18.7.12

Juventus-Aygreville: primo test per i bianconeri

Ieri si è svolta la prima amichevole estiva dei nuovi Campioni d'Italia. La Juventus di Antonio Conte, in ritiro a Chatillon, affronta l'Aygreville, una squadra dilettantistica della Valle d'Aosta. Mancano gli 8 nazionali italiani (Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Giaccherini, Pirlo, Marchisio e Giovinco) più Isla, presente solo in tribuna.

Nel primo tempo, davanti a 3050 spettatori, la Juve scende in campo con Storari in porta, il giovane Alberto Masi, Lucio e Caceres in difesa, trio di centrocampo Asamoah-Marrone-Padoin, esterni del 3-5-3 Pepe e Reto Ziegler. In attacco giostrano Vucinic e Quagliarella. Pronti e via, la Juve parte malissimo: dopo soli 43 secondi Lucio sbaglia il controllo mandando in porta il capitano dell'Aygreville, Caputo, conclusione parata da Storari ma sulla respinta non sbaglia Turato, che porta incredibilmente in vantaggio la squadra dilettantistica. Che porti bene? Anche l'anno scorso, in due amichevoli di questo tipo, la Juve era passata sempre in svantaggio nei primi minuti. Davvero un esordio 'no' per Lucio, che si riscatterà poi con un paio di interventi convincenti. Passa poco e Quagliarella viene trovato in area, conclusione dove il portiere Gini è bravo e sulla respinta ancora Quagliarella non riesce a trovare la porta da posizione decentrata. La sorpresa juventina è sicuramente Kwadwo Asamoah, molto attivo non solo in fase di contenimento ma soprattutto negli inserimenti e nelle azioni offensive. E' proprio il neo-acquisto ghanese che al 7' fa la sponda in area per Quagliarella, destro piazzato del centravanti napoletano e 1-1. Subito dopo i bianconeri vanno vicino al vantaggio con il gran tiro di Asamoah, dopo uno splendido uno-due con Vucinic, la palla però esce di poco sul palo; Juventus che è ancora sfortunata sulla conclusione di Mirko Vucinic, che dopo una finta scarica il destro sulla traversa con il portiere Gini battuto. Poco dopo ancora il montenegrino impegna l'estremo difensore, ottimo ad intercettare la sfera diretta al centro dell'area dove era pronto Quagliarella. Al 22' l'arbitro decreta un rigore per la Juve: sulla palla profonda per Asamoah, l'ex Udinese finta rientrando e viene agganciato, ci sta tutto il penalty. Esecuzione impeccabile di Vucinic e 2-1. Non passa nemmeno un minuto e la Juve, con un'azione tutta di prima al limite dell'area, trova Fabio Quagliarella in area sul servizio di Vucinic, piazzato dell'ex Napoli e 3-1. Per il resto il primo tempo scorre senza gol, da segnalare il palo colpito in pieno da Simone Padoin, dopo un'accelerazione personale. Nella ripresa la formazione di Conte cambia totalmente: tra i pali c'è il giovane Leali, mentre Untersee, Rugani e Magnusson costituiscono il trio difensivo. A destra corre Lichtsteiner, contrapposto da De Ceglie a sinistra. Le chiavi del centrocampo vanno ad Arturo Vidal, ai suoi fianchi i promettenti Bouy (poi sostituito da Schiavone) e Appelt. Il duo d'attacco è Matri-Boakye (nel finale uscito per Padovan), il giovane ghanese l'anno scorso in Serie B al Sassuolo.
E' subito Vidal che tenta numerosi inserimenti, e quando si ritrova la palla in posizione favorevole opta spesso per la conclusione. Al 58' viene assegnato un altro calcio di rigore per la Juve: questo è ancora più netto, per un fallo sulle gambe di Vidal. La battuta spetta ad Alessandro Matri, freddo a siglare la rete del 4-1. Se nel primo tempo la sorpresa era stata Asamoah, nella ripresa è sicuramente l'altro ghanese, Yiadom Richmond Boakye (classe '93), che è molto mobile lì davanti, dà profondità alla squadra ed è spesso pericoloso. Al 65' è lui a finalizzare il 5-1 a tu per tu con Gini. Il tempo scorre, sembra finire per il pokerissimo, con Lichtsteiner che calcia due volte dalla corsia ma non trova mai la porta. Ed invece nel finale la Juve segna ancora: al 92' viene assegnato il terzo rigore a favore della Juve, anche questo nettissimo. Colui che se lo procura, Vidal, lo batte: esecuzione perfetta del "Guerriero" cileno e 6-1. Non è finita qui, perché pochi secondi dopo, al 93', lo stesso centrocampista sudamericano serve Padovan in area, tiro e pallone in rete per il 7-1 finale.

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