12.9.11

Serie A 2011-2012, 2a giornata: Palermo-Inter

Il posticipo della seconda giornata di Serie A è Palermo-Inter, entrambe le squadre esordiranno dopo lo stop della prima. I nerazzurri di Gasperini vogliono dimostrare di esserci nonostante le tante polemiche sul caso Forlan e i dubbi su Milito (titolare scelto dall'allenatore) e Pazzini (che però segna sempre). I rosanero in casa hanno in panchina il nuovo tecnico Mangia.

LA PARTITA

L'inizio del match è contrassegnato dai continui attacchi del Palermo, che in fase difensiva pressa, costringe all'errore gli avversari ed è molto aggressivo. La squadra di Gasperini è infatti in affanno, la prima vera palla-gol arriva sulla testa di Abel Hernandez: cross dalla sinistra di Fabrizio Miccoli (che aveva strappato la sfera ad uno spento Zarate), il centravanti uruguaiano si eleva ma trova Julio Cesar che respinge. Nella prima mezz'ora è quasi solo la formazione di casa a provarci, ma ecco che al 33' è invece l'Inter a passare in vantaggio: calcio d'angolo battuto dietro per Stankovic, il serbo prova la botta di prima intenzione, sulla traiettoria non precisa ci si mette El Principe Milito, che gira il pallone in rete alle spalle dell'incolpevole Tzorvas. E' 1-0 inaspettato della squadra nerazzurra. Accade anche un fatto: Mauro Zarate, all'esordio con questa maglia, viene sostituito ad un quarto d'ora dall'intervallo per Wesley Sneijder. Sembrava molto stanco l'argentino, perdeva continuamente il pallone e non tentava mai la giocata. Comunque, il primo tempo finisce così, con nessun altra vera opportunità da segnalare. Nel secondo tempo la formazione schierata da Mangia è subito determinata e al 48' trova il pareggio: lancio profondo per Miccoli, che si presenta di fronte al portiere brasiliano e lo trafigge incrociando sul secondo palo col destro. La gioia dei tifosi siciliani non dura in eterno, anzi, perché due minuti dopo il risultato cambia nuovamente. Prima Milito calcia a porta vuota ma Migliaccio devia accidentalmente con un braccio: l'arbitro non se ne accorge e da corner. Sulla battuta, Samuel viene atterrato ed è rigore. Giusto, sia perché il fallo c'era e sia perché doveva essere fischiato quello di trenta secondi prima. Dal dischetto si presenta ancora Diego Alberto Milito, il Principe argentino tira basso e centrale: 2-1. Ma la gara cambia ancora volto, non si vuole stabilizzare: al 54' grande azione palermitana, con Ilicic che imbuca Miccoli, il capitano la mette per Hernandez che firma il suo secondo gol all'Inter, l'undicesimo in Serie A. E' 2-2, e da questo momento l'incontro sembra calmarsi. L'Inter attacca ma non crea nulla di pericoloso, mentre gli avversari ripartono sempre in contropiede, cogliendo molte volte la difesa ospite in inferiorità numerica ed impreparata. Tuttavia, la squadra di Mangia non riesce a pungere, o per errore o per recupero in extremis dei difensori: l'occasione più ghiotta la ha Ilicic, con lo sloveno che, in area di rigore, conclude di sinistro addosso a Julio Cesar. A questo punto, si presenta anche per i padroni di casa l'occasione per recriminare; contropiede rischioso, con Samuel che atterra l'avversario nettamente. Il calcio di punizione è d'obbligo, ma non viene invece ammonito il centrale argentino, che tra l'altro aveva già visto il cartellino giallo in questa partita. Rivedendo i replay, il doppio-giallo e quindi la conseguente espulsione erano leciti. Mancano pochi minuti e sembra che il risultato finale sarà 2-2, ma non è così. Percussione di Silvestre da dietro, poi l'ex difensore del Catania viene messo giù: punizione da posizione invitante, soprattutto per Miccoli, che nelle precedenti occasioni aveva sparato contro l'estremo difensore interista. Ma questa volta è la SUA posizione, e lo dimostra. Il minuto sul cronometro è 86', e arriva il 3-2 Palermo: il capitano rosanero pennella magistralmente la sfera sul secondo palo, Julio Cesar tocca ma non basta, pallone in rete e rimonta completata. L'Inter accusa il colpo e la squadra di casa ne approfitta: all'88', giusto 120 secondi dopo, Pinilla scarica in rete un tiro violentissimo quanto improvviso da fuori area, con il portiere della Seleçao che appare abbastanza sorpreso e non del tutto esente da colpe, anche se dobbiamo ammettere che non era affatto facile prenderla. E' il 4-2, l'esultanza straordinaria dell'attaccante cileno, subentrato a Hernandez. Il match sembra finito, ma al 92' (4 minuti di recupero) grande imbucata di Sneijder, che pesca Diego Forlan: il centravanti ex Atletico, alla prima con l'Inter e in Serie A, batte Tzorvas e riapre le speranze: 4-3. Ma nonostante gli ultimi forcing della formazione milanese, non c'è più tempo, finisce qui e così, 4-3 per il Palermo, che scaccia via le critiche e vince subito alla prima, prende i 3 punti, lasciando i nerazzurri a secco. Doppiette per Milito e Miccoli, quest'ultimo è al quinto gol contro gli ex Campioni d'Italia.

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