25.10.12

Champions League 2012/2013, terza giornata Girone E: Nordsjaelland-Juventus

Questo il gioiello, su punizione, di Beckmann: beffata la Juve
Dopo due pareggi in rimonta, in casa del Chelsea e contro lo Shakhtar Donetsk, la Juventus affronta la squadra più debole del Girone E, il Nordsjaelland, squadra che si è aggiudicata l'accesso in Champions grazie alla conquista del campionato danese lo scorso anno. Anche qui, come contro gli ucraini, gli avversari non sono da sottovalutare seppur siano senza alcun dubbio di valore minore. Lo stadio è il "Parken" di Copenaghen.

Antonio Conte, anche se in panchina c'è Angelo Alessio, schiera la sua Juve con il solito 3-5-2, e neanche oggi è presente Vucinic, che non è al top dopo l'influenza intestinale: Buffon tra i pali, in difesa Chiellini, Bonucci e Lucio (al posto di Barzagli), Isla a destra, De Ceglie a sinistra (turn-over rispettivamente per Lichtsteiner ed Asamoah), il trio centrale è invece invariato con Marchisio, Pirlo e Vidal; in attacco giostrano Matri e Giovinco.

Questo invece è l'undici scelto da Kasper Hjulmand, l'allenatore del Nordsjaelland (4-2-3-1): Hansen in porta, Parkhurst, Okore, Runje e Mtiliga in difesa, Adu e Stokholm in mediana, Lorentzen, Laudrup e John come trequartisti mentre la punta è Beckmann.

Sin dai primi minuti è la Juve ad avere il comando del gioco: dopo un tiro velleitario dalla distanza di Vidal, il centrocampista cileno fa la sponda per il destro di Pirlo da fuori area, anche qui la palla esce sul fondo. Al 12' il primo guizzo del match con Pirlo che innesca in profondità Giovinco, che controlla ma non riesce a battere a rete per il rientro tempestivo del difensore, che chiude in calcio d'angolo; pochi minuti dopo la prima occasione anche per il Nordsjaelland, in contropiede, con Lorentzen che calcia e trova la risposta del portiere juventino Gigi Buffon. Ci prova anche Beckmann, conclusione centrale. La Juventus continua a spingere, ma non riesce a metterla dentro: i difensori sbrogliano spesso all'ultimo delle situazioni insidiose, si sbaglia troppo l'ultimo passaggio (Isla manca il servizio con Matri tutto solo in mezzo). Al 28' bel traversone di De Ceglie per il tocco volante di Giovinco, pallone bloccato con sicurezza dall'estremo difensore Hansen; due minuti dopo arriva una clamorosa palla-gol per il Nordsjaelland. Incredibile distrazione difensiva, perché sul rinvio del portiere addirittura John si presenta davanti a Buffon e calcia, il portierone della Nazionale esce fuori dall'area ed intercetta la sfera con il petto, rischiando moltissimo perché ad un eventuale tocco di mano avrebbe conseguito l'espulsione. Al 40' bel guizzo di Sebastian Giovinco, che poi prova il mancino dal limite, ottima la risposta con i pugni di Hansen. Nel finale di tempo protesta la squadra di Alessio per il tiro di Marchisio che viene deviato col braccio da un difensore, però l'arbitro non concede il rigore (giustamente) perché era attaccato al corpo. Si va all'intervallo sullo 0-0; poi, nella ripresa, la Juve crea due pericoli già al 47': colpo di testa di Matri da corner, si supera Hansen, sulla ribattuta tenta la semi-rovesciata Giovinco, che però svirgola sciupando un'altra opportunità. Passano 20 secondi e c'è un lancio di Pirlo per la conclusione volante ancora del centravanti ex Parma, sempre bravo il portiere ad opporsi. Poi, al 50', arriva l'incredibile beffa: incomprensione della difesa bianconera, Laudrup si conquista un calcio di punizione dal limite dell'area (fallo piuttosto inventato dall'arbitro, disastroso nel complessivo della gara). Sul pallone va Mikkel Beckmann, splendida la pennellata che trafigge l'incolpevole Buffon sopra la barriera, ed è 1-0 per il Nordsjaelland. E' il primo gol, storico, del club danese in Champions League. Gli ospiti non si perdono d'animo e ricominciano l'assedio: tentativo di Mauricio Isla, il tiro a botta sicura viene però salvato dall'intervento a corpo morto di Runje. Al 58' altra occasionissima per la Juve con il colpo di testa di Giovinco, letteralmente strepitoso, ancora una volta, Hansen. Ci prova Matri al volo, palla fuori di molto, conclusione anche per Vidal, devia la retroguardia in angolo. Al 69' ennesimo tiro in porta dei bianconeri con la punizione di Andrea Pirlo, vola l'insuperabile Hansen a togliere il pallone dalla porta. Tre minuti dopo è Marchisio ad avere la palla del pari, ma il primo controllo in area non è ottimale ed è attento, a salvare, Okore (partita pazzesca del difensore danese). Al 75' gran botta dalla distanza di Isla, altra parata in due tempi di Hansen. Il portiere dei padroni di casa, all'80', si supera per l'ennesima volta: meravigliosa serie di tocchi in stile-Barcellona della Juve in area di rigore, l'ultimo triangolo arriva per Vidal, che da due passi cade e da terra la tocca, la palla sembra vincente ma Hansen compie un altro miracolo sfiorando la sfera con la punta delle dita quanto basta per metterla sul fondo. La porta è stregata per i bianconeri, che poi, all'81', trovano finalmente il modo per metterla dentro: cross in area di Isla, chirurgica girata al volo di Mirko Vucinic (entrato al posto di Matri), stavolta Hansen non esagera e la palla è in rete per il meritato 1-1. La Juve, a questo punto, prova anche a vincerla con il tridente (dentro anche Bendtner). All'88' proprio Nicklas Bendtner ha sulla testa il pallone del possibile vantaggio: traversone deviato di Paolo De Ceglie, l'attaccante incorna a botta sicura ma manca clamorosamente l'impatto volante, sciupando l'ultima opportunità. Ultimi assalti dei torinesi, che però si arrendono: solo 1-1 in Danimarca.

La Juventus, in fatto di occasioni, spazza via il Nordsjaelland, che però inspiegabilmente regge fino all'ultimo e porta a casa un punto alquanto immeritato. Grande rammarico per i bianconeri, che avrebbero meritato i tre punti, ma purtroppo non si possono sbagliare così tante palle-gol in una sola partita.

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