24.2.13

Champions League 2012/2013, andata ottavi di finale: Milan-Barcellona

Strepitoso KPB, il Milan è da sogno
Una delle sfide più attese, sicuramente la più difficile e impegnativa di tutta la stagione del Milan fino a questo momento. Di fronte ci sono i marziani del Barcellona, stra-favorito; eppure, il pubblico dello Stadio Giuseppe Meazza in San Siro vuole vivere ancora quelle emozioni che solo la Champions può dare, anche se siamo solo all'andata degli ottavi.

Il Milan vuole l'impresa, Massimiliano Allegri sceglie il 4-3-3: in porta Abbiati, poi Abate e Constant sono i terzini con Zapata e Mexes centrali; Muntari, Montolivo e Ambrosini costituiscono il centrocampo mentre Boateng ed El Shaarawy sono nel tridente con Pazzini (può essere un 4-3-1-2 con Boateng arretrato come trequartista).

Jordi Roura (in panchina data l'assenza di Tito Vilanova, al quale facciamo gli auguri per l'operazione) sceglie il solito 4-3-3 per il Barcellona: Victor Valdes tra i pali, Daniel Alves e Jordi Alba sulle fasce costituiscono la retroguardia con Piqué e Puyol; Fabregas, Xavi e Busquets dominano il centrocampo mentre Iniesta è avanzato nel tridente offensivo assieme a Pedro e Messi.

Si vede subito che il Barcellona tiene il pallino del gioco, ma il Milan si copre con grande solidità e tiene senza subire. Il primo guizzo è proprio dei padroni di casa con il tentativo dalla distanza di Muntari, palla sul fondo. Al 10' arriva la prima giocata di Messi, che salta due difensori con una finta e ci prova, deviazione in corner di un difensore; al quarto d'ora Boateng serve in profondità El Shaarawy, che entra in area ma viene chiuso all'ultimo da Puyol. Sul seguente calcio d'angolo mancino insidiosissimo di Boateng, pallone che sfiora il palo. Poco dopo il Barça va alla conclusione da fuori area con Xavi, para facilmente il portiere Abbiati; gli ospiti giocano con il possesso palla, sembra quasi che vogliano "entrare in porta col pallone". Il Milan si difende con grande ordine e talvolta cerca di ripartire; i minuti scorrono fino alla fine della prima frazione. Nella ripresa il copione non cambia, ma all'improvviso, al 57', arriva il gol che fa esplodere San Siro: Montolivo su punizione, devia un difensore, Zapata tocca la sfera con un braccio ma l'arbitro non se ne avviene e lascia continuare, allora essa giunge a Kevin-Prince Boateng che calcia al volo col sinistro e la mette all'angolino. In effetti il tocco irregolare del difensore colombiano c'è, ha ragione il Barça a protestare, ma inutilmente: è 1-0. Gli uomini di Allegri continuano sulle ali dell'entusiasmo, adesso gli spagnoli sono quasi sorpresi dallo svantaggio improvviso e faticano a ricostruire qualcosa. La difesa del Milan è un muro impenetrabile. Al 70' bel gesto tecnico di Pazzini, che prova la rovesciata in area, blocca a terra l'estremo difensore Valdes; il Barcellona, non trovando varchi, si affida ai tiri dalla distanza: al 77' arriva quello pericolosissimo di Iniesta, sfera di un soffio a lato. Poco dopo calcio di punizione a scavalcare la barriera da parte di Xavi Hernandez, la mira non è delle migliori. E poi il miracolo. Così, inaspettato ma allo stesso tempo atteso. All'81' arriva il raddoppio del Milan: buona giocata di Niang che difende palla in area, la gioca per El Shaarawy, che a sua volta la serve per l'inserimento di Sulley Muntari, gran botta volante del ghanese che trova l'angolino e il 2-0. Ormai è praticamente finita: l'undici di Roura va avanti con la forza della disperazione. L'ultimo tentativo dei blaugrana è un'incornata da angolo di Puyol, ma non c'è precisione. Finisce, ed è apoteosi rossonera.

Esultano tutti per un'impresa straordinaria che sembrava impossibile, contro il Barcellona dei fenomeni e di Messi, praticamente inesistente dentro la gabbia eretta da Mexes e compagnia. I catalani hanno forse peccato di presunzione, e hanno pagato nel peggiore dei modi: al ritorno servirà un grande risultato per ribaltare il trionfo milanista.

Nessun commento:

Posta un commento