Stiamo parlando di un arbitro, nulla più. Stiamo parlando di Emidio Morganti, arbitro italiano che dirige attualmente la Serie A, ma in precedenza ha arbitrato anche Serie B e C. Vi chiederete: perché proprio lui? Ecco la risposta: il direttore di gara in esame ha infatti stabilito una specie di record. Non capita spesso che un arbitro diriga per due volte in tre settimane una squadra, e va bene, ci può stare. Capita assai più di rado che se quell'arbitro ha sbagliato nella prima occasione in una big, diriga poco dopo sempre la stessa squadra contro un'altra big. Ma è praticamente impossibile che in entrambe le occasioni egli commetta degli errori capaci di condizionare la partita. E invece sì, è così successo Mercoledì sera, 2 Febbraio 2011, in Palermo-Juve. Oravi spieghiamo tutto. Torniamo indietro di quasi un mese, al 9 Gennaio, quando alle 20.45 si sarebbe giocata Napoli-Juventus. Questa gara finì 3-0 per i partenopei, ma a macchiare la partita è stato un errore di Morganti, lui ad arbitrare il match nell'occasione. Sull'1-0, infatti, egli ha annullato un gol regolare a Luca Toni; l'attaccante ha saltato in anticipo dei difensori e di un tardivo De Santics, buttandola dentro. La rete è però vana e nulla perché secondo lui Toni ha sbracciato troppo colpendo il portiere del Napoli, ma dai replay si è chiaramente visto che il centravanti ha saltato facendo un movimento giustissimo quanto normale per impattare al meglio la sfera saltando all'indietro. Ed è proprio il ritardo di De Santics che l'ha fatto andare a sbattere con il gomito di Toni. Questo è il primo errore, perchè sull'1-1 la partita era ancora tutta da giocare. Mercoledì sera Morganti si è ritrovato ad arbitrare ancora la Juve, in un'altra big match, con il Palermo. La gara è finita 2-1 per i rosaneri. Ma questa non uno, ma ben 3 errori pesano sul risultato. Erano 3 i rigori che non sono stati assegnati ai bianconeri. Il più clamoroso è il mano di Bovo: la palla vagante piomba nettamente sul polso di Bovo, ma Morganti, a dieci metri, non fischia. Inoltre ci sono altre 2 irregolarità su Matri, una trattenuta, anch'essa molto evidente e un fallo che ha visto protagonista l'ex Cagliari, ostacolato dal braccio di un difensore. Roba da far drizzare i capelli, e si è quindi fatta una conclusione: l'arbitro migliore del 2010 commette gravi errori in neanche un mese ai danni della Juve in degli scontri diretti, perciò non arbitrerà più le gare dei torinesi fino a fine stagione. Si prevedono, inoltre, due turni di stop per il direttore di gara. Castigo piuttosto duro, quello imposto, ma era necessario; nonostante tutto questi errori pesano ancora, sulla Juve e sulla classifica. L'unica domanda è: visto lo sbaglio di Morganti in Napoli-Juve, era necessario far ripetere a lui stesso l'arbitraggio nella partita juventina contro un'altra big? Proprio no, e si è visto. Forse avranno pensato che il migliore del 2010 poteva sbagliare una volta la massimo, non 2. Ma le regole sono valide per tutti...
5.2.11
Juve senza Morganti
Stiamo parlando di un arbitro, nulla più. Stiamo parlando di Emidio Morganti, arbitro italiano che dirige attualmente la Serie A, ma in precedenza ha arbitrato anche Serie B e C. Vi chiederete: perché proprio lui? Ecco la risposta: il direttore di gara in esame ha infatti stabilito una specie di record. Non capita spesso che un arbitro diriga per due volte in tre settimane una squadra, e va bene, ci può stare. Capita assai più di rado che se quell'arbitro ha sbagliato nella prima occasione in una big, diriga poco dopo sempre la stessa squadra contro un'altra big. Ma è praticamente impossibile che in entrambe le occasioni egli commetta degli errori capaci di condizionare la partita. E invece sì, è così successo Mercoledì sera, 2 Febbraio 2011, in Palermo-Juve. Oravi spieghiamo tutto. Torniamo indietro di quasi un mese, al 9 Gennaio, quando alle 20.45 si sarebbe giocata Napoli-Juventus. Questa gara finì 3-0 per i partenopei, ma a macchiare la partita è stato un errore di Morganti, lui ad arbitrare il match nell'occasione. Sull'1-0, infatti, egli ha annullato un gol regolare a Luca Toni; l'attaccante ha saltato in anticipo dei difensori e di un tardivo De Santics, buttandola dentro. La rete è però vana e nulla perché secondo lui Toni ha sbracciato troppo colpendo il portiere del Napoli, ma dai replay si è chiaramente visto che il centravanti ha saltato facendo un movimento giustissimo quanto normale per impattare al meglio la sfera saltando all'indietro. Ed è proprio il ritardo di De Santics che l'ha fatto andare a sbattere con il gomito di Toni. Questo è il primo errore, perchè sull'1-1 la partita era ancora tutta da giocare. Mercoledì sera Morganti si è ritrovato ad arbitrare ancora la Juve, in un'altra big match, con il Palermo. La gara è finita 2-1 per i rosaneri. Ma questa non uno, ma ben 3 errori pesano sul risultato. Erano 3 i rigori che non sono stati assegnati ai bianconeri. Il più clamoroso è il mano di Bovo: la palla vagante piomba nettamente sul polso di Bovo, ma Morganti, a dieci metri, non fischia. Inoltre ci sono altre 2 irregolarità su Matri, una trattenuta, anch'essa molto evidente e un fallo che ha visto protagonista l'ex Cagliari, ostacolato dal braccio di un difensore. Roba da far drizzare i capelli, e si è quindi fatta una conclusione: l'arbitro migliore del 2010 commette gravi errori in neanche un mese ai danni della Juve in degli scontri diretti, perciò non arbitrerà più le gare dei torinesi fino a fine stagione. Si prevedono, inoltre, due turni di stop per il direttore di gara. Castigo piuttosto duro, quello imposto, ma era necessario; nonostante tutto questi errori pesano ancora, sulla Juve e sulla classifica. L'unica domanda è: visto lo sbaglio di Morganti in Napoli-Juve, era necessario far ripetere a lui stesso l'arbitraggio nella partita juventina contro un'altra big? Proprio no, e si è visto. Forse avranno pensato che il migliore del 2010 poteva sbagliare una volta la massimo, non 2. Ma le regole sono valide per tutti...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento