6.8.11

Supercoppa Italiana: Milan-Inter

E' finalmente giunto il momento, il momento della Supercoppa Italiana, il momento del SuperDerby. E sì, perché quest'anno, prima volta in assoluto, a giocarsi la coppa saranno le due milanesi, Inter e Milan. La prima desiderosa di riscattarsi, con la prima uscita ufficiale di Gasperini, la seconda affamata di titoli dopo lo scudetto della scorsa stagione. La Supercoppa, per chi non lo sapesse, è giocata tra la squadra vincitrice della Serie A e tra quella trionfante in Coppa Italia. Ebbene, i rossoneri hanno battuto la concorrenza dei cugini conquistandosi il tricolore, mentre i nerazzurri hanno battuto il Palermo in finale di Coppa Italia, per 3-1 (doppietta di Eto'o, gol di Milito, per i rosanero a segno Munoz). Ma cominciamo con le due formazioni. Allegri sceglie un 4-3-1-2 per il suo Milan. In porta Abbiati, i centrali di difesa sono Nesta e Thiago Silva. A sinistra c'è Zambrotta, a destra Abate. Van Bommel ha il compito di mediano davanti alla difesa, le mezz'ale sono Seedorf sulla sinistra e Gattuso dall'altra parte. Boateng trequartista, mentre in attacco Robinho vince il ballottaggio con Pato, e sarà impegnato al fianco di Ibrahimovic. L'Inter scende in campo con il modulo del 3-4-2-1, invece che il 3-4-3, marchio di Gasperini. Ecco le sue scelte. In porta Julio Cesar, chamato dalle vacanze dopo l'infortunio di Viviano. Lo schieramento a tre è composto da Ranocchia, Samuel e Chivu. Zanetti e Obi agiscono da esterni, mentre al centro fanno muro Thiago Motta e Stankovic. Alle spalle dell'unica punta Eto'o preferiti Sneijder e Alvarez a Pandev e Pazzini, che eventualmente sarebbe andato ad occupare il ruolo di centravanti, con il camerunense alle sue spalle. Passiamo alla partita, fischio d'inizio. Nel primo tempo è l'Inter a fare la partita, mentre il Milan fatica a costruire, sente molto l'assenza di un vero regista come Pirlo a centrocampo. Si vedono soprattutto conclusioni alte da ambo le parti, prima Sneijder, poi Robinho, che servito in area di rigore calcia male. Ci prova ancora la squadra nerazzurra, che trova il vantaggio: punizione causata da Gattuso (che ha rischiato il rosso per doppia ammonizione), la batte Sneijder, e lo specialista non perdona: pallone sotto l'incrocio, anche se è complice una indecisione di Abbiati. La risposta del Milan non fa male agli avversari, che continuano ad offendere con il trio Sneijder-Obi-Alvarez, quest'ultimo autore di un tiro alto. Ci prova anche Eto'o, pallone bloccato da Abbiati. Dall'altra parte alcune volte non si capiscono Robinho e Ibra, ma l'occasione più clamorosa è poco prima dell'intervallo. Cross dentro l'area, travolto Boateng, tutto regolare, la palla è ancora in volo e ci si avventa Ibrahimovic, che manca il gol dell'ex per un soffio cogliendo il palo. Ma nel secondo tempo è un altro Milan. Troppo forti i rossoneri, devastanti in attacco. L'Inter cambia invece assetto, si dispone diversamente in campo, e fatica incredibilmente. I nerazzurri scompaiono di fatto nel secondo tempo. Prima ci prova Seedorf, palla alta di poco. Ma il capolavoro arriva più tardi: azione quasi da rugby del Milan, che lotta e non molla al limite dell'area; tanti contrasti, non un fischio, alla fine mette ordine Robinho, che inventa un grande assist sul secondo palo per Clarence Seedorf. L'olandese la mette al centro per Zlatan Ibrahimovic, che questa volta non può sbagliare davvero a porta vuota. Gol dell'ex e 1-1. Qualche minuto dopo il raddoppio rossonero, che ribalta definitivamente il risultato: Pato, appena entrato, riceve palla, calcia in porta; Julio Cesar riesce a spingere la sfera sul palo, ma questa volta il legno aiuta i Campioni d'Italia, che trovano il gol del 2-1 con Kevin Prince Boateng, rapace come un falco nel tap-in in scivolata. Da registrare un brutto intervento di Thiago Motta poco prima, che con i tacchetti fa male all'altro Thiago, Silva. Nessun provvedimento disciplinare, però, per l'oriundo, che ha rischiato l'espulsione se Rizzoli avesse interpretato in maniera diversa. Il pressing nerazzurro negli ultimi 10 minuti non serve a nulla. Nessuna ulteriore palla-gol creata. Poi, al terzo dei cinque minuti di recupero, gol annullato. Samuel smarca Eto'o, che tira da pochi passi e segna, ma la sua posizione è nettamente in fuorigioco. Finisce 2-1, vince il Milan, che si conquista la Supercoppa Italiana, la sesta della sua storia. E i rossoneri diventano la prima società italiana nella classifica delle Supercoppe, cioè la squadra ad averne vinte di più. Allegri ha ridato colore al Milan, secondo titolo ad inizio secondo anno per l'ex tecnico del Cagliari. Termina così il SuperDerby, ed ora aspettiamo quelli della Serie A.

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