14.4.12

Serie A 2011/2012, 32a giornata: Juventus-Lazio

Sfida interessante e che promette spettacolo tra la Juventus, prima in classifica, e la Lazio, terza che vuole mantenere la posizione per arrivare in Champions. Grande assente per i biancocelesti è Miroslav Klose, infortunato ormai da tempo e la cui assenza sta pesando. La Juve domina per tutto il primo tempo, giocando il calcio più bello d'Italia e sottomettendo una Lazio comunque viva. L'unica conclusione degna di nota dei laziali in mezzo al diluvio bianconero è quella su punizione di Ledesma, blocca senza problemi Buffon. Per il resto la prima occasione Juve arriva con Vucinic, che imbucato in area cerca di anticipare Marchetti, che però arriva prima e subisce fallo. Il portiere ex Cagliari sarà uno dei protagonisti del match. Il solito incontenibile Pirlo allarga sulla sinistra per Chiellini, cross del terzino sinistro per Quagliarella, che anticipa sul primo palo ma non trova la porta colpendo male la sfera. Altro tentativo, ancora di Quagliarella, che calcia di potenza da fuori area, il pallone ha un rimbalzo fasullo e sbatte in faccia al portiere Marchetti, che viene stordito e ci mette un po' per riprendersi. L'opportunità più clamorosa è però per Simone Pepe: va veloce la Juve, bell'azione con il tocco di Vidal a smarcare l'ala in area, Pepe tira a botta sicura sul secondo palo ma Marchetti è strepitoso a parare. E' il preludio del gol, che arriva un minuto dopo, al 30': Pirlo danza nella sua zona preferita, poi inventa la solita ma perfetta pennellata in area per Pepe, che controlla ed in acrobazia batte l'estremo difensore per l'1-0. Su questo tiro, davvero non poteva nulla Marchetti. Terzo gol in due stagioni contro la Lazio da quando è alla Juve per l'ex Udinese, una vera arma letale per la squadra di Conte, che continua a dominare andando vicina, poco dopo, al raddoppio.
Servizio in area per uno scatenato Fabio Quagliarella, il centravanti stabiese la gira in porta ma trova il solito immenso Federico Marchetti a dirgli di no. Poco dopo sarebbe venuto giù lo Stadium se la sassata da circa 60 metri del "Guerriero" Arturo Vidal avesse varcato la linea di porta: è però ancora fantastico il portiere a mettere il pallone in corner. Altra palla-gol colossale in questo tiro al bersaglio: l'assist di Lichtsteiner in mezzo è sporcato e diventa buono per Vucinic che arrivava da dietro, la conclusione del montenegrino avrebbe presumibilmente firmato il 2-0 ma è immenso Diakité ad intervenire in scivolata. A pochi minuti dalla fine del primo tempo ci prova ancora Vidal da fuori, è bravo l'estremo difensore a salvarsi in calcio d'angolo in tuffo. Ed ecco che arriva la beffa: esattamente al 45', ultimo minuto prima del recupero, il traversone di Scaloni dalla destra è al bacio per la testa di Stefano Mauri, che anticipa i centrali difensivi e di testa la mette sotto all'incrocio. Gran gol e 1-1, finisce l'imbattibilità di Gigi Buffon dopo 568 minuti di gara. Si torna quindi negli spogliatoi per l'intervallo in parità, immeritato pareggio ospite, padroni di casa spreconi. Nella ripresa la Juve è un po' meno devastante, dopo un primo tempo giocato ad alti livelli: la Lazio è comunque facile da contenere in fase offensiva. Il primo brivido corso dalla squadra di Reja è per un lancio splendido di Pepe per Vucinic, aggancia il fantasista che però anche da posizione decentrata tenta il colpo da biliardo, palla che esce di poco sul palo opposto. A questo punto c'è un calo d'intensità, dobbiamo arrivare al quarto d'ora finale per rivedere vere e proprie palle-gol: "scucchiaiata" magistrale di Vidal per Lichtsteiner in area, il terzino svizzero tenta il tiro al volo ma manca clamorosamente l'impatto col pallone, svirgolando incredibilmente. Entra Alex Del Piero, e comincia lo show del capitano juventino: apertura con il contagocce ancora per un Lichtsteiner in formato treno, assist per l'inserimento dall'altra parte di Chiellini leggermente arretrato, non arriva a segnare il gol il nazionale italiano. La Juve si mangia le mani, passa poco e c'è un'altra giocata del capitano, che dà palla a Quagliarella, si propone e la riceve al limite dell'area, tiro tentato ma bloccato da Marchetti. Non è finita qui, perché finalmente, all'82', arriva la rete del 2-1: Pirlo e Del Piero si contendono una punizione da 27 metri, il regista si gira mentre l'arbitro fischia la battuta per lamentarsi della distanza della barriera, allora parte Del Piero che scarica la palla nell'angolo, dove non batte il sole. Ingannato l'invincibile Marchetti, Alex ha fintato la conclusione a giro o a scavalcare la barriera, ma ha beffato il portiere azzurro calciando sul suo palo, mentre stava facendo il passo dall'altra parte. A questo punto non ci sono più parole per questo meraviglioso campione: la storia della Juventus ha segnato solo gol importanti in questa stagione, guarda caso contro Roma, Milan, Inter e Lazio: gli avversari se li sceglie bene Pinturicchio. Nel finale c'è tempo per due espulsioni: quella di Reja per applausi all'arbitro e quella dell'attaccante della Lazio, Kozak, doppio giallo in 10 minuti e sotto la doccia (anche se qui il direttore di gara ha esagerato). Finisce 2-1 per la Juve, che torna in testa a +1 sul Milan, la Lazio rimane terza ma ora non può più permettersi di sbagliare.

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