27.2.12

Serie A 2011/2012, 25a giornata: Napoli-Inter

Lavezzi ancora a segno. Il Napoli punta al 3° posto
Da Napoli a Napoli. Esattamente al San Paolo di Napoli l'Inter ha cominciato il suo declino: dopo le 8 vittorie consecutive, la sconfitta in Coppa Italia contro i partenopei per 2-0 ha fatto sprofondare nel buio più totale l'Inter. I nerazzurri hanno dei numeri impietosi, 6 le sconfitte nelle ultime 7 gare ufficiali (2-0 a Napoli, 1-0 a Lecce, 4-4 col Palermo, 4-0 a Roma, 0-1 col Novara, 0-3 contro il Bologna, 1-0 a Marsiglia), ma soprattutto non segnano da tantissimo. Dall'altra pare la squadra di Walter Mazzarri è favorita anche dal momento, dopo la vittoria per 3-1 in Champions col Chelsea.
Sin dall'inizio è in effetti il Napoli a fare la partita, con l'Inter che sfrutta soprattutto le ripartenze. I più pericolosi sono Maggio e Lavezzi, che con la loro velocità mettono in confusione la difesa interista. Il primo tiro pericoloso è però di Dzemaili, che al 24' prova a sorprendere Julio Cesar, ma il portiere brasiliano è ottimo in calcio d'angolo. Le palle-gol cominciano a crescere, ed una di queste è per Matador Cavani: il colpo di testa dell'uruguaiano è però alto sulla traversa. La squadra di Ranieri non crea potenziali occasioni, e sembra poco lucida. L'unico tentativo degno di nota è al 43', quando la punizione insidiosa di Wesley Sneijder sfiora l'incrocio dei pali. Nella ripresa l'allenatore nerazzurro mette dentro sia Pazzini sia Cordoba, togliendo Sneijder e Forlan: per i due ancora bocciature. Ancor di più nella ripresa il Napoli fa la partita e mette in difficoltà l'Inter, trovando al 59' il meritato gol del vantaggio: Dzemaili recupera palla (gran partita dello svizzero), salta con facilità e abilmente Lucio e serve sulla sinistra Lavezzi, che deposita la sfera in rete con una grandissima conclusione di prima di destro a giro, palla all'angolino e 1-0. A questo punto gli azzurri prendono coraggio e continuano ad attaccare con insistenza sempre maggiore: i contropiedi sono pericolosissimi per l'Inter, che si scopre molto in cerca del pari. In alcune situazioni il Napoli non riesce a gestirli bene, ma a volte crea delle occasioni: prima Cavani è un po' troppo egoista ed invece che allargare su Dossena o Maggio calcia in porta trovando la deviazione, poi il tiro ancora di Blerim Dzemaili viene sporcato in maniera decisiva dall'estremo difensore, che manda palla in corner. L'incontro cambia però inerzia quando a più o meno una decina di minuti dal termine Aronica controlla male durante il possesso palla, Poli ne approfitta intercettando il pallone e proiettandosi verso la porta di De Santics: Aronica non può fare altro che mettere il piede, stendere Poli e beccarsi l'inevitabile cartellino rosso. Napoli in 10 dunque per il resto della gara. L'Inter prova a trovare disperatamente il pari, ma l'unica vera opportunità che crea e a pochi minuti dal recupero: cross di Nagatomo, è tutto solo Pazzini che sbaglia clamorosamente di testa l'1-1. Errore incredibile in fase conclusiva del Pazzo, se gli fosse capitato questo pallone due anni fa alla Samp avrebbe bucato la rete senza alcun problema. Non c'è più niente da fare, scorrono via anche i 3' di recupero con i traversoni nerazzurri che non portano a nulla. Vince il Napoli 1-0, e si riporta in corsa per il terzo posto. Ennesimo k.o. dell'Inter, settima sconfitta nelle ultime 8 partite. Crisi totale, ma Ranieri rimane. L'Inter non va in gol da 5 partite consecutive, l'ultimo, pensate, risale al primo di Febbraio, quello firmato da Milito nel 4-4 col Palermo.

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