11.8.11

L'impresa azzurra: Italia-Spagna 2-1

Si è svolta a Bari l'amichevole di lusso tra Italia e Spagna. Le due squadre nazionali che hanno vinto gli ultimi due mondiali, gli azzurri quello di Germania 2006, le Furie Rosse quello dell'anno scorso in Sudafrica. Oltre a Campioni del Mondo, gli spagnoli detengono anche il titolo di Campioni d'Europa, per un dominio totale del calcio di quest'oggi. Non a caso, il Barcellona è Campione d'Europa come club, ed anche nelle giovanili nazionali la Spagna continua a trionfare. Ma basta, parliamo della partita. Xabi Alonso avrà il compito di rimpiazzare il connazionale Xavi come regista a centrocampo, rimasto a casa per un lieve infortunio. Assente anche un altro punto fisso degli ospiti, Cesc Fabregas. Ecco le formazioni che scendono in campo dall'inizio. Prandelli conferma il 4-3-1-2 per la sua Italia, schierando Buffon in porta, Maggio e Criscito sulle fasce, Chiellini e Ranocchia al centro. Pirlo, come al solito indispensabile, in mezzo, con De Rossi sulla mezz'ala destra e l'oriundo Thiago Motta su quella sinistra, davanti a Criscito. Montolivo è il centrocampista tra le linee voluto da Prandelli, alle spalle delle due punte (confermate) Cassano e Peppe Rossi. Invece Del Bosque sceglie il classico 4-3-3 per gli spagnoli: il capitano Iker Casillas in porta; Iraola e Arbeloa come terzini, al centro della difesa il duo Piqué-Raul Albiol. Xabi Alonso, come già detto, formerà il trio di centrocampo insieme a Martinez e Iniesta. David Silva del Man. City e Cazorla del Malaga sono le seconde punte, con Fernando Torres punta centrale, preferito al "Guaje", Villa. L'inerzia della gara è subito rivolta verso gli uomini di Prandelli, sin dai primi minuti. L'Italia comincia a costruire buone trame, grandi azioni tutte di prima, che comprendono tutta la squadra: si gioca al massimo a due tocchi, Cassano è ispirato di fronte al suo pubblico, che lo acclama e fa un boato ogni volta che riceve palla. Ma è meglio chiamarlo "Capitan Cassano", dato che per l'occasione è proprio il fantasista del Milan a portare la fascia di capitano: un "omaggio" da parte di Buffon. La Spagna invece, fatica a costruire il proprio gioco, non riesce a uscire, almeno nei primi 20-25 minuti. Il primo squillo, in effetti, è degli azzurri, dopo neanche 5 minuti; Criscito (uno dei migliori -se non il migliore- dei suoi) lascia partire una gran botta da fuori, pallone stampato sul palo. Il terzino dello Zenit si dimostra in serata anche all'11', quando serve un gran pallone filtrante per Montolivo: il centrocampista della Fiorentina inventa un pallonetto morbido, che scavalca Casillas in uscita, s'infrange sulla traversa ed entra. Il vantaggio dell'Italia. Esce Fernando Torres per infortunio, entra Llorente. La freddezza di Riccardo Montolivo non la ha Rossi, che ancora lanciato da Mimmo Criscito si fa ipnotizzare da Casillas, che smorza la sua conclusione ravvicinata. Da questo momento sono gli iberici a provarci, anche se l'Italia non ci sta: arriva, comunque, un calcio di rigore fischiato a favore degli uomini di Del Bosque, per presunto fallo di Chiellini sul nuovo entrato Llorente. Assegnazione dubbia, trasformazione perfetta dal dischetto di Xabi Alonso. La squadra allenata da Prandelli ci prova nuovamente, con Fantantonio, ma sul suo destro è strepitoso Casillas di piede a deviare. Finisce 1-1 il primo tempo. Se la prima frazione era stata di marca azzurra, la seconda è quasi tutta marchiata di spagnolo. La Spagna infatti, si sveglia e comincia a macinare buon gioco, l'Italia si fa vedere ogni tanto. I più pericolosi sono Villa e Silva. Una buona palla-gol sciupata è del centravanti dell'Athletic Bilbao Llorente; sull'azione di sinistra, pallone messo dietro per l'attaccante, che praticamente a porta vuota tira ma è Chellini ad intercettare, salvando l'1-2. Llorente poco dopo salva un altra rete agli azzurri, praticamente la sfera calciata da Mata gli sbatte addosso. Ci prova anche Silva (tiro alto di poco), sfiora la grande marcatura d'esterno el Guaje, David Villa, con un destro al volo. Prandelli attua i cambi, sostituisce la coppia d'attacco, Rossi-Cassano, per un altro duo, sicuramente meno tecnico ma più fisico: Pazzini-Balotelli. Entra anche Aquilani; Del Bosque lancia il giovanissimo Thiago Alcantara, all'esordio con la Nazionale maggiore. La girandola di cambi spezzetta la gara. Ci prova anche Super Mario, ma dopo essersi accentrato il talento del Manchester City tenta il tiro a giro sul secondo palo, ma palla alta. Ed ecco qui che all'84' arriva il centro decisivo. Dopo una bella punizione calciata da Andrea Pirlo (pallone messo in calcio d'angolo dalla parata attenta di Valdez), Alberto Aquilani scarica in rete da lontano, ampiamente aiutato però, da una lieve deviazione di Albiol. Pirlo rappresenta un pezzo di passato del Milan, Aquilani potrebbe rappresentare una parte di futuro. E' 2-1 Italia, la Spagna prova ancora a contrattaccare, ma senza successo. L'ultimo sussulto: Balotelli, dopo aver ricevuto, s'inventa una bella giocata in mezzo a due, ma poi in area spara in porta invece che servire Giampaolo Pazzini al centro, para Valdez. Il triplice fischio è un esplosione, il San Nicola in festa. Una grandissima prestazione azzurra (ed un pizzico di fortuna) favoriscono la vittoria dell'Italia, sì in amichevole, ma contro i Campioni del Mondo in carica. E per una notte, i Campioni siamo noi...

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