5.5.13

Europa League 2012/2013, andata semifinali: Fenerbahçe-Benfica

Korkmaz decisivo per il Fenerbahçe
Il Fenerbahçe, eliminando la Lazio nei quarti di finale, ha già scritto una pagina della sua storia: per la prima volta non ha perso in terra italiana, ma soprattutto ha conquistato la prima semifinale europea della sua storia. Di fronte c'è il Benfica, che già nel 2010/2011 arrivò a questo punto, ma senza riuscire a giocarsi la finalissima; lo stadio è il Sukru Saracoglu Stadyumu di Istanbul.


Il Fenerbahçe di Aykut Kocaman si schiera con un 4-2-3-1: Demirel in porta, Gonul, Yobo, Korkmaz e Ziegler costituiscono la linea difensiva, con Raul Meireles e Topal subito davanti alla stessa; Kuyt, Cristian e Sow agiscono dietro alla punta Webò.

4-3-3 invece per il Benfica di Jorge Jesus: tra i pali Artur, con Maxi Pereira e Melgarejo terzini e Jardel e Garay centrali; André Gomes, Aimar e Matic compongono il centrocampo, il tridente offensivo è Ola John-Cardozo-Salvio.

E' il Benfica che fa il match, sin dai primi minuti: subito lancio per Salvio, che viene anticipato in extremis dall'uscita dell'estremo difensore Demirel. Poco dopo, al 12', prima vera occasione per gli ospiti con Aimar che si ritrova una palla d'oro al limite dell'area piccola, ma in mischia non trova incredibilmente la porta, mandando a lato. Dopo la timidezza iniziale, il Fenerbahçe si fa avanti: prima un tentativo sconsiderato di Webò, senza precisione, poi un'opportunità veramente clamorosa al 17'. Colpo di testa che sembrava vincente di Korkmaz, ma il pallone si stampa sulla traversa: non ci sarebbe arrivato il portiere Artur. Dopo le emozioni iniziali, il ritmo del match cala vistosamente, le due squadre rifiatano; andiamo quindi alla mezz'ora, quando Sow ci prova dalla distanza, senza però impensierire il portiere avversario. Il Benfica si rifà vedere in avanti con uno stacco di Garay sul corner ben battuto da Aimar (pallone che non viene colpito bene dal difensore); dall'altra parte rispondono gli uomini di Kocaman con un altro tentativo da fuori area, stavolta di Kuyt, ma pure in questo caso manca la precisione. Proprio nel finale di tempo, al 47', la partita potrebbe sbloccarsi: calcio di rigore concesso dall'arbitro per fallo di Ola John su Gonul (e cartellino giallo). Il Fenerbahçe, però, fallisce miseramente: dal dischetto Cristian angola troppo e centra in pieno il palo, si va così all'intervallo dopo questa pazzesca chance sciupata dai padroni di casa. La ripresa ricomincia come era finito il primo tempo, con i gialloneri in attacco: bolidi di Kuyt e Meireles che però trovano attento Artur, ma al 50' il Benfica è ancora fortunato. Kuyt elude l'intervento di Jardel e da ottima posizione scarica la conclusione, la sfera si infrange ancora sul palo (terzo legno). Reagisce la squadra di Jesus con lo splendido tiro a giro di Gaitan, pallone che lambisce il palo; come nel primo tempo, a questo punto i ritmi sembrano abbassarsi. Fino al 72', quando il Fenerbahçe trova l'improvviso vantaggio: traversone per Egemen Korkmaz, zuccata che varca la linea nonostante il tentativo di salvataggio di un difensore. Dopo l'1-0 i turchi provano, nei primi minuti, a sfruttare il momento positivo, ma i portoghesi si chiudono bene e, temendo di subire il raddoppio, non lasciano spazio (anche a scapito di diminuire le manovre offensive). Il risultato è che il resto del secondo tempo scorre via senza altre palle-gol, né da una parte né dall'altra.

Il Fenerbahçe batte 1-0 il Benfica: i lusitani, dopo un buon inizio, si sono spenti lasciando spazio ai padroni di casa, che sbagliano un rigore e colpiscono tre legni prima di trovare il meritato gol. Comunque, per il ritorno tutto è aperto: gli iberici, per il potenziale tecnico e la maggiore esperienza, non faranno rimanere nulla intentato.

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