Conte può credere nello scudetto |
In mezzo al dominio bianconero si fanno vedere gli azzurri: splendido uno-due tra Hamsik e Lavezzi, lo slovacco si presenta in area e salta Buffon, però per farlo se la allunga troppo e si trascina la sfera sul fondo. Un altro guizzo napoletano arriva su calcio di punizione, con Lavezzi che dai 25 metri manda alto di poco. Davvero spento ed irriconoscibile Edinson Cavani, che ha toccato pochissimi palloni e non si è mai reso pericoloso, stretto nella morsa dei tre difensori meno battuti del campionato, ovvero Bonucci, Barzagli e Chiellini. Dopo i cross Andrea Pirlo prova anche a cercare la porta: due o tre volte le sue "maledette" passano vicino alla porta o sono respinte da un attento De Sanctis. Finisce dunque a reti inviolate il primo tempo, meglio i padroni di casa anche se gli ospiti non hanno demeritato. Nella ripresa, però, la Juve torna in campo più convinta ed il Napoli soccombe al gioco dei bianconeri. Punizione di Pirlo dalla traiettoria velenosa, un paio di deviazioni e sotto-porta Bonucci non arriva sul pallone per un soffio, con il portiere che riesce comunque a parare. Al 53', però, sarà proprio Leonardo Bonucci a rendersi decisivo: ennesima punizione di Pirlo in area, il pallone giunge in qualche modo a Vucinic, che calcia trovando la deviazione di ginocchio proprio di Bonucci, la palla cambia traiettoria, inganna De Sanctis e si insacca in rete. E' il secondo gol in campionato per il difensore centrale ex Bari, che dedica la fortunosa realizzazione al figlio che tra qualche mese nascerà. Dopo l'1-0 il Napoli accenna la reazione, anche se la squadra di Antonio Conte è aiutata dal caldissimo pubblico e cerca con insistenza il raddoppio. Qualche minuto dopo lo avrebbe trovato Mirko Vucinic, che servito in area da De Ceglie aveva battuto di piatto l'estremo difensore, ma il guardalinee annulla per un fuorigioco che non c'è. In realtà possiamo dire che i conti sono "pari", poiché in occasione del vantaggio al momento della conclusione del montenegrino Bonucci era con il piede al di là davvero di centimetri (ma era impossibile vederlo, perché è accaduto tutto in maniera ravvicinata e velocemente, quindi il segnalinee è esente da grosse colpe). La formazione campana di Walter Mazzari, come già detto, ha però un Cavani in meno, che neanche nella ripresa riesce a combinare qualcosa di buono: l'allenatore fa però uscire Marek Hamsik ed Inler per Blerim Dzemaili e Goran Pandev (a dirla tutta nemmeno Lavezzi e Hamsik avevano fatto granché). Gran botta dalla distanza di Claudio Marchisio, c'è il portiere che ribatte come può. Al 75' arriva il meritato raddoppio torinese: contropiede gestito da Marchisio, che dribbla Gargano e serve in area Arturo Vidal, che disorienta con delle finte e dei doppi passi i difensori e scarica in rete un mancino di potenza e precisione assolute. Gol strepitoso del giocatore cileno, quarto in Serie A, sicuramente il migliore in campo per la sua fantastica prestazione. A questo punto non c'è più storia, al 78' arriva la prima conclusione del secondo tempo per il Napoli, con Cavani che tira dai 20 metri e non trova la porta. Entra l'ex, Fabio Quagliarella, esce Marco Borriello. Passa poco ed il centravanti stabiese prova ad inventarsi un gol favoloso dei suoi, un gol alla "Quagliarella": poco dopo la linea di centrocampo l'attaccante calcia in maniera potentissima avendo visto De Sanctis fuori dai pali, la palla lo supera, l'altezza è giusta ma termina a lato di pochissimo, accompagnata da un boato gigantesco dello stadio, che stava per "venire giù". Ci provano anche Vucinic e Marchisio dalla distanza, ma la palla esce di poco sulla traversa. Con il Napoli rientrato anzitempo negli spogliatoi, però, c'è tempo e spazio anche per il 3-0: Del Piero, entrato da pochi secondi, fa una bella giocata e serve sulla destra Quagliarella, che non segna mai reti banali e con un missile di destro fulmina il portiere. Non esulta Fabio Quagliarella, per rispetto dei suoi ex tifosi (inoltre è napoletano), che lo avevano insultato per tradimento, ovvero quello di passare dal Napoli alla Juventus. Terzo centro in campionato per lui, tutti allo Stadium. Viene espulso Camilo Zuniga, per una gomitata gratuita a Chiellini sotto gli occhi dell'assistente: inevitabile il rosso. Con il Napoli in 10 il finale di gara è caratterizzato dalle giocate illuminanti di capitan Del Piero, che ha una voglia matta di segnare: va infiammare i tifosi con un triplo dribbling con "veronica", poi poco dopo sfida i difensori e calcia, De Sanctis in corner. Finisce 3-0 per la Juventus, che travolge il Napoli e si porta a -2 dal Milan, ipoteca il secondo posto e l'accesso sicuro alla Champions con il +11 alla Lazio.
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