20.8.11

Supercoppa Spagnola, ritorno: Barcellona-Real Madrid

Si è giocato il ritorno della Supercoppa Spagnola, tra la vincitrice della Coppa del Re e Liga (campionato nazionale). Rispettivamente, Real Madrid e Barcellona. L'andata si è giocata in casa dei blancos, ed è finita 2-2, con i gol di Ozil, Villa, Messi ed infine Xabi Alonso. Il ritorno in casa dei catalani, che potranno contare su un Fabregas in più, alla prima con la nuova maglia blaugrana. Il Barça è favorito, ma tutto è possibile. Iniziamo, dicendo che il Real Madrid schiera il nuovo acquisto Coentrao sulla fascia. Ma passiamo ai fatti, alla partita. La squadra di Mourinho pressa e prova ad essere aggressiva, che non è mai facile contro i Campioni d'Europa: sono capaci di farti correre a vuoto per qualche minuto, cosa che ti stanza infinitamente e ti riempie di nervosismo, altro fattore chiave negli incontri a questi livelli. Infatti la formazione schierata da Josep Guardiola trova il gol dell'1-0 dopo un quarto d'ora: al 14' Messi imbuca perfettamente per Iniesta scattato sul filo del fuorigioco, lo spagnolo tutto solo batte il connazionale Iker Casillas con un morbido e delizioso pallonetto. Bel match, con il Real che prova a rispondere e a pareggiare. In effetti, pochi minuti dopo, è 1-1. Tiro del difensore centrale Pepe dalla distanza, Cristiano Ronaldo ci mette il piede e firma la rete che ridà speranze alle Merengues. E' il primo gol al Camp Nou firmato da C.R.7, ma è soprattutto il suo centesimo centro con la maglia del Real, e pensare che è solo all'inizio del terzo anno. Numeri mostruosi, di Ronaldo da una parte, delLa Pulce dall'altra. Proprio l'argentino firma il 2-1. Prima però, da segnalare la conclusione di Cristiano Ronaldo deviata sul palo da Valdes, e altre occasioni meno nitide; comunque, nel clasico di Spagna Messi segna sempre, e anche questa volta non fa eccezione. Piqué inventa un assist geniale con il tacco per il fantasista, che tutto solo a centro area segna facilmente. Termina 2-1 la prima frazione di gioco. La ripresa, purtroppo, è più nervosa e si gioca di meno a calcio. Higuain e Marcelo dentro nei madridisti per provare a pareggiarla, in modo di andare ai supplementari: ghiotta la palla-gol al 70' per Sergio Ramos, che di testa manda di pochissimo a lato. Ma il pareggio del Real Madrid arriva all'81': folta mischia in area di rigore, ne esce il solito Karim Benzema, che dimostra di aver iniziato benissimo la stagione e la mette di mancino alle spalle di Victor Valdes. I tifosi blaugrana non si disperano, entra Cesc Fabregas, il figliol prodigio, tornato a Barcellona, a vestire la maglia tanto amata dopo la parentesi, e che parentesi, all'Arsenal: ovazione per il centrocampista delle Furie Rosse. Sembrano arrivare i supplementari, ma alla fine si sa: con Messi in campo, le partite durano 90' minuti, non più. E già, sembra tutto equilibrato, ma non può essere così se una delle due squadre in campo a Lionel Messi. Ed è così per il Barcellona. Fabregas entra subito in partita, riceve dalla Pulce, di prima allarga per Adriano, anch'esso di prima intenzione crossa per l'argentino, che al volo in scivolata firma una rete spettacolare che regala il 3-2 al Barcellona all'88'. Finisce così, trofeo al Barça, pallone a Messi. Come al solito del resto. E non poteva mancare la genialata di Mou, che mette il dito nell'occhio al vice allenatore dei catalani durante una rissa a fine partita: tutto nato per un fallaccio di pura foga agonistica di Marcelo a Fabregas. L'ex tecnico dell'Inter però, non viene punito: in Spagna non c'è la moviola. Grandi le contestazioni, ma alla fine la storia è una: inchinatevi a Lionel Messi, argentino detto La Pulce.

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