10.3.13

Champions League 2012/2013, ritorno ottavi di finale: Paris Saint Germain-Valencia

Passa il PSG con 'El Pocho' Lavezzi
Terzo quarto di finale di ritorno di Champions: il Paris Saint Germain, dopo la vittoria in trasferta per 1-2 (cliccate qui per la cronaca della partita d'andata), ospita il Valencia. Apparentemente, ci sono pochi dubbi su chi passerà il turno, ma tutto può succedere: si gioca al Parco dei Principi di Parigi.


Carlo Ancelotti, senza lo squalificato Ibrahimovic, sceglie un 4-3-3 per il suo PSG: in porta va Sirigu, Jallet e Maxwell sono gli esterni con Alex e Thiago Silva in mezzo; Matuidi, Thiago Motta e Chantome compongono il centrocampo, mentre il reparto offensivo è formato dal tridente Lucas-Lavezzi-Pastore.

C'è invece il modulo 4-2-3-1 per il Valencia di Valverde: Guaita a difesa dei pali, Barragan, Ruiz, Mathieu e Cissokho in retroguardia, con Albelda e Tino Costa in mediana; Feghouli, Dani Parejo e Jonas accompagnano il centravanti Soldado.

Il primo guizzo è di marca PSG con il tentativo da posizione defilata di Pastore, devia in angolo Barragan; dall'altra parte ci prova Jonas, pallone altissimo. E' un match vivo: all'11' bello spunto di Lucas, che poi cerca il destro in diagonale ma non inquadra lo specchio di poco; si ribalta il fronte offensivo con il bel duetto tra Jonas e Soldado, calcia lo spagnolo ma blocca agilmente il portiere Sirigu. Adesso è il Valencia che tiene il pallino del gioco: botta dalla distanza di Albelda, poca precisione. I ritmi non sono altissimi, a dir la verità: al 33' ancora triangolazione tra Soldado e Jonas, stavolta a provare da fuori area è il brasiliano, con la palla che esce a lato. Nel finale di tempo una delle poche conclusioni nello specchio arriva con Jonas, che impegna in una parata discreta l'estremo difensore; nel recupero bolide di Alex su punizione, la barriera devia in calcio d'angolo. Termina senza reti la prima frazione. La ripesa non cambia, sono sempre gli ospiti che attaccano; e al 55' il Valencia passa. Possesso recuperato sulla trequarti avversaria, Jonas controlla e scarica un gran destro sul primo palo, Sirigu si allunga ma non ci arriva (complice anche una quasi impercettibile deviazione di Alex), la sfera si insacca per lo 0-1. Adesso la formazione di Valverde ci crede di più; il PSG è quasi impaurito, ma al 66', in maniera quasi casuale, i francesi trovano il pari. Improvvisa percussione centrale di Gameiro, doppio rimpallo fortunoso che giunge sui piedi di Ezequiel Lavezzi in area, il portiere Guaita fa il miracolo ma lo stesso 'Pocho' ribadisce in rete dopo la respinta per l'1-1; nonostante il pareggio, tutto è ancora possibile. A questo punto si ristabilisce una specie di equilibrio: i padroni di casa prendono coraggio, tiro di Chantome neutralizzato senza difficoltà dall'estremo difensore. Nei minuti finali saltano gli schemi, c'è poca lucidità: l'undici spagnolo attacca senza sosta ma con poca precisione, quello di Ancelotti si difende con ordine ma allo stesso tempo con il timore di subire il gol che manderebbe l'incontro ai supplementari. Alla fine, però, non si registrano altre palle-gol per il Valencia, se non una collezione di corner non sfruttati: finisce 1-1.

Il Paris Saint Germain si qualifica per i quarti di finale, la squadra parigina ringrazia il solito Lavezzi, ancora decisivo in Champions più che in campionato. D'altro canto il Valencia ha fatto il suo e ci ha provato fino in fondo, ma alla fine la differenza tecnica si è fatta sentire e il club iberico si è arreso, disputando gli ultimi 15-20 minuti offendendo senza logica e con inutile foga.

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