13.5.12

Una Premier da batticuore

Il City trionfa, ma che sofferenza!
Quest'oggi si è conclusa la Premier League 2011/2012, massima divisione calcistica inglese, che ha visto trionfare il Manchester City di Roberto Mancini. I 'Citizens' hanno competuto per tutta la stagione contro i cugini del Manchester United.
Alla fine i Red Devils si sono arresi ai troppi campioni del City, che con l'arrivo dello sceicco Mansour è tornato a vincere il titolo inglese dopo 44 interminabili anni: l'ultima Premier League risaliva al 1967/1968. E' il terzo campionato inglese vinto dalla società in questione, che solo nel '98/99 affrontava la Second Division, ovvero la terza serie calcistica della nazione. Ed ora eccoli qui, ad alzare il titolo, con campioni di caratura mondiale come Edin Dzeko, Mario Balotelli, Sergio Aguero, Samir Nasri, David Silva, Yaya Touré, Vincent Kompany, Carlos Tevez, Aleksandar Kolarov, Joe Hart, e non solo. Dopo un inizio di campionato straordinario per il Manchester City, caratterizzato da 11 vittorie su 12, è iniziato un lieve declino; si ricorda, tra i maggiori successi, l'1-6 rifilato allo United nel derby dell'Old Trafford, che è entrato nella storia. Proprio questo confronto sembrava rendere scontato l'esito finale. Ed invece la squadra di Sir Alex Ferguson ha attuato una grande rimonta, e da -5 si è portata addirittura a +8. A questo punto il ritorno al titolo dei Citizens sembrava impossibile; ma quest'anno, in Premier League, ci si può aspettare di tutto. Pure che lo United si ritrovasse (dopo un pari ed una sconfitta) a soli 3 punti di vantaggio prima dello scontro diretto. All'Etihad Stadium di Manchester gli uomini di Mancini hanno vinto 1-0 col gol di Kompany e si sono incredibilmente portati in parità. Alla penultima vincono entrambe. Si arriva all'ultima sapendo che a pari punti vincerebbe il City in virtù della differenza reti. I Red Devils vincono 0-1 con rete di Rooney in casa del Sunderland, mentre all'Etihad stava succedendo qualcosa di pazzesco. Dopo il vantaggio griffato Zabaleta del primo tempo, nella ripresa il City si è fatto rimontare dal Q.P.R. (che lotta per la salvezza e quest'anno in trasferta ha fatto malissimo) con i gol di Cisse e Mackie. Q.P.R. che rimane poi in 10, il City continua il suo assedio nei minuti finali collezionando una ventina di corner a zero, l'80% di possesso palla, tirando circa 30 volte. In campo ci sono, in fase offensiva, Silva, Nasri, Balotelli, Dzeko e Aguero insieme. Scocca il 90', servirebbero due gol per la conquista del titolo. I tifosi in tribuna non ci credono, sono affranti, tutti sono con le mani in faccia ed in testa: si sta attuando un clamoroso suicidio calcistico. Ma ecco che accade qualcosa che solo il calcio può regalare. 92', corner di Silva dove stacca Dzeko, palla in rete e pareggio. 94', Balotelli al limite dell'area cade a terra, la gira per Aguero, che entra in area saltando la scivolata disperata di un difensore e poi calcia in rete il 3-2. Il triplice fischio accoglie l'impresa del City, che nel recupero rimonta incredibilmente e conquista la Premier. Partita pazzesca. Tanto per farvi capire gli attimi concitati prima della fine: dopo il 2-2 il Q.P.R. (che poi si è comunque salvato per il pareggio del Bolton) ha battuto il centro e senza nemmeno fare un retropassaggio ha sparato il pallone in fallo laterale, il più lontano possibile; alla rimessa il portiere Hart ha corso velocemente, ha raccolto il pallone uscito e senza nemmeno portarsi sulla linea ha battuto con le mani da 3-4 metri dalla linea del fallo laterale.

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