20.8.11

Trofeo Tim 2011

Si è svolto il 18 Agosto 2011 a Bari il triangolare tra Milan, Inter e Juventus denominato Trofeo Tim. E' l'undicesima edizione della piccolissima competizione, che ha trovato una grande vincitrice: nelle 10 precedenti, l'Inter ha alzato il premio ben 6 volte. Il Milan ha vinto 3 volte, la Juve solo una. Vi spiego brevemente il regolamento: le partite hanno la durata di solo 45 minuti + eventuale recupero; in caso di parità, si procede direttamente ai calci di rigore. La squadra vincitrice nel tempo regolamentare accumula 3 punti, e la perdente 0. Invece, se si va ai rigori, la squadra che vince pende soli 2 punti, e la sconfitta uno. La prima partita quest'anno sarà tra Juventus e Inter, la perdente sfiderà subito il Milan, che se la vedrà infine con la vincente della prima gara. La Juventus comincia subito a giocare, cerca di costruire buone azioni da gol e lo fa anche con molta efficacia. Pressing, aggressività, inoltre i bianconeri sembrano acquisire ancor di più gli schemi di Conte, con il classico possesso palla dalla difesa, rischioso. I nerazzurri, d'altra parte, paiono un po' spenti, i pochi pericoli creati solo su calcio piazzato, dove ad esempio sfruttano grandi saltatori (come Pazzini, Ranocchia) e hanno un grande battitore (Sneijder); l'assenza di Chiellini inoltre toglie centimetri importanti là dietro. Detto fatto, dopo soli 2 o 3 minuti è Mirko Vucinic ad entrare in area braccato da Samuel: il montenegrino viene sbilanciato e cade, l'arbitro lascia giocare. Rigore dubbio. Ma l'ex centravanti giallorosso si rifà al 9', quando c'è una splendida azione di prima della Juventus, con alla fine Pirlo che lo imbuca perfettamente in profondità, con la difesa disattenta: posizione regolare, Vucinic prende la mira ed infila in rete con un piattone destro sul primo palo. La squadra di Conte, soddisfatto, prova a ripartire spesso in contropiede, ma i pericoli sono sventati o dall'errore nell'ultimo passaggio o da un eccesso di egoismo del portatore di palla. Alla fine allora, è l'Inter a trovare il pari (dopo un'occasione in cui il portiere juventino si era superato due volte di fila sulle conclusioni di Obi e Pazzini), proprio da calcio d'angolo: va Sneijder teso, Ranocchia anticipa anche Bonucci (i due erano compagni di squadra proprio nel Bari) e la mette sotto la traversa con Storari incolpevole. La Juve ha un'occasione con Milos Krasic, ma il serbo sbaglia la misura del passaggio in area. Niente da fare, i successivi tentativi sono inutili, si va ai penalty. Molti di questi tirati bene, altri entrano per un soffio. Si finisce i primi 5 con un errore per parte: traversa piena di Cristian Pasquato nei bianconeri e sbaglio di Goran Pandev nella squadra di Gasperini, con parata di Storari. Proprio Gasperini non era sembrato molto soddisfatto della prova della sua Inter, almeno all'inizio. Fatto sta però, che sarà proprio la formazione milanese a vincere. Dopo l'ennesimo rigore ad oltranza, ci pensa Barzagli, che stecca ancora una volta la traversa. Ecco quindi la classifica dopo il primo mini-match: Inter 2, Juventus 1, Milan 0. Ora la Juve se la vedrà con i Campioni d'Italia, che nel corso delle due partitine scelgono di schierare un discreto numero di giovani, più elevato di quello della Juve o dell'Inter. I rossoneri partono con il piede giusto, sfruttano buoni spazi, anche se la Juve non ci sta ed alla fine esce. Nei bianconeri c'è Arturo Vidal, finalmente nel primo test di valore. Il cileno è schierato inizialmente trequartista, quasi seconda punta. Ma dall'altra parte intanto, all'11' è Fantantonio Cassano, come al solito invocato dal suo pubblico, a firmare l'1-0: si invola il barese, che si libera anche con fortuna di Bonucci e poi conclude alle spalle del portiere, di precisione sul primo palo. Da qui sembra che il Milan abbia preso il sopravvento, ma non è così, perché è qui che arriva il "Vidal-show". Il centrocampista, spostato successivamente sia a destra che a sinistra, trova il gol dell'1-1 all'esordio, pur con la complicità dell'estremo difensore milanista: al 21', Vidal prende la mira da una distanza notevolissima e decentrata, lascia partire un tiro abbastanza forte ma non preciso, che Roma trasforma nel pareggio, con un intervento goffo ed in ritardo sul suo palo. Dobbiamo dire però, che il portiere è un po' scagionato, dato che il difensore, andato con la testa a ribattere, ha mancato la sfera cogliendo impreparato Roma stesso. La partita sembra ancora cambiare piega, è piuttosto equilibrata. Poco dopo però, è ancora Vidal protagonista: pallone scucchiaiato in area per il cileno, che aggancia e conclude al volo, grande parata di Roma (che si riscatta), poi sulla respinta ancora tiro in volé che viene leggermente deviato in alto e colpisce la traversa. La Juve manca il gol del 2-1. Alessandro Matri è protagonista di un'azione splendida per la Juve, tutto da solo contro la difesa, poi messo giù quando stava per andare a rete: sulla punizione si presenta Vucinic, pallone alto di un soffio. Dall'altra parte Simone Andrea Ganz, figlio di Maurizio Ganz, impegna Storari. Quando anche qui la gara sembrava incanalata verso i calci di rigore, ci pensa Matri all'ultimo secondo di recupero: al 47', ancora l'immenso Vidal serve un pallone perfetto per Matri in ara, l'ex cagliaritano la gira in maniera magistrale di testa all'angolino, imparabile e 2-1. La classifica quindi, è la seguente, con Milan e Inter con una partita in meno: Juventus 4, Inter 2, Milan 0. Ed ecco qui che arriva il mini-derby, il derby di Milano solo svolto a Bari. La squadra di Allegri sembra subire un po' gli attacchi nerazzurri, e si mangia un gol clamoroso: Boateng (non Kevin Prince Boateng, e neanche il fratello Jerome, ma un altro) sbaglia di testa da un metro un centro che era più difficile sbagliare che segnare, con cross al bacio di Abate. Ed ecco quindi la doccia fredda, con quel famoso detto che risuona ancora e a volte punisce gli imprudenti... "Gol mangiato, gol subito". Fatto sta che al 28' lancio profondo per il Principe Milito (che in precedenza era scattato più volte, o in fuorigioco o senza efficacia), che d'esterno destro spiazza completamente Amelia sul secondo palo. Torna al gol Milito, è 1-0. A questo punto l'Inter addomestica la partita, fino alla fine, non concede quasi nulla, a parte un tiro di Ganz e qualche innocuo contropiede. Finisce così. 1-0, con l'Inter che vince il suo settimo Trofeo Tim in 11 edizioni. Classifica finale: Inter 5, Juventus 4, Milan 0. Secondi i bianconeri, ultimi i Campioni d'Italia, che hanno perso entrambe le gare ai tempi regolamentari, cioè 0 punti. Nessun problema per Allegri, i problemi verranno quando il campionato sarà iniziato, e non in questi mini-match da un tempo che alla fine non contano più di tanto. Per l'Inter, c'è la dimostrazione che c'è ancora da lavorare, nonostante il trionfo finale. Grandi passi avanti per la Juve di Conte, che continua ad inchinarsi alle magie di Pirlo. Si scopre Arturo Vidal, arrivato da soli 2 giorni in allenamento e quindi indietro rispetto agli altri, che ha subito segnato, colpito una traversa e servito un assist in meno di mezz'ora. Senza contare la grinta incredibile e la duttilità: usato dietro a Matri, poi come esterno destro e sinistro di un 4-2-3-1, ed è qui che ha fatto la differenza. Aspettiamo il 27 e il 28 Agosto per vedere all'opera i nostri campioni, sempre che non si sciopererà...

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