Rudolf accelera sulla sinistra, si accentra e il suo sinistro è ancora di poco a lato. Brivido per il Napoli., che si riprende immediatamente. Al 67' Parisi del Bari viene espulso e solo un minuto dopo Gillet compie una grande parata su Pazienza. All'82' brutta reazione di Gargano, che indispettito dalla giusta sostituzione effettuata da Mazzarri lo manda a quel paese. All'87' perfetto cross di Lavezzi e cavani non può far altro che segnare il 2-0 e in pratica la partita finisce qui. Meritata la vittoria del Napoli, ma il Bari non può pretendere di vincere tirando solo una volta in 90' in porta.

La Lazio affonda sotto i colpi del Bologna. Bologna-Lazio 3-1
Un Bologna che appare sempre più rinvigorito, nonostante le sempre più strane vicessitudini societarie, batte una Lazio ormai in caduta libera per 3-1. Eppure gli ospiti erano partiti bene. Al 5' i biancocelesti passano in vantaggio: Floccari conclude un triangolo con Hernanes e batte Viviano con un rasoterra. Al 10' Muslera atterra Di Vaio e pare trattenerlo a terra, l'arbitro Rocchi sorvola sull'accaduto. Poco dopo Della Rocca lancia Marco Di Vaio, che da posizione laterale, non può altro che tirare addosso al portiere laziale Muslera. Al 24' paratissima di Viviano su Floccari, invece al 36' arriva il pareggio del Bologna con Ramirez lanciato in avanti che sorprende con un diagonale il connazionale Muslera. I rossoblu ci credono e impongono il proprio gioco agli ospiti. E' il 40' quando Della Rocca serve Di Vaio che mette a sedere Biava e batte ancora il portiere laziale. Il primo tempo si conclude sul 2-1 per i bolognesi. Nel secondo tempo la gara è meno aperta, con meno occasioni e la Lazio che non sembra in grado di ribaltare il risultato. Infatti è ancora il Bologna a creare palle goal: al 65' Muslera anticipa alla grande Di Vaio su traversone di Moras e mette in angolo. Nei minuti successivi le punizioni di Di Vaio e di Hernanes sono fuori bersaglio. All'81' grande cross di Casarini, ma Di Vaio non riesce ad imporre la forza giusta ad una deviazione che avrebbe chiuso il match. Il finale è teso e viene espulso (in campo) Dias e dalla panchina Gimenez. Il tris di un Di Vaio in grande spolvero non si fa certo attendere: al 90' l'attaccante sfrutta un indecisione del difensore laziale Biava e segna di piatto. Quando l'arbitro ha oramai decretato il termine dell'incontro (3-1 per gli emiliani) scoppia una rissa con protagonisti principali Zarate e alcuni giocatori del Bologna. La Lazio per pensare in grande deve comunque cambiare mentalità e non perdere più la testa. Il passo dei padroni di casa, invece, è un passo che speriamo porti ad una serena salvezza la squadra di Malesani.

Nexus s in Italia!

Come da titolo, Samsung porterà il Googlefonino anche in Italia, al prezzo consigliato al pubblico di €549.
Di seguito il comunicato stampa ufficiale.



NexusS GT I9020 front thumb Samsung Nexus S: a Febbraio in Italia a 549€ | Comunicato Stampa



IL PRIMO SMARTPHONE ANDROID 2.3
Nexus S è la conferma della riuscita partnership tra Google e Samsung, per offrire i servizi più avanzati uniti alla tecnologia più innovativa
clip image002 thumb Samsung Nexus S: a Febbraio in Italia a 549€ | Comunicato Stampa

Milano, 24 gennaio 2011 — Google™ e Samsung Electronics annunciano l’arrivo in Italia di Nexus S™, il primo smartphone al mondo con l’ultima versione di Android 2.3, Gingerbread. Grazie alla collaborazione fra le due aziende è stato possibile realizzare un dispositivo che rappresenta l’eccellenza del mobile, unendo le nuove funzionalità del sistema operativo Android 2.3, all’innovativa tecnologia hardware di Samsung.
Gingerbread, il famoso software di Google, è la piattaforma Android più veloce in assoluto, che prende forma in un hardware unico nel design, in grado di offrire performance e facilità d’uso avanzate, che lo posizionano per la sua superiorità tra gli smartphone di eccellenza.
Nexus S include tutte le caratteristiche Android quali hotspot Wi-Fi portatile, multitasking, accesso ai servizi mobile di Google come Google Search™, Gmail™, Google Maps™ Navigation, Voice Actions, Google Voice™ e YouTube™, e offre la possibilità di personalizzare il proprio dispositivo scaricando le oltre 100.000 applicazioni disponibili sull’ Android Market™.
“Siamo davvero entusiasti della collaborazione con Google, che ha portato alla realizzazione del primo dispositivo dotato del tanto atteso sistema operativo Android 2.3. Nexus S è la prova concreta del nostro impegno nel portare per primi la tecnologia più avanzata sul mercato,” ha commentato Carlo Barlocco, Vice Presidente delle divisioni IT & Telecom di Samsung Electronics Italia. “Grazie alla combinazione delle migliori componenti hardware Samsung con l’ultima versione della piattaforma aperta Android, Nexus S assicura un’esperienza d’uso impareggiabile”.
clip image004 thumb Samsung Nexus S: a Febbraio in Italia a 549€ | Comunicato Stampa
Ergonomicamente studiato per una migliore facilità d’uso, ha l’innovativo display touch da 4” curvato, che offre eccellente luminosità e qualità visiva.
Dotato di un processore da 1 GHz, riproduce grafiche 3D, garantisce tempi di upload e download più veloci e supporta contenuti multimediali in HD.
É compatibile con la tecnologia Near Field Communication (NFC).
Quando si avvicinano due apparecchi NFC, viene creata una comunicazione che permette a entrambi i dispositivi di inviare e ricevere informazioni. Questa tecnologia sarà anche applicata a micro pagamenti, che potranno essere gestiti dal proprio Nexus S.
Dispone di una fotocamera posteriore da 5 megapixel e di una videocamera, così come di una fotocamera frontale VGA. Inoltre, è dotato di un giroscopio per offrire un’esperienza di gioco più fluida e coinvolgente. La memoria interna è da 16 GB.
Nexus S sarà disponibile dal mese di febbraio al prezzo consigliato al pubblico di 549 Euro.
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23.1.11

Serie A 21 giornata: Sampdoria-Juventus

LA PARTITA

Una sfida incredibile a Marassi si conclude con il pareggio giusto tra Samp e Juve. I bianconeri trovano il terzo risultato utile consecutivo tra Coppa Italia e Campionato. Partita fisica, con molta quantità e meno qualità, poche palle-gol e molti errori. La sfortuna colpisce gli ospiti da subito, quando al 3' Traorè non ce la fa dopo uno scontro e lascia il campo al posto di Fabio Grosso. Più di cinque minuti dopo anche Lucchini è costretto a lasciare il posto a Accardi per rottura di zigomo. Già due infortuni e poco gioco, con fischi albitrali molto frequenti e anche non molto sensati. La prima frazione non offre nient'altro, a parte qualche conclusione dalla distanza di Pepe, alta, e un gol dello stesso Pepe non convalidato per fallo di mano. Il secondo tempo inizia di altro ritmo: la gara è molto emozionante, anche se ci sono molti falli, e l'occasione più nitida la ha Pazzini quando raccoglie il tiro sbagliato da Accardi e da pochi metri fallisce clamorosamente l'1-0 sparando frettolosamente a lato. La partita è più incandescente e va un po' per i blucerchiati e un po' per gli altri. Al 56' Krasic lascia il posto al capitano, Del Piero. Al 60' lo stesso Pazzini deve uscire dopo un contrasto, un brutto contrasto con Chellini dove rimane a terra; entra quindi Nicola Pozzi, che, guardate che sfortuna, dieci minuti dopo ha un fastidio alla gamba e al 70' Di Carlo è costretto a far entrare Tissone. Infortuni e contrasti sono l'ordine del giorno. Ma attenzione a ciò che succede: al 84' uno stanco Aquilani viene sostituito da Martinez, che cambia la partita; subito, alla prima palla, fa una giocata e serve un pallone d'oro a Del Piero, che può insaccare ma il suo destro è respinto da Curci. Poco dopo sempre l'uruguagliano di testa rimette dietro ad Amauri che la colpisce in scivolata non bene, così che il difensore la salva quasi sulla linea. Altra palla-gol, sempre nel recupero, ma poi un'altra occasione, la più incredibile, inmmaginabile e clamorosa: la ha Del Piero, a 1' dalla fine, l'uomo della storia la butta alta dal dischetto dopo il pallone all'indietro di Motta. Arriva in corsa, un gol che sembrava già fatto... ma il rimbalzo sul campo disastroso del Marassi tradisce il centravanti che colpisce malissimo il pallone che finisce altissimo sulla porta. Finisce così una partita nervosa, con un altro infortunio, quello dell'ottimo Volta, ancora allo zigomo. Finisce con 5 ammoniti per la Juve e 2 per la Samp. Finisce, 0 a 0.

LE PAGELLE JUVE

Buffon: 6 Praticamente non fa uno che sia un intervento, perchè non arrivano conclusioni nello specchio, anzi, a parte il tiro del Pazzo non arrivano proprio.
Motta: 5,5 Ritorna titolare non nel migliore dei modi, all'inizio soffre Guberti ma poi prende un po' le misure, lasciando comunque molti varchi.
Chiellini: 6 Gioca senza stra-fare, chiude le palle che gli arrivano con il solito tempismo ma la maggior parte le prende Bonucci.
Bonucci: 7 Quest'oggi tocca a lui essere il leader della difesa, chiude ogni pallone, sempre attento, non concede nulla agli avversari. Quasi perfetto.
Traorè: ng. Grosso (3'): 6 Praticamente gioca da titolare, entrando al posto di Traorè infortunato. Fa poco nulla, pericoloso una volta con un tiro da lontano.
Krasic: 6+ Nel primo tempo parte bene, con accellerazioni, ma piano piano si spegne. Causa la molta stanchezza. Così viene sostituito. Del Piero (56'): 6- Interpreta bene la partita, è in forma. Rovina tutto mangiandosi un gol nel recupero e divorandosene un altro incredibile a un minuto dal termine.
Sissoko: 6 Momo recupera dozzine di palloni, e in questo caso è un recupero. Ma ne perde, forse, altrettanti e così sfumano alcune occasioni.
Aquiani: 6 Il Principino è un po'spento, meno le aperture di qualità. E' anche protagonista di uno strano scontro con l'albitro facendo sfumare una potenziale palla-gol. Martinez (84'): 6 Di minuti ne gioca una decina, ma gli bastano per distinguersi. Serve una gran palla a Del Piero e un'altra ad Amauri.
Marchisio: 6- Fa molto poco, bravo in qualche piccola giocata, ma nulla di più. Da diverse partite non è lo stesso.
Pepe: 7 Il migliore con Bonucci della Juve. Crea occasioni, mette buoni palloni in mezzo e conclude in porta. Giusta la chiamata dell'albitro sul suo gol; l'ha stoppata di mano.
Amauri: 5,5 Forse non tornerà più lo stesso. Quest'oggi un po' meglio, lotta sui palloni, la cosa che gli manca è il coraggio di buttarsi sui cross, ci crede poco. Si notano miglioramenti.
All. Delneri: 6 Subito limitato dall'infortunio di Traorè. Le scelte le fa giuste, e come dice lui Amauri è l'unica alternativa disponibile. La sua Juve è sfortunata e in molte partite ultimamente, la porta è stregata.

Come vi è sembrata la partita? Dite la vostra...

LA STORIA DEL MONDIALE PER CLUB - Seconda puntata-

Se hai perso la prima puntata della rubrica, leggila qui.
Il Penarol campione del 61'
Continua la nostra rubrica mensile sulla storia del Mondiale per Club con l'edizione del 1961. Il Penarol, ormai campione 5 volte di file del campionato uruguagio e bicampeon continentale, si vede opposto ai portoghesi, campioni d'Europa, del Benfica. Il Penarol, così detto poichè il club fu fondato anche da alcuni immigrati piemontesi di Pinerolo, perde a Lisbona il 4 settembre per 1-0 con rete lusitana di Mario Coluna. Al ritorno, a Montevideo il 17 settembre, però si riscatta con una larga goleada 5-0 (doppiette dell'ecuadoregno Spencer e di Joya, rigore di Sacia). Non essendo prevista la regola della differenza reti, la finale si disputa una terza volta, ancora in un gremito Centenario, due giorni dopo, e ad imporsi fu ancora il Penarol per 2 a 1 con la doppietta di Josè Sacia interrotta dall'astro nascente Eusebio. Una bella rivincita per il calcio uruguaiano dopo la sconfitta patita l'anno precedente contro l'imbattibile Real Madrid di Di Stefano e Puskas. Un trionfo ottenuto grazie al ritorno dal Boca del decisivo Sacia e il peruviano Juan Joya, che con l'ecuadoregno Alberto Spencer forma una prolifica coppia offensiva. Alla prossima puntata, con l'avvento di Pelè.

Guarda qui un video storico commemorativo delle finali del 1961.
Guarda qui un video commemorativo delle finali del 1960 e 1961.
TO BE CONTINUED...