19.2.12

Serie A 2011/2012, 24a giornata: Cesena-Milan


Robinho ha imparato ad essere cinico
La squadra di Massimiliano Allegri vuole rispondere alla convincente vittoria della Juventus sul Catania e soprattutto vuole riportarsi in vetta a +1, in vista dello scontro diretto di cui tutti già parlano di Sabato sera, a San Siro. Per il momento il Milan gioca al Manuzzi di Cesena, dove l'anno scorso cadde. La squadra rossonera non ha ancora Ibra (seconda giornata di squalifica) e mette in campo Maxi Lopez, e parte subito all'arrembaggio verso la porta difesa da Antonioli. Gli ospiti pressano infatti molto e il Cesena fatica ad uscire e a ripartire, con le prime vere occasioni che capitano al Milan: ci provano sia Muntari (all'esordio il ghanese proveniente dall'Inter) che Emanuelson, ma il vero brivido lo fa correre Massimo Ambrosini: il capitano milanista viene mandato in area con una grande azione corale, passaggio di Robinho quello smarcante, ma poi si fa ipnotizzare dal portiere che respinge con i piedi salvando il Cesena.
Gli emiliani, però, crollano in soli due minuti proprio su un'indecisione di Francesco Antonioli: al 29' punizione di Thiago Silva ribattuta male dal portiere ultra-quarantenne, arriva proprio Sulley Muntari, che ne approfitta e non sbaglia a porta spalancata (e soprattutto da un passo). Allegri sfrutta al meglio il regalo dei cugini, subito a segno l'ex interista. La squadra di Arrigoni va in completa confusione e due minuti dopo si chiude di fatto il match: ripartenza rossonera con Robinho che imbecca Emanuelson, l'olandese si accentra e dalla distanza sfodera il suo gran mancino, che si insacca alle spalle di, questa volta, un incolpevole Antonioli. E' 0-2 e tre punti in cassaforte per la compagine rossonera. Non si registrano altre particolari palle-gol nel quarto d'ora finale di primo tempo, con il Cesena in bambola, scioccato ed incapace di reagire dopo l'uno-due terrificante del Milan. Nella ripresa si vede che il Cesena tiene alla rimonta ed infatti i padroni di casa cominciano all'attacco, creando delle pericolose situazioni; ne ha una clamorosa subito Adrian Mutu, ma il romeno in posizione regolare e tutto solo davanti ad Abbiati la mette alta di testa. L'occasione sciupata si paga sempre e al 55' il Milan segna lo 0-3: Bonera imbecca Robinho, che si porta la palla sul destro e in area trafigge senza problemi l'estremo difensore. In difesa regali per il Milan, che non fa altro che approfittarne. Punizione troppo severa per i romagnoli, che stavano giocando bene nella ripresa e di fatto si vedono tagliare le gambe alla prima vera azione offensiva avversaria. Al 65', alla fine, si riapre parzialmente l'incontro: il difensore allontana di testa un cross dalla destra, al limite dell'area arriva il neo-acquisto Pudil, che trova uno splendido angolo segnano l'1-3 della bandiera e che almeno consola i tifosi bianconeri. Prima rete in Serie A per lui. Il Cesena prova quindi a crederci ma non si registrano altre vere occasioni, poiché il Milan si difende bene. Ennesimo pasticcio difensivo cesenate: due difensori sono in anticipo su El Shaarawi, ci vado io ci vai tu i due si scontrano, cadono, il pallone rimane lì e si apre un'autostrada per il Piccolo Faraone, che si presenta davanti ad Antonioli, il portiere si riscatta con un miracolo in calcio d'angolo. Errore piuttosto clamoroso per il giovane e promettente centravanti, che si vede negare il terzo gol in Serie A ed il quinto totale in stagione (ne ha segnati due in Coppa Italia). Nel finale la formazione di casa va vicinissima al 2-3, ma il tiro volante di Vincenzo Iaquinta viene ribattuto in maniera strepitosa da Abbiati. E' l'ultimo atto della gara del Manuzzi, che finisce 1-3 per il Milan. I rossoneri tornano in vetta alla classifica, +1 sulla Juventus, che però ha una partita da recuperare (a Bologna). Entrambe le formazioni sono pronte per un super scontro diretto. Dall'altra parte il Cesena crolla all'ultimo posto in classifica, a -1 dal Novara che si muove con un pareggio.

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