27.10.12

Europa League 2012/2013, terza giornata Girone H: Inter-Partizan

L'Inter trionfa grazie al suo duo tutto
argentino: assist di Milito, gol di Palacio
Per non interrompere il grande momento delle ultime settimane, l'Inter deve vincere anche in Europa League: l'avversario è piuttosto abbordabile, il Partizan Belgrado, che fino ad ora ha perso una partita (contro il Rubin Kazan) e ne ha pareggiata una (contro il Neftchi Baku). Terzo turno del Gruppo H, si gioca allo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro di Milano.


Buon inizio, prepotente, dell'Inter: al 4' prima occasione con Jonathan che prova a calciare da buona posizione, ottima la risposta del portiere avversario, Petrovic, che devia il pallone in angolo. Sulla seguente battuta del corner, è Livaja che spreca una buona palla-gol calciando alto sulla traversa in area di rigore. Fatica il Partizan in questi primi minuti, come previsto l'Inter affonda con facilità: al 9' grande chance per Coutinho, che riceve palla al limite dell'area piccola da Alvaro Pereira in contropiede, ma il suo tiro finisce incredibilmente sul fondo. Con il passare dei minuti, però, la squadra ospite comincia a prendere le misure e si difende con ordine: al quarto d'ora il primo guizzo con la conclusione dalla distanza di Medo, comunque velleitaria. Poi, al 21', la più grande opportunità della gara, per il Partizan: il giovane talento 18enne, Markovic, punta e salta Jonathan, poi prova il piazzato di destro sul secondo palo con il pallone che si stampa sul palo; l'estremo difensore interista, Handanovic, era battuto. Prendono coraggio gli uomini di Vladimir Vermezovic, alla mezz'ora segnaliamo il tentativo da fuori area da parte di Tomic, blocca senza problemi Handanovic. L'ultima opportunità del primo tempo è ancora per il Partizan, con sempre Tomic che batte un calcio di punizione direttamente in porta, la sfera finisce solo sull'esterno della rete. La ripresa comincia così come era finita la prima frazione, ovvero con la conclusione di Tomic, sempre bravo ed attento il portiere sloveno. Poi, è l'undici di Andrea Stramaccioni che comincia a prendere in mano il pallino del gioco: al 53' buona occasione per Silvestre, che riceve palla a centro area e prova a girarla verso lo specchio della porta, ma in maniera debole e centrale. Due minuti dopo altra clamorosa palla-gol a favore dell'Inter, stavolta per Palacio, che raccoglie un rimpallo e da due passi cicca inspiegabilmente il pallone, divorandosi il possibile vantaggio; passa poco ed i padroni di casa cominciano a sbagliare troppo, con Cassano che, tutto solo in area dopo il servizio di Palacio, calcia incredibilmente alto. Nel finale i nerazzurri provano il tutto per tutto: al 79' ci prova anche Diego Milito dal limite dell'area, palla fuori di poco sul primo palo. Poi, succede di tutto in un minuto: siamo all'87' quando i serbi si rifanno vedere in avanti dopo un tempo di difesa, con Markovic che riparte, si presenta davanti ad Handanovic, superlativo a negargli, con un miracolo, il gol della beffa. Il calcio, spesso, è crudele: passano sì e no 20 secondi, ed il cross di Milito trova in area Rodrigo Palacio, che di testa la schiaccia, Petrovic tocca ma non basta, la palla è in rete. Il vantaggio dell'Inter all'88', con l'argentino.

Alla fine non c'è più tempo: tre punti conquistati all'ultimo dall'Inter, ma comunque meritati, contro un Partizan che stava per fare in anticipo lo 'scherzetto' di Halloween, non fosse per uno strepitoso Handanovic; tanto che, sul ribaltamento di fronte, è arrivato il gol nerazzurro.

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