12.6.12

Europei 2012, seconda giornata Girone A: Grecia-Repubblica Ceca

Si apre con questa partita tra Grecia e Repubblica Ceca la seconda giornata della fase a gironi degli Europei 2012.


TABELLINO

Stadio: Stadion Miejski di Breslavia.
Grecia: 4-3-3. Chalkias (23' Sifakis); Torosidis, K. Papadopoulos, Katsouranis, Holebas; Fotakis (46' Gekas), Maniatis, Karagounis; Salpingidis, Samaras, Fortounis (71' Mitroglou). All. Santos.
Repubblica Ceca: 4-2-3-1. Cech; Gebre Selassie, Sivok, Kadlec, Limbersky; Hubschman, Plasil; Jiracek, Rosicky (46' Kolar (90' Rajtoral)), Pilar; Baros (64' Pekhart). All. Bilek.
Arbitro: Stephane Lannoy (Francia).
Cartellini: ammoniti Rosicky (R) al 27', Torosidis (G) al 34', Jiracek (R) al 36', K. Papadopoulos (G) al 56', Salpingidis (G) al 57', Kolar (R) al 66'.
Recupero: pt 1', st 3'.

PARTITA

Il match è subito favorevole all'attacco della Repubblica Ceca, che al 3' è già in vantaggio: passaggio filtrante di Hubschman per Petr Jiracek, che si presenta in area e scavalca il portiere greco Chalkias con un tocco sotto firmando lo 0-1. La Grecia subisce il colpo e non reagisce nemmeno quando, al 6', la squadra di Bilek raddoppia: corre sulla destra Gebre Selassie, che poi la mette in mezzo per Pilar, che sigla il secondo gol personale in questa competizione deviando la sfera in rete in scivolata. Devastante inizio dei cechi, che dopo poco più di 5 minuti sono sullo 0-2: allibita la Grecia. E' un record assoluto nella storia degli Europei di calcio, mai era successo di vedere un doppio vantaggio dopo soli 6 minuti. La formazione schierata da Fernando Santos fatica immensamente a rendersi pericolosa, mentre gli avversari, forti del vantaggio, giocano bene e più volte creano situazioni insidiose in avanti. I greci riescono a rendersi pericolosi solo su qualche calcio piazzato battuto da Karagounis (che nella partita inaugurale contro la Polonia ha sbagliato un rigore), ma niente di che. Al 19' ancora la Repubblica Ceca ci prova con la conclusione di Pilar da fuori area, palla sul fondo. Al 23' si infortuna il portiere greco, Chalkias, che lascia il posto al secondo estremo difensore della Nazionale ellenica, Sifakis. Poco dopo il portiere subentrato scalda i guanti con un bell'intervento in tuffo, su un gran tiro dalla distanza di Tomas Rosicky. Ancora giocano molto meglio gli uomini di Bilek (fraseggi stretti, sempre belle azioni combinate), mentre quelli di Santos si affidano soprattutto ai lanci per Salpingidis, beccato spesso in posizione di fuorigioco; l'incontro si innervosisce inoltre molto e volano i cartellini gialli. Al 40' la Grecia va a segno, ma viene giustamente segnalato l'outside: sul cross in mezzo è leggermente avanti Fotakis, che di testa aveva incornato il pallone dentro. Il primo tempo si conclude sul duplice vantaggio ceco, male la Grecia (così come nel primo tempo con la Polonia), bene la 'Cechia'. Ma come nell'incontro inaugurale gli ellenici si riprendono eccome nel secondo tempo. Dopo un inizio di fiamma della Rep. Ceca con l'occasione insidiosa per Gebre Selassie, i greci acquisiscono coraggio grazie ad un regalo avversario: al 53' cross innocuo di Samaras, clamorosa follia del portiere Cech che si impasticcia con un difensore, arriva a porta vuota il centravanti Gekas (entrato nella ripresa) che la gira in rete per l'1-2. Come contro la Polonia, la Grecia segna su una follia difensiva, a porta vuota, con un attaccante subentrato ed ad inizio seconda frazione (lì era stato Salpingidis): insomma, dinamiche identiche. La formazione ellenica prende dunque coraggio e comincia a giocare meglio degli avversari cechi, che ora avvertono un po' di paura. Il pericolo maggiore, però, è una punizione insidiosa di Karagounis al 61', dove smanaccia Petr Cech, non la prima volta che il n.1 mostra dei limiti con la maglia della Nazionale (a differenza che con il Chelsea). Al 65' ci prova la Repubblica Ceca con la sponda di Pekhart per Kolar, che calcia abbondantemente a lato. Kolar, entrato nel secondo tempo, verrà poi sostituito a sua volta nei minuti finali. L'allenatore della Grecia, Santos, inserisce un altro attaccante e mette in campo per i 20 minuti finali una formazione super-offensiva e costantemente sbilanciata in avanti alla ricerca di un disperato pareggio. E' anche vero che i calciatori greci non costruiscono nemmeno una vera palla-gol, attaccando con insistenza, conquistando punizioni e calci d'angolo ma senza portare nulla di buono. I cechi tentano in avanti con il solito Pilar, che prima manda alle stelle e poi sciupa un buon inserimento controllando male il pallone. Nei minuti finali saltano gli schemi, la Grecia butta avanti lanci lunghi senza sosta, ripetutamente rimandati al mittente dalla retroguardia di Bilek. A parte della situazioni insidiose, i minuti scivolano via e l'arbitro Lannoy decreta con il triplice fischio la vittoria 1-2 della Repubblica Ceca sulla Grecia. La prima torna in corsa per il passaggio del turno, la seconda è quasi definitivamente fuori dagli Europei.

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