21.3.12

Coppa Italia 2011/2012, partite di ritorno semifinali: Juventus-Milan

Vucinic e Seedrof, o meglio Del Piero, festeggiano per il pari
Ed eccoci all'ennesimo big-match di questa stagione tra Juventus e Milan, che in questo momento rappresentano le migliori formazioni del calcio italiano. Per una notte non si penserà all'accesa lotta scudetto, ma alla Coppa Italia, che il Milan vuole vincere (Galliani ha dichiarato di credere nel famoso "triplete") contro una Juve che oltre ad essere favorita in seguito al risultato dell'andata ha fame di una finale che manca da tanto. I bianconeri si erano imposti a San Siro per 1-2 con una doppietta di Martin Caceres, di El Shaarawi il momentaneo pareggio rossonero. C'è in campo Zlatan Ibrahimovic, in dubbio, come c'è il capitano juventino Alex Del Piero, che questa sera affronterà per l'ultima volta in carriera il Milan (la 32esima volta in totale). La partita è subito emozionante, la squadra di Allegri cerca di amministrare la palla ed il gioco per provare a ridurre il prima possibile lo svantaggio, anche se gli 11 di Antonio Conte ripartono con pericolosità, sfruttando la grande forma di un ritrovato Mirko Vucinic e difendendosi con grande ordine.
Tanti lanci come al solito per Ibra, che nel più classico degli schemi milanisti tenta la sponda per l'inserimento di un centrocampista, anche se a volte un precisissimo Chiellini e altre l'imprecisione di Seedorf non portano a nulla. La Juve costituisce il primo pericolo con un tacco geniale di Vucinic per l'inserimento di Vidal, il cileno in area di rigore tenta il cross, ribattuto, invece che la conclusione in porta. Ci prova Ibra: prima lo svedese colpisce in pieno la barriera su un calcio di punizione dal limite dell'area, poi si presenta in area sulla sinistra e la piazza, Storari è ottimo a respingere al 20'. Gli animi si accendono più volte, l'arbitro Orsato sbaglia a volte nella gestione dei cartellini e dei falli, anche se bisogna dire che i giocatori del Milan sono molto nervosi, e commettono falli brutti e scomposti. L'incontro però si sblocca al 28': solito e fantastico lancio di Pirlo per l'inserimento sulla destra di Lichtsteiner, che elude l'intervento di Mesbah, palla in mezzo dello svizzero sul primo palo, Del Piero anticipa Amelia e deposita in rete la sfera. E' 1-0 Juve, esplode lo Juventus Stadium, segna il capitano tanto atteso, nell'ultima partita contro i rivali rossoneri (decimo gol contro di loro). Ci sono alcune proteste da parte di Allegri e dei giocatori milanisti, che volevano un fallo di mano di Del Piero (anche se in realtà sembra toccare di petto) ed un fallo dello stesso attaccante su Philippe Mexes in partenza. Gli ospiti accusano il colpo e non riescono a rendersi più pericolosi, con uno spento Emanuelson. Dall'altra parte i padroni di casa vanno alla grande con le accelerazioni di Vucinic, che fa venire il vomito ad Antonini su quella fascia. Un'opportunità arriva con il montenegrino, che in un'azione confusa non riesce colpevolmente a servire Giaccherini tutto solo al centro dell'area. Il primo tempo finisce 1-0 per i torinesi ma anche con troppo nervosismo: Aquilani, uno degli ex della gara, travolge Vucinic che era partito, bruttissimo fallo che il direttore di gara punisce con il cartellino giallo, anche se rivedendo il fatto si può dire che l'azzurro meritava l'espulsione. Nella ripresa c'è subito una sorpresa, ovvero fuori Ibra e dentro Maxi Lopez. Non è un segnale di resa ma è significativo, infatti Allegri mette dentro il duo (Lopez-El Shaarawi) che aveva ribaltato un altro stadio bianconero, quello di Udine, ricorderete. In effetti al 51' arriva subito il pareggio del Milan, che rimette tutto incredibilmente in gioco: lancio di Mexes, dormita clamorosa di Pepe che si dimentica Djamel Mesbah, il terzino ex Lecce va in tuffo e batte senza problemi il portiere di testa. Primo gol in rossonero per Mesbah, secondo alla Juventus in carriera (anche l'anno scorso aveva segnato a Storari). A questo punto ci credono gli ospiti che si riversano in maniera più convincente in avanti, anche se arrivati nella zona calda dei 20-25 metri le idee vanno a mancare. Le palle-gol vere e proprie le crea la Juventus in contropiede, però: grande giocata di Del Piero, che sguscia sulla sinistra e la mette in mezzo da buonissima posizione, sventa il pericolo Thiago Silva. Poco dopo stessa azione di Mirko Vucinic, il centravanti ex Roma dribbla ed entra in area, poi però pecca di egoismo e prova il difficile tiro sul primo palo, insidioso, con la sfera che termina solo sull'esterno della rete. La Juve fa ciò che vuole da quella parte, dove Antonini non riesce a contenere. Ad un quarto d'ora dalla fine esce Alex Del Piero per Borriello, accompagnato dall'inevitabile standing ovation del pubblico. A Conte risponde l'allenatore del Milan inserendo Super Pippo Inzaghi. I bianconeri cominciano ad accusare la stanchezza, ed allora i milanesi si fanno vedere in avanti con più pericolosità, creando occasioni insidiose con quasi tutti i giocatori che accompagnano la manovra offensiva. All'81' si gela lo Stadium: palla in verticale per Maxi Lopez, che controlla splendidamente eludendo l'intervento di Chiellini, l'ex attaccante del Catania salta Bonucci in scivolata e calcia di potenza sotto la traversa, realizzando un gol meraviglioso e l'1-2. Annullato completamente il vantaggio dell'andata da parte dei padroni di casa, che hanno buttato via una grande occasione, sia perché a San Siro c'era stato un trionfo sia perché il centro di Del Piero avrebbe dovuto metter fine alle pene bianconere. Ed invece è ancora tutto in bilico, con questo risultato si andrebbe agli extra-time. Il Milan sembra quindi favorito (perché se riuscisse a siglare la terza rete la Juventus dovrebbe addirittura pareggiare), anche se è la Juve che con l'orgoglio cerca di evitare i supplementari. Palla profonda per lo scatto di Marco Borriello, uno dei tanti ex del match, che si presenta di fronte all'estremo difensore, aspetta troppo per concludere e allora tira addosso ad Amelia. Grande palla-gol sciupata, poco dopo mette ancora i brividi un tentativo da fuori area di uno scatenato Vucinic, con la palla che esce di niente. Un'occasione la ha anche il Milan; confusione in area dopo un assist di Emanuelson, la palla viaggia ma non arriva la giusta deviazione, poi Inzaghi la rimette in mezzo con il pallone che attraversa l'area piccola e Maxi Lopez che però non ci arriva. Supplementari. Conte da la scossa che serviva alla squadra, e si sente: nel primo dei due tempi da un quarto d'ora c'è solo la Juventus in campo, con il Milan che è distrutto nel vero senza della parola. Inzaghi ha il mal di stomaco, Lopez ha un problema alla caviglia, successivamente Thiago Silva si fa male pure lui. Dopo soli 30 secondi arriva l'opportunità per il pari: ennesima percussione centrale di Vucinic, che spacca in due la difesa, gran tiro con Amelia che ribatte, la palla giunge a Marchisio che non riesce a ribadire in rete e spara alto. Poco dopo lo sbaglio più imperdonabile: imbucata, indovinate di chi, di Mirko Vucinic che pesca Giaccherini tutto solo in area di rigore, l'ex Cesena però cerca di dribblare il portiere, che gli sporca il pallone evitando il 2-2. Continua la spinta dei giocatori e dei tifosi, il Milan è alle corde, palla dietro al limite dell'area per Caceres, sembra la fotocopia del gol dell'uruguaiano a San Siro ma il piazzato di destro viene deviato in maniera decisiva da un difensore in corner. Finalmente, però, la palla entra al 96': dai 30 metri Vucinic guarda la porta e, senza pensarci due volte, scarica all'incrocio dei pali un destro di potenza e di rara bellezza, che Amelia tocca ma non riesce a togliere dalla porta. Gol pazzesco del montenegrino, il terzo per lui nelle ultime quattro partite. Ed è un gol che dice che così passerebbe la Juve e che dice no ai calci di rigore. Nel secondo tempo supplementare naturalmente il Milan è più determinato, Mexes fa la punta fissa e gli schemi sono saltati da tempo: la squadra di Allegri lancia lungo e prega. Non basta però, dopo un altro errore nella gestione dei cartellini di Orsato (che invece di cacciare Vidal lo ammonisce soltanto), perché la Juventus pareggia 2-2 ed elimina il Milan. Esplode lo stadio, è un'estasi infinita quella bianconera, arriva la finale che probabilmente è meritata. Delusione rossonera, per due motivi. Il primo è che Allegri si chiederà se era proprio così difficile non prenderle all'andata in casa, il secondo è che dopo la magia di Maxi Lopez sembrava davvero fatta. Ed invece...

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