12.1.11

COPPA ITALIA OTTAVI DI FINALE: PALERMO-CHIEVO

LA PARTITA
Palermo che approda ai quarti anche se un po a fatica vista l'assenza di Javier Pastore (in tribuna perchè a riposo), ma viene rimpiazzato molto bene da Kasami che gioca una grandissima partita. Il Chievo parte bene con un tiro di Moscardelli bloccato facilmente in due tempi da Sirigu. Al 19' l'esordiente Kurtic conclude di testa poco sopra la traversa. Due minuti dopo lo sloveno Ilicic fallisce da posizione laterale. Al 25' Moscardelli tira da lontanissimo e il portiere palermitano Sirigu non ha problemi. Poi Bovo tira da distanza ravvicinata, ma il centrocampista clivense Bentivoglio salva sulla linea. I padroni di casa continuano il loro assalto e su sponda di testa di Kasami, interviene Miccoli che tira,  ma Squizzi sventa il pericolo. Il primo tempo termina, quindi, sul risultato di 0-0. Nel secondo tempo però c'è la svolta, il Palermo si sveglia e colpisce tre legni in 15' minuti (Miccoli,Kasami,Bovo) , con i rosanero anche molto sfortunati. Al 77' Migliaccio conclude dalla distanza Kasami anticipando il portiere segna, ma è in fuorigioco e la rete viene annullato. Il Palermo continua l'assedio fino a quando il capitano Miccoli si conquista un rigore e lo trasforma facendo tutto da solo (80'). A questo punto i rosanero si limitano a difendere il risultato, e l'arbitro fischia la fine: 1-0 per il Palermo che si scontrerà nei quarti contro la vincente tra Napoli e Bologna.
IL PAGELLONE PALERMO......

Sirigu 7: il Chievo gioca di rimessa ma riesce a crear pericoli alla porta rosanero, abile a regalarsi un grande pomeriggio di parate e sollievo. Per Granoche e Moscardelli nessuna pietà.
Cassani 6,5: si vede poco per mezzora, poi il Palermo inizia a produrre gioco sul versante destro e il terzino azzurro diventa protagonista. Belle iniziative, gran personalità e tanta corsa. La solita garanzia per Rossi (dall’86′ Munoz sv).
Bovo 6,5: oltre a guidare sapientemente la difesa (e il nuovo compagno Andjelkovic, all’esordio), si prende il lusso di cercare in più di un’occasione la via del gol. Lo fermano Bentivoglio sulla linea nel primo tempo e il palo nella ripresa. Sfortunato, ma bravo.
Andjelkovic 6: esperienza e cervello per eseguire i propri compiti senza strafare. Il neoacquisto sloveno dimostra buon senso di posizione e qualità aeree. Come primo esame, giusto promuoverlo.
Garcia 6: il terzino argentino, fin qui mai utilizzato da Rossi in campionato, gioca una buona partita d’iniziativa e proposizione. Corre molto e dà una mano, non sempre trovando la giocata risolutiva. Si fa male nella ripresa, probabile distorsione della caviglia (dal 66′ Darmian 6,5: interviene sempre bene e tiene a bada Moscardelli. Ottimo spezzone di partita).
Nocerino 6: leader della squadra e soldatino prezioso a metà campo. Corre come un pazzo ma non è supportato dai piedi del fantasista. Qualche errore, ma un senso del sacrificio sempre apprezzabile.
Liverani 6: talento da oscar, ritmi da ospizio. Ma Fabio è sempre stato questo, persino nei migliori momenti, figuriamoci ora a quasi 35 anni. Le sue enormi qualità in fase d’impostazione risultano assai preziose.
Kurtic 6: altro ragazzino appena sbarcato dalla Slovenia e gettato in campo per il debutto ufficiale. Un po’ timidino all’inizio, in crescita col passare dei minuti. La stoffa ed il talento sembrano esserci (dal 64′ Migliaccio 6: si piazza in mezzo e fa il suo solito ‘sporco’ lavoro. Senza infamia né lode).
Ilicic 6,5: non va a ritmi sensazionali, preferendo gestirsi. Qualità fuori dal comune e giocate talvolta geniali, stavolta non supportate dalla concretezza. Ma di certo, vedendolo giocare, Zamparini si fregherà le mani in continuazione.
Kasami 6: giocatorino un po’ così, visibile a sprazzi. Fin qui un fantasma nella stagione rosanero, prova a far la voce grossa in Coppa Italia. Assente nel primo tempo, più vivo nei secondi 45′ quando fallisce un gol fatto a due metri dalla porta e coglie un palo.
Miccoli 7: professionalità e voglia di giocare, grinta e irresistibile desiderio di schiaffarla dentro. Ce la fa, dopo svariati tentativi, battendo Squizzi dagli undici metri e realizzando un rigore da lui stesso procurato. Sempre e comunque decisivo.
All. Rossi 6,5: l’organico del Palermo è tanta roba e Delio si prende il lusso di sfogliare la margherita. Fuori Pastore e altri protagonisti, dentro qualche big e anche molte seconde linee. Il mix basta per battere il Chievo e accedere ai quarti di finale. D’altronde il tecnico romagnolo è stato chiaro: questa Coppa Italia conta, e bisogna provare a vincerla…
IL PAGELLONE CHIEVO...
Squizzi 6: sostituisce Sorrentino e non lo fa rimpiangere. Non deve compier miracoli, ma ogni palla vagante in area è roba sua.
Sardo 5: parte con personalità, aggredendo la fascia di sua competenza. Poi d’improvviso si spegne, lasciando spazio e campo al dirimpettaio Garcia. Nella ripresa, quando l’argentino esce, resta schiacchiato dietro (dal 91′ Djengoue).
Andreolli 5: svolge un lavoro ordinario nel primo tempo, salvo poi calare di concentrazione nella ripresa. Clamoroso l’errore che consente a Miccoli di centrare la traversa al 47′, proibitivo il confronto diretto sul piano della rapidità col Romario del Salento. Pomeriggio da dimenticare.
Morero 6: l’uomo guida del reparto dovrebbe essere Andreolli, ma è invece il 28enne argentino a far la parte del leone. Ne prende molte di testa e di piede. Discreta prestazione.
Jokic 6: è fra i più incisivi del Chievo in fase offensiva. Avanza molto e con pericolosità, andando un paio di volte al tiro. Dietro è un’altra storia: soffre, come gli altri del resto. Ma vedendo all’opera il suo vice Rincon, sarebbe stato meglio evitare la sostituzione (dal 77′ Rincon 4: entra e fa disastri. Prima atterra Miccoli regalando il rigore del successo e della qualificazione al Palermo. Poi, nella sua unica sortita offensiva, sfodera un sinistro inguardabile. Ci si chiede cosa abbia spinto Pioli a spedirlo in campo).
Marcolini 5: combattente puro di centrocampo, una garanzia. Con la testa un po’ tra le nuvole. Il capitano del Chievo per l’occasione non gioca una grande gara, rivelandosi impalpabile in mediana. Calcia malissimo una punizione dalla trequarti nel finale.
Guana 6: lavora più in fase d’interdizione che d’impostazione, svolgendo complessivamente un lavoro accettabile.
Memushaj 6: bene nel primo tempo, quando va ad inserirsi con costanza in avanti aggiungendo una valida opzione offensiva nello scacchiere di Di Carlo. Via via si stanca e nella ripresa si vede meno.
Bentivoglio 5,5: ha classe e qualità, ma anche la discontinuità dei talenti incompiuti. Dal suo piede nascono un paio di pallegol clivensi, ma Simone in mezzo al campo lotta poco e con scarso ardore (dall’81′ Kirilov sv).
Moscardelli 5,5: combina qualcosa di buono, andando due volte al tiro ad inizio gara e fornendo un paio d’assist invitanti ai compagni. Ma anche lui, come Bentivoglio, si accende a sprazzi e nel finale sparisce.
Granoche 6: si carica il reparto offensivo sulle spalle e prova a lottare con l’intera retroguardia rosanero. Sfiora due volte il gol.
All. Pioli 5: prepara una squadra volitiva, rovinando tutto al 77′ col folle e insensato cambio Jokic-Rincon. La svolta in negativo per il suo Chievo, affossato dai pasticci del neoentrato. Pazienza, la Coppa Italia era evidentemente un obiettivo secondario. Ora occhi e testa al campionato, per centrare al più presto una salvezza tranquilla.

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