22.7.12

Trofeo Tim 2012

Si è svolta ieri sera, allo Stadio San Nicola di Bari, la dodicesima edizione del Trofeo Tim, il mini-triangolare da 45' a partita che si disputa ogni Estate dal 2001 tra le tre società più titolate d'Italia: Juventus, Milan ed Inter. Cliccate qui per i precedenti, le curiosità ed il regolamento del Trofeo Tim.

Questa la lista completa dei convocati.

Il primo incontro è tra Juventus ed Inter; i bianconeri, nel 3-5-2 di Antonio Conte, mettono Storari in porta, difesa costituita dal giovane Masi, l'ex Lucio e Caceres, Lichtsteiner sulla destra, De Ceglie a sinistra, al centro Marrone, Vidal e Asamoah. In attacco giostrano Matri e Quagliarella. Le scelte di Andrea Stramaccioni sono, invece, le seguenti: Handanovic tra i pali, difesa costituita dal giovane Mbaye, Chivu, Ranocchia e Jonathan, a centrocampo Javier Zanetti e Cambiasso dietro a Palacio, Guarin e Coutinho. Unico centravanti Milito. Il mini-derby d'Italia finisce 1-0 per i nerazzurri, anche se la Juve si è mostrata molte più volte in attacco, ma ha pagato l'imprecisione sotto-porta di Fabio Quagliarella. Dopo circa due giri d'orologio il centravanti napoletano commette il primo errore: un cambio di gioco di Martin Caceres trova Lichtsteiner in area di rigore, sponda per Quagliarella che a porta vuota non ci crede incredibilmente e non arriva sul pallone. Di certo non aiutano le condizioni imbarazzanti del campo, davvero orribile. In difesa è una bella sorpresa il giovane Alberto Masi, prelevato in comproprietà dalla Pro Vercelli, che dimostra elevata sicurezza nonostante i 20 anni da compiere. E' invece ancora negativa la prestazione di Lucio, il brasiliano commette un altro errore decisivo, questa volta contro la sua ex squadra: in realtà stavolta la colpa non è tutta sua, un po' è anche del pessimo campo un po' è per il fatto che il pallone girava molto, fatto sta che Lucio viene ingannato dal rimbalzo fasullo del pallone, che lo scavalca, arriva dunque Coutinho che non sbaglia davanti a Storari. Inutili i successivi tentativi bianconeri, con Quagliarella ancora impreciso più volte in area di rigore, poi una punizione alta di poco di Vidal ed una conclusione centrale di Marrone. Al termine del primo match, dunque, la classifica è: INTER 3, JUVENTUS E MILAN 0.
Passiamo al secondo incontro, quello tra la perdente, Juventus quindi, e Milan. Qui la formazione Campione d'Italia si rifà vincendo sempre per 1-0, ma non c'è di che essere contenti. Non della prestazione, apparsa ottima, ma per la condizione di alcuni giocatori. Nei minuti finali sembrava una maledizione: prima Pepe, poi Vucinic ed infine Caceres, in pochi attimi, sono usciti dal campo per problemi. Fortunatamente, ha rassicurato il tecnico bianconero a fine partita, per il montenegrino erano solo crampi, quindi niente Supercoppa a rischio. Probabilmente, invece, non ce la faranno per l'appuntamento dell'11 Agosto sia Caceres, trauma distorsivo ad un ginocchio, che Simone Pepe, il quale ha subito uno stiramento. Comunque, sul campo, la Juve gioca bene e sottomette un Milan a volte frastornato, capace di rendersi pericoloso solo con un tiro di Boateng a fine tempo, sul quale è ottimo l'intervento di Nicola Leali. Per il resto solo i bianconeri si rendono pericolosi, in particolare con uno scatenato Mirko Vucinic, autore di tante bellissime giocate; suo l'assist che innesca Padoin (poi conclusione fuori di poco), sue le triangolazioni strette con il compagno di reparto Yiadom Richmond Boakye, apparso un po' spaesato. Il gol decisivo arriva al 31': dopo un rigore reclamato da Pepe per presunto fallo di mano di Yepes, il penalty arriva per fallo di Bakaye Traoré, deludente, su Vucinic, autore di una bella finta; dal dischetto segna proprio il montenegrino, che festeggia la seconda paternità. Infine, passiamo al mini-derby: l'Inter vince ancora una volta il Trofeo Tim, per l'ottava volta su 12, rimontando il Milan e vincendo 2-1. Al gol di Stephan El Shaarawi, abile a sfruttare uno svarione difensivo, al 15', risponde la rete di Guarin al 24'. Il colombiano colpisce di testa da due passi sul cross ben calibrato di Palacio. Sarà proprio l'ex Genoa, al 33', a partire in contropiede e fulminare Amelia per la rimonta interista.

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