4.3.12

Serie A 2011/2012, 26a giornata: Palermo-Milan

La gioia di Zlatan Ibrahimovic, protagonista assoluto del match.

Nello stadio Barbera di Palermo si sfidano proprio i rosanero ed il Milan, che dopo le tante polemiche post-Juve ritrova Zlatan Ibrahimovic, che ha saltato tre turni per squalifica (ricorderete lo schiaffo gratuito a Totò Aronica nel match interno con il Napoli). Il Palermo fa sempre molto bene in casa e batte i rossoneri in questo stadio da 5 anni consecutivi, l'ultimo trionfo rossonero risale a 6 anni fa, 0-2 firmato da Super Pippo Inzaghi e Andrij Shevchenko. Già dai primi minuti si capisce che il Palermo non è in palla ed il Milan domina indisturbato, andando vicino al gol al 4': la conclusione di Ibra è respinta da Viviano
. Ci provano anche Emanuelson, grande giocata sulla destra a rientrare ma poi tiro da dimenticare, e Muntari, che non riesce a rendersi pericoloso da fuori area. L'unico guizzo del Palermo è una buona azione personale di Barreto, che poi dal limite dell'area la piazza tra le braccia di Abbiati. Il Palermo però sbanda totalmente in difesa e al 21' viene punito: errore inguardabile di Mantovani, che regala palla a Robinho, il brasiliano imbuca perfettamente Ibrahimovic, che col mancino a giro batte Emiliano Viviano per lo 0-1. La risposta dei padroni di casa arriva poco dopo quando sulla punizione di Miccoli svetta Igor Budan, ma il suo colpo di testa non riesce a battere il portiere avversario. La squadra di Bortolo Mutti è completamente sbilanciata e al 31', su un altro contropiede, il Milan fulmina gli avversari: la formazione di Allegri riparte in 4 contro 2 dopo un corner battuto dal Palermo, Ibra porta palla, al limite dell'area invece che servire i compagni tenta un dribbling, Pisano non riesce ad intervenire e con la punta sinistra lo svedese infila per la seconda volta l'estremo difensore (questa volta non perfetto) segnando la doppietta. Davvero penosi i siciliani in fase difensiva, in balia del Milan e completamente fuori dalla partita, basti pensare come sono arrivati i due gol. Due gol che diventano tre al 35': da fuori area Zlatan Ibrahimovic prende la mira e col destro a giro inganna Viviano, realizzando la prima tripletta in rossonero. Almeno questa volta non ci sono grandi colpe per il portiere e per la squadra intera, solo il grande colpo del campione, Ibra, che torna dalla squalifica con tre reti personali in neanche un tempo! Lo 0-3 annichilisce i padroni di casa che allo sbando rischiano addirittura di prendere il quarto gol: al 39' ennesimo contropiede per il Milan, apertura in area sulla destra per Robinho che di testa appoggia per l'arrivo di Ibra, il fuoriclasse cerca il poker personale e non lo trova per un soffio, con il portiere che una volta tanto si supera di piede in corner. Finisce così il primo tempo, anche se si può dire che è finita l'intera partita. Nella ripresa non cambia il copione, ci provano sia Ibra si testa sia Thiago Silva su calcio di punizione, ma Viviano è il migliore dei suoi e risponde ottimamente in entrambi i casi. E' il preludio dello 0-4, che arriva al 58': traversone dalla destra di El Shaarawi, incorna Thiago Silva che non da scampo al portiere portando il Milan sul quadruplo vantaggio, Palermo umiliato. A questo punto i milanesi non hanno più bisogno di attaccare e addomesticano senza più rendersi pericolosi, rischiando in due occasione di subire la rete dell'1-4. Prima al 61' pallone di Miccoli in mezzo per Egdar Barreto, il paraguaiano calcia di mancino ma trova solo il palo ad opporsi, con Abbiati spiazzato. Nel finale traversone basso dalla sinistra, arriva in corsa e a botta sicura Zahavi, che si divora incredibilmente il terzo centro in Serie A e il gol della bandiera sparando alle stelle. Non c'è più tempo, finisce 0-4 per il Milan, che spazza via un Palermo inconsistente ed irriconoscibile, soprattutto in casa, cosa davvero strana. Il Milan ora fa più paura perché ha un grande Ibra in più, e si ritrova a +3 sulla Juve (che pareggia 1-1 con il Chievo). La lotta scudetto entra nel vivo...

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