13.9.11

La seconda giornata di Serie A 2011/2012

E' giunto il momento di fare un resoconto della seconda giornata di Serie A, stagione 2011/2012, dopo lo sciopero al primo turno che aveva fatto allungare l'attesa per l'esordio. Prima del week-end calcistico c'è stato il venerdì sera di spettacolo, dovuto al Milan che avrebbe giocato in Champions League martedì, al Camp Nou contro il Barcellona. Milan-Lazio è finita 2-2, con la squadra di Reja avanti sullo 0-2 in soli 21 minuti, gran gol di Klose, che a trafitto di mancino Abbiati, e bellissimo lo stacco di Cisse, l'altro centravanti di qualità preso dalla squadra biancoceleste: due assist di Stefano Mauri. Ma prima della mezz'ora i padroni di casa riaprono il match con il tocco a porta vuota di Ibra, su suggerimento dalla destra di Cassano. Lo stesso Fantantonio firma il definitivo pari rossonero al 33', colpo di testa all'angolino su corner del neo-acquisto Alberto Aquilani. Nel secondo tempo ancora l'ex asso della Sampdoria protagonista, colpisce il palo ma non varia il risultato. Nel secondo anticipo, quello del Sabato alle 20.45, se la vedono Cesena e Napoli, con la squadra di Mazzarri che testerà per prima il nuovo campo sintetico della formazione emiliana. Il vantaggio azzurro arriva dopo 3 minuti; distrazione clamorosa della difesa, da fallo laterale (dove quindi non c'è il fuorigioco) Lavezzi viene messo di fronte al portiere e lo batte. Pareggio di Guana a metà primo tempo, guizzo in scivolata su traversone basso dalla destra. Nella ripresa il Napoli ritrova il vantaggio con Campagnaro, abile ad insaccare in rete da pochi passi. Poi Pandev si divora una rete a porta spalancata, poco dopo arriva il definitivo 1-3 firmato da Marek Hamsik, che scarica dentro un violento mancino in corsa. La Juventus esordisce nel nuovo stadio contro il Parma, e lo fa all'ora di pranzo, 12.30. Nel primo tempo gli ospiti sono quasi inesistenti e il pubblico è il dodicesimo uomo in campo per i bianconeri, ed al 17' si sblocca l'incontro con Lichtsteiner, che raccoglie un pallone morbido di Pirlo e lo appoggia in rete dopo aver dribblato Mirante. Viene negato un gol regolare a Matri ed anche un rigore che sembrava esserci per la Juve. Nella ripresa subito palo proprio dell'ex centravanti cagliaritano, imbucato in maniera magistrale da un lancio di Del Piero. Il raddoppio meritato arriva con Simone Pepe, che lascia partire una potente botta in area di rigore. Il 3-0 è tutto della caparbietà del fantastico Vidal, che (entrato da 6 minuti) recupera palla, ci si fionda dopo un rimpallo e dal limite dell'area la mette dentro. Poker servito a una decina di minuti dal termine, geniale invenzione di Pirlo (ancora lui!) in profondità, Marchisio decide di segnare il gol dell'anno e si inventa un pallonetto morbidissimo al volo d'esterno destro in corsa, Mirante osserva stupefatto e 4-0. Il 4-1 non rovina la grande prestazione difensiva della Juventus, ma sì quella di De Ceglie, che viene espulso per fallo da ultimo uomo: rigore e Giovinco non sbaglia, quarto gol dell'ex in tre partite con il Parma. Nelle partite del pomeriggio vediamo altri due 2-2, dopo quello di Milano: tra Chievo e Novara, con i padroni di casa sul doppio vantaggio con Pellisier e Thereau, ma poi raggiunti da Marianini e Paci. Stesso risultato tra Genoa e Atalanta, con Miguel Veloso che apre le marcature dopo 5 minuti per i rossoblu, ma subito dopo pareggio dell'Atalanta con Maxi Moralez, che poi raddoppia a fine primo tempo su lancio di Denis. I genoani riagguantano il risultato con Giandomenico Mesto, che sfrutta un'ingenuità della difesa per battere l'estremo difensore. La Fiorentina batte 2-0 il Bologna, a segno Gilardino e Cerci. L'Udinese si libera del Lecce in trasferta con lo stesso risultato, 0-2 in 16' con Basta e Di Natale. Il Catania e il Siena fanno 0-0, mentre il Cagliari riesce nell'impresa, batte 1-2 la Roma all'Olimpico. Tutto nella ripresa, due volte gli ospiti con Conti e El Kabir, poi De Rossi accorcia nel recupero. Nel posticipo della seconda giornata ci sono Palermo ed Inter, che vogliono i tre punti al Barbera. Esordio nella panchina rosanero per Mangia. I nerazzurri passano in vantaggio nel primo tempo con Milito, gol un po' rocambolesco del Principe che devia una conclusione errata di Stankovic. Nel secondo tempo immediato il pareggio dei padroni di casa con Fabrizio Miccoli, che riceve in area e dopo un gran controllo incrocia la sfera oltre la linea. Dura poco la gioia siciliana, perché due minuti dopo rigore per la squadra di Gasperini su Samuel (trenta secondi prima ce n'era uno per fallo di Migliaccio, quindi se avesse dato quello in precedenza non avrebbe dato questo). Dal dischetto ancora il centravanti del "Triplete", che non sbaglia. Il pareggio arriva ancora subito dopo, 2-2 di Abel Hernandez dopo una grande azione palermitana: Ilicic-Miccoli-Hernandez. Dopo la doppietta del Principe argentino arriva la doppietta anche di Miccoli, che a 5 minuti dalla fine pennella uno splendido calcio di punizione alle spalle di Julio Cesar. Solo 150 secondi dopo arriva l'incredibile 4-2, raddoppio con Mauricio Pinilla (subentrato ad Hernandez) che da lontano sorprende il portiere brasiliano con una traiettoria fatale. La gara sembra finita ma nel recupero Diego Forlan segna il suo primo gol in Italia, su lancio con il contagocce di Sneijder. Finisce 4-3, esordio stentato per la formazione ex Campione d'Italia ed Europa.

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