8.6.11

Amichevole Italia-Irlanda

Brutta davvero l'Italia di Prandelli, che perde, subisce la lezione del "Trap", Giovanni Trapattoni, tecnico dell'Irlanda. Gli azzurri hanno espresso voglia di giocare e dominare, ma la sicurezza difensiva e la grande capacità di ripartenza irlandese hanno battuto poco a poco l'Italia. Perché alla fine, se vogliamo dirla tutta, l'Irlanda ha fatto un tiro nel primo tempo, e un altro nella ripresa: totale, 2 gol e 0-2 rifilato agli ex Campioni d'Italia. Si giocava in un campo neutro, in Belgio, e qui la squadra in maglia verde è riuscita a sfruttare le occasione avute pienamente, anche perché l'Italia non ha mai veramente fatto capire di aver in possesso il match, con quello sterile possesso palla esibito e molta insicurezza ed imprecisione mostrai nei momenti decisivi: insomma, non c'è stato il guizzo, non c'è stata nemmeno una palla-gol degna di questo nome; gli unici pericoli per la porta di Forde (in verità mai veramente impegnato) sono una mezza dozzina di conclusioni da fuori area, sempre a lato, e una opportunità sciupata malamente da Pazzini, anche se neanche quella era una occasione clamorosa. Nella prima mezz'ora di gioco sono Montolivo, due volte, e Marchisio a provare ad impensierire il portiere irlandese, ma i tiri dalla distanza finiscono su fondo. Come appena detto, anche Pazzini ha una mezza palla-gol, quando, lanciato in ara, è pressato, aspetta troppo, perde l'attimo del tiro e alla fine calcia malamente d'esterno sul fondo. Disattenta la retroguardia italiana al 36', quando Andrews riceve la battuta di seconda di punizione, si porta avanti la sfera e conclude con un destro secco all'angolino del primo palo. Qui Viviano è in leggero ritardo, mentre la difesa azzurra è ingiustificata: Andrews ha avuto tutto il tempo di portarsi avanti il pallone e di calciare preciso, trafiggendo l'estremo difensore per l'1-0. Nel secondo tempo ci si aspetta una reazione, ma mancano velocità e lucidità, il possesso palla supera di rado gli ultimi 25 metri, e lì davanti manca il movimento. Altre solite conclusioni alte (l'Italia in questa gara non ha MAI centrato lo specchio della porta), mentre l'unico ad essere minimamente pericoloso è il subentrato Giovinco: il giovane talento manda sopra di poco una punizione all'86'. All'89', la doccia fredda, con il clamoroso raddoppio avversario: Hunt riparte tutto solo in contropiede, è fortunato perché Gamberini scivola in uno contro uno, e poi, a quel punto, serve in mezzo per la rete facile facile in spaccata del centravanti Cox. Nel recupero è un'iniziativa di Montolivo ad impensierire Forde, che blocca il tiro in diagonale. Trapattoni stende l'Italia, ancora giovane ed inesperta, e si rilancia per il futuro; per l'Italia un passo indietro, sicuramente non troppo preoccupante, ma su questa sconfitta c'è davvero da riflettere.

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