21.4.13

Europa League 2012/2013, ritorno quarti di finale: Rubin Kazan-Chelsea

Moses chiude il discorso qualificazione
Dopo il 3-1 dell'andata (cliccate qui per saperne di più), il Chelsea sembra proiettato verso le semifinali d'Europa League. Il Rubin Kazan però, di fronte ai propri tifosi dell'Olimpiyskiy Stadion Luzhniki, cercherà una strepitosa rimonta.


Kurban Berdyev, tecnico del Rubin Kazan, sceglie un 4-4-1-1: Ryzhikov tra i pali, Ansaldi, Cesar Navas, Marcano e Kuzmin compongono la retroguardia; Natcho e Karadeniz sono gli esterni con Orbaiz e Kasaev al centro, in avanti Eremenko accompagna la punta di ruolo Rondon.

4-2-3-1 invece per il Chelsea di Rafael Benitez: in porta Cech, Azpilicueta e Ferreira terzini, David Luiz e Terry centrali; Ake e Lampard sono i mediani, Ramires, Benayoun e Moses i trequartisti dietro Torres.

Subito pericoloso il Rubin Kazan con il tentativo di Eremenko da buona posizione, salva in extremis un difensore. Al 5' è però il Chelsea a passare in vantaggio: lancio in profondità di Lampard, scatta Fernando Torres, 'El Nino' beffa con un pallonetto morbido il portiere Ryzhikov in uscita e fa 0-1. Virtualmente chiuso, adesso, il discorso qualificazione. Provano a reagire i padroni di casa, ma non è facile poiché l'undici di Benitez si chiude senza troppe difficoltà; poco dopo il quarto d'ora ci prova da fuori area Moses, blocca a terra l'estremo difensore. Dall'altra parte primo vero squillo del Rubin con il diagonale di Eremenko, anche qui facile la parata del portiere Cech; altro uno-due tra le due squadre, prima il colpo di testa debole di Lampard, poi la girata velleitaria di Rondon. Il problema è che ogni tentativo è velleitario e viene neutralizzato facilmente da Cech: stesso esito ancora per Eremenko, dal limite dell'area; la prima occasione degna di questo nome per gli uomini di Berdyev arriva al 45' con la conclusione di Karadeniz in area di rigore, decisivo l'intervento dell'estremo difensore. Si va all'intervallo; nella ripresa il club di Kazan, al 51', trova subito il pareggio: corner battuto dietro per Orbaiz, traversone per l'incornata di Marcano, pallone all'incrocio per l'1-1 che riapre il discorso. Ma, proprio nel momento in cui il Rubin sembrava poter mettere in campo il massimo sforzo offensivo alla ricerca del vantaggio, il Chelsea segna l'1-2 al 55': Victor Moses, a segno pure all'andata, duetta con Ramires e si presenta in area prima di battere col destro Ryzhikov in uscita. Nonostante il nuovo svantaggio, i russi non demordono e al 62' riescono a infilare il 2-2: un altro gol di testa, stavolta il cross è di Ansaldi, lo stacco aereo di capitan Gokdeniz Karadeniz. Tre realizzazioni nel giro di 10 minuti. Gli ospiti sembrano subire il colpo, il Rubin attacca: quanto soffre il Chelsea sulle palle alte, infatti poco dopo ancora Marcano sembra aver trovato la zuccata vincente ma la sfera sbatte sul palo; ormai gli inglesi si difendono e basta. Ciò non evita, al 75', il 3-2: Azpilicueta stende Ryazantsev, calcio di rigore trasformato, come a Stamford Bridge, da Bibras Natcho. Servirebbero altri due gol al Rubin per centrare una qualificazione incredibile; testata debole di Rondon, poi tiro dalla distanza di Eremenko, in entrambi i casi nulla di fatto. I londinesi tengono fino alla fine, tornando con una sconfitta ma con il passaggio del turno.

Dunque finisce con la vittoria per 3-2 del Rubin Kazan, non un grande Chelsea quello visto in Russia, tuttavia i 'Blues' sono stati cinici ed hanno finalizzato le poche palle-gol capitate in area di rigore, complice un Torres ritrovato e determinante soprattutto in Europa, approdando dunque in semifinale.

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