11.6.12

Europei 2012, prima giornata Girone C: Irlanda-Croazia

Dopo il pareggio tra Italia e Spagna, scendono in campo le due squadre più abbordabili del Girone C, l'Irlanda del Trap e la Croazia, squadra da non sottovalutare.


TABELLINO

Stadio: Stadion Miejski di Poznan.
Irlanda: 4-4-2. Given; O'Shea, Dunne, St Ledger; Ward; Duff, Whelan, Andrews; McGeady (54' Cox), Doyle (53' Walters), R. Keane (75' Long). All. Trapattoni.
Croazia: 4-1-3-2. Pletikosa; Srna, Corluka, Schildenfeld, Strinic; Vukojevic; Rakitic (90' Dujmovic), Modric, Perisic (89' Eduardo); Mandzukic, Jelavic (72' Kranjcar). All. Bilic.
Arbitro: Bjorn Kuipers (Olanda).
Cartellini: ammoniti Andrews (I) al 45', Modric (C) al 53', Kranjcar (C) all'84'.
Recupero: pt 2', st 5'.

PARTITA

La Croazia, sicuramente superiore all'Irlanda per organizzazione e livello tecnico, inizia forte ed al 3' trova subito il gol del vantaggio: cross di Srna, deviazione di Ward, stacca Mandzukic che di testa batte il portiere irlandese Given, che tocca ma non basta. Gol del centravanti del Wolfsburg, che inizia subito a non far rimpiangere la stella della Nazionale, Ivica Olic, rimasto a casa per infortunio in ritiro. Per la squadra del Trap si mette male, essendo il gioco dell'Irlanda impostato per difendersi e ripartire in contropiede, ma sfruttando la grande voglia e la grinta che caratterizzano le squadre britanniche, arriva il pareggio poco dopo. Al 19' calcio di punizione sul secondo palo di McGeady, il difensore irlandese St. Ledger anticipa Corluka e di testa infila l'estremo difensore croato, Pletikosa: 1-1. La Croazia non subisce eccessivamente il colpo e prende in mano il pallino del gioco, schiacciando con la maggiore bravura tecnica l'Irlanda, che soffre ma contiene le avanzate avversarie. La squadra di Bilic ci prova con delle conclusioni da fuori, è prima attento Given su quella di Modric, poi il tiro di Perisic, Campione di Germania con il Borussia Dortmund, finisce sul fondo. Al 43' un episodio che fa discutere: tiro di Luca Modric, deviazione di Dunne, arriva l'attaccante dell'Everton, Jelavic, che d'esterno batte il portiere per il 2-1. I giocatori britannici, in particolare il capitano Robbie Keane, protestano vivamente per il fuorigioco di Jelavic al momento del calcio di Modric, ma il direttore di gara Kuipers convalida poiché considera che la deviazione del difensore abbia rimesso in gioco il marcatore croato. Si va all'intervallo sul 2-1. La ripresa inizia più o meno come il primo tempo: traversone di Perisic, zuccata di Mandzukic, pallone che sbatte sul palo e sulla testa di Given prima di rotolare in rete. Potrebbe essere autogol, a mio avviso è doppietta di Mandzukic: fatto sta che è 3-1. Terzo gol di testa su quattro in partita. La Croazia, successivamente, mantiene il possesso della palla e del gioco senza rischiare eccessivamente, confermando la superiorità e dimostrando di meritarsi il vantaggio; dall'altra parte non è difficile farlo contro un'Irlanda priva di idee offensive. Trapattoni si gioca le mosse Walters e Cox, e successivamente Long, ma il risultato non cambia. La Nazionale irlandese può però giustamente recriminare a circa 25 minuti dalla fine: il difensore Schildenfeld abbatte in area di rigore Keane, il rigore era solare ma l'arbitro non lo concede. L'ultimo guizzo croato è al 78' con un tiro a giro di Rakitic fuori di pochissimo, poi l'Irlanda ci prova, in particolare con Andrews, l'ultimo ad arrendersi. Il centrocampista del West Bromwich ci prova all'80' (colpo di testa bloccato dall'estremo difensore Pletikosa), all'81' (conclusione dal limite dell'area, fuori), al 91' (incornata di testa a lato di un soffio) ed al 95' (tiro sul fondo di poco). Alla fine non basta, la Croazia batte 3-1 l'Irlanda e vola in testa al Girone C.

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