18.10.12

Qualificazioni ai Mondiali 2014, Girone B: Italia-Danimarca

Balotelli ha appena toccato il pallone del 3-1
E' il quarto impegno delle Qualificazioni ai Mondiali 2014 per la Nazionale italiana, che occupa già il primo posto nel Girone B con 7 punti, dopo le due vittorie consecutive (su Malta ed in Armenia) che avevano fatto dimenticare l'iniziale pareggio in Bulgaria. Stavolta l'avversario è la Danimarca e lo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro torna ad ospitare un match della nostra rappresentativa calcistica dopo ben 5 anni, troppi per uno dei maggiori templi del nostro 'football'.

Il ct Cesare Prandelli sceglie il solito modulo con il centrocampo a rombo, il 4-3-1-2: in porta c'è De Sanctis (data l'indisponibilità di Buffon), Balzaretti ed Abate sulle corsie difensive, il duo juventino Barzagli-Chiellini comanda la retroguardia; Pirlo regista incontrastato con i soliti Marchisio e De Rossi ai suoi lati, mentre Montolivo è il trequartista dietro alle due punte Osvaldo e Balotelli, che torna dopo 900 giorni a San Siro (quando allora vestiva la maglia dell'Inter).

Questi invece gli uomini di Olsen, con il 4-2-3-1: Andersen tra i pali, Jacobsen e Stokholm come terzini, Kjaer ed Agger sono i centrali di difesa, poi troviamo Kristensen e Kvist in mediana, infine Rommedahl, Krohn-Dehli ed Eriksen trequartisti dietro all'unica punta Bendtner, che non abbiamo ancora avuto il modo di vedere in azione con la maglia bianconera della Juve.

Nei primi minuti di gioco l'Italia è leggermente in affanno poiché la Danimarca corre molto, ma con il passare del tempo l'undici di Prandelli comincia a giocare veramente. Il primo brivido, però, lo fa correre proprio Bendtner, il cui colpo di testa piazzato finisce a lato di poco; al 12' gran botta dalla distanza di Kristensen, vola il portiere De Sanctis a respingere il pallone in angolo. Dopo una mischia furibonda salvata da Balotelli addirittura, l'Italia crea finalmente la prima palla-gol al 19': Balotelli corre sulla destra, poi la mette a rimorchio per Marchisio, che controlla e calcia dal limite dell'area, la palla è diretta all'incrocio e sarebbe entrata non fosse per Kjear, miracolosamente appostato sulla linea di porta. Subito dopo grande occasione anche per Osvaldo, ma l'incornata dell'oriundo finisce sul fondo dopo un'uscita così così dell'estremo difensore avversario, Andersen. Alla mezz'ora opportunità per la Danimarca con Kvist, che salta diversi avversari sulla destra e poi va al tiro, ribatte De Sanctis con i piedi. Al 33', poi, la reazione azzurra è devastante, tanto che arriva il gol dell'1-0: Balotelli effettua uno strepitoso colpo di tacco volante servendo Riccardo Montolivo, che si aggiusta il pallone e da fuori area fa partire una conclusione di collo pieno che si va ad insaccare all'angolino del primo palo. Secondo centro in Nazionale per il centrocampista del Milan; passano pochi minuti ed arriva addirittura il raddoppio dell'Italia. Al 37' è Pirlo che sulla destra fa impazzire i difensori danesi con una serie di finte, arriva infine il cross per la testa di Daniele De Rossi, che la schiaccia di testa e fa 2-0. Due reti nei due impegni di questa settimana dopo quello, sempre di testa, contro l'Armenia, ed è la quarta volta su quattro gare di Qualificazioni che segna un romanista. La Danimarca sembra stordita, ma dopo due conclusioni velleitarie di Jacobsen e Rommedahl arriva, al 46' addirittura, la realizzazione che riapre i conti: gran destro al volo da fuori area di Kvist, forse c'è anche un minimo tocco di De Rossi, la sfera finisce comunque all'angolino. Il primo tempo si conclude sul 2-1 per l'Italia. La ripresa comincia malissimo per la Nazionale italiana, che dopo soli 16 secondi rimane in 10: espulso Pablo Daniel Osvaldo, proprio il nostro capocannoniere in questa competizione, per una gomitata di reazione volontaria ai danni di Stokholm. La squadra di Prandelli, però, non si disunisce ed al 54', pure in inferiorità numerica, trova il 3-1: geniale lancio di Pirlo per lo scatto di Super-Mario Balotelli (posizione regolare), il quale anticipa Andersen in uscita beffandolo con un tocco morbidissimo, forse anche involontario (chissà, voleva metterla giù?), ma comunque è il raddoppio. Da questo momento è un grande Balotelli quello che si vede in campo, galvanizzato dal gol, il centravanti del City tiene testa a tutta la difesa del ct danese Olsen, subendo falli in continuazione e facendo salire la squadra nei momenti di difficoltà. La Danimarca, comunque, non sembra proprio difficile da arginare: ci provano dalla distanza sia Agger che Eriksen, senza fortuna però. Bendtner, che data la sua statura dovrebbe fare la punta d'area di rigore o di sponda, è effettivamente inutile poiché tutti i traversoni messi dagli esterni sono irraggiungibili o sballati. I minuti scorrono, i padroni di casa addomesticano il gioco senza troppi emblemi, rischiando poco o nulla. All'83' tentativo insidioso di Rommedahl, la traiettoria può diventare buona per Bendtner, che ci mette il piede ma non riesce a deviare la palla verso lo specchio della porta. Nel finale, dopo una conclusione buona di Simon Poulsen (alta di poco), arriva il triplice fischio dell'arbitro Skomina.

L'Italia batte 3-1 la Danimarca, ospiti che mettono paura solo nel finale di primo tempo con il gol allo scadere, ma che non riescono ad incidere nemmeno quando rimangono in superiorità numerica per tutto il secondo tempo. Proprio l'ingenuità di Osvaldo è l'unica macchia di un'ottima prestazione degli azzurri, che salgono a quota 10 punti, sempre più in testa al Girone B. Seconda è la Bulgaria con 6 punti, ma la Repubblica Ceca (che ne ha 5) ha giocato una partita in meno e quindi potrebbe aritmeticamente avvicinarsi di più alla vetta.

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