7.2.11

Le convocazioni di Prandelli per l'amichevole con la Germania

L'italo-brasiliano Thiago Motta
Ecco le convocazioni del ct Prandelli per la gara amichevole che l'Italia giocherà mercoledì 9 a Dortmund contro la Germania (stadio "Signal Iduna Park", ore 20.30).
Gli Azzurri si sono radunati oggi alle ore 12.30 presso il centro tecnico federale di Coverciano e nel pomeriggio, alle ore 15.30, hanno sostenuto il primo allenamento. Martedì seduta di lavoro al mattino e nel pomeriggio partenza per la Germania.

Portieri: Buffon (Juventus), Sirigu (Palermo), Viviano (Bologna);
Difensori: Astori (Cagliari), Bonucci (Juventus), Cassani (Palermo), Criscito (Genoa), Chiellini (Juventus), Maggio (Napoli), Ranocchia (Inter);
Centrocampisti: Aquilani (Juventus), De Rossi (Roma), Giovinco (Parma), Mauri (Lazio), Montolivo (Fiorentina), T.Motta (Inter), Nocerino (Palermo), Palombo (Sampdoria);
Attaccanti: Borriello (Roma), Cassano (Milan), Matri (Juventus), Pazzini (Inter), Rossi (Villarreal).

SERIE A 24GIORNATA: INTER-ROMA 5-3

                                                                                       LA PARTITA
J.Cesar ha fatto miracoli nel primo tempo.
Grande prova di forza dell'Inter contro la Roma che si avvicina sempre di più alla vetta della classifica dove ora c'è il Milan (è a -5 se vince la partita che deve recuperare va a -2 superando il Napoli). Si vede subito che c'è poco da fare per la Roma infatti Sneijder al 3' porta già in vantaggio l'Inter con un tiro sotto l'incrocio dei pali. Però la Roma nonostante abbia subito il gol attacca a tutto campo e prima J.Cesar compie un miracolo prima su Menez e poi su Borriello. Poi finalmente i giallorossi trovano il pareggio con un gol praticamente a porta sguarnita di Simplicio (5 in campionato) al 13'. La Roma continua a spingere e J.Cesar compie una serie di miracoli, però nel miglior momento dei giallorossi l'Inter trova il gol al 35' con un diagonale di Eto'o (J.Sergio è apparso un pò indeciso). Si va all'intervallo. Nella ripresa partita più equilibrata ma in un'azione nata da un lancio lungo Pazzini viene atterrato da Burdisso (fallo da ultimo uomo) che viene espulso e c'è il rigore per l'Inter che al 63' viene trasformato da Eto'o. Poi esce Sneijder ed entra T.Motta. Lo stesso italo-brasiliano festeggia al meglio la convocazione di Prandelli in nazionale segnando un gol di testa al 71' (assist di Eto'o). La Roma sembra arrendersi vista la sostituzione di Menez per Loria, ma trova il gol al 75' con un calcio di punizione di De Rossi deviato da Vucinic che ha spiazzato J.Cesar. Ma i giallorossi trovano addirittura il 3 gol con Loria in una mischia. Quindi l'Inter ha sofferto nonostante la superiorità numerica e la partita si chiude solo al 90' quando i neroazzurri vanno a segno con un bel diagonale di Cambiasso.
IL PAGELLONE INTER...
Julio Cesar 7: Incolpevole su un paio di gol romanisti, prodigioso nel triplo intervento su Menez-Borriello.
Maicon 6,5: In ritardo al momento della rete di Simplicio, puntualissimo sulla fascia e in altre situazioni difensive.
Ranocchia 6: Qualche intervento impreciso e sprazzi di insicurezza. I margini di miglioramento sono visibili.
Ivan Cordoba 6: Esegue onestamente il suo compito difensivo.
Javier Zanetti 7: Sicurezza in difesa e sprint nelle ripartenze. Il solito, sorprendente, capitano.
Kharja 6: Diversi interventi scomposti nel primo tempo, si raddrizza nella ripresa
Thiago Motta 7: Quantità e qualità in ogni parte del campo, gol compreso.
Cambiasso 7: Segna e fa segnare. Gol, assist e tanta quantità in mezzo al campo.
Sneijder 7,5: Timbra il cartellino dopo appena 3 minuti con un eurogol per poi continuare a tartassare Julio Sergio con pericolose bombe senza tregua. Ispira, prosegue, conclude. E' tornato il numero 10. Dal 30' s.t. Nagatomo 6: Spinge con grinta e qualità, da buon terzino.
Pazzini 6,5: Tanta corsa, un'occasionissima sventata da Julio Sergio ma anche un rigore procurato. Prezioso il Pazzo. Dal 25' s.t. Milito 5,5: quella palla sparata alta a due passi dalla porta grida vendetta.
Eto'o 8: E' un fulmine, crea pericoli dal centro e dalle fasce. Tra le altre cose, segna due gol: uno su azione, l'altro su rigore.
All.Leonardo 6,5: La sua Inter gioca a viso aperto: rischia, soffre ma sa far male con micidiale puntualità. La rincorsa si costruisce anche con entusiasmo e grinta, ingredienti che stasera si leggevano chiaramente negli occhi dei suoi giocatori.
IL PAGELLONE ROMA...
Julio Sergio 4,5: Il primo gol di Eto'o è figlio di una papera imperdonabile. Impreciso e insicuro in troppe occasioni, miracoloso in qualcun'altra.
Cassetti 6: Contiene la pressione nerazzurra soprattutto nel primo tempo, la stessa frazione in cui serve l'assist per Simplicio.
Juan 5: Tanti interventi disordinati e vistose difficoltà a tenere a bada quella peste di Eto'o.
Burdisso 4: Fa un favore ai suoi ex compagni. Rigore ed espulsione, peccato.
Riise 5,5: Maicon è un brutto cliente ma il norvegese non si lascia intimidire e spinge sulla fascia. Ne risente la fase difensiva dove il roscio è spesso assente ingiustificato.
Simplicio 6: Segna il gol del momentaneo pareggio e si spende negli arrembaggi giallorossi. Dal 25' s.t. Greco 5,5: cerca di portare il suo contributo alla causa 
De Rossi 5,5: Ci prova (senza successo) da difensore aggiunto e da ispiratore delle manovre d'attacco. Dalla sua punizione nasce la deviazione vincente di Vucinic.
Perrotta 6: Ha tanto, troppo lavoro da fare in fase difensiva contro i colossi nerazzurri. Sacrifica la fase della costruzione ma recupera palloni preziosi. Dal 22' s.t. Taddei 5: Fatica in ogni parte del campo, lascia andare Eto'o al momento della quinta rete nerazzurra.
Menez 6: Nel primo tempo impensierisce i nerazzurri con passaggi, corsa e un tiro velenoso. Nella ripresa viene sacrificato per ristabilire gli equilibri difensivi post-espulsione. Dal 19' s.t. Loria 6: Torna in campo dopo mesi di naftalina e spiazza tutti col gol della speranza. A volte ritornano.
Borriello 6: Nel primo tempo dialoga bene con Vucinic e Menez, nella ripresa fa a sportellate, spesso solitarie, con la difesa nerazzurra. Non molla mai.
Vucinic 6,5: Tante idee, spesso non concretizzate ma anche incursioni pericolose ed un bel gol, quello del momentaneo 2-4.
All.Ranieri 6: I suoi scendono in campo senza timore e con grande voglia di giocarsela. All'appello manca la compattezza difensiva e qualche schema d'attacco, ma il calcio spettacolo (inusuale negli ultimi tempi) è anche questo. Alla Roma il merito di aver reso il match equilibrato fino alla fine.

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Intanto vi rimandiamo allo spot, che a nostro avviso ci pare portare a comprare un oggetto di cui non abbiamo bisogno: "The tablet to create a beter world" non ci pare adato.
E voi, cosa ne pensate di tutto ciò?
Non commentate...


6.2.11

Il Giappone di Zaccheroni vince la Coppa D'Asia 2011

Zaccheroni, nel suo palmares anche uno scudetto col Milan
Il tecnico romagnolo Alberto Zaccheroni ha portato al trionfo nella Coppa d'Asia 2011 il Giappone. Per l'allenatore è una bella rivincita, dopo le ultime sfortunate esperienze sulla panchina di club italiani. La coppa si è disputata in Qatar, che tral'altro ha recentemente ottenuto anche l'organizzazione dei Mondiali di calcio del 2022 ed è stata subito di alto livello, e possibile prologo alla prima vittoria di una nazionale asiatica nella Coppa del Mondo. 16 le squadre partecipanti al torneo: nel girone A i padroni di casa del Qatar, Kuwait, Cina e Uzbekistan, nel girone B Arabia Saudita, Giappone, Giordania e Siria, nel gruppo C Corea del Sud, India, Australia e Bahrein, infine nel gruppo D Iraq, Corea del Nord, Emirati Arabi Uniti e Iran. Le sorprese non sono mancate con l'eliminazione inaspettata dell'Arabia Saudita, che era nel lotto delle favorite, e anche della disciplinata Corea del Nord. Ai quarti si sono quindi qualificate le formazioni di Uzbekistan, Qatar, Giappone, Giordania, Australia, Corea del Sud, Iran (unica squadra a punteggio pieno con 9 punti) e Iraq. Questi i risultati: Uzbekistan-Giordania 2-1, Australia-Iraq 1-0, Giappone-Qatar 3-2 e Iran-Corea del Sud 0-1. In semifinale un'Australia davvero in palla umilia l'Uzbekistan con il sorprendente risultato di 6-0 e accede in finale con i favori del pronostico. I nipponici faticano di più contro i coreani, di cui hanno ragione solo ai tiri dal dischetto, dopo che i tempi supplementari si erano conclusi sul 2-2. La finale si disputa il 29 gennaio a Doha sotto gli occhi di 37.000 spettatori e l'Australia fa la partita per gran parte della gara. Holman e Kewell sfiorano il vantaggio, ma la risposta dei "Samurai" non si fa certo attendere e su cross di Nagatomo il centravanti Okazaki manda a lato di testa. E' ancora Kewell, però, al 71', ad avere sui piedi la più grande occasione del match, ma il numero 10 si fa ipnotizzare da Kawashima. I supplementari diventano inevitabili e l'Australia continua a macinare gioco e sia Emerton che McKay hanno ottime chance, ma il Giappone si salva. Al 98' Zaccheroni si inventa il cambio vincente e fa entrare Tadanari Lee al posto di Maeda. Dieci minuti dopo l'incontenibile Nagatomo effettua un cross in mezzo e il venticinquenne Lee con una girata mancina batte l'australiano Schwarzer firmando il definitivo 1-0. Per la squadra del Sol Levante è il quarto successo in Coppa d'Asia, la quarta vittoria nellle ultime sei edizioni e succede all'Iraq nell'albo d'oro. Insomma il Zac dove va, vince, e quando il capitale umano non c'è, se lo crea da sè, rischiando, ma ottenendo grandi risultati. Terzo posto alla Corea del Sud, che sconfigge gli uzbeki per 3-2. Il capocannoniere del torneo è stato il coreano Koo Ja-Cheol con 5 reti. Prossima edizione in Australia nel 2015, con i Socceroos che potranno riscattarsi della sconfitta, forse immeritata, subita.

La Juve dei centravanti

Una dimostrazione quella che ieri sera, Sabato 5 Febbraio 2011, la Juve ha imposto a Cagliari. La partità della verità, della svolta, superata brillantemente dai bianconeri, che hanno sconfitto i padroni di casa per 1-3. Una partita che sa di dimostrazione, e vi spiegherò perchè. I torinesi hanno fatto capire che il gioco c'è, l'unico bisogno sono... le punte. Sì, perchè la Juve è (era) caduta in crisi per questo: Quagliarella stava facendo un signor campionato, ma sfortuna delle sfortune, subisce un infortunio al ginocchio che lo terrà ai box quasi tutta la stagione; questa è stata in un certo senso la svolta, tra i continui infortuni di Iaquinta e Amauri (ora in prestito al Parma), la Juve non ha più avuto una vera punta a disposizione. Ha convocato il giovane Giannetti, ma probabilmente non è ancora da Serie A. E si è subito capito che Del Piero, che è seconda punta e ha 36 anni, non può fare tutto lui, dato che quando Martinez ha giocato da punta non si è arrivati a un fine. Rimaneva l'ipotesi Toni, ma pure lui è crollato dopo neanche due gare. Il conto? Quagliarella, Iaquinta e Toni out, Amauri venduto, Martinez e Pepe non sono punte e non possono farlo, Giannetti è ancora inesperto e al fianco di Del Piero, unico attaccante juventino a non cadere nella trappola infortuni, serve un vero goleador; c'è anche da ricordare che Alex non può giocare ogni partita data l'età e servirebbe un sostituto pure a lui. Qui si spiega la crisi Juve in zona gol, insieme a sfortuna, errori arbitrali e gioco meno convincente. La Juve ha quindi ingaggiato Alessandro Matri, attaccante di 26 anni ex Cagliari. La risposta arriva subito: il giocatore può dimostrare le sue doti di bomber proprio contro la sua squadra, il suo Cagliari. Ed ecco che il grande goleador non tradisce: al 9', su assist strepitoso di Marchisio lui spara addosso ad Agazzi, ma è l'ultimo gesto d'amore verso la squadra sarda. Al 20' infatti, lascia partire un bolide dal lmite dell'area sul primo palo, che batte un Agazzi anche un po' indeciso. Nel secondo tempo, sull'1-1 ottenuto dai cagliaritani con Acquafresca, al 30' Matri inventa un gran passaggio per Chiellini sulla sinistra, il difensore, terzino in occasione, rimette dentro un bel cross ancora per Ale che al volo di destro la infila all'angolino. Doppietta senza esultare, e i suoi primi due gol in bianconero. Al 38' Nene segna ma con irregolarità, perciò rete annullata giustamente; un minuto dopo Del Piero riparte in contropiede e mette un pallone fantastico al limite dell'area: Toni da una frustata impressionante al pallone di testa dai 16 metri e la mette nel sette. Davvero incredibile. Finisce 3-1, ed è questa la dimostrazione: con due veri bomber, Toni e Matri, la Juve vince e convince. Perciò, la risoluzione di Del Neri: datemi una punta, o due, fatta come si deve e vedrete come vinceremo. E adesso che Matri si dimostra all'altezza del Pazzo, e Toni che azzittisce tutti gli scettici sul suo conto con un gol alla Maresca, come finirà? L'Inter, Milan e compagnia si dovranno finalmente preoccupare di una Juve che cerca il rilancio?...

5.2.11

TERNANI:SCANDALOSI!!!

SECONDO VOI E' GIUSTO RIPETERE UNA PARTITA CHE SAREBBE STATA GIOCATA A TERNI LA MATTINA SEMPRE A TERNI MA DI POMERIGGIO??? SECONDO ME CERTAMENTE NO!!! Infatti è quello che si chiedono tutti gli sfortunati giocatori derutesi che per un errore tra la squadra di Terni e la FIP dovranno ripetere una partita con i ternani che non si sono presentati qualche domenica fa a un importante scontro. SARA' STATO UN ERRORE DEL DERUTA, DEL TERNI O DELLA FIP??? Tra la scontentezza e la delusione che attanaglia la squadra, i giocatori ormai sanno che la partita verrà ripetuta questa Domenica A TERNI!!!SECONDO VOI CHI VINCERA' QUESTO SCONTRO DOPO TUTTO QUESTO FUMO E QUESTE TRAVAGLIATE VICENDE??? COMMMENTATE!!!

Juve senza Morganti

Stiamo parlando di un arbitro, nulla più. Stiamo parlando di Emidio Morganti, arbitro italiano che dirige attualmente la Serie A, ma in precedenza ha arbitrato anche Serie B e C. Vi chiederete: perché proprio lui? Ecco la risposta: il direttore di gara in esame ha infatti stabilito una specie di record. Non capita spesso che un arbitro diriga per due volte in tre settimane una squadra, e va bene, ci può stare. Capita assai più di rado che se quell'arbitro ha sbagliato nella prima occasione in una big, diriga poco dopo sempre la stessa squadra contro un'altra big. Ma è praticamente impossibile che in entrambe le occasioni egli commetta degli errori capaci di condizionare la partita. E invece sì, è così successo Mercoledì sera, 2 Febbraio 2011, in Palermo-Juve. Oravi spieghiamo tutto. Torniamo indietro di quasi un mese, al 9 Gennaio, quando alle 20.45 si sarebbe giocata Napoli-Juventus. Questa gara finì 3-0 per i partenopei, ma a macchiare la partita è stato un errore di Morganti, lui ad arbitrare il match nell'occasione. Sull'1-0, infatti, egli ha annullato un gol regolare a Luca Toni; l'attaccante ha saltato in anticipo dei difensori e di un tardivo De Santics, buttandola dentro. La rete è però vana e nulla perché secondo lui Toni ha sbracciato troppo colpendo il portiere del Napoli, ma dai replay si è chiaramente visto che il centravanti ha saltato facendo un movimento giustissimo quanto normale per impattare al meglio la sfera saltando all'indietro. Ed è proprio il ritardo di De Santics che l'ha fatto andare a sbattere con il gomito di Toni. Questo è il primo errore, perchè sull'1-1 la partita era ancora tutta da giocare. Mercoledì sera Morganti si è ritrovato ad arbitrare ancora la Juve, in un'altra big match, con il Palermo. La gara è finita 2-1 per i rosaneri. Ma questa non uno, ma ben 3 errori pesano sul risultato. Erano 3 i rigori che non sono stati assegnati ai bianconeri. Il più clamoroso è il mano di Bovo: la palla vagante piomba nettamente sul polso di Bovo, ma Morganti, a dieci metri, non fischia. Inoltre ci sono altre 2 irregolarità su Matri, una trattenuta, anch'essa molto evidente e un fallo che ha visto protagonista l'ex Cagliari, ostacolato dal braccio di un difensore. Roba da far drizzare i capelli, e si è quindi fatta una conclusione: l'arbitro migliore del 2010 commette gravi errori in neanche un mese ai danni della Juve in degli scontri diretti, perciò non arbitrerà più le gare dei torinesi fino a fine stagione. Si prevedono, inoltre, due turni di stop per il direttore di gara. Castigo piuttosto duro, quello imposto, ma era necessario; nonostante tutto questi errori pesano ancora, sulla Juve e sulla classifica. L'unica domanda è: visto lo sbaglio di Morganti in Napoli-Juve, era necessario far ripetere a lui stesso l'arbitraggio nella partita juventina contro un'altra big? Proprio no, e si è visto. Forse avranno pensato che il migliore del 2010 poteva sbagliare una volta la massimo, non 2. Ma le regole sono valide per tutti...

Il programma e i risultati della 24a giornata di campionato

Clicca sui risultati dei match per saperne di più (quelli evidenziati).

-Sabato (Saturday) 5/2/11
Ore 18.00
Udinese-Sampdoria 2-0 (18' Sanchez, 40' Di Natale)
Ore 20.45
Cagliari-Juventus 1-3 (21' e 75' Matri, 51' Acquafresca, 84' Toni)
-Domenica (Sunday) 6/2/11
Ore 12.30
Bologna-Catania 1-0 (41' Portanova)
Ore 15.00
Brescia-Bari 2-0 (17' Diamanti rig., 90' Caracciolo)
Genoa-Milan 1-1 (29' Pato, 45' Floro Flores)
Lazio-Chievo 1-1 (45' Hernanes, 64' Cesar)
Lecce-Palermo 2-4 (17' Giacomazzi, 45' Miccoli, 50' Jeda, 57' Pastore, 60' Hernandez, 62' Ilicic)
Napoli-Cesena 2-0 (13' Cavani, 90' Sosa)
Parma-Fiorentina 1-1 (15' Amauri, 49' D'Agostino rig.)
Ore 20.45
Inter-Roma 5-3 (3' Sneijder, 13' Simplicio, 35' e 63' rig. Eto'o, 71' Motta, 75' Vucinic, Loria 81', Cambiasso 90')
Cliccate qui per seguire le partite in tempo reale!

4.2.11

Grande Inter sbanca il San Nicola. Bari-Inter 0-3

Il posticipo della 23° giornata finisce con la vittoria di 3 a 0 dall'Inter sul Bari. Dopo un primo tempo non certo esaltante, si sveglia l'Inter guidata dai neo acquisti. Al 70° va a segno con il nuovo arrivato, il marocchino Kharja che dopo un rapido scambio dentro l'area di rigore con Eto'o tira un rapido diagonale sul secondo palo battendo l'incolpevole Gillet. In pieno recupero gli altri due gol interisti, il primo al 94°con il numero 7 Pazzini al 3° gol in 2 partite dopo che con una doppietta all'esordio con il Palermo aveva favorito la rimonta interista. Il gol del "Pazzo" deriva da un bel lancio di Ranocchia che lo mette uno contro uno con un Rossi, l'attaccante lo salta e insaccca con un diagonale sul secondo palo, stavolta non irresistibile Gillet. L'ultimo gol nerazzurro arriva al 96° con il rientrante Snejder che dopo un cross del capitano Zanetti raccoglie la bella sponda di Kharja e da dentro l'area piccola lascia partire un destro imprendibile. Con questa vittoria  l'Inter recupera punti alle altre "grandi" e si avvicina sempre più alla vetta del Milan. Il Bari non ha giocato male, ma alla fine ha avuto un calo di concentrazione sconsiderato e decisivo.

3.2.11

23° Turno: Aggancio mancato al Milan Chievo-Napoli 2-0; Roma-Brescia 1-1

Uno-due del Chievo e il Napoli è K.O. Chievo-Napoli 2-0
Il napoletano Gennaro Sardo, la sua rete affossa il Napoli
 Dice il saggio: se Atene piange, Sparta non ride. E così è anche per Napoli e Milan. I partenopei avevano una grande opportunità di rimonta con il mezzo passo falso dei rossoneri (0-0 con la Lazio), ma il Napoli ha perso e ora è a - 5 dalla capolista. Il Chievo mette fieno in cascina per una serena salvezza, da ottenere al più presto. Gli azzurri faticano molto ad imporre il proprio gioco sin dai primi minuti per l'assenza del "Pocho" Lavezzi e la grande coesione difensiva dei canarini. Al 20' Pellissier cerca e trova Moscardelli, il quale si inventa un goal strepitoso concludendo di sinistro a giro sul palo lontano, da segnalare però l'errore di marcatura di Paolo Cannavaro che lascia troppo spazio all'attaccante. Il Napoli cerca di rispondere e otto minuti dopo Zuniga colpisce di tacco su assist di Dossena, ma il pallone è facile preda del portiere Sorrentino. Il primo tempo termina, quindi, meritatamente sull'1-0 per il Chievo, ma gli uomini di Mazzarri devono fare qualcosa in più per sperare almeno in un pareggio. Al 50' rilancio sbagliato di Aronica, Sardo recupera la sfera a centrocampo, punta l'area di rigore partenopea bucando la difesa napoletana e trafigge De Sanctis per il 2-0. I clivensi continuano a spingere: Pellissier tira in curva da buona posizione (63'), al minuto 83 Cannavaro stoppa Pellissier, poi il pallone arriva a Moscardelli che tira alto. Nel mezzo (80') un colpo di testa inoffensivo di Cavani e poco altro. All'85' Constant mette in mezzo dalla destra e Moscardelli tira alle stelle a un paio di metri dalla porta. Sei minuti di recupero non bastano alle speranze del Napoli e i veronesi vincono con il risultato di 2-0 al "Bentegodi". I partenopei devono assolutamente cambiare marcia per ambire allo scudetto ed avere un rendimento ancora più costante di adesso. Per il Chievo un'ottima prestazione, con la speranza che il progetto di Pioli proceda ancora così.
Roma, altri punti buttati. Roma-Brescia 1-1 
Il goal di Borriello ha solo illuso la Roma
Un goal del solito Borriello non basta alla Roma che all' "Olimpico" si vede rimontare dal Brescia e si deve accontentare di un pareggio. I giallorossi non sfruttano l'occasione di avvicinarsi al Milan, ma, almeno, a differenza del Napoli non perdono punti rispetto alla capolista. Pari per i rossoneri, pari per la Roma. Per il Brescia del Iachini-bis un ottimo punto in chiave salvezza, ma le gare da vincere sono altre. La partita è subito equilibrata, con la squadra di Ranieri che non fa un granchè e i bresciani che, naturalmente, si oppone con tutte le sue forze. Al 25' le rondinelle partono in contropiede, il brasiliano Eder tenta il tiro dai 25 metri, ma il connazionale Julio Sergio Bertagnoli agguanta senza alcun problema. Finalmente si sveglia la Roma: Vucinic compie una bicicletta acrobatica in area (33') e il centrocampista Hatemaj respinge sulla linea, poi incredibile serie di rimbalzi, con il tiro di Simplicio che sfiora la traversa; tre minuti dopo Cassetti sgancia un siluro, il portiere Arcari (sostituito all'ultimo Sereni) si salva in angolo. Il primo tempo si conclude sullo  0-0, ma nel secondo tempo, con l'ingresso di Menez, la Roma è più propositiva e crea molte occasioni da rete. Al minuto 50 il montenegrino Vucinic coglie, da posizione defilata, l'incrocio dei pali. Solo due giri di lancette dopo un sinistro velenoso di capitan Totti viene deviato da Arcari, Borriello cerca il tap-in vincente, ma ancora il portiere bresciano gli chiude lo specchio. Al 58' Vucinic viene fermato in area, ma Borriello porta avanti l'azione e di potenza batte Arcari. Ora la Roma gestisce il vantaggio e al 64' un tiro di Totti si stampa sul legno. Cinque minuti dopo Hatemaj fa un cross morbido, Riise si addormenta ed Eder, non proprio un gigante, buca di testa Julio Sergio siglando il pareggio. Nell'azione seguente Lanzafame tira un bolide dalla distanza e il portiere romanista salva il risultato. Il finale è nervoso e le manovre piuttosto convulse. All'87' il Brescia ha la grande chance per portare a casa i tre punti con Lanzafame, che lanciato in contropiede, colpisce clamorosamente la traversa. Il match finisce 1-1, ma forse il Brescia meritava qualcosa in più del pari. I giallorossi, però, devono cambiare atteggiamento e non sottovalutare queste partite, le rondinelle infatti già nel girone d'andata sconfissero i romanisti.

SERIE A 23 GIORNATA: MILAN-LAZIO

 LA PARTITA
Il Milan ferma la sua marcia di vittorie ottenendo un pareggio un pò "scialbo" contro la Lazio. La partita a dire la verità è abbastanza noiosa caratterizzata soprattutto nel primo tempo da errori di passaggi. Ci sono un' occasione per parte, per il Milan un tiro di Flamini dalla lunga distanza e per la Lazio un tiro di Kozak un pò "ciabattato". Nella ripresa invece è tutta un'altra partita perchè il Milan reagisce e assedia per almeno 30' i biancocelesti senza però ottenere risultati nonostante le occasioni pazzesche per Ibrahimovic (doppio palo) e Robinho (salvataggio di Biava sulla linea di porta).La Lazio non può creare problemi ai rossoneri, al massimo può solo difendersi, e lo fa alla grandissima anche se devo dire che ha rischiato tantissimo nel secondo tempo però il risultato è ingiusto perchè alla fine è 0-0. Il calcio è strano: il Milan quando gioca male vince e quando merita non vince....Incredibile. La prossima partita il Milan se la vedrà con il Genoa che è un pò in crisi (sconfitta con la Fiorentina 1-0 con l'ennesima papera di Eduardo).


IL PAGELLONE MILAN....
Abbiati 6: La Lazio fa pochissimo in attacco, ma lui come sempre si disimpegna in maniera egregia.

Oddo 6: Offre alla platea le sue famose sgroppate sulla fascia, ed in qualche occasione cerca anche la via del gol.

Yepes 6: Con mestiere e perentorietà chiude bene su Kozak e Sculli.

Bonera 6: Prima di infortunarsi gioca una buona gara, fatta di ottimi anticipi sugli attaccanti avversari. (Dal 46’ Legrottaglie Sv: Sfortunato il suo debutto in maglia rossonera). (Dall’84’ Papastathopoulos Sv).

Antonini 5,5: Si isola dalla manovra rossonera, privando così il Milan di una valida opzione per scardinare la difesa laziale.

Flamini 6: Il suo ritorno in campo dopo l’infortunio è stato buono. L’avrebbe potuto condire con un gol, ma le sue gambe al 52’ non hanno avuto la forza giusta per battere Muslera.

Thiago Silva 6,5: Da regista di centrocampo si esalta. Gioca bene sia in fase difensiva che in quella d’impostazione. Che sia questo il suo vero ruolo in campo?

Emanuelson 5: Non ne azzecca neanche una. I suoi tiri non centrano mai lo specchio della porta biancoceleste.

Robinho 6: Qualche spunto l’ha regalato anche ieri sera, ma sinceramente ci sia aspettava di più dalpuntero brasiliano.

Pato 5,5: Soffre il confronto con Ibrahimovic e la sua personalità, rendendo così al di sotto delle sue capacità. (Dal 62’ Cassano Sv).

Ibrahimovic 6,5: La sfortuna non gli permette di segnare al 50’. Dovrebbe però cercare di più l’intesa con Pato, che soffre molto la sua presenza in campo.

Allegri 5,5: Dopo la bella vittoria di Catania è arrivato questo pari casalingo un po’ deludente. Il campionato però è ancora lungo, e le opportunità per arrivare alla sua quota scudetto (80 punti, ndr) sono ancora tantissime per sua fortuna.

IL PAGELLONE LAZIO...

Muslera 6: Con qualche affanno si salva su Oddo nel primo tempo. Nella ripresa ha ringraziato i due pali, che hanno negato il gol ad Ibra.

Lichtsteiner 5,5: Non regala molto in fase d’attacco. In quella difensiva ringrazia la serata no di Antonini.

Biava 6,5: Il suo salvataggio sulla linea ha permesso alla Lazio di uscire imbattuta da San Siro.

Dias 6,5: Ottima prova per il brasiliano, che ha chiuso bene ogni spazio ed ha anche cercato la rete nei pochi calci piazzati concessi dall’arbitro alla Lazio.

Radu 5,5: Oddo lo mette in difficoltà in più di un’occasione.

Brocchi 6: Di solito ritornare nello stadio dove si è cresciuti mette i brividi addosso. Il mastinobiancoceleste non si fa però prendere dalle emozioni, e gioca un ottima gara sotto tutti gli aspetti.

Ledesma 6: Un po’ lento in fase di recupero, ma quando ha la palla tra i piedi dimostra sempre di cosa è capace.

Gonzalez 6: Gioca una gara discreta, aiutando i suoi compagni sia in fase offensiva che in quella difensiva. (Dal 73’ Bresciano Sv).

Hernanes 6: Ieri sera si è visto poco in fase offensiva. Quando c’era da smistare palla per aiutare la difesa il Profeta è stato invece impeccabile.

Sculli 5,5: Rispetto alla gara contro la Fiorentina ha fatto molto poco. (Dall’80’ Mauri Sv).

Kozak 5: Invece di centrare la porta rossonera, ha cercato di mandare Ko alcuni avversari. C’è riuscito con Bonera e Legrottaglie, ma non con Yepes, che lo ha stoppato in ogni occasione.

Reja 6: La sua squadra è in netta ripresa dopo la settimana no che l'aveva vista sconfitta contro la Roma (Coppa Italia) ed il Bologna (Campionato). Se non ci saranno altri stop da qui a fine stagione, un posto nella prossima Champions League non glielo leverà nessuno alla sua Lazio.

Serie A 23 giornata: Palermo-Juventus

LA PARTITA

La Juve centra la sua terza sconfitta consecutiva tra Coppa Italia e campionato, perdendo a Palermo per 2-1. I bianconeri giocano un po' sottotono nella prima mezz'ora, poi si svegliano e riescono ad accorciare le distanze, dopo esser passati sotto per 2-0 in appena 19 minuti. Il secondo tempo inizia con la Juve che assedia i rosaneri per almeno 15 minuti. Poi gli avversari non ci stanno e provano a creare pericoli con ripartenze, o a far passare il tempo con il possesso palla; ottennendo però, vani risultati. Il Palermo soffre fino all'ultimo, fino al triplice fischio che sancisce la settima vittoria consecutiva dei padroni di casa al Barbera in questo campionato. La gara si mette subito in salita per gli ospiti quando Pastore, ripartito in contropiede, da una palla d'oro a Miccoli dall'altra parte, l'ex non controlla benissimo ma infila la sfera sotto le gambe dell'incolpevole Buffon. E' l'1-0 al 7'. La rezione juventina non si fa attendere, ma subito il Palemro riprende in mano la partita: al 19' Cassani crossa dalla destra, dove arriva puntuale Migliaccio, che insacca con una testata impetuosa per il 2-0 e il suo secondo in campionato. C'è di nuovo la reazione bianconera, ancora limitata però. Poco dopo il Palermo sfiora il tris; su un'azione confusa, partita da una imbucata di Pastore, i giocatori siciliani la mettono dentro due o tre volte, ma senza trovare la deviazione decisiva. E' ora che la Juve si sveglia veramente. Grande l'intuizione di Del Piero che libera Matri sulla sinistra, l'attaccante, emozionato, spara però addosso a Sirigu che gli nega la gioia del suo primo gol con la nuova maglia. Dopo poco succede un fatto-chiave: la palla, schizzata in alto in area del Palermo, viene nettamente stoppata con il braccio da Bovo, ma l'albitro Morganti nega clamorosamente il calcio di rigore. I calciatori sono infuriati, giustamente, e Marchisio si becca un giallo. E' lo stesso Marchisio, sugli sviluppi dell'azione del rigore negato, a segnare di sinistro, sul primo palo, la rete del 2-1. Qui responsabile sia Sirigu che la difesa palermitana. All'ultimo istante del primo tempo, altro contatto con Matri, e forse anche qui il rigore era lecito. Nella seconda frazione la Juve è cambiata: spinge il Palermo nella sua area, la opprime e la assedia. Subito spreca una grande occasione; Krasic, lanciato a rete da un superlativo lancio di Grosso, mette il pallone dentro per Matri che spara a botta sicura, ma Bovo salva col tacco sulla linea. Altre opportunità meno nitide si susseguono, il Palermo prova a ripartire timidamente, senza riuscirci. Poi la squadra di Delio Rossi prende le misure e non concede pericoli alla Juventus, ma gioca comunque peggio. Alla fine la Juve si arrende al fischio finale, sciupando un'altra occasione con Martinez, subentrato a Matri. Anche il Palermo sfiora il 3-1 con Miccoli che alza troppo la conclusione praticamente a porta vuota. Finisce con i tre punti per il Palermo, non pienamente meritati, anzi...

LE PAGELLE JUVE

Buffon: 6 Non arrivano difficili conclusioni da parare, incolpevole sui gol, forse recriminato perchè entrambi sono avvenuti da posizione ravvicinata.
Grygera: 6 Non male la sua prestazione, mette palloni interessanti ed è attento in fase difensiva. Meno propositivo in attacco.
Barzagli: 6,5 Ottimo esordio per lui, una piovra. Non lascia passare nessuno ed è sempre molto reattivo. Decisivo, conoscendo la tecnica di Ilicic, Miccoli e Pastore.
Chiellini: 6,5 Pure lui, come al solito, una piovra in mezzo al campo. Con Barzagli forma una coppia davvero di alto livello.
Grosso: 6- Fa meno di Grygera dall'altra parte, mette anche meno cross per la lentezza con cui gestisce il pallone. Diciamo mediocre. Salihamidzic (79'): ng
Krasic: 6,5 Lo juventino che ci crede più, mette palloni interessanti, anche per Matri che però non riesce a segnare. Si esprime meno sia per la stanchezza, sia per la furia con cui gli altri lo attaccano, sia per la diffidenza dell'albitro nei suoi confronti.
Aquilani: 5,5 Sbaglia troppi palloni, troppi. Cala sempre più, dalla partita con la Roma. Anche se oggi qualche apertura di qualità ce l'ha fatta vedere. Sissoko (66'): 5+ Probabilmente non recupera neanche un pallone, sbaglia molti passaggi per i contropiedi avversari, non è in partita.
Felipe Melo: 5,5 Altra prestazione negativa del centrocampo, fa poco, non si vede molto durante la costruzione dell'azione della Juve.
Marchisio: 6,5 Ci ha preso gusto, a segnare. Altro bel gol che rimette in piedi la sua squadra, che però alla fine è sfortunatissima. Uno dei migliori, indubbiamente.
Matri: 6 Anche se si mangia un gol di fronte a Sirigu, e ne sfiora un altro su salvataggio di Bovo, dimostra dinamicismo, non da punti di riferimento, si muove ed ha voglia. L'emozione nell'esordio lo ha penalizzato, migliorerà. Martinez (66'): 5,5 Entra e si vede poco. L'unica occasione che ha la sciupa tirando addosso a Sirigu.
Del Piero: 6+ Come al solito dimostra di essere il più in forma, suo il corner per il gol di Marchisio, gioca bene e serve un gran pallone per il gol di Matri.
All. Delneri: 6 La sua Juve perde ancora, cinque sconfitte in otto gare. E non va bene, se si deve aspirare a qualcosa, ad un titolo. Ma questa volta ha meno colpa: la sua squadra è decimata dagli infortuni, è sfortunata e subisce le ingiustizie arbitrali. Ormai alla Juve viene negato almeno un rigore ogni partita, è un dato di fatto.

2.2.11

22° turno: Rincorsa al Milan! Catania-Milan 0-2; Napoli-Sampdoria 4-0

Nel segno di Ibrahimovic. Catania-Milan 0-2
Ibrahimovic, sempre più decisivo
Guarda qui il video (12 minuti) della partita.
Nella serata di Sabato è andata in scena al "Massimino" una grande partita, vinta dal Milan sui padroni di casa del Catania col risultato di 2-0. I rossoneri tengono così tutti dietro in campionato e anzi distanziano la Juventus, per il Catania la salvezza è sempre possibile. Il Milan è afflitto da molti infortuni e gli etnei non sono da meno. Dal primo venuto viene schierato il nuovo acquisto Van Bommel, con Emanuelson pronto ad entrare. Passano 30 secondi dall'inizio e Ibrahimovic serve Robinho che conclude centralmente e Andujar para senza problemi. Il Catania non ci sta ed è il 4' quando Gomez semina il panico nella difesa milanista: prima un tunnel a Merkel, poi crossa in mezzo e Capuano spara addosso a Bonera. Per vedere un'altra azione decente si deve aspettare il 43': Ibra lancia Cassano, ma il portiere argentino Andujar sventa senza problemi. Il primo tempo termina sul risultato, deludente, di 0-0. Allegri cambia il volto del Milan, esce il giovane Merkel (prestazione negativa) ed entra l'esordiente Emanuelson. Al 53' il mediano Van Bommel viene espulso per somma di ammonizioni. Cinque minuti dopo Ibrahimovic si procura una punizione che batte lui stesso, il tiro è potente, Andujar respinge corto e Robinho sigla il vantaggio. Ora la squadra del neo-tecnico Simeone reagisce e passa all'attacco. Al 73' Capuano crossa dalla sinistra e Ricchiuti tira di poco alto sopra la traversa. Appena un minuto dopo Pesce stacca alto di testa e al 78' Ibra (ancora lui) si libera di un avversario, tira da posizione angolata, ma Andujar devia in angolo.All'81' il portiere argentino respinge a terra un tiro di Emanuelson. All'85' il Milan raddoppia con Ibrahimovic che spinge in rete un traversone di Robinho. Tre minuti dopo Morimoto calcia un rasoterra dalla distanza e Abbiati mette in corner. Nel finale forcing dei catanesi, ma la squadra non è concreta e il Milan vince 2-0 a Catania, in modo meritato, seppur con qualche difficoltà in 10, dopo la cacciata di Van Bommel.
Il poker è servito. Napoli-Samp 4-0
Cavani, autore di una spettacolare tripletta
Guarda qui il video (12 minuti) della partita.
Il Napoli asfalta comodamente una spenta Sampdoria per 4-0 e si avvicina sempre più a un traguardo che potrebbe essere al zona Champions, ma, perchè no, lo scudetto, che manca a Napoli dai tempi di Maradona. La Samp pare poter ambire solo a una tranquilla salvezza, in quanto l'Europa League è sempre più lontana. Partenopei già dall'inizio pimpanti e in cerca della vittoria. Al 5' Zuniga va sul fondo e lascia partire un tiro-cross che termina a lato. Dieci minuti dopo il Napoli passa in vantaggio con uno splendido Cavani che scarta due avversari per poi beffare il portiere Curci. Al 19' ancora una bella azione degli uomini di Mazzarri con Lavezzi che salta l'uomo, serve Hamsik che tocca per Yebda il quale colpisce di prima ma il pallone è alto sopra la traversa. Al 30' pasticcio della difesa sampdoriana ed è bravissimo Lavezzi a piombare sul pallone vagante, passaggio verso Cavani che non ci arriva per un soffio. Il Napoli continua ad essere propositivo, ma è poco concreto. Al 44' episodio chiave: il "Matador" Cavani viene atterrato, l'arbitro decreta giustamente la massima punizione e lo stesso urugugio realizza il rigore. Il primo tempo si conclude sul 2-0 per gli azzurri con molti errori della difesa doriana, a dire il vero troppo disattenta. Subito al 48' il Napoli sigla il 3-0: Lavezzi si fa quasi 60 metri palla al piede seminando gli avversari, poi serve Hamsik che batte Curci in diagonale. Al 56' Cavani cala il tris: ennesima grande azione dei napoletani con Gargano che passa a Hamsik, lo slovacco entra in area, è altruista per Cavani che la butta dentro per la diciassettesima volta in campionato. La Samp, fino a qui sterile in attacco, prova ad accorciare le distanze: al 76' Dessena conclude da fuori area, ma il suo tiro è troppo potente. Una decina di minuti dopo, dall'altra parte del campo, ci prova Gargano, ma Curci para. In pratica la partita finisce qui, con gli ultimi tentativi dei genovesi che non portano a nulla di chè. Il Napoli vince quindi 4-0 al "San Paolo" e conferma il proprio secondo posto in classifica. La Sampdoria è apparsa in balia dei campani e solo alla fine ha tentato qualcosa. Difesa doriana da sistemare.

Presentazione Android:19:00!

Stasera, alle 19:00 sul canale Youtube ufficiale di Android, potrete seguire in diretta l'evento in cui verrà sicuramente mostrato Android Honeycomb, nonchè altre possibili notizie sempre riguardante il robottino verde.
Ecco il link da cui potrete seguirlo in diretta:
Mi raccomando, commentate e fateci sapere le vostre opinioni.

Il programma e i risultati della 23a giornata di campionato

Clicca sui risultati dei match per saperne di più
-Martedì (Tuesday) 1/2/11
Ore 20:45
Milan-Lazio 0-0
-Mercoledì (Wednesday) 2/2/11
Ore 20:45
Cesena-Catania 1-1
Chievo-Napoli 2-0
Fiorentina-Genoa 1-0
Palermo-Juventus 2-1
Parma-Lecce 0-1
Roma-Brescia 1-1
Sampdoria-Cagliari 0-1
Udinese-Bologna 1-1
-Giovedì (Thursday) 3/2/11
Ore 20:45
Bari-Inter 0-3
Cliccate qui per conoscere l'andamento delle partite!

Matri vs Pazzini

Il calcio è fatto di sfide, vittorie o sconfitte, emozioni, pianti e risate, incredulismo davanti a un bel gol, e di nuovo sfide sopra sfide... come possono essere tra squadre, ma pure quelle distanti e indirette tra giocatori. Come nel caso di Alessandro Matri, reduce del recente trasferimento all Juventus, e di Giampaolo Pazzini, entrato nella formazione dell'Inter da neanche una settimana. Il primo sapeva, o almeno doveva sapere, che passando ai bianconeri, la sua non sarebbe stata una strada facile; torinesi e milanesi sono sempre in combutta, ed è quindi facile capire quale sarà la battaglia a distanza che più affollerà la mente dei tifosi: Matri contro Pazzini. Certo, perchè i due centravanti si sono appena trasferiti a due grandi club, e si hanno enormi aspettative su essi; ci si chiederà chi sarà il bomber più abile nel segnare, resistente, potente fisicamente e tecnicamente, chi metterà a segno più reti. In fatto di gol ci sanno fare entrambi, ma per ora l'avvantaggiato è Matri, che ha siglato 11 gol contro gli 8 dell'avversario. Si deve tener conto però, che Pazzini ha segnato una doppietta all'esordio, quindi di 8 due sono con i nerazzurri. Matri non ha ancora esordito con la Juve, ma lo farà stasera con il Palermo, perciò si vedrà se l'ex Cagliari terrà il passo del Pazzo. Ma basta con le chiacchiere, andiamo ai numeri: per stabilire chi sta facendo meglio, terremo conto di una "legenda". Lo scontro indiretto sarà vinto dal giocatore che presenterà più punti.

Gol: 2 punti (3 se segnati con la nuova squadra)
Autoreti: -2 punti
Ammonizione: -0,5 punti
Espulsione: -1,5 punti
Squalifica per diffidio: -1 punto

Il risultato verrà diviso per il numero delle partite, per vedere le prestazioni di ogni partita, e per osservare se il giocatore otterrà risultati migliori con la nuova squadra.
STATISTICHE MATRI
Gol: 11 (0 con la Juve) 22 punti
Autoreti: 0 0 punti
Ammonizioni: 3 -1,5 punti
Espulsioni: 0 0 punti
Squalifica per diffidio: 0 0 punti
Totale: 20,5 punti
Totale relazionato per partite: 0,93

STATISTICHE PAZZINI
Gol: 8 (2 con l'Inter) 18 punti
Autoreti: 0 0 punti
Ammonizioni: 3 -1,5 punti
Espulsioni: 0 0 punti
Squalifica per diffidio: 0 0 punti
Totale: 16,5 punti
Totale relazionato per partite: 0,82
Matri-Pazzini: 0,93-0,82

Possiamo quindi dedurre che lo juventino sta disputando una stagione migliore, ma vedremo se otterrà risultati migliori anche con i bianconeri. Ma dato che il Pazzo ha segnato 2 gol all'esordio, Matri dovrà rispondere per dimostrare il suo valore.

Torneremo di mese in mese per aggiornare le statistiche e renderci veramente conto qual è stato il colpo più azzeccato! Alla prossima!

1.2.11

Class Action contro iPhone 4:vetro troppo fragile.


Un cittadino californiano ha depositato una class action contro Apple, riguardante l'iPhone 4.
La questione ruota intorno al suo vetro posteriore, che, secondo il californiano, sarebbe ben più suscettibile ai graffi di quanto Apple dica. Pubblicità ingannevole?
Si. Apple infatti diceva-parole testuali-:20 volte più rigido e 30 volte più duro rispetto alla plastica ed è fatto dello stesso materiale del vetro usato sugli elicotteri e sui treni ad alta velocità.
Ed anche un'analisi di SquareTrade ha confermato il problema.
Insomma, questo iPhone sembra tanto bello quanto fragile(molto). Ed oltre l'antenna, ci si mette di mezzo pure il vetro. Apple dove ti sei rifugiata, in un'edificio costruito interamente del tuo "vetro infrangibile"?(si legga come pura satira).

Serie A 22 giornata: Inter-Palermo

LA PARTITA

I nerazzurri di Leo trionfano incredibilmente sotto il pubblico di casa contro il Palermo per 3-2. I siciliani sono stati in vantaggio per 0-2, prima di subire la clamorosa rimonta nel secondo tempo dei lombardi. Il Palermo è subito sopra dopo 5 minuti con il gol di Miccoli su assist al centro di Cassani. L'inter non ci sta e contrattacca sfiorando il pari con un colpo di testa di Lucio, un tiro alto di Thiago Motta e qualche conclusione di Coutinho. Ma l'Inter subisce la grande abilità nei contropiedi degli ospiti e al 36', sul cross dalla destra di Cassani, smanaccia Julio Cesar, Miccoli non cala il tapin ma arriva dall'altra parte Nocerino che si libera del difensore e scarica una bomba sul primo palo. E' il 2-0. C'è di nuovo la reazione dei Campioni d'Europa, che vanno vicino al pareggio con Milito e Zanetti, ma trovano Sirigu. Poi, la beffa per i rosaneri che colpiscono un palo allo scadere con Pastore. Per rimediare entrano nella ripresa i neo-acquisti Kharja e Pazzini al posto di Santon e Coutinho. L'Inter attacca e al 56' trova l'1-2: è proprio Pazzini a raccogliere un pallone spalle alla porta, girarsi e battere Sirigu con un bellissimo diagonale. Al 62' Kasami entra per Miccoli e un minuto dopo si procura il rigore su fallo di Motta. Occasione d'oro per il 3-1, ma Javier Pastore spara un tiro debole e troppo centrale addosso al brasiliano estremo difensore dell'Inter. I padroni di casa si mantengono in partita e, forti dell'occasione scampata, pareggiano i conti ancora con Pazzini al 73'! Grande girata di testa dell'ex Sampdoria in seguito a calcio di punizione. La difesa, in questo caso, si va a bere un caffè, come 3 minuti dopo, quando, indovinate chi, ancora il Pazzo entra in area di rigore e si lascia un po' cadere; l'arbitro viene ingannato dalla furbata e segnala calcio di rigore, con ammonizione per Munoz. Eto'o trasforma dal dischetto ed è 3-2. I minuti finali sono caratterizzati dalla squadra di Leo che cerca di fare gioco senza costruire occasioni, e con il Palermo in ripartenza. A poco dal termine Balzaretti e sfortunatissimo e non trova il 3-3: il suo tiro al volo da poco fuori dal vertice sinistro dell'area piccola sarebbe entrato, ma Maicon la devia con la gamba, il pallone va ancora in porta ma colpisce il piede di Julio Cesar, che si stava tuffando dall'altra parte, spiazzato. Vince l'Inter con un super Pazzo all'esordio, e con un po' di fortuna.

LE PAGELLE INTER

Julio Cesar: 7 Non è chiamato a particolari interventi nelle azioni, ma salva l'Inter dal k.o. parando il rigore di Pastore. Fortunato sulla conclusione di Balzaretti.
Maicon: 6,5 Come al solito arrembante sulla destra, solo che le occasioni, non molto nitide, da lui procurate non portano a reti.
Ranocchia: 6+ Partita di attenzione la sua, erge un muro e non fa passare nessuno. Deve solo migliorare la fase offensiva e d'impostazione.
Lucio: 6,5 Lui, invece, è ottimo sia in difesa che in attacco. Ci siamo ormai abituati alle sue enormi percussioni dopo il centrocampo che portano a pericoli.
Santon: 5 Uno dei più spenti. Non si vede mai. Tanto che nel secondo tempo viene sostituito. Kharja (46'): 6 Pure lui non è eccellente, ma si tiene conto che è all'esordio. Fa la sua parte.
Zanetti: 6 Il capitano è in formissima, e lo dimostra con percussioni e vigilanza. Nel primo tempo sfiora l'1-1 ma Sirigu è bravissimo.
Thiago Motta: 6 Giocava senza sbavature, recuperava palloni. Ma poi rovina la sua buona prova causando il rigore su Kasami.
Cambiasso: 6+ Pure lui è in forma, gioca bene e recupera palloni, sta nel posto giusto al momento più opportuno, sempre. Obi (80'): ng
Coutinho: 5+ Non fa quasi nulla, solo poche conclusioni non troppo pericolose nel primo tempo. Dov'è finito il Coutinho d'inizio stagione? Pazzini (45'): 8,5 Un mostro sottoporta, in area, ovunque. Ha nel sangue l'istinto del gol e del grande centravanti. Dimostra le sue doti segnando all'esordio, in soli 28 minuti, la doppietta del pareggio. Si procura anche il rigore, ma con uno scivolone.
Milito: 5,5 Il Principe non è in forma, non crea pericoli e non ha occasioni. Ma fortunatamente c'è Pazzini che fa il lavoro per due.
Eto'o: 7 Gioca bene, con le incursioni e crea molto. Anche lui, però, poco decisivo. Ma si rifà riglando il gol-partita su rigore.
All.Leonardo: 6,5 Nel primo tempo la sua squadra non va, ma viene salvato dai subentrati. Questa volta gli è andata bene, con un pizzico di fortuna.

Allora, è stata fortuna o è stata una vittoria meritata?