17.2.13

Champions League 2012/2013, andata ottavi di finale: Shakhtar Donetsk-Borussia Dortmund

Mats Hummels gela la Donbass Arena
Non ci saranno tantissimi campioni, ma questa è sicuramente la sfida del gioco a memoria, del bel calcio, tra le due squadre che più hanno sorpreso in questa edizione della Champions per qualità. Alla Donbass Arena di Donetsk, Ucraina, il Borussia Dortmund è ospite dello Shakhtar Donetsk per l'andata degli ottavi di finale.

Il tecnico Lucescu sceglie il solito 4-2-3-1 per il suo Shakhtar, orfano di Willian, ceduto all'Anzhi: Pyatov come portiere, Srna e Rat sono i terzini, Rakitskiy e Chygrynskiy i centrali; Fernandinho e Hubschman a centrocampo con Alex Teixeira, Mkhitaryan e Taison dietro all'unica punta Luiz Adriano, tornato dopo la squalifica per l'indecenza contro il Nordsjaelland.

Modulo speculare per Klopp ed il suo Borussia: Weidenfeller tra i pali, poi Piszczek, Hummels, Santana e Schmelzer compongono la retroguardia, con Bender e Kehl in mediana; il trio delle meraviglie Blaszczykowski-Reus-Gotze accompagna Lewandowski centravanti.

Si parte subito con un guizzo del Borussia Dortmund, rovesciata a lato di Blaszczykowski al 5'. Fase di studio, nessuna delle due squadre prende il sopravvento, ma sono sempre gli ospiti che si rendono più pericolosi: al 16' corner per lo stacco di Hummels, pallone che si infrange sulla traversa; passa poco e ci prova Reus dalla distanza, blocca in due tempi il portiere Pyatov. Le due formazioni si affidano spesso alle conclusione da fuori area: lo Shakhtar Donetsk si fa vedere in avanti con quelle di Mkhitaryan e Fernandinho, poca precisione, dall'altra parte Hummels impegna Pyatov. Al 31' arriva all'improvviso il vantaggio dei padroni di casa: calcio di punizione battuto magistralmente dal capitano, Darijo Srna, palla che scavalca la barriera e si insacca anche con qualche responsabilità dell'estremo difensore Weidenfeller, che poteva intervenire. Prova a reagire il Borussia: due tentativi di Blaszczykowski, il primo trova l'attento Pyatov mentre il secondo non ha mira. Eppure, al 41', arriva il pareggio dell'undici di Klopp: Gotze trova al centro dell'area Robert Lewandowski che cerca il destro, liscia incredibilmente ma è fortunato perché così mette fuori causa due difensori, la sfera rimane lì e stavolta l'attaccante polacco non può sbagliare per l'1-1. Prima del duplice fischio dell'arbitro c'è tempo per una grande occasione per lo Shakhtar: calcia Taison, ribatte con i piedi il portiere, arriva Luiz Adriano che viene anticipato in extremis da Schmelzer. Nel secondo tempo è il Dortmund che fa la gara, ma non riesce a trovare varchi; nonostante ciò, lo Shakhtar, pur soffrendo, riesce a trovare l'inaspettato 2-1. Al 68' lancio di Rakitskiy per il neo-entrato Douglas Costa, che controlla approfittando di un errore in marcatura di Hummels e batte Weidenfeller con un ottimo sinistro sul primo palo. Non demordono i tedeschi: cinque minuti dopo grande opportunità per il pari con la corsa di Gotze sulla destra, traversone in mezzo per la girata volante di Lewandowski, il pallone fa la barba al palo e termina sul fondo; la squadra di Lucescu torna a chiudersi, provandoci solo con una punizione da distanza siderale di Rakitskiy, palla in tribuna. E alla fine, all'87', arriva lo stra-meritato 2-2 del Borussia: calcio d'angolo di Schmelzer per la zuccata del solito Mats Hummels, che si fa perdonare e segna il suo primo gol nella competizione europea. E ormai non c'è più tempo.

E' 2-2 alla Donbass Arena: decisivo il centro finale di Hummels, che fa sorridere il Borussia Dortmund, che adesso al ritorno avrà due risultati su tre. D'altro canto gli ucraini sono chiamati ad un'impresa che sembra impossibile, considerando che i due gol di oggi sono stati quasi una casualità in mezzo al dominio giallonero.

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