19.3.11

Il Giappone trema, e fa tremare.

Il recente terremoto del Giappone, che ha investito le coste orientali, non avrebbe creato molti problemi alle case produttrici che vi producono(di tutto, tra cui prodotti informatici). E invece, dopo essere stata fregata dal maremoto, deve fare i conti con se stessa. E a farli, i conti, li stanno facendo anche Acer, Mitsubishi, Sony, Sharp, Casio, Nikon, Canon e molte altre case produttrici, che ne usufruiscono indirettamente(e citiamo una certa Apple, la quale ha i suoi stabilimenti manifatturieri propio in Cina(anche lei rovinata dal disastro nucleare in questo caso), nei stabilimenti della Foxconn. Oltre alla quasi totale mancanza di energia(senza la quale non ci sarebbero le immagini che vediamo), vi è anche il problema del trasporto, e quindi di conseguente distribuzione, dei prodotti. Un bel rompicapo un pò per tutti insomma; e se invece la Apple fosse avvantaggiata? Questa teoria(la quale dice "danni quasi inestistenti") è di Gene Munster, analista.
Francamente non credo, certo è che la Cina non è il Giappone e quindi subirebbe sol gli effetti nucleari.
E voi? Che dite? Il commercio informatico ne risentirà fortemente o solo in parte?
Commentate mi raccomando!

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