26.4.12

Champions League 2011/2012, partite di ritorno semifinali: Real Madrid-Bayern Monaco

Dopo il sorprendente 2-1 dell'andata in Germania il Bayern vuole resistere al Bernabeu, dove il Real Madrid, di fronte al proprio pubblico, è sempre un rullo compressore. A maggior ragione dopo l'inaspettata eliminazione del Barcellona, entrambe le squadre vogliono incontrare in finale un Chelsea sicuramente inferiore. Inizia forte il Real, deciso subito a rimontare lo svantaggio acquisito all'Allianz Arena, subito bell'azione con palla giocata dietro per l'arrivo di Sami Khedira, che tutto solo la appoggia a Neuer, sbagliando una grande occasione. Passa però poco ed al 6' c'è calcio di rigore per il Real: Di Maria calcia al volo, Alaba entra in scivolata ed intercetta la sfera con la mano, l'arbitro Kassai non ha dubbi e concede il penalty. Dal dischetto parte Cristiano Ronaldo, che spiazza il portiere e fa 1-0. Così passerebbe la squadra di Mourinho.
La risposta bavarese non si fa attendere: all'8' Alaba, ammonito in occasione del rigore (diffidato, salterebbe l'eventuale finale), sgroppa sulla sinistra lasciando sul posto diversi avversari e la mette per Robben, che da due passi non riesce nella deviazione volante mandando alto sulla traversa. Palla-gol colossale per l'olandese. Spinge ancora la formazione tedesca, tiro di Mario Gomez respinto in qualche modo da Iker Casillas, arriva Ribery che non riesce nel tap-in perché anticipato in extremis da un difensore. I blancos tirano dunque un sospiro di sollievo e puniscono il Bayern al 14': assist perfetto di Mesut Ozil, Ronaldo si presenta davanti a Neuer e lo batte con il destro per la doppietta personale (forse in fuorigioco di millimetri). E' 2-0, partita chiusa apparentemente, anche se il discorso qualificazione è ancora apertissimo. La squadra di Heynckes reagisce attuando un buon possesso palla, anche se gli uomini di Mou tengono bene in difesa. I teutonici non demordono e provano comunque a riaprire l'incontro, riuscendoci al 27': dopo un paio di conclusioni di Gomez e Luiz Gustavo, traversone in mezzo di Toni Kross per lo stesso Super-Mario Gomez, che viene trattenuto vistosamente da Pepe, il direttore di gara opta per il calcio di rigore. Giusta la segnalazione. Dagli undici metri va Arjen Robben, che batte l'estremo difensore madridista siglando il gol dell'ex ma soprattutto riaprendo una gara che sembrava chiusa. Il Real Madrid, però, non ci sta e nel giro di due minuti costruisce due buone opportunità: punizione di Ronaldo sulla quale non arriva per un soffio alla deviazione vincente Karim Benzema, poi tentativo dello stesso centravanti francese che però non inquadra lo specchio della porta. Bellissimo lo scontro del Santiago Bernabeu, al 34' ancora Bayern con Kroos che dà uno splendido filtrante a Gomez, l'attaccante tedesco la gira in porta con Casillas che risponde ottimamente con i piedi. Le due squadre se la giocano a viso aperto, al 47', ultimo minuto del primo tempo, arriva una buona palla-gol ancora per Robben, ma sulla sua punizione è strepitoso ancora il portiere della Nazionale spagnola. Nella ripresa ancora Bayern in attacco, l'incontro rimane a ritmi elevatissimi; cross di Franck Ribery, incorna Gomez che però non trova di pochissimo lo specchio della porta. Al 56' rispondono le Merengues con Benzema, bel diagonale sul quale è bravissimo anche l'estremo difensore bavarese. Un po' meglio il Bayern Monaco, anche se ora il Real Madrid risponde costruendo alcune situazione insidiose; a parte dei guizzi da una parte di Benzema e dall'altra di Robben, i brividi maggiori li fanno correre C.R.7 su punizione e Benzema, che servito dallo stesso Ronaldo, colpisce malissimo da buona posizione sparando alto. Ora i ritmi del match si abbassano inevitabilmente, ricordando che così si andrebbe ai supplementari. Gli extra-time prova ad evitarli Mario Gomez, che all'85' si ritrova il pallone in area servito da Robben, ma il centravanti è troppo macchinoso nella preparazione al tiro e si fa clamorosamente murare. Si va al primo tempo supplementare sul 2-1, spettacolo puro a Madrid, due grandi squadre si contendono l'ambita finale di Champions League. Il Real ci prova due volte con Ronaldo, che però manca due facili controlli per uno come lui, grazie ai quali avrebbe potuto calciare a rete. Gli ospiti invece sfiorano la rete solo con Gomez, che non ci arriva per un soffio su un traversone in area. Arriva il secondo tempo supplementare. Le squadre sono stanchissime, ora sono i padroni di casa che sono spinti dai tifosi: Ronaldo ha i crampi e manca il destro da posizione favorevole, poi al 115' Granero si lascia andare in area e Kassai giustamente non concede il penalty ma lo ammonisce per simulazione. L'ultimo brivido lo fa correre Ricky Kakà, che però è lezioso in area e non tira, disperdendo un'occasione niente male. 120' sul 2-1, equilibrio meraviglioso: calci di rigore. Il primo rigore lo batte Alaba per il Bayern, bell'esecuzione. Parte Cristiano Ronaldo per il Real, ma Manuel Neuer è miracoloso a parare all'angolino. Il Bayern raddoppia quindi con la trasformazione di Gomez, che urla in segno liberatorio. Il Real può accorciare parzialmente con Kakà, ma ancora un immenso Neuer gli nega il gol. Sembra finita, due errori Real e due gol Bayern. Dal dischetto Kroos può quasi mettere in cassaforte la qualificazione, ma risponde Iker Casillas con un miracolo (scontro tra portieri delle Nazionali tedesca e spagnola). Il pubblico dei Galacticos si scalda ancora quando Xabi Alonso riapre tutto e poi quando ancora Casillas è mostruoso sul capitano bavarese Lahm. Sergio Ramos può incredibilmente pareggiare alla quarta serie, ma la manda alle stelle. Il rimorso è altissimo per la squadra di Mou, che piange poi, quando Bastian Schweinsteiger spiazza il portiere e porta il Bayern in finale di Champions. E' 1-3 ai rigori, quel che importa però è che passano i tedeschi, che incontreranno il Chelsea in una finale davvero inaspettata: le due favorite spagnole sono state eliminate, questo è il calcio...

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