11.6.12

Europei 2012, prima giornata Girone D: Ucraina-Svezia

Le due big del Girone D hanno giocato, ora tocca alle due minori: la favorita Svezia, che mette in campo il suo fuoriclasse, Ibra, come trequartista-seconda punta, contro l'Ucraina, che avrà dalla sua il gran tifo del suo pubblico, essendo un Paese ospitante.


TABELLINO

Stadio: Stadio Olimpico di Kiev.
Ucraina: 4-3-1-2. Pyatov; Gusev, Khacheridi, Mikhalik, Selin; Yarmolenko, Tymoschuk, Konoplyanka (90'+3 Devic); Nazarenko; Shevchenko (81' Milevsky), Voronin (84' Rotan). All. Blokhin.
Svezia: 4-2-3-1. Isaksson; Lustig, Mellberg, Granqvist, Olsson; Elm, Kallstrom; Larsson (68' Wilhelmsson), Ibrahimovic, Toivonen (62' Svensson); Rosenberg (71' Elmander). All. Hamren.
Arbitro: Cuneyt Cakir (Turchia).
Cartellini: ammoniti Kallstrom (S) all'11', Elm (S) all'83'.
Recupero: pt 1', st 3'.

PARTITA

Il match sembrerà di basso livello, ma la Svezia come già detto conta in un campione come Ibra (il presente del Milan), mentre l'Ucraina ha un giocatore "vecchio" ma che sicuramente è stato un fuoriclasse: Andriy Shevchenko (il passato del Milan). Inizia meglio l'Ucraina, che al 4' va alla conclusione con Konoplyanka, troppo strozzata e che finisce sul fondo. Un minuto dopo prova a rispondere la Svezia con la botta dalla distanza di Kallstrom, alta sulla traversa. A giocare meglio ed a tenere in mano il pallino del gioco è sicuramente la squadra di Blokhin, differentemente da quanto direbbe la carta (la Svezia ha sicuramente un livello tecnico più alto): ma la voglia e la spinta del pubblico sono comunque delle armi importanti. Al 23' gli ucraini si fanno infatti vedere pericolosamente con il suo fuoriclasse, Shevchenko: uno-due con Voronin, poi Sheva tenta il tiro da posizione un po' defilata, non inquadrando lo specchio della porta. Anche la Svezia non gioca male però, riuscendo spesso a costruire situazioni insidiose a diverse riprese. Per poco Voronin non arriva alla deviazione vincente sotto-porta, poi gli svedesi rispondono con il solito Zlatan Ibrahimovic, il cui destro è però a lato rispetto alla porta difesa dal portiere ucraino, Pyatov. Passa un minuto ed è ancora Svezia con il tiro di Markus Rosenberg, blocca a terra Pyatov. Al 35' gran gesto tecnico dalla distanza di Voronin, ottimo l'estremo difensore scandinavo, Isaksson, a ribattere. Subito dopo prova l'azione personale Ibra, fermato però, in contropiede riparte l'Ucraina che con Konoplyanka va al tiro a giro, pallone fuori di un soffio sul palo. Al 37' ancora i padroni di casa pericolosi con la conclusione deviata di Sheva, arriva Yarmolenko che calcia ma è provvidenziale l'intervento del difensore. La Svezia, però, si rifà vedere e lo fa in maniera pericolosissima: cross per il solito Ibrahimovic in area di rigore avversaria, il centravanti milanista incorna di testa ma trova il palo a negargli la gioia del gol. L'ultima palla-gol è per Yarmolenko, che tenta una semi-rovesciata su traversone di Gusev, palla a lato. Primo tempo che ha visto un po' meglio la squadra di casa, con gli ospiti allenati da Hamren che non hanno comunque demeritato, trovando l'occasione più ghiotta con il legno di Ibra. E sarà proprio Ibrahimovic, dopo un intervento difensivo di Selin a salvare sulla conclusione di Rosenberg, a firmare, al 52', il gol del vantaggio svedese: cross basso di Kallstrom, Ibra è pronto lì alla deviazione vincente da due passi. E' lo 0-1 Svezia che gela il pubblico d'Ucraina, ed è il 32esimo centro con la maglia della Nazionale per l'attaccante. E' però incredibile la storia di questo incontro. Passa poco ed al 55' gli ucraini trovano il pareggio: l'assist è di Yarmolenko, lo stacco di testa vincente è di Shevchenko. A segno i due centravanti, i due capitani, i due uomini più rappresentativi per le due Nazionali, i due giocatori che in qualche modo rappresentano Milan e che avevano una specie di confronto a distanza. E' dunque 1-1. L'Ucraina si galvanizza e sfrutta il colpo subito dagli avversari per offendere con maggiore pericolosità; è una partita tutt'altro che di basso livello, è un match pazzesco. Perché al 61' l'Ucraina si porta incredibilmente in vantaggio: è sempre lui, sempre Andriy Shevchenko l'eroe. Ancora di testa, questa volta su assist di Konoplyanka, anticipa tutti sul primo palo e fa 2-1. Che partita: in 50 minuti nessun gol, è bastata la scintilla della rete di Ibra per accendere la gara, ribaltatasi completamente nel giro di 5 minuti grazie alla doppietta di Sheva, decisivo anche a 36 anni. Il ct svedese Hamren inserisce dunque forze fresche per provare a riagguantare il risultato, dentro Svensson e Wilhelmsson; al 69' c'è un lancio di Ibra per Elm, che prova il tiro, bloccato senza problemi dal portiere Pyatov. Con l'ingresso di Elmander la Svezia esaurisce i cambi, si gioca tutto l'allenatore. Al 73' botta dalla distanza di Konoplyanka, molto nel vivo del gioco quest'oggi, ma il suo tentativo è completamente sballato; prova a rispondere la formazione scandinava con la forza della disperazione, ma la retroguardia ucraina è ben appostata. Al 76' non si dà per vinto il capitano, Ibrahimovic, che dopo una sponda di Elmander calcia di potenza ad incrociare trovando la splendida risposta di Pyatov. Ci provano Wilhelmsson per la Svezia (blocca il portiere) e Nazarenko per l'Ucraina (sfera che termina a lato); intanto c'è la standing ovation per Shevchenko che viene sostituito, applausi anche per Voronin che esce. Gli undici giocatori ospiti continuano ad assaltare la porta avversaria con le ultime forze, ma senza risultati soddisfacenti: nel finale clamorosa palla-gol divorata da Elmander, che sul tocco di Ibra manda incredibilmente fuori da posizione più che favorevole. Al 92' c'è l'ultima occasione sciupata dagli svedesi, con il tiro tentato da Mellberg (salito in avanti), che termina sulla parte esterna della rete. Vince l'Ucraina 2-1 sulla Svezia, beffa per gli ospiti che dopo il vantaggio hanno avuto 5 minuti terribili dove sono stati rimontati.

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