19.3.13

Champions League 2012/2013, ritorno ottavi di finale: Malaga-Porto

Roque Santa Cruz segna il gol decisivo
All'andata il Porto la scampò 1-0 grazie al gol di Joao Moutinho (cliccate qui per saperne di più), ma adesso il Malaga, una delle più grandi sorprese della Champions, vuole ribaltare la situazione davanti ai propri tifosi de 'La Rosaleda', stadio di Malaga appunto, in Spagna.


Tradizionale 4-4-2 per il Malaga di Pellegrini: Caballero è il portiere, Jesus Gamez, Demichelis, Weligton e Antunes i difensori; Joaquin e Isco agiscono da esterni, mentre Toulalan e Iturra sono i centrali; Julio Baptista accompagna Saviola in attacco.

Più offensivo il 4-3-3 del Porto, modulo scelto dal tecnico Vitor Pereira: Helton tra i pali, Danilo e Alex Sandro sono sulle fasce con Otamendi e Mangala al centro; Joao Moutinho, Fernando e Lucho Gonzalez costituiscono il centrocampo, mentre il terzetto offensivo è composto da Varela, Jackson Martinez e Defour.

Il primo sussulto lo fa correre Joaquin, che viene lanciato in profondità ma viene anticipato all'ultimo istante dall'uscita del portiere Helton, bravo con i piedi; un minuto dopo risponde il Porto con la gran botta di Danilo, pallone alto di poco sulla traversa. Torniamo dalla parte del Malaga con Julio Baptista che ci prova di testa sulla punizione di Isco, non trovando però lo specchio della porta. Partita molto nervosa, con molte ammonizioni ma con poche emozioni; insidioso il tiro-cross di Joaquin, che termina però sul fondo. Poco dopo la mezz'ora tentativo dalla distanza pure di Antunes, ottimo intervento in tuffo dell'estremo difensore; al 40' arriva un episodio molto dubbio. Helton esce per abbrancare il pallone, sul pressing di Julio Baptista lo perde, arriva Saviola che insacca ma il direttore di gara, l'italiano Rizzoli, annulla per fallo sul portiere: in realtà, guardando il replay, si vede che l'ex centravanti della Roma non sfiora nemmeno minimamente il numero 1 degli ospiti, perciò la rete era validissima. Il Malaga non demorde e, al 43', si riscatta trovando l'1-0: Isco, servito da Iturra al limite dell'area, lascia partire un gran destro preciso che finisce la sua corsa proprio sotto l'incrocio dei pali, Helton è immobile. Si va così all'intervallo, il Malaga è in vantaggio e ha annullato lo svantaggio acquisito all'andata; ad inizio ripresa arriva un altro episodio che cambia il match. Defour, già ammonito, stende Joaquin che lo aveva saltato in velocità: il secondo giallo e la conseguente espulsione sono d'obbligo, e così il Porto rimane in 10. Spingono gli uomini di Pellegrini, ma il Porto adesso è tutto chiuso, vuole tenere almeno fino ai supplementari; buona opportunità per Saviola, che si trova una palla d'oro da pochi metri ma viene murato in angolo da Otamendi. Ad un quarto d'ora dalla fine la formazione di Vitor Pereira risponde improvvisamente con una clamorosa occasione: ottimo calcio di punizione di James Rodriguez, in acrobazia va Jackson Martinez ma non trova di un soffio la porta. Per tutta risposta, due minuti dopo (esattamente al 77') il Malaga trova il 2-0: corner di Isco per l'incornata di Roque Santa Cruz, la sfera è in rete. Nel finale assalto del Porto, perché così sarebbero gli spagnoli a passare il turno: calcia Danilo, impegnando abbastanza l'inoperoso (fino a quel momento) Caballero. Il gol dei portoghesi sarebbe anche arrivato con Maicon, ma il fuorigioco di partenza sull'assist ben calibrato di Rodriguez è netto; dall'altra parte pericolosi i padroni di casa con la conclusione da fuori area di Isco, blocca il portiere in due tempi. Non c'è più tempo: finisce 2-0.

Ribaltato il risultato dell'andata: un'altra 'remuntada' per un club spagnolo, dopo il Barça e il Real Madrid, passa anche il Malaga, che tra l'altro è alla sua prima partecipazione nella storia alla Champions League. Il Porto ha fatto troppo poco per meritare i quarti, anche penalizzato dall'espulsione di Defour ad inizio ripresa.

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