28.2.13

Napoli-Juve, i numeri e la storia della sfida scudetto

L'attesa è quasi terminata: domani sera, Venerdì 1° Marzo alle ore 20.45, Napoli e Juventus scenderanno in campo allo Stadio San Paolo per giocarsi presumibilmente le sorti dello scudetto. I Campioni d'Italia, come ben si sa, contano un margine di +6 sui napoletani, che non stanno vivendo un buon momento, come vedremo successivamente analizzando la storia remota e recente di questo sentito big-match.

Il Napoli viene da tre pareggi consecutivi in campionato: 1-1 all'Olimpico contro la Lazio (Campagnaro evita il k.o. nel finale dopo l'apertura di Floccari) e gli 0-0 con Sampdoria e Udinese. Se si aggiungono le due sconfitte in Europa League contro il Viktoria Plzen (0-3 in casa e 2-0 in trasferta), si arriva a 5 partite senza vittoria per il club di De Laurentiis. Il quale, nelle ultime settimane, stenta anche a causa del momento non perfetto del suo Matador, Cavani: l'uruguaiano non segna da 6 incontri (oltre a quelli appena nominati, anche quello col Catania), gli era capitato solo un'altra volta da quando è a Napoli. Tra l'altro, alla settima presenza si è sbloccato mettendone 3 tutti insieme proprio, guarda caso, alla Juventus (di Delneri).

Ma iniziamo con la storia tra questi due club: la prima sfida in Serie A tra Juventus e Napoli risale alla prima giornata del campionato 1929/1930, il 6 Ottobre 1929. In quell'occasione, furono i bianconeri a trionfare per 3-2, con le reti vincenti di Cevenini e Munerati (dopo l'autogol di Zoccola per la Juve e la doppietta di Mihalich per il Napoli).

In Serie A, le due squadre si sono affrontate per un totale di 133 volte: 60 vittorie juventine, 28 quelle partenopee, 45 i pareggi. Complessivamente abbiamo assistito a 339 gol (2.54 gol a partita di media), 194 della Juve e 145 del Napoli.

Ma dato che domani si giocherà al San Paolo, analizziamo i numeri dei match giocati in Campania: sono 66, con 21 trionfi dei padroni di casa, 20 degli ospiti e 25 pari. Sono 158 i centri realizzati, 81 dal Napoli e 77 dalla Juventus.

La vittoria più larga del Napoli sul proprio terreno contro la Juve (sempre nel solo campionato) risale al 7 Giugno 1942 (stagione 1941/1942, giornata 29), quando finì 4-1: a segno due volte Busani, Barrera e Venditto prima del gol della bandiera di Rava su rigore. In realtà questo risultato si era ripetuto già il 19 Febbraio del '39, ma è meno recente.

Al contrario, i bianconeri hanno vinto col maggiore numero di reti al San Paolo (in Serie A) il 15 Dicembre 1974, quando Altafini, Damiani (2), Bettaga, Causio e Viola siglano il 2-6, inutile la doppietta di Clerici per i padroni di casa.

Attualmente, però, la Juventus non vive dei grandi momenti a Napoli: l'ultimo successo è datato 30 Settembre 2000, quando terminò 1-2 con i sigilli di Kovacevic e Del Piero a ribaltare il gol iniziale di Stellone. In questo caso si trattava del primissimo turno del campionato in questione; l'ultima vittoria in casa dei napoletani è invece risalente al 19 Gennaio 2011, all'ultimo turno del girone d'andata, quando Edinson Cavani mise dentro una tripletta per il 3-0 finale.

Nello scorso campionato si è anche verificato l'ultimo pareggio, 3-3: nel primo tempo Napoli avanti con Hamsik (dopo il rigore fallito dallo stesso slovacco) e Pandev, nella ripresa accorcia subito Matri prima del secondo timbro di Pandev, ci pensarono poi Estigarribia e Pepe a chiudere le marcature.

Quest'anno, invece, nella gara d'andata allo Juventus Stadium è finita 2-0 per i bianconeri: segnarono Martin Caceres e Paul Pogba nel finale di partita. Proprio in virtù di questo risultato, la Juve è in vantaggio nello scontro diretto contro i rivali per il tricolore.

Ma arriviamo ad oggi: come già anticipato, la Juve è naturalmente in vetta con 58 punti, davanti al Napoli che ne ha 52. La squadra di Conte ha la miglior difesa della Serie A (solo 17 gol subiti) e il miglior attacco del campionato (53 gol fatti), mentre quella di Mazzarri ha messo dentro 46 reti e ne ha subite 21. Il Napoli, domani sera, avrà un unico obbiettivo: vincere per tornare a -3 dal primo posto. Alla Juventus basterebbe, in teoria, anche un pareggio: così non solo manterrebbe il vantaggio di +6, ma rimarrebbe in superiorità anche nello scontro diretto, fattore importantissimo se si dovesse finire in parità. Anche se, in realtà, la Juve scende in campo sempre per vincere e sa che, con tre punti, chiuderebbe definitivamente o quasi il discorso.

Abbiamo anche tempo per gli incroci degli ex: non sono molti, a dir la verità. Solo uno nelle file del Napoli: il portiere Morgan De Sanctis, alla Juve dal '97 al '98, con la quale ha vinto uno scudetto senza mai scendere in campo. Dall'altra parte ce ne sono due: oltre al secondo portiere juventino, Marco Storari (al Napoli nel 2002/2003), c'è il ritorno di Fabio Quagliarella, che non ha affatto un buon rapporto con i tifosi azzurri, che lo fischiano, insultano e considerano un traditore da quando si è accasato (nel 2010) a Torino.

Ci rimane solo da guardare...

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