23.10.12

Chi fermerà la Juve?

Il gruppo-Juve è inarrestabile
"Chi fermerà la Juve?" E' ormai il quesito che si pongono in molti, simpatizzanti bianconeri e non. Già, perché dopo che l'imbattibilità in campionato si era protesta per tutto lo scorso anno, ora anche in questa stagione la macchina da guerra creata da Antonio Conte non accenna minimamente ad arrestarsi. Ed allora andiamo a fare uno zoom su quella che è stata l'ultima stagione (ed anche questa appena cominciata) per la Juventus Campione d'Italia.


Partiamo proprio dall'imbattibilità: 47 partite di Serie A, una con Delneri nel 2010/2011, le 38 dello scudetto 2011/2012 e le 8 di quest'anno (fino ad'ora). Traballa, ma è ancora distante, il record del Milan di Capello, che si fermò a 58. Ancora -11 al traguardo. Già, 11, i punti di differenza tra Juventus e Catania, guarda caso il prossimo avversario dei bianconeri, che si sfideranno Domenica prossima (28 Ottobre) alle 12:30, nell'anticipo dell'ora di pranzo, allo Stadio Massimino di Catania, la prossima arena dove, se non ci saranno sorprese, continuerà l'inesorabile cammino della Juve.

L'ultima sconfitta ufficiale nella Serie A, per la Juventus, risale al 15 Maggio 2011, era un Parma-Juventus, ed in Emilia la squadra di Delneri andò k.o. per l'ennesima volta. Finì 1-0 e, curiosità, a timbrare il risultato fu Sebastian Giovinco. La 'Formica Atomica', come se non bastasse, è stato anche il primo giocatore a segnare alla Juve allo Juventus Stadium, nel primo match ufficiale, anche se in quell'occasione il finale fu di 4-1. Quindi, il Parma entra spesso nel lungo cammino bianconero: è l'ultima squadra a battere la Juve e la prima squadra che ha giocato un match ufficiale allo Stadium. Ma non solo: mettendo il caso che la Juve non perda per tutto il girone d'andata (ovvero fino al 19° turno) arriverebbe proprio a quota 58, ed il primo incontro del girone di ritorno, quello che servirebbe a stabilire il nuovo record assoluto, sarà proprio al Tardini di Parma. Davvero incredibili gli intrecci che ci regala il calcio, perché fu sempre il Parma il grande protagonista del Milan imbattuto di Capello: in Milan-Parma 0-0 (ultimo match del campionato) del 1990/1991 inizio l'imbattibilità, e dopo il 1991/1992 (ancora si giocavano solo 34 partite) senza sconfitte, lo stop arrivò alla 24a giornata del 1992/1993, ed a battere i rossoneri ci pensò proprio il Parma, che sbancò San Siro 0-1 grazie ad Aspriglia.

La Juve è dunque avvisata: gli emiliani hanno la 'ricetta' per fermare gli imbattuti. Ma passiamo oltre: dopo questi intrecci anche abbastanza complessi, andiamo a vedere quando, quest'anno, il club torinese ha seriamente rischiato di perdere. In queste prime 8 giornate la Juventus ha ottenuto (per un totale di 22 punti) 7 vittorie ed un pareggio, in casa della Fiorentina. Proprio i viola sono la risposta alla nostra prima domanda: gli uomini di Montella hanno messo in seria difficoltà la Juventus, rischiando di strappare i tre punti in più occasioni ma mancando sempre il colpo del k.o. (alla fine 0-0). L'unico modo per fermare la Juve è quello di correre per 90 minuti ed oltre, ma allo stesso tempo abbinare alla quantità abbastanza qualità, perché i bianconeri sono spesso andati in difficoltà quando anche l'altra squadra attuava il possesso palla; come si è visto soprattutto nell'impegno di Champions contro lo Shakhtar Donetsk, dove i russi non hanno praticamente sbagliato un passaggio per tutta la partita, le azioni di sponda dall'esterno verso il centro danno molto fastidio alla retroguardia meno battuta d'Italia (4 reti subite). Chissà, sarà questa la 'ricetta' per fermare la Juve? Se fosse così facile, ormai sarebbe stato anche fatto... ma poi applicare il tutto in campo non è affatto facile.

Forse è quello che è successo al Napoli, capace sì di resistere per 80 minuti sotto la bolgia dello Stadium, ma un tiro in porta all'attivo, per giunta su calcio di punizione, è ben poco per una squadra che sogna lo scudetto. Dopo il gol di Caceres, la Juve ha subito calato il bis con Pogba ed è finita lì. Non ci si può permettere errori contro la compagine prima in classifica, o spesso vieni punito; proponiamo ora un altro dato che riguarda l'intensità della Juventus quando passa in vantaggio. In 8 partite di campionato, ben 5 volte la Juve ha segnato due o più gol nel giro di cinque minuti: appena la palla entra in rete, non ci si accontenta del vantaggio, anzi si continua ad attaccare come prima per trovare il raddoppio. Un metodo che a quanto pare funziona e anche bene. E' successo all'esordio quest'anno, contro il Parma, dove prima Lichtsteiner e poi Pirlo su punizione definirono il 2-0 tra il 54' ed il 58'. Si è ripetuto alla terza giornata a Genova, dove i rossoblu vennero sconfitti 1-3 grazie a Vucinic su rigore (73') ed Asamoah (79'). Poi contro il Chievo è stato due volte Quagliarella (tra il 63' ed il 68') a siglare il 2-0; e dopo con la Roma, dove addirittura arrivò il 3-0 tra 11' (Pirlo su punizione) e 19' (Matri), con il rigore di Vidal in mezzo (16'). E poi, l'abbiamo detto, contro il Napoli.

Infine, concludiamo dicendo che la forza della Juve è veramente il gruppo, dato che in stagione sono andati a segno ben 13 giocatori diversi: Asamoah, Vidal, Vucinic, Lichtsteiner, Pirlo, Giovinco, Giaccherini, Quagliarella, Matri, Marchisio, Caceres e Pogba in campionato, più Bonucci in Champions League.

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